19/12/2014
3 recensioniNice to love you again
Dai. Daidaidaidai compari
Se uno sguardo potesse penetrare Jinpachi avrebbe già perforato il tabellone degli arrivi.
Quanto diavolo poteva metterci un aereo ad arrivare?
Stava aspettando da ore!
Due per la precisione.
Ecco cosa si guadagnava ad arrivare in anticipo. Rinunciare al suo solito ritardo strategico per avere in cambio due ore di ansia. Non lo avrebbe più fatto, parola di climber!
Forse.
Allontana dal viso il suo bicchiere di mocha-latte ormai vuoto per metà per fissare lo schermo del cellulare.
Nessuna chiamata o messaggio ovviamente.
Nulla.
Nemmeno uno scontroso “Finiscila, sho”.
Dopotutto sull’aereo i cellulari devono rimanere spenti.
-Maki –chan ti dovrai far perdonare per questo-
Fissa male anche il piccolo schermo rettangolare, la voce lamentosa come se attraverso l’apparecchio l’altro potesse effettivamente sentirlo.
Da una sorsata alla bevanda ormai tiepida, tanto per fare qualcosa. Non fissa nemmeno più il tabellone.
Sblocca lo schermo del telefono e scorre tra i messaggi, comincia da quelli più recenti.
Ha sempre preferito chiamare piuttosto che scrivere, molto più rapido e divertente, ma quando l’altra persona si trova praticamente dall’altra parte del globo e a 8 ore di fuso orario rispetto a te, ti devi adeguare.
Lo chiamava ancora certo ma solo quando riuscivano ad accordarsi su un orario comodo, cosa non sempre possibile (per lui che era abituato a chiamarlo anche PIU’ volte al giorno, era stato quasi uno shock. Stupida Londra).
I messaggi inviati lo rispecchiano. Un fiume di parole, emoticon.
Foto fatte ai pasti, tante selfie (troppe l’altro direbbe, dettagli). La nuova bici. Paesaggi. Gli acquisti fatti.
Le repliche dell’altro sono brevi e meno frequenti.
I toni spesso sarcastici, poche foto.
Panorami di Londra. Vetrine di negozi. Il suo appartamento. L’università. I luoghi dove va ad allenarsi.
C’è un'unica selfie che Toudou gli ha detto (implorato) di farsi.
La prima cosa a notarsi sono i capelli verdi meshati di arancione, un colore che gli sta sorprendentemente bene nonostante la particolarità. Makishima amava gli abbinamenti “eccentrici”.
Il viso spigoloso ma nobile a suo modo. L’espressione contrariata è un chiaro messaggio al destinatario della foto.
Non rifarò più una cosa del genere.
Era anche arrossito, poco ma si notava.
La foto era leggermente sfocata, fatta senza dubbio in fretta e furia conoscendolo. Makishima non fa queste cose, ancora meno in mezzo alle persone!
Eppure lo aveva fatto.
[07:10] Fammi vedere come ti sta il mio regalo Maki-chan, o ti seppellisco di messaggi~
[07:15] Maki-chan? (* ’A’)
[07:16] Rispondimi (;^;)
[07:15] Maki-chan? (* ’A’)
[07:16] Rispondimi (;^;)
Poi era arrivata la foto.
La sciarpa che gli aveva regalato era bene in vista, avvolta attorno al collo. Sorride ancora ripensandoci la Bella Addormentata.
-Tch. Credevo fossi venuto a prendermi Toudou, poi non ti fai trovare sho-
Preso di sorpresa quasi salta sul seggiolino, il bicchiere che cade e rovescia il suo contenuto ovunque.
Anche sui due ciclisti.
-Quando sei arrivato?!?!- la voce gli si è alzata di almeno un’ottava per la sorpresa, guarda alternativamente Yuusuke e l’orologio. Quando erano passati quei 20 minuti?
Si tampona i vestiti distrattamente, solo qualche goccia, danni gravi sembrano essere evitati.
Ci pensa il Peak Spider ad avvicinarglisi, la mano premuta su un lato della testa, sconsolato.
-Cinque minuti fa. Credevo sapessi sempre tutto quello che mi riguarda-
-Non si arriva alle spalle della gente! Prima mi fai aspettare poi mi spaventi?- la sua replica piccata.
Poi lo fissa. Non è cambiato, Maki-chan.
Un anno non sembra quasi passato a vederlo. Stessa altezza, stesse espressioni. Stesso tutto.
Poi nota la sciarpa attorno al suo collo. Nota la macchia sulla sciarpa attorno al suo collo.
-Ah!! Visto, mi hai pure fatto macchiare la sciarpa che ti ho regalato!-
Prende tra le mani un lembo di stoffa- Morbida come la ricordava. Si sente un po’ mortificato ora.
-Meglio che te la levi, non puoi stare con la roba bagnata addosso fuori da qui fa freddo!-
Parla ininterrottamente Toudou, al solito.
Ma si interrompe quando vede Makishima sporgersi verso di lui.
-Hai, hai… Levamela tu-
Lo ha zittito.
Sente le guance scaldarsi mentre solleva le braccia e svolge lentamente la sciarpa da attorno al collo del più alto, attento a non farla impigliare tra i soffici capelli. Le dita lo sfiorano leggermente. Gli sorride.
-Comunque mi devi un caffè Maki-chan-
-Sei stato tu a sporcarmi. Andiamo a prenderlo. Se paghi tu, sho.-
Sul viso gli compare quel ghigno. Quello che lo fa impazzire.
Ride, lo prende per un braccio e lo trascina via.
-Solo perché mi sei mancato però!-
Lo guarda con la coda degli occhi, è arrossito. Passa qualche secondo prima della risposta.
-Sho… Jinpachi, queste cose imbarazzanti. -
Dita che si ritrovano, si stringono fugacemente.
Yuusuke.
-Ammettilo, ti sono mancato anche io…-
-Sei sarcastico?-
-No- comincia, sanno entrambi come continuerà quella frase –sono solo grato.-
Okaeri.
Tadaima.
O M A K E
-Toudou…-
-No.-
-Ohi, Toudou..!-
-Ho detto di no Maki-chan! Non mollo!-
Suda Makishima. Più difficile del previsto.
-Vuoi davvero andare avanti così?-
-Mi piacciono le sfide.-
Testardo.
-Lasciami andare sho…-
-Ho da recuperare un anno di abbracci non ti libererai di me così facilmente!-
E stringe la presa attorno alla sua vita.
Makishima sospira.
-Tch…. E io come dovrei fare ad andare in bagno?-
FIN.
*-*-*-*-*-*
Piccola fanfic demenziale più “omake” finale sullo stile dell’anime.
Torno brevemente con questa oneshot su yowapeda.
Sono in ritardo mostruoso con qualsiasi altra fic, ma ho perso tutti i dati. Tutti. La tecnologia si è portata via i file salvati che attendevano di essere finiti e la voglia di mettermi a riprendere capitoli che avevo già concluso è sfumata.
Nel frattempo un po’ di leggerezza. Quanto sono dork questi due??
Consideriamola una ff natalizia dai. Quasi XD
Buone Feste a tutti---
La sciarpa che gli aveva regalato era bene in vista, avvolta attorno al collo. Sorride ancora ripensandoci la Bella Addormentata.
-Tch. Credevo fossi venuto a prendermi Toudou, poi non ti fai trovare sho-
Preso di sorpresa quasi salta sul seggiolino, il bicchiere che cade e rovescia il suo contenuto ovunque.
Anche sui due ciclisti.
-Quando sei arrivato?!?!- la voce gli si è alzata di almeno un’ottava per la sorpresa, guarda alternativamente Yuusuke e l’orologio. Quando erano passati quei 20 minuti?
Si tampona i vestiti distrattamente, solo qualche goccia, danni gravi sembrano essere evitati.
Ci pensa il Peak Spider ad avvicinarglisi, la mano premuta su un lato della testa, sconsolato.
-Cinque minuti fa. Credevo sapessi sempre tutto quello che mi riguarda-
-Non si arriva alle spalle della gente! Prima mi fai aspettare poi mi spaventi?- la sua replica piccata.
Poi lo fissa. Non è cambiato, Maki-chan.
Un anno non sembra quasi passato a vederlo. Stessa altezza, stesse espressioni. Stesso tutto.
Poi nota la sciarpa attorno al suo collo. Nota la macchia sulla sciarpa attorno al suo collo.
-Ah!! Visto, mi hai pure fatto macchiare la sciarpa che ti ho regalato!-
Prende tra le mani un lembo di stoffa- Morbida come la ricordava. Si sente un po’ mortificato ora.
-Meglio che te la levi, non puoi stare con la roba bagnata addosso fuori da qui fa freddo!-
Parla ininterrottamente Toudou, al solito.
Ma si interrompe quando vede Makishima sporgersi verso di lui.
-Hai, hai… Levamela tu-
Lo ha zittito.
Sente le guance scaldarsi mentre solleva le braccia e svolge lentamente la sciarpa da attorno al collo del più alto, attento a non farla impigliare tra i soffici capelli. Le dita lo sfiorano leggermente. Gli sorride.
-Comunque mi devi un caffè Maki-chan-
-Sei stato tu a sporcarmi. Andiamo a prenderlo. Se paghi tu, sho.-
Sul viso gli compare quel ghigno. Quello che lo fa impazzire.
Ride, lo prende per un braccio e lo trascina via.
-Solo perché mi sei mancato però!-
Lo guarda con la coda degli occhi, è arrossito. Passa qualche secondo prima della risposta.
-Sho… Jinpachi, queste cose imbarazzanti. -
Dita che si ritrovano, si stringono fugacemente.
Yuusuke.
-Ammettilo, ti sono mancato anche io…-
-Sei sarcastico?-
-No- comincia, sanno entrambi come continuerà quella frase –sono solo grato.-
Okaeri.
Tadaima.
O M A K E
-Toudou…-
-No.-
-Ohi, Toudou..!-
-Ho detto di no Maki-chan! Non mollo!-
Suda Makishima. Più difficile del previsto.
-Vuoi davvero andare avanti così?-
-Mi piacciono le sfide.-
Testardo.
-Lasciami andare sho…-
-Ho da recuperare un anno di abbracci non ti libererai di me così facilmente!-
E stringe la presa attorno alla sua vita.
Makishima sospira.
-Tch…. E io come dovrei fare ad andare in bagno?-
FIN.
*-*-*-*-*-*
Piccola fanfic demenziale più “omake” finale sullo stile dell’anime.
Torno brevemente con questa oneshot su yowapeda.
Sono in ritardo mostruoso con qualsiasi altra fic, ma ho perso tutti i dati. Tutti. La tecnologia si è portata via i file salvati che attendevano di essere finiti e la voglia di mettermi a riprendere capitoli che avevo già concluso è sfumata.
Nel frattempo un po’ di leggerezza. Quanto sono dork questi due??
Consideriamola una ff natalizia dai. Quasi XD
Buone Feste a tutti---