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Autore: Alex_J    21/12/2014    2 recensioni
Dal primo capitolo:
« Sento distintamente uno sbuffo sonoro e respiro, avviandomi verso la Jeep. Spero che papà bruci quella partecipazione, altrimenti lo faccio io. Ma chi vogliamo prendere in giro? Non ne ho nemmeno il coraggio. Non ho più nemmeno quello e probabilmente non l'ho mai avuto. »
_______________
C'è un matrimonio, un matrimonio che sta per unire Derek Hale con Kate Argent.
C'è Stiles, coinvolto in una battaglia per se stesso, una battaglia senza superpoteri, portata avanti dai sentimenti.
C'è un matrimonio, e questo matrimonio è da bruciare.
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Allison Argent, Derek Hale, Lydia Martin, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Second Chances'
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Chapter 13

Un bacio.

A volte un bacio é tutto ciò che desidero. Ma ogni bacio mancato- che ultimamente stanno diventando mancanze frequenti- é tutto ciò che non posso sopportare. Premo con forza l'acceleratore. Non voglio che senta le mie emozioni, non ne  ha il diritto ; ma quanto pare ho avuto la mia risposta, ancora una volta é no. 

—Tu vieni al ballo con me— non la cosa migliore che puoi sentirti dire al telefono, di prima mattina e dopo essere stato espressamente rifiutato da Derek Hale.
—Non se ne parla Lyds per due motivi: primo, Jackson mi ammazza con le sue mani, secondo l’ultima volta che mi hai invitato al ballo hai rischiato di morire e di diventare una banshee — le rispondo, perchè è la verità. Dirle che non ho voglia di andare al ballo non è la cosa più saggia e la più utile che posso fare in questo momento.
—Jackson non mi invitata—cosa sta succedendo in questi giorni alla popolazione di Beacon Hills? Derek Hale che balla con me, capisce che voglio baciarlo e si allontana di botto dopo avermi quasi assecondato, Jackson che non invita Lydia al ballo... adesso cosa succederà, Allison e Scott si lasceranno per l’ultima volta? Isaac smetterà di portare sciarpe?
—Non è possibile —riesco solo a dire. sto diventando un ragazzo di poche parole, fantastico. Sto veramente frequentando troppo Derek.
—Ma é la veritá Stiles. Oggi è l’ultimo giorno disponibile per comprare i biglietti e Jackson non mi ha detto niente, dopo che gli ho ripetuto per giorno che il prom che stava arrivando, l’ho praticamente implorato di invitarmi in tutti i modi, ma lui no. Niente. E allora si attacchi, io ci vengo con te. Ora sono una banshee e so che nessuno , me compresa, rischierà la vita. Nemmeno Jackson, nonostante desideri essere io l’artefice della sua violenta morte.— Whittermore è in guai seri a quanto pare e anche io, visto che sono obbligato ad andare al ballo.
—E va bene, ti accompagnerò. —sbuffo, sapendo che non posso lottare contro Lydia Martin, neanche quando è ferita e così incazzata.
—Non era una richiesta, avresti dovuto farlo comunque. Ci vediamo a scuola e mi siedo vicino a te, così mi racconti com’è andata ieri da Derek—
Sono nella merda.

La mia giornata non può rivelarsi peggiore di così. La Camaro di Derek è parcheggiata qua fuori e non posso certo scappare dalla porta sul retro, mi troverebbe subito. E non posso nemmeno fingermi malato e starmene a casa, Lydia lo scoprirebbe e mi ucciderebbe.
—Figliolo, tutto bene?— chiede mio padre, appena arrivato in cucina.
—Oh sì, va tutto alla grande pa' —rispondo, senza smettere di guardare la finestra , incantato. Riesco ad immaginarmi dal silenzio di mio padre che abbia appena annuito alla mia bugia.
—Quindi se va tutto bene, non c’è alcun motivo per continuare a guardare la Camaro di Derek Hale , che per qualche strano motivo è nel nostro vialetto?—
—Nessun motivo— sono calmissimo, il ritratto della calma.
— Bene—...mio padre non è il ritratto della calma, invece.Forse dovrei finire di fare colazione. E smettere di guardare la finestra perché, per una volta, per l'unica volta nella mia vita, Derek non se ne andrá, nonostante lo desideri più di qualsiasi altra cosa. Dopo un suo bacio. L'annullamento del matrimonio. Tanto sesso. Ma oggi sopra tutte queste priorità e desideri, si posiziona quella di farlo andare via dal mio vialetto. Ma, come ogni mio desiderio, non si avvererá, né oggi, né domani, né mai.
—Ma se gli assesto un colpo al petto con un proiettile normale, dici che se ne va?— salto dalla sedia, sorpreso da ritrovare ancora mio padre nei paraggi;I suoi bene di solito equivalgono a una sua uscita dalla scena— o magari potrei arrestarlo—
—Ehm, non credo, a meno che tu non abbia un proiettile d'aconito nascosto da qualche parte — gli rispondo, sperando che la risposta non sia positiva. Sembra davvero, davvero arrabbiato. E mio padre veramente arrabbiato non é un bello spettacolo. É un terribile, terrificante spettacolo. Ma poi lo sento sospirare e la rabbia sembra essersi placata.
Il campanello suona e mi ricordo improvvisamente che ho un problema. Un meraviglioso, affascinante, sarcastico e distruttivo problema. Un problema che non so come risolvere.
—Vai ad aprire, se vado io gli sparo e non mi importa se non ho un proiettile all'aconiche o come diavolo si chiama, il colpo lo sente lo stesso— direi che ho due problemi e sono abbastanza intelligente per capire quale dei due é più urgente;forse ho anche trovato la soluzione per quello: scappare...
Dalla furia omicida di mio padre e da Derek Hale posizionato davanti alla mia porta, cosa che capisco dal campanello che sta suonando. Ripetutamente. Troppo ritetutamente.
—Okay, ho capito, arrivo— urlo, esasperato, mentre mio padre si sistema la divisa, facendomi scorgere, volontariamente suppongo, la pistola appena posizionata nel fodero. Decido di ignorare il chiaro messaggio e mi dirigo verso la porta.
Allora Sourwolf, cosa ti porta da questi parti? Hai perso la strada mentre tornavi a casa da zio Peter? Hai paura del grande lupo cattivo e sei venuto a rifugiarti qui? Peccato che il lupo cattivo sia tu. E io sia il povero cappuccetto rosso che viene mangiato, lentamente, partendo dal cuore calpestato dalla rivelazione che il lupo é come tutti gli altri. Finge di volerti baciare e poi si ricorda che sei cibo e deve ucciderti, per poi tornare dalla sua bella e bionda lupacchiotta.
—Ciao Stiles— odio Derek.Ha il coraggio di presentarsi a casa mia alle 7 e mezza , salutarmi come se niente fosse successo e azzerare il mio bellissimo discorso e qualsiasi cosa di sensato voglia dire quando sono in sua presenza.
—Ciao, hai scelto il momento giusto per venire solo a salutare, lo sai? Dovrei andare a scuola, sai, quel posto in vcui vanno i cuccioli umani durante il giorno, rinchiusi per imparare che i licantropi non esistono, hai presente? A meno che non sia successo qualcosa a Scott o qualcun altro del branco— dico, quando il problema si presenta nella mia mente. Un motivo sensato per cui Derek Hale sia sull'uscio della mia porta a quest'ora.
—Stanno tutti bene— e allora perché diavolo sei qui?— Ti accompagno— Derek Hale e le molte parole del suo vocabolario, best seller campione d'incassi degli ultimi tre anni.
— Vuoi accompagnarmi a scuola? Ti ringrazio Sourwolf, ma non ne ho bisogno. Adesso guarda prendo le chiavi— recupero le chiavi della Jeep vicino alla porta—la cartella— che metto sempre vicino alla porta— e saluto mio papá con un urlo—
—Senza nessun urlo, Ciao Stiles— mi sento rispondere.
—...e posso andare a scuola, da solo, con la mia Jeep— concludo.
—No, non puoi— questa prepotenza mascherata o non mascherata da non so che non giova ai miei ormoni e si aggiunge alla lista dei mie tatuaggi— La Jeep non va — aspetta un attimo...
—Cosa vuol dire che la Jeep non va? Certo che va! La mia bambina sta benissimo!— esco a passi pesanti , sorpassando Derek con facilitá...per ritrovarmi davanti ad una delle scene più strazianti della mia vita.
—Mi dispiace Stiles— la voce di Derek é lontana mentre osservo il cofano della Jeep sputare fumo in modo decisamente preoccupante.
—Ti dispiace? La mia bambina non va e a te dispiace? Allora vuol dire che sei stato tu! Come hai potuto! Come?!—sbraito e non mi importa se é un licantropo. Se ha toccato la mia Jeep per qualsiasi motivo, lo disintegro con un buona dose di proiettili all'aconito.
—Non le ho fatto niente, quando sono arrivato era giá cosí. Te la sistemo nel pomeriggio. Ora devi andare a scuola— in macchina con Derek Hale. Grandioso. 
Chi ha il pane non hai denti, dicono. Ma chi ha dei denti affilati accanto, non ha Jeep.


—Questa non é la strada per andare a scuola — riesco a dire, dopo che Derek ha svoltato per due volte dalla parte opposta rispetto alla scuola. Forse anche tre . All'inizio pensavo mi stesse solo mostrando una scorciatoia per fare prima. Poi quando ho visto che sono le otto di mattina e non c'é traccia di nessun liceo o di qualsiasi cosa che ci possa assomigliare, ho capito che aveva intenzione di rapirmi. 
—Non ho mai detto che ti avrei accompagnato a scuola—mi dice con estrema calma, senza distogliere lo sguardo dalla strada.
—Veramente lo hai fatto—
—Ah sí? Allora ripetimi la frase— scorro un attimo tra i miei pensieri e mi accorgo che ha fottutamente ragione. Ha fatto intendere che volesse accompagnarmi, ma non lo ha mai veramente detto.
—Io dovrei andare comunque a scuola Sourwolf,sai tra deu settimane ho gli esami, per essere del tutto precisi ho gli esami tra— inizio a snocciolare, prima di sentire un'altra voce sotto la mia.
—Sedici giorni, venticinque ore e quattro minuti— finisce Derek per me. derek ha finito una mia frase. Una mia su quanto manca ai miei esami. Credo di non ricordare più come si respira.
—Hai...— riesco a dire.
—Fatto il calcolo sì. Hai ripetuto quella data così tante volte negli ultimi mesk che é impossibile non farlo— credo di stare per avere un infarto. Di cui Derek potrebbe accorgersi, quindi devo calmarmi.
—Beh, Scott si ricorda a malapena che abbiamo gli esamk—sviamo il discorso su Scott, ottima mossa.
—Hai anche i suoi doveri da Alpha a cui pensare—
— Se nei suoi doveri da Alpha é incluso pensare ad Allison , fare sesso con lei o pensare a fare sesso con lei, potrei essere d'accordo con te— Derek ride. Ride con la sua risata, quella risata particolare che fa schizzare i battiti del mio cuore a mille e lo stomaco contorcersi in una sorta di dolore che non fa male, ma che vorrebbe che io fossi tanto, tanto felice.
—Quando sarai innamorato capirai— mi dice poi, con una serietà più morbida, bonaria. Peccato che io capisca Scott, fino ad un certo punto perché alcuni meccanismi nel suo cervello mi sono oscuri, ma lo capisco, capisco fin troppo bene cosa significa essere innamorati.
—Invece di sviarmi con le tue perle di vita, spiegami perché stai portando la povera Cappuccetto rosso nel bosco invece che dalla sua nonnina— il paragone con la favola era troppo bello, dovevo sfruttarlo in qualche modo. 
—Tu saresti Cappuccetto rosso?— 
—Sì e la scuola é rappresentata dalla cara nonnina che ha bisogno di nutrirsi del mio cervello, ma non focalizzarti sui dettagli Sourwolf, dimmi dove mi stai portando—improvvisamente la macchina si ferma e mi accorgo che siamo nel bel mezzo della foresta di Beacon Hills. Qui é dove é iniziato tutto.
—Devo controllare la location per il matrimonio, parlare con la wedding planner e definire gli ultimi particolari— mi dice, dopo essere sceso dalla macchina. Questo é un incubo. Voglio andare al scuola, voglio stare seduto sei ore ad ascoltare persone a cui non interessa insegnarmi niente di veramente utile.
Non voglio certamente stare qui. 
 

— E non serve a questo il testimone o addirittura, parola sconosciuta nel tuo vocabolario Hale, la tua fidanzata? — dico anche se so che é una battaglia persa in partenza.
— Sei tu che sei terrorizzato da quella parola , non io— allora di qualcosa si è accorto— E comunque no, Scott deve studiare tra una pomiciata e l'altra e Kate é di nuovo fuori cittá. — 
— Anche io devo studiare— ribatto.
— Tu stai studiando troppo. Hai bisogno di una pausa— di una pausa? Io ho bisogno di una pausa dalle sue carognate, altro che dallo studio.
—Facendoti da segretaria?— la mia voce rasenta il limite prima che anch'io mi trasformi in un licantropo senza essere stato morso.
—Aiutando un amico e distraendoti un po'— oh , questa é buona. Davvero buona. Lo sa dove glielo ficco il suo aiutare un amico? Lo sa? Non che non lo sa, ma se vuole glielo spiego subito...
—Signor Hale é lei?— sento dire da una voce femminile. É vestita di tutto punto e sembra decisamente una wedding planner. E anche abbastanza tranquilla, non indossa niente di rosso e non é nemmeno tanto truccata.
— Sì, sono io— dice. Lei non le porge la mano, lui nemmeno. Fatti per stare insieme. E anche se non fosse così, sono sempre una coppia migliore di lui e Kate.
—Io sono Karima.Lei non mi sembra la signorina Argent, o sbaglio?—
— Oh no, Stiles. Stilinski— a quelle parole lo sguardo della donna sembra accendersi, come se avesse appena visto qualcosa di molto prezioso nelle vicinanze.
— Le cose qui si fanno interessanti— riesco a sentirla sussurrare, prima che Derek la ammonisca con uno sguardo— bene , seguitemi. — Obbediamo, camminando al suo fianco mentre ci mostra dove desidera mettere il gazebo, le sedie e il tappeto di ingresso per la sposa. Chiede conferma a Derek se il colore é il blu o vuole l'altra versione con il blu e il giallo, e lui conferma per il blu. Vedo le decorazioni sui loro fogli, gli abbinamenti dei colori, la disposizione dei tavoli. La testa inizia a girarmi. Non é tutto un sogno, é tutto vero. Derek sta veramente per sposarsi. E mi ha portato qui per farmi vedere che tutto questo é vero, che non può baciarmi, che magari lo desidera ma non può perché ha giá pronta la location, i tavoli, le decorazioni e il gazebo, perfino i colori. Non può esserci nessuna "missione matrimonio" quando tutto quello che vuole fare é sposarsi.
— Cosa ne pensi Stiles?— mi richiama alla realtá la wedding planner — Posso chiamarti Stiles, giusto?—
— Sì, certo. Puoi ripetermi su cosa avete bisogno del mio consiglio? Ero un po' perso nei pensieri— a riflettere a quanto sono stato stupido, idiota e ingenuo per tutto questo tempo.
— Pensi sia più giusto mettere il gazebo verso la vecchia casa degli Hale dalla parte opposta, in modo che ci possa essere una specie di percorso da essa al gazebo?— la vecchia casa degli Hale. Come ho fatto a non accorgermi? Ci siamo terribilmente vicini. Deve essere uno strazio per Derek decidere di sposarsi così vicino a questo posto. 
—Alle spalle. Per non dimenticare e per ricordare che siete una coppia che é uscita a superare i momenti più brutti, per ricongiungersi dopo tanto tempo e per avere un per sempre che ad altri é stato negato.—riesco a dire, guardando Derek negli occhi. Voglio che lui capisca cosa sta succedendo, voglio che lui capisca senza che io parli. Ma il suo viso é una maschera che non potrò mai leggere.
Dopo altre piccole modifiche per le quali nessuno chiede più la mia approvazione, Karima ci lascia andare. Derek mi riaccompagna a casa senza fiatare.E io, senza dire una parola, entro in casa, mi dirigo in camera mia e inizio a piangere. 
Ora ho finalmente capito come vanno le cose. La veritá fa più male di qualunque altra cosa , soltanto che io non ero ancora pronto a reggerla.
 
Angolino dell'autrice
 
Inanzitutto vorrei che tutti facessero un grande applauso virtuale ad aire93 , perché é grazie a lei e alle sue formidali abilitá di beta che il capitolo é pronto in questo glorioso giorno! Il capitolo é pronto da qualche giorno ma tra scuola e il computer sempre occupato , ho potuto postare solo ora.
So che la fine é un concentrato puro di angst , come gran parte della storia, ma é l'ultimo capitolo di passaggio prima che la storia prenda una consistente e finale piega. 
E comunque...commenti? Critiche? Tutti come al solito ben accetti!
Non credo di riuscire a farvi avere il prossimo capitolo per natale e colgo l'occasione per augurare buone feste a tutti i miei lettori!
 
Alex_J

P.s qui c'è una piccola sorpresina per tutti voi

http://8tracks.com/alessia-b/second-chances
  
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