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Autore: truppappa    22/12/2014    3 recensioni
Kurt è un pendolare e tutte le mattine vede un ragazzo bellissimo e riccioluto sul treno, ma non ha il coraggio per parlagli.
Ma si sa che a Natale qualche miracolo può accadere...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eilà! Eccomi qua con una piccola OS natalizia.
Magari non è un granchè, lo scritta senza nessuna pretesa, ma spero vi piaccia comunque! :) 

Buona lettura

 




 

Kurt odia essere un pendolare.

Odia il suo appartamento situato nella periferia di New York.

Odia la NYADA che è troppo distante da casa sua.

Odia alzarsi alle cinque del mattino.

Odia anche i suoi rituali di bellezza mattutini, che lo obbligano ad alzarsi così presto, ma non può proprio farne a meno. Non riuscirebbe mai a uscire di casa senza essersi spalmato le sue costose creme da viso.

Odia la sua coinquilina, Santana, che invece dorme fino a mezzogiorno ogni santo giorno.

Odia il dover correre come un pazzo tutte le mattine verso la stazione per non perdere il treno. 

Odia, ovviamente, i sedili sporchi del treno.

Odia la puzza del treno.

Insomma, a Kurt fa davvero schifo essere un pendolare.

E Kurt odia anche gli altri pendolari. Sono tutti così grigi e soli, con i loro cellulari, ipod o ipad in mano. Gli mettono tanta tristezza.

Anche se, da settembre, Kurt ha notato un ragazzo nuovo, diverso dalle altre persone che salgono su quel treno tutte le mattine.
Non è molto alto, ha una massa di capelli ricci che farebbe invidia ad un nido di passerotti, gli occhi che sembrano due pozze dorate e questi due occhi passano la maggior parte del tempo a fissare Kurt.

Kurt pensa che questo ragazzo sia bellissimo e vorrebbe essere meno timido per poter trovare il coraggio di parlargli, o per lo meno di salutarlo, anche solo con un cenno della mano, ma è troppo timido. Così, ogni volta che i loro sguardi si incontrano, Kurt abbassa gli occhi e gira la testa, concentrandosi sul panorama fuori dal finestrino.

Kurt non lo sa, ma lo sguardo dell'altro ragazzo rimane incollato sulla sua figura per tutto il tempo. 
 




20 dicembre


«Ciao Santana!» urla Kurt mentre si avvolge la sciarpa intorno al collo.

«Vaffanculo, Kurt. Sono le sei del mattino, statti zitto!» grugnisce Santana dalla sua camera da letto.

Kurt fa un piccolo sorrisino. Ormai ha preso l'abitudine di salutare la sua coinquilina prima di uscire di casa. Così, solo per farle un dispetto.

Per una volta nella sua vita Kurt non è in ritardo, anzi è in anticipo, e non deve correre per raggiungere la stazione. 

Quando arriva al suo binario, il treno è già fermo e le porte sono già aperte.

Kurt sale e si siede in un posto vicino al finestrino, come al solito.

Poi tira fuori l'ultimo numero di Vogue e comincia a sfogliarlo.

Pochi minuti dopo è così concentrato a criticare mentalmente un outfit davvero inguardabile, che quasi non si accorge che qualcuno si è seduto al suo fianco.

Quasi.

Perchè non appena volta lo sguardo si perde nei soliti occhi dorati. 

Kurt abbozza una specie di sorriso nella direzione del ragazzo riccioluto e poi, con le guance in fiamme per l'imbarazzo, torna a concentrarsi sulla rivista abbandonata sul suo grembo.

Peccato che Kurt non riesca più a guardare nemmeno quell'obrobrio di giacchetta gialla che stava guardando con occhi schifati due secondi prima, il suo cervello è in tilt e continua a ripetersi:" Oddio perchè si è seduto di fianco a me? Oddio perchè si è seduto di fianco a me? Oddio perchè si è seduto di fianco a me????"

Così Kurt mantiene lo sguardo fisso sulla rivista e ogni tanto sfoglia le pagine, giusto per non sembrare un completo deficente.

Quando il treno parte, il-ragazzo-bellissimo-dagli-occhi-caramellati (è da settembre che Kurt lo chiama così, nella sua mente, ovvio) tira su lo zaino che aveva poggiato per terra, lo apre e tira fuori un piccolo bloc notes e una penna.

Poi comincia a scrivere.

Kurt non può fare a meno di lanciargli qualche occhiata curiosa, però non vuole fare la figura dell'impiccione, così evita di leggere quello che l'altro ragazzo sta scrivendo.

Kurt poi chiude la sua rivista, tanto non è abbastanza concentrato per poterla leggere, e si volta verso il finestrino.

Per qualche minuto non sente più il rumore della penna che scrive al suo fianco, così si gira e...il-ragazzo-bellissimo-dagli-occhi-caramellati lo sta guardando con un piccolo sorriso e sembra quasi imbarazzato.

Kurt sorride a sua volta, ma, come sempre, non trova le palle di dire niente, così torna a fissare fuori dal finestrino.
 



21 dicembre

 
«Ciao Santana!» urla Kurt.

«Vaffanculo, Kurt. Spero che tu perda il treno questa mattina!» grida in risposta Santana.

Ed effettivamente Kurt è veramente in ritardo, così si infila velocemente il cappotto e si fionda in strada correndo come un disgraziato.

Riesce a salire sul treno per un soffio, lo sportello si chiude alle sue spalle non appena lui salta sulla carrozza.

Kurt si poggia sullo sportello, chiude gli occhi e tira un sospiro.

Poi passa una mano sulla sua fronte sudata e riapre gli occhi.

La prima cosa che nota è il-ragazzo-bellissimo-dagli-occhi-caramellati e Kurt pensa che dovrebbe seriamente trovargli un soprannome un po' più corto.

La seconda cosa che nota è che il-ragazzo-bellissimo-dagli-occhi-caramellati lo sta guardando divertito.

La terza cosa che nota è che il sedile di fianco al ragazzo-bellissimo-dagli-occhi-caramellati è libero.

Così Kurt si fa un po' di coraggio e con passo incerto si avvicina a Caramello- si, Kurt ha appena deciso che il soprannome di quel ragazzo sarà Caramello.

«Uhm...è occupato?» chiede Kurt con voce traballante.

Caramello scuote la testa e gli sorride.

E Kurt pensa che vorrebbe davvero sentire il suono della voce di quel ragazzo.

Esattamente come il giorno prima, Caramello tira fuori un bloc notes e comincia a scrivere.

Solo che questa volta Kurt non ha a portata di sguardo il finestrino, così con discrezione cerca di leggere ciò che sta scrivendo il ragazzo al suo fianco.

L'unica cosa che riesce a leggere è:

"Caro Babbo Natale,

quest'anno vorrei..."


Poi la calligrafia di Caramello diventa illeggibile, così Kurt si decide a smettere di spiare i fatti dell'altro ragazzo, anche se sarebbe curioso di sapere come va avanti quella lettera.

 



22 dicembre


«Ciao Santana!» urla Kurt

«Vaffanculo Kurt! Quando ti trovi un fidanzato? Così magari diventi meno acido dello yogurt scaduto che abbiamo in frigo!» urla a sua volta Santana.

Kurt ride e poi, come sempre, corre verso la stazione.

Kurt è felice oggi, forse perchè il Natale è nell'aria, forse perchè è il penultimo giorno prima delle vacanze o forse perchè ha deciso che proverà a parlare con Caramello.

Ma quando sale sul treno Kurt rimane spiazzato, perchè di Caramello non c'è traccia ed è strano, perchè di solito non è mai in ritardo.

E, quando lo sportello si chiude e il treno comincia a muoversi, Kurt si intristisce perchè di Caramello non c'è traccia.

 



23 dicembre


Kurt è un po' giù di morale questa mattina. In realtà è da ieri che è triste.

"Perchè Caramello ha deciso di non prendere il treno proprio ieri? Oggi ci sarà?" sono le domande che continua a porsi il ragazzo mentre si infila i guanti.

Kurt è talmente perso nei suoi pensieri che non sveglia nemmeno Santana con il suo solito urlo.

Esce di casa con un piccolo broncio, che rimane disegnato sul suo volto fino a che non sale sul vagone.

Perchè sul treno c'è Caramello.

E allora il broncio di Kurt si trasforma velocemente in un sorriso.

Senza chiedere niente, Kurt si va a sedere al fianco del ragazzo riccioluto che ha già in mano il solito bloc notes e la solita penna, ma non ha ancora scritto nulla.

Caramello sorride a Kurt e questa mattina il suo sorriso è più luminoso del solito, poi si china su se stesso e comincia a scrivere.

Kurt vuole parlare a Caramello e se non lo farà oggi non lo farà mai più, o almeno, non prima di gennaio inoltrato quando ricomincerà a prendere il treno la mattina presto. Così, dopo una decina di minuti, prende coraggio, fa un respiro profondo e si volta verso l'altro ragazzo.

Kurt rimane spiazzato, perchè Caramello ha smesso di scrivere e lo sta guardando con uno strano sguardo.

Kurt fa per aprire bocca, ma Caramello si volta velocemente e torna a scrivere.

Kurt non sa bene cosa pensare, allora fa l'unica cosa che potrebbe fare, si sporge e legge quello che sta scrivendo il ragazzo. Lo fa senza alcuna discrezione, infatti Caramello si accorge che Kurt sta guardando ciò che ha scritto sul suo bloc notes, ma non si scosta, anzi, continua a scrivere velocemente.

"Caro Babbo Natale,

quest'anno non voglio nessun papillon, nessun video games, nessun peluche della Disney, nessun barattolo di gel al lampone (ormai ho deciso che lascerò sempre i miei ricci liberi da quella trappola infernale) e nemmeno un pianoforte nuovo (sappi che quello te lo chiederò l'anno prossimo, quindi preparati già).


Per quest'anno vorrei semplicemente avere il coraggio di parlare con quel ragazzo con gli occhi azzurri (Dio, quanto sono belli?) che mi guarda tutte le mattine sul treno.

Davvero, Babbo, è il ragazzo più bello che abbia mai visto. Adesso è seduto al mio fianco e io ho le mani così sudate che la penna continua a scivolarmi tra le dita.

Ti prego, Babbo Natale, fai qualcosa. Aiutami! Se non riesci a darmi il coraggio, puoi almeno fare in modo che lui si accorga di me?


Grazie.
Ti sarò debitore a vita.
Il tuo fan numero uno.
Blaine Anderson."



Quando finisce di leggere, Kurt ha le guance che scottano così tanto che probabilmente tutto lo scompartimento del treno andrà a fuoco nel giro di due secondi e Kurt si trasformerà nella Torcia Umana.

Blaine- allora è questo il vero nome di Caramello!- si volta verso di lui con un piccolo sorriso che gli increspa le labbra.

Kurt fa una piccola risata imbarazzata e si copre i denti con una mano.

Poi apre la sua borsa e tira fuori una penna, un pezzetto di carta e una bella dose di coraggio.

"Caro Blaine Anderson,

davvero credi ancora a Babbo Natale? E davvero credi che io non mi sia mai accorto di te?

Sappi che ti ho notato dal primo giorno in cui sei salito su questo treno. Era il tre settembre. Me lo ricordo così bene non perchè sono un pazzo stalker psicopatico, ma perchè era il giorno in cui ho ricominciato i corsi all'università.

Comunque quella mattina sono salito sul treno, pronto a vedere i soliti uomini in giacca e cravatta e ventiquattro ore, i soliti studenti annoiati. E invece...c'eri tu. Semplicemente tu, con i tuoi ricci scompigliati e gli occhi più belli dell'univers-"


Kurt smette di scrivere perchè una mano di Blaine gli sfila la penna di mano.

«Piacere Kurt, sono Blaine» dice semplicemente Blaine.

E Kurt pensa che sì, Blaine ha una voce dolce e melodiosa, è come miele caldo per la sua gola.

Così, senza pensare alle conseguenze, Kurt si sporge e da un bacio sulla guancia di Blaine.

«Buon Natale, Blaine» sussurra poi al suo orecchio.

«Credo che Babbo Natale esista veramente, perchè ha appena esaudito il mio desiderio» dice dolcemente Blaine prima di lasciare un piccolo bacio all'angolo della bocca di Kurt.
 

Fine





Allora che ne pensate? 

Beh, anche se vi ha fatto schifo io ne approfitto per farvi gli auguri di Natale e buone feste. Mi raccomando scassatevi di cibo e divertitevi ovunque voi siate! 


A presto <3
Truppappa











 


  
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