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Autore: Horse_    20/12/2014    18 recensioni
Sono passati quasi sette anni dall'ultima stagione di The Vampire Diaries, precisamente la settima. Ogni attore ha intrapreso la propria via da percorrere, cercando di vivere al meglio la propria vita, così come hanno fatto Ian e Nina.
Ian si è sposato con Nikki Reed, storica attrice di Twilight, mentre di Nina si sono perse le tracce. Nina, in realtà, ha proprio voluto sparire dal mondo che l'aveva aiutata a diventare famosa e ben amata da tutti perchè si porta dietro un segreto troppo importante da proteggere. Due bambini con gli occhi azzurri come il mare da tenere al sicuro da chi non li vuole e non si è mai interessato a loro.
Le cose tra Ian e Nikki, intanto, vanno sempre peggio e sono più i giorni in cui litigano che quelli in cui sono felici.
La ripresa dell'ottava stagione porterà tanti guai e a galla cose non dette, ma forse aiuterà due persone che si amano ancora alla follia a ritrovarsi dopo tanto -troppo- tempo.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Candice Accola, Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Paul Wesley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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First Chapter.




Apro gli occhi infastidita dal continuo squillare del mio cellulare. Mi volto svogliata e lo afferro, controllando l’ora sulla sveglia. Sono le 7.50 di mattina.
Chi diavolo può essere alle 7.50 di mattina?
Sbadigliando scorgo finalmente chi ha deciso di rovinare i miei piani della domenica e trovo il nome di Julie –quella Julie– lampeggiare sullo schermo.
 
Cosa vorrà mai la ex-produttrice di The Vampire Diaries da me?
Decido di rispondere controvoglia, tanto ormai non ho più sonno.
 

-Hey Nina, ciao, tutto bene?- domanda.
-Si, tutto bene Julie.- sbadiglio. –A cosa devo l’onore?-
 

Sento Julie ridere dall’altro capo del telefono e sorrido anche io. Infondo mi era mancata anche lei. La sento spesso, ma è diverso da vederla tutti i santi giorni a sentirla qualche volta al telefono.
 

-Tu si che vai dritta al punto piccola Nina.- risponde.
-La piccola Nina è cresciuta, Julie.- la punzecchio.
-Questo lo so.- sbuffa. –Comunque, mi stavo chiedendo… Si, insomma…-
-Dritta al punto Julie, va’ dritta al punto…- la incito.
-Mi è arrivata una nuova proposta per un film.- apro la bocca, ma Julie mi blocca subito. –Non parlare, ascolta. Sai come si è conclusa l’ultima stagione di The Vampire Diaries, no?-
 

E’ ovvio che lo so. Fino a prova contraria ero la protagonista, ma a quanto pare Julie oggi si è decisa a tenermi sulle spine e infastidirmi più del dovuto.
 

-Si, Julie, ero la protagonista…- borbotto.
-Si, questo lo so.- si blocca indecisa se continuare o meno. –Il fatto è che… Sai che avevamo parlato di un’ottava stagione e che alla fine non abbiamo più fatto?-
-Si, Julie…- mormoro piano.
 

Mi auguro, anzi spero, che non voglia chiedermi quello che penso. Non potrei farlo e non voglio farlo. Ho abbandonato quella vita da tempo, per lui, e non potrei riprenderla in mano.
No, non posso.
 

-Nina, so che ti costerà molto scegliere, ma prima di declinare l’offerta pensaci.- mi spiega Julie.
-Non mi hai ancora chiesto niente, Julie…- le rispondo anche se so perfettamente cosa vuole.
-Lo sai Neens, lo sai. Nina, abbiamo deciso di rimetterci in carreggiata, di nuovo. Abbiamo deciso di registrare e di mandare in onda l’ottava stagione, ho così tante idee…- mormora.
 

No, non poso accettare.
Non posso ritornare sul set, e non posso ritornare su quel set.
 

-Julie, io non… Non posso, davvero.- la liquido.
-Nina, ti prego, hanno accettato tutti, non può mancare la protagonista!- si impunta lei.
-Fai morire Elena, caso chiuso. Julie, non posso.- tento di convincerla.
 

So che è praticamente impossibile convincere Julie, ma in questo sono ancora più testarda di lei.
Non posso accettare.
Mi volto alla mia destra quando sento delle piccole manine tirarmi la maglietta del pigiama.
Inclino la testa sorridendo agli amori della mia vita che mi scrutano – entrambi con gli occhioni azzurri– in cerca di qualche risposta e magari anche curiosi di sapere chi ci ha svegliato alle otto di mattina.
 

«Chi è?» mi domanda uno con la sua vocina dolce e impastata dal sonno.
«Ho sonno…» mormora l’altro passandosi una manina negli occhi.
«E’ Julie piccoli, tornate a dormire…»  spiego sorridendo ad entrambi.
 

Joseph inclina la testa pensieroso, forse non ricordando chi è Julie, e Stefan aggrotta leggermente le sopracciglia, ma poi con un dito indico l’enorme poster appeso alla porta, uno di The Vampire Diaries, e i loro occhi azzurri si illuminano.
 

«Vampiri?» domanda Stefan capendo.
«Si cucciolo, la regista del film sui vampiri!» gli spiego.
 

-Salutami i  piccoletti!- esclama Julie dall’altro capo del telefono.
 

«Piccoli, Julie vi saluta.» gli spiego.
 

-Anzi, no, passameli direttamente!- si corregge subito dopo.
 

Sbarro gli occhi e spalanco la bocca. Sono quasi sicura che tenterà di convincerli per me.
Appoggio il telefono sul materasso mettendo l’opzione di vivavoce.
Riesco a sentire la conversazione a causa proprio di questo.
 

-Ciao ometti, è tutto a posto lì?- domanda Julie.
-Si, tutto a posto!- risponde Joseph portandosi una mano sull’occhio destro e strizzandolo.
-Io ho sonno!- sbadiglia Stefan.
-Piccoli, ho una proposta da farvi…- inizia la Plec.
 

Mi porto una mano tra i capelli capendo dove vuole arrivare.
Vuole usare i miei figli per arrivare a me. Terribilmente spietata.
Entrambi aggrottano le sopracciglia nello stesso momento, poi rispondono che sono interessati a questa proposta.
 

-Vi piacerebbe vedere la vostra mamma recitare ancora?- domanda infine.
 

Sbarrano gli occhi e poi quest’ultimi iniziano a brillare felici.
Lanciano un piccolo urletto di gioia e rispondono di si felici entrambi. Mi guardano in cerca di qualche risposta e non sembrano preoccuparsi di nulla, anche se ho la bocca leggermente spalancata –sapevo cosa voleva Julie, ma fa un certo effetto vedendo le mie supposizioni messe in pratica– e gli occhi sbarrati.
 

-Mi piacerebbe tantissimo!- esclama poi Stefan entusiasta.
-Anche a me!- conclude Joseph guardando leggermente di sbieco il fratello che non l’aveva incluso nella frase.
-Ecco, perfetto.- entrambi annuiscono, poi si mettono ancora in ascolto per sentire che cos’altro deve dire loro Julie. –Ora dovete convincere solo la vostra mamma. Lei non vorrebbe, però voi avete qualsiasi potere su di lei…-
 

Annuisco. I miei figli hanno ogni tipo di potere su di me.
Si voltano di scatto –ancora devo capire perché si muovono sempre insieme– e mi guardano un attimo, poi Joseph si fa pensieroso e si passa una mano tra i capelli.
 

«Mamma, perché non vuoi?» mi domanda lui con la sua vocina innocente.
«E’ un po’ difficile da spiegare, piccolino…»  mormoro accarezzandogli piano la testa.
«E’ per noi?» domanda Stefan. «E’ per colpa nostra?»
«No piccoli, no…» mi affretto subito a precisare stringendoli entrambi a me.
 

Metto la chiamata un attimo in pausa e stringo Joseph e Stefan più forte a me. Appoggiano entrambi  la testolina sul mio petto, mentre Stefan si aggrappa alla mia maglietta. Poso ad entrambi un bacio sui capelli così simili ai miei.
 

«E perché non vuoi?» domandano all’unisono.
«Amori, è difficile per me tornare a recitare dopo tanto tempo…» spiego una mezza verità ad entrambi, sperando che l’accettino.
 

Ovviamente non è così e rincarano la dose.
 

«Mamma, ti prego. Vogliamo vederti recitare dal vivo!» esclama Stefan sollevandosi sui talloni.
«Forse, quando sarete più grandi, in un altro film…» mormoro piano.
«NO!» esclama Joseph incrociando le braccia al petto. «No, ora, ti prego. Voglio vederti fare il vampiro…»
«Quando sarete più grandi vi mostrerò ogni episodio –anche se sarà una stilettata al cuore vorrei aggiungere– promesso…»
 

Non ho mai fatto vedere nessun episodio ai miei figli. The Vampire Diaries sarebbe troppo ‘cruento’ per dei bambini di soli sei anni.
Joseph aveva insistito più volte, così come Stefan, ma mi ero sempre rifiutata categoricamente. E’ l’unica cosa che non  ho mai permesso loro.
 

«Mamma ti prego…» mi implorano mettendosi in ginocchio. Stefan si aggrappa anche alla mia maglietta.  «Ti prego, mamma… Vogliamo visitare una nuova città e conoscere tutti i tuoi amici!»
 

Peccato che io non voglia vederli. Niente in contrario agli altri del cast, peccato che non ne voglia vedere uno in particolare.
 

«Ve li farò incontrare un po’ alla volta…» mormoro ed è quasi una supplica.
«Mamma, farò il bravo bambino per sempre, promesso. Mangerò tutto e sistemerò anche i miei giocattoli, ma ti prego…» mi implora Joseph unendo le mani in segno di preghiera.
«Io non mangerò più di nascosto la cioccolata che si trova dentro il cassetto!» termina Stefan.
 

Li guardo di sottecchi incrociando le braccia al petto. Stefan sembra accorgersi del suo sbaglio e mi sorride incerto. Ecco chi rubava dal cassetto la cioccolata in piena notte.
 

«Non lo farò più, promesso…» mormora incerto.
«Ti prego!» mi supplica Joseph.
 

Li guardo e mi specchio in quei occhi azzurri come il cielo. Li guardo e vedo dei bambini che desiderano più di ogni altra cosa al mondo quello che stanno chiedendo. Ma io non voglio cedere, non posso.
 

«E che cosa faremo con la nonna? E con la scuola?» domando.
«La nonna potremo sentirla per telefono… -dice Joseph mentre Stefan annuisce- Potremo  andare da un’altra parte a scuola…»
«E con i vostri amici? Non potete portarli con voi. Joseph, e con Jessica?» domando.
 

Mio figlio arrossisce di botto non appena nomino il nome della sua ‘fidanzatina’. Lui è convinto che io non lo sappia, invece lo so. Almeno, credo che Jessica sia la sua fidanzatina. Ogni giorno esce dall’asilo con una nuova bambina e certe volte mi domando da chi abbia preso –anche se conosco già la risposta. Stefan invece è più tranquillo e non vuole impegnarsi in niente di serio, a detta sua.
 

«Non è una storia seria…» borbotta alzando le spalle.
«Parlò l’uomo vissuto…» lo punzecchio.
«Mamma, fallo per noi, ti prego…» mi supplicano ancora stringendo  i pugnetti.
«Non posso, io…» mormoro e poi mi blocco.
 

Annuiscono piano, abbassano la testa. Mi guardano un’ultima volta con gli occhi lucidi poi scendono dal letto. Stefan rischia quasi di inciampare, ma non vuole sembrare debole. Si incammina verso la porta con la testa bassa, diretto molto probabilmente nella sua camera, seguito da Joseph.
Li osservo dal letto e noto che tra le mani tengono i loro pupazzo preferiti, Joseph un koala e Stefan un leoncino. A Joseph cade il pupazzo, si inginocchia, lo prende e se lo stringe al petto. Si ferma un istante, forse sta aspettando un mio cedimento.
 

«Io non lo so perché non vuoi riprendere mamma…»  mormora e lo vedo girarsi. Anche Stefan mi guarda.  «Ho capito, resteremo qui… Hai paura, ma non capisco di cosa.»
 

Spalanco gli occhi e quasi mi strozzo con la saliva. Un bambino, di sei anni per giunta, mi capisce meglio degli adulti. E’ sempre stato intelligente il mio Joseph, così come Stefan, ed infatti dimostrano entrambi come minimo un anno in più ed è per questo che ogni volta vincono sempre contro di me. Per loro sono un libro aperto –forse lo sono per tutti– ed è terribilmente triste come cosa.
Loro sono i miei piccoli uomini e lo saranno sempre.
 

«Joseph? Stefan?» li richiamo.
 

Si girano e mi guardano, mentre Stefan si asciuga gli occhi con il suo pigiamino di Superman regalatogli da Candice. Adorano entrambi la mia amica, più di qualunque altra cosa al mondo.
 

«Va bene…» mormoro.
«E’ un si?» domanda Stefan spalancando la bocca.
«Si, riprenderò a recitare.» dico infine e mi pento immediatamente delle mia parole, ma non posso ritornare indietro, non con loro.
«Sei la mamma migliore del mondo!» urlano correndo come fulmini e gettandosi tra le mie braccia dopo essere rimbalzati sul letto e aver disperso i pupazzi in un angolo ignoto della stanza.
 

Cadiamo entrambi sul letto, Joseph finisce sulla mia pancia e Stefan sulle mie gambe.
Mi posano entrambi un bacio sulla guancia e Stefan batte  le mani felice come non mai.
 

«Grazie! Grazie! Grazie!»
 

Mi abbracciano di nuovo e non smettono di ripetere grazie e che sono la mamma migliore del mondo. Sospiro piano e so che questa scelta non porterà nulla di buono, ma non ce l’ho fatta. Loro hanno ogni potere su di me e possono farmi fare qualsiasi cosa.
Stefan prende il telefono che era andato a finire sotto le coperte e me lo porge.
Julie è ancora in attesa e faccio ripartire la chiamata.
 

-Julie?- provo.
-Nina, finalmente! Credevo ti fossi persa. Ho fatto in tempo a fare colazione…- borbotta.
-SI.- dico secca.
-Si cosa?- domanda.
-Riprenderò a recitare!- le spiego.
 

La mia futura –di nuovo– produttrice lancia un urlo entusiasta tanto da rompermi un timpano.
 

-E’ perfetto!- continua. –Mancavi solo tu. Ho sempre detto che quei piccoletti possono convincerti in ogni cosa!-
-Già, dovresti ringraziarli.- spiego.
-Certo, lo farò. Ti aspetto ad Atlanta!- continua.
-Quando?- domando coprendo uno sbadiglio.
-Dopodomani!- mi dice come se nulla fosse.
-Come dopodomani?- domando quasi urlando.
-Le riprese inizieranno tra meno di una settimana…- continua poi. –Devo andare Nina, vi aspetto.-
 

Julie attacca un po’ troppo in fretta per i miei gusti. Ha paura che posso cambiare idea e sono davvero tentata di farlo, ma ormai sono in ballo e devo ballare.
Joseph si sdraia a pancia in giù davanti a me e mi scruta attentamente, mentre Stefan si siede a gambe incrociate.
 

«Quando partiamo?» domanda Stefan.
«Domani tesoro.» gli spiego.
 

Spalancano gli occhi sorpresi.
 

«Troppo presto?» domando titubante.
«No…» Joseph scuote la testa energicamente. «Decisamente troppo tardi. Volevo partire oggi!»
«Partiremo domani tesoro, ora alziamoci ed andiamo a fare colazione, ci aspetta una lunga giornata.» rispondo alzandomi dal letto e prendendo i miei figli per mano.

 
 
 
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Buon fine settimana a tutti ed eccomi con una nuova long Nian, molto diversa rispetto alla prima che ho postato.
E' da questa estate che ci lavoro e sono stata indecisa fino all'ultimo se postarla o meno e spero di aver fatto bene.
Come si legge dall'introduzione sono passati ben sette anni dalla settima stagione di The Vampire Diaries e posso assicurarvi che le vite degli attori sono cambiate tantissimo, chi in meglio e chi in peggio.
Purtroppo in questa storia ci sarà anche Nikki Reed (che a me personalmente non piace, ma qui dentro serve per forza). Ora non so a chi piace e a chi non piace, non vorrei offendere nessuno ^^
Questa storia è una prova e se piace sarò ben felice di portarla avanti.
Spero di sentire vostri pareri, alla prossima (y)

 
  
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