Anime & Manga > Inazuma Eleven
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Autore: JKEdogawa    21/12/2014    1 recensioni
"Reset è un modo per controllare il passato, per evitare che gli errori si ripetano, per permettere al mondo di salvarsi dal male che lo attanaglia. Reset non è la distruzione di ciò che è stato, ma di ciò che potenzialmente sarà pericoloso. Reset è la sola soluzione ai mali del mondo. Reset è una garanzia di uguaglianza."
Ernest Blade è un ragazzino come tanti altri che non vede l'ora di andare nella nuova scuola ed iscriversi ad un Club scolastico pomeridiano. La sua passione è l'archeologia, ma un armadietto misterioso ed una serie di strampalati amici gli farà scoprire la sua vera vocazione, ficcare il naso in un passato inesistente.
Liberamente ispirato a "Inazuma Eleven Go 2: Chrono Stone" e "Inazuma Eleven 3: L'armata più forte la Ogre", l'ennesima fanfiction creata dalla sottoscritta. Siete pronto ad impazzire?
Collegato a "Inazuma Creed-Inazuma Games-Inazuma Hearts" e chi più ne ha più ne metta, bastato principalmente sul videogioco "Inazuma Eleven Go-Ombra".
Genere: Avventura, Comico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Endou Kanon, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tutta un'altra Inazuma'
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11-Quest

Corse verso la scuola pronto a scoprire cosa stava succedendo. Tyler lo aveva chiamato così agitato che si era spaventato, ma non si aspettava una situazione così tragica.

<< Bene, questo va portato via.>> disse il Preside mentre dei facchini caricavano l'armadietto sotto le scale.
<< Cosa!?>> esclamò Ernest arrivando di corsa<< Non potete farlo!>>.
<< Quell'oggetto è assolutamente inutile.>> gli rispose l'uomo<< Erano anni che volevamo toglierlo.>>.
<< Ma se tro...>> Syon gli mise una mano sulla spalla.
<< È inutile.>> disse cupo<< Ci abbiamo già provato, ma così è stato deciso.>>.
<< Chi lo ha deciso? Il Preside? Bé, dovrebbe ascoltare anche il parere della scuola.>>.
<< No, ci è stato chiesto dai Supremi.>>.
<< Sai che ti dico? I Supremi mi sembrano tanto il Terzo Settore, anzi... il Quinto.>> e con ciò uscì a passo pesante con il pallone sotto il braccio e tutta l'intenzione di andare in riva al fume ad allenarsi. Tyler lo seguì già meno nervoso e subito dietro li raggiunse Mitsuhiko.
<< Lo hanno fatto perché sanno del passaggio!>> sbottò tirando un calcio al pallone e mandandolo contro la traversa della porta<< Magari vogliono capire come funziona ed usarlo per avere il controllo prima del Terzo Settore.>>.
<< Dai, magari non ne sanno niente.>> disse Mitsuhiko guardandolo.
<< Sì, ma “casualmente” hanno fatto portare via l'armadietto quest'anno che sono anni che è inutilizzato. Non mi pare una di quelle cose che possiamo chiamare “coincidenza”.>> tirò un secondo pallone che si stampò sul palo destro<< Non è un caso, magari vogliono studiarlo. Inoltre così non potremo sapere delle cose sul Calcio. Ci saranno delle regole, no? Dei movimenti particolari, degli allenamenti specifici.>>.
<< Potresti sempre andarglielo a chiedere, no?>> s'intromise Kira rispedendo la terza palla al mittente. Era arrivata silenziosa come una ninjia, come al solito, ma il suo colpo era stato talmente potente che Ernest era rotolato di lato per evitarlo<< Ti ricordi quel sogno assurdo di cui parlavi? Bene, l'avevo fatto anch'io. Se non era proprio un sogno anche l'ex sede del Club di Hockey dovrebbe fare la stessa cosa. L'ultima volta ha funzionato così, no?>> Enry sgranò gli occhi, poi prese Tyler senza una ragione precisa e lo trascinò di nuovo verso la scuola.
<< Che razza di idiota.>> sbuffò Kira<< Aspettami, cretino!>>.
<< Ehi! Ci sono anch'io!>> esclamò Mitsuhiko correndo loro dietro.

L'ex sede del Club di Hockey non sembrava molto stabile. La porta era sempre aperta e chiunque poteva entrare, anche un gruppetto di ragazzini con delle divise viola e arancione che non si collegavano ad alcuno sport conosciuto. Inoltre era voluto venire a tutti i costi anche Ventus che si era trascinato dietro Sven e Hao. Stavano per chiudere la porta quando entrò di corsa anche Syon ansimante.
<< Devo nascondermi.>> disse tuffandosi sotto uno scatolone vuoto<< Spero non mi abbia visto.>>.
<< Chi?>> domandò Ernest.
<< Marceline.>> rispose<< Voleva sapere del Club Clandestino. Cavolo, cavolo, cavolo.>> Proprio in quel momento entrò una ragazzina del secondo anno dai capelli castani sotto una cuffia a strisce con due punte come le orecchie di un gatto e le treccine che inavvertitamente chiuse la porta.
<< Scusate.>> disse arrossendo<< Stavo cercando Syon, ma immagino siate intenti a fare una riunione del Club di Calcio, quindi...>> aprì la porta, ma gridò e tornò dentro nascondendosi dietro a Kira<< Hiiiii! Non è la Fireing!>>.
<< Max?>> domandò Mark Evans spuntando dalla porta<< Ciao, siete qui per il Club di Calcio?>> li guardò meglio<< Ma tu sei Enry! Cavolo, non ci vediamo da mesi!>>.
<< Questo è imbarazzante.>> constatò Kira<< Insomma, non è il tizio di ventiquattro anni? Sembra rimpicciolito.>>.
<< Siamo nel passato più remoto.>> ammise Ernest<< Scusa, Mark, è che ti abbiamo visto tra dieci anni ed è stato un po' strano.>>.
<< Tra dieci anni? E cosa facevo?>> domandò Evans piegando la testa di lato.
<< Allenavi la Raimon.>> Mark aprì e chiuse la bocca un paio di volte come un pesce fuor d'acqua, poi notò Marceline<< Oh, eccoti, Maxwell!>> la ragazzina tremò rimpicciolendosi dietro Kira<< Sei strano.>>.
<< Io mi chiamo Marceline.>> rispose la ragazzina.
<< Marceline?>>.
<< Ehi, Mark! Che fai? Non c'è l'allenamento?>> domandò un ragazzino identico a Marceline affacciandosi alla porta<< Strano.>>.
<< Molto strano.>> ammise Evans passando lo sguardo dal compagno di squadra alla ragazzina della Fireing<< È tua sorella?>>.
<< Perché c'è Nonno Maxwell?>> domandò Marceline guardando Syon che s'impietrì prendendo un colorito rosso e tornò a nascondersi sotto lo scatolone.
<< Nonno Maxwell?>> domandò Carson perplesso.
<< È un po' complicato.>> spiegò Ernest<< Noi veniamo dal futuro... quindi lei è tua nipote, la sotto c'è il nipote di Axel e da dove veniamo c'è il bisnipote di Mark.>>.
<< Davvero? Allora giocherà a calcio!>> sorrise Evans.
<< Veramente no.>>.
<< Oh, che cosa!?>>.
<< Te l'ho già detto l'altra volta. Noi non conoscevamo il calcio... almeno fino a che non siamo arrivati qui nel passato.>>.
<< Che forza.>> sorrise Maxwell prima di chiudere la porta.
<< Perché hai chiuso? Non dovremmo andare ad allenarci?>> domandò Mark riaprendola e trovandosi davanti un se stesso più grande<< Questo è strano.>>.
<< Molto strano.>> rispose l'altro Mark.
<< Molto molto strano.>> ammise Ernest prima di fare un largo sorriso<< Ah! Andiamo a trovare Nonno Victor!>> esclamò trascinando Kira fuori dalla porta.
<< Ma sei scemo!?>> esclamò la cugina prima che s'inciampassero e rotolassero proprio davanti a Blade.
<< Ciao Nonno Victor.>> sorrise Enry.
<< Oh, no. Ancora tu.>> lo salutò l'interessato<< E smettila di chiamarmi nonno!>>.
<< Cos'è successo?>> domandò Maxwell spuntando da dentro la sede del Club<< Perché c'è un altro te grande?>>.
<< Non lo so.>> ammise Mark mentre si studiava con l'altro Mark.
<< Abbiamo viaggiato ancora nel futuro.>> spiegò Tyler<< Cioè nel nostro passato e nel vostro futuro.>>.
<< Quindi ci sono anch'io grande?>> domandò Max.
<< Certo!>> sorrise Mark grande<< Alleni una squadra di Okinawa... la Feles, se non sbaglio.>>.
<< Che forza!>>.
<< Avete portato compagnia dal passato?>> domandò perplesso Victor.
<< Per sbaglio, nonno.>> sorrise Ernest ricevendo un'occhiataccia di Blade.
<< E perché Arion ha i capelli rossi?>>.
<< Piacere, Ventus Sherwind!>> sorrise l'interessato<< Ma per gli amici Vent alla francese.>>.
<< Oh, no! Un altro Sherwind!>> esclamò un ragazzo emo raggiungendoli<< Che succede?>>.
<< Sono tornati i nostri nipoti.>> sbuffò Victor<< Noto che avete le divise.>>.
<< Già.>> sorrise Ernest<< Ti piacciono, nonno?>>.
<< Non chiamarmi nonno. Secondo come mai siete tornati?>>.
<< In realtà era per testare il nuovo passaggio. Però già che siamo qui potreste darci qualche consiglio.>> lo guardò con gli occhioni luminosi e le mani una dentro l'altra come in preghiera.
<< Vi manca una cosa fondamentale.>> lo redarguì<< Almeno una manager.>> e con ciò strinse a se Skie che divenne rossa.
<< Quello non è un problema.>> s'intromise timidamente Marceline<< Marceline Carson, per gli amici Mars. Volevo proprio chiedere se avevano bisogno di una manager nel Club Clandestino, per questo quando ho visto Syon ho pensato di chiedere a lui.>>.
<< Accidenti.>> li guardò meglio<< Non siete in undici.>>.
<< Cosa!? Oh cavolo!>> sbuffò<< Però abbiamo il portiere.>> indicò Hao che divenne bordeux.
<< Ma non ha la divisa da portiere.>> lo spinse via<< Basta, ve ne tornate da dove venite.>>.
<< Aspetta!>> notò il pallone che teneva in mano Arion, vecchio e sporco con un fulmine disegnato a penna<< Dove l'hai preso?>>.
<< Oh.>> sorrise Sherwind<< È una lunga storia, posso dirti che mi ha salvato la vita ed è per questo che gioco a calcio.>>.

Aprire la porta e trovarsi alla Fireing fu un trauma per Mark e Maxwell, inoltre tutti avevano il terrore di farli vedere nel loro mondo.
<< Se hanno portato via l'armadietto chissà cosa potrebbero fare ai nostri parenti giocatori di calcio!>> aveva esclamato Ernest prima di spingerli dentro alla sede<< La cosa migliore è che chiudiate la porta e preghiate di tornare alla vostra epoca e nella vostra dimensione.>>.
<< Va bene!>> aveva sorriso Mark<< Speriamo di vederci in futuro!>>.
<< È stato bello conoscerti, nipote.>> aveva salutato Maxwell facendo arrossire Marceline, poi avevano chiuso e dopo cinque minuti erano scomparsi.
<< Nessuno apra più questa porta!>> esclamò Kira una volta che furono rimasti solo i ragazzi del futuro<< Vado ad allenarmi.>> e se ne andò seguita a ruota da Ventus che iniziava già a lodare le sue gesta con cori da stadio.
<< Voi cosa fate?>> domandò Ernest ai compagni.
<< Io vado a chiedere informazioni al professor Killard.>> disse Mitsuhiko<< Sento che la sua consulenza ci darà laute novelle.>>.
<< La vuoi smettere di recitare?>> sbuffò Sven<< Io devo andare al Club di Giardinaggio, Silena mi aspetta e se ritardo si agita ed innaffia le piante di lacrime.>> e si allontanò con le mani dietro la testa<< Comunque se la convinco mi piacerebbe venire a giocare con voi.>>.
<< Syon?>> chiese Enry.
<< Io... ho da fare.>> e corse letteralmente via rosso come un peperone.
<< Io vorrei sapere qualcosa di più di questa cosa chiamata calcio, sembra interessante.>> sorrise Marceline decisamente più calma.
<< Allora potresti venire con me.>> propose Ernest prima che Syon arrivasse come un furia.
<< Posso sempre spiegarglielo io.>> disse Blaze rosso ora come una pentola a pressione sul fuoco da troppo tempo, ancora un po' e gli sarebbe uscito il fumo dalle orecchie.
<< Sarei molto felice se fossi tu a spiegarmelo.>> rispose Maceline.
<< Bene.>> le prese il braccio e la trascinò letteralmente via<< Andiamo, devo appoggiarmi per fare uno schema.>>.
<< Io volevo allenarmi nel Pinguino Imperatore, ora che il nonno mi ha dato gli appunti.>> aggiunse Tyler<< Se vai al campo al fume vengo con te.>>.
<< Io vado un attimo al Club del Fumetto, vi raggiungo tra poco per allenarmi in porta.>> spiegò Hao allontanandosi.

<< PINGUINO IMPERATORE!>> esclamò Tyler. Il risultato fu che mise il piede sulla palla e scivolò dando una schienata non da poco<< Accidenti! Cos'è che non va!?>>.
<< Forse tu non sei adatto a fare l'attaccante.>> propose Ernest iniziando a fare un paio di palleggi<< Oppure non la fai correttamente. Sbaglio o negli appunti c'è scritto che la devi usare con altri due?>>.
<< Sì, ma se non riesco nemmeno a calciare il pallone.>> proprio in quel momento la palla finì nell'erba alta che non avevano tagliato<< Perfetto.>>.
<< Vado io.>> disse Ernest penetrando nella vegetazione<< Dovrebbe essere qui da qualche parte. Eccola!>> la prese e si diresse nuovamente verso l'uscita<< Wow, dovremmo tagliare anch... e qui... o cavolo.>> dovunque si trovasse certamente non era il campo al fiume. Faceva un caldo tremendo e si vedeva quello che sembrava il mare<< Dove sono fini...>> proprio in quel momento notò un bambino con i capelli a girandola ed una ciambella gonfiabile infilata sulla spalla. Stava camminando con una signora che doveva essere sua madre sorridendo. Corse verso una specie di cascina e si mise a studiare la situazione, poi tirò un cucciolo di cane in modo da liberarlo da delle assi.
<< Arion.>> pensò ad alta voce Ernest<< È il passato di Arion, quindi questa è Okinawa.>> guardò in alto<< Quindi adesso arriverà anche il pallone che colpirà le assi e lo...>> in quel momento notò la palla volare verso le assi, ma un altro pallone la intercettò mandandola fuori rotta<< Cosa!? OH, NO! ARION!>> lasciò il suo reperto e si lanciò sul bambino stringendolo a se e spingendolo in modo da rotolare via, poi lo guardò<< Arion, ehi, Arion! Tutto bene?>>.
<< Sì.>> rispose ancora spaventato stringendo a se il cagnolino<< Come fa a sapere il mio nome, signore?>>.
<< Non importa. L'importate è che tu stia bene e che tu possa ancora giocare a calcio. Lo farai, vero?>>.
<< Certo, signore!>>.
<< Ottimo. Ora scusa, ma devo andare.>> e corse in mezzo all'erba prendendo il pallone appena prima che il tempo si fermasse. In quel momento un ragazzo dai capelli rosa sporco a cappello di fungo e gli occhi verdi si buttò dal terrazzamento soprastante e guardò verso l'erba, poi toccò una scatolina sulla guancia.
<< Problemi nel Presente Eliodoro, Signore.>> disse<< Agire?>> aspettò un po'<< Capisco, intervengo immediatamente.>> e si smaterializzò usando il pallone che aveva usato per evitare che la palla salvasse Arion.

Il ragazzo si svegliò si soprassalto colto da qualcosa a lui sconosciuto. Qualcosa nel petto gli batteva, una passione immensa. Sotto la mano il calore aumentava come una fiamma impazzita, ma allo stesso tempo mulinava come un turbine di vento, si irrigidiva come una montagna e cresceva sinuoso come una foresta.
<< Calcio!>> esclamò<< Sì, il calcio!>> spostò le coperte e scese dal letto<< Perché penso al calcio? Perché so che cos'è? Perché ci voglio giocare?>> un'altra ondata di sentimenti lo travolse<< Sherwind! Devo salvare il calcio, qualcuno lo vuole eli...>> proprio in quel momento qualcuno gli fece una puntura sulla spalla e lui perse i sensi.
<< Presente Diamante Puro.>> disse il ragazzo dietro di lui facendolo scendere piano a terra e tenendo premuta una scatolina sulla guancia<< Interferenza eliminata, porto il soggetto alla base.>>.

Quando tornò Ernest era sconvolto. Cos'era successo? Aveva assistito ad un cambio temporale? Possibile, ma perché? La cosa più strana fu vedere la squadra tutta riunita e la voce di Syon che gridava:<< ALLA BUON'ORA! MUOVITI CHE VOGLIAMO ALLENARCI!>>.
<< Cos'è successo?>> domandò sorpreso<< Quando siete arrivati?>>.
<< Siamo sempre stati qui.>> gli disse Tyler<< Ci stiamo allenando, non ricordi?>>.
<< Tu sì, ma gli altri...>>.
<< Il solito rimbecillito.>> sbuffò Sven alzando le spalle<< Amico, siamo qui per allenarci ed aiutare i nostri nonni.>>.
<< Aiutare i nostri nonni?>> era sempre più confuso, così si mise a raccontare cos'era successo e tutti lo guardarono stupiti.
<< Ho capito!>> esclamò Canon con un sorriso<< La storia sta chiedendo il nostro aiuto! Ha fatto in modo che Enry cambiasse l'interferenza ed evitasse che il calcio scomparisse, almeno in parte.>>.
<< In che senso “Almeno in parte”?>> domandò Blade.
<< Semplice: in questo mondo il calcio non è conosciutissimo, ma sappiamo che è esistito.>> spiegò Evans<< Non sappiamo, però, quando ha smesso di essere giocato. Il Club del Mistero serve a questo, far rivivere il calcio anche ai giorni nostri.>>.
<< Allora dovremo darci da fare, forse dobbiamo trovare i passaggi tra una e l'altra era.>> pensò ad alta voce Sven<< Contate su di me!>>.
<< E anche su di me.>> disse Tyler.
<< Anch'i...>> iniziò Syon, ma qualcosa lo fermò. Marcelinne era sulla collina e li guardava con gli occhi lucidi ed adirati.
<< Blaze!>> esclamò con voce rotta e delusa<< Non pensavo potessi essere così crudele. Ti odio!>> e corse via in lacrime.
Quello era solo l'inizio di una serie di addii. La guerra a colpi di cambiamenti storici era appena cominciata.

Angolo Autrice: Ciao a tutti e bentrovati al BOMBARDAMENTO DI EFP! ^^
È l'ultimo capitolo! TT.TT
Aiden: La solita megalomane, non è mica finita qui(anche perché la mia fighissima nipote non ha ancora fatto il suo ingresso a pieno titolo).
Vero! Dopo questo ci sarà Jikan Eleven 2-Convergent(e no, non ho preso da Divergent se vi va di saperlo. v.v)
Comunque, tra una storia e l'altra inserirò una piccola One-Shot chiamata Jikan Extra- Nella testa dei giocatori, così sarà tutto più chiaro... o tutto più confuso, chi lo sa! :P
Aiden: Io punto sulla seconda. -.-
Sol: Anch'io. -.-
Ma quanto siete gentili. -.-
Grazie mille a Grandius98 che ha recensito lo scorso capitolo, a Felicity_Rune e Marina Swift che mi hanno sopportato fin adesso ed hanno recensito molti capitoli ed a PandoraHearts che mi ha dato il suo parere anche solo una volta. ;)
Grazie a t o u k o che ha messo la storia tra le seguite ed a A_M_N che l'ha messa tra le preferite.
Infine grazie a voi che vi siete fermati a leggere. Quest'avventura non andrebbe avanti senza numeri così alti di lettori.
Grazie a tutti personaggi che sono stati costretti si sono proposti di aiutare la sottoscritta.
Prima di salutarvi vi lascio un piccolo spoiler/anteprima su Jikan Eleven 2- Convergent, siete liberi di leggerlo come di saltarlo, a voi la scelta! ^^
Ci vediamo in
JIKAN EXTRA- NELLA TESTA DEI GIOCATORI
Ci leggiamo presto, ciao ciao! ^^
JKEdogawa, Aiden Froste e Sol Daysar


SPOILER/ANTEPRIMA JIKAN ELEVEN 2-CONVERGENT

<< Ci siamo.>> ansimò la ragazza<< Dai, manca poco.>>.
<< Già.>> sorrise il ragazzo<< Forse avremo delle risposte.>>.
<< ECCOLI! SONO QUI!>> gridò qualcuno dietro di loro.
<< Cavolo, ci hanno trovati!>> esclamò la ragazza<< Cosa facciamo?>>.
<< Apriamo la porta, no?>> ripose il ragazzo.
<< È bloccata!>> disse spingendo.
<< Ci penso io.>> scrocchiò le dita, poi con uno sforzo riuscì a piegare la maniglia<< Aperta, ora vai!>>.
<< Cosa!? No, tu vieni con me!>>.
<< Quei due ci seguiranno, li terrò occupati. Scappa, salvati almeno tu che sai dove andare!>>.
<< Ma anche tu sai dove andare!>> la spinse fuori<< Fey, no!>>.
<< Trovalo! So che puoi farlo!>> sorrise richiudendo la porta prima che lei potesse provare a trascinarlo dalla sua parte.
<< FEY, NO!>> esclamò dando un pugno alla porta<< Ti prego, Fey.>> fece un respiro profondo per evitare di piangere, ora più che mai doveva essere forte. Notò la torre con il fulmine, poi si appoggiò nuovamente alla porta<< Tornerò a prenderti, Fey.>> disse prima di allontanarsi di corsa cercando di capire in quale direzione andare. La sua avventura era appena cominciata.
   
 
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