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Autore: xunendlich    22/12/2014    0 recensioni
AVVISO: la storia no è mia, ma di una ragazza che l'ha pubblicata su wattpad. Mio è solo il lavoro di traduzione.
Harry era a New York per preparare le prove per dimostrare che la sua relazione con Taylor fosse vera, mentre Louis era tornato a casa e cercava di mandar via i suoi pensieri riguardo l'esistenza del riccio. Nonostante ciò che stesse per fare, Harry aveva un piano diverso. Uno che non poteva essere fermato di fronte alle telecamere.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I fuochi d'artificio risuonarono prima per il capodanno di Londra, ma le lacrime brillavano fresche sul viso impallidito di Louis, mentre contava i secondi che mancavano al capodanno a New York. Era rannicchiato sul balcone del suo appartamento con le ginocchia tenute strette al suo petto. Fiocchi di neve si erano posati sulle sue ciglia ed avevano inumidito la sua camicia sottile, mentre le sue labbra rosee erano tenute in una linea sottile. 

Era solo. Beh, non del tutto solo. Eleanor, gli altri tre ragazzi e Danielle erano dentro quasi persi nel sonno a causa del bere per il conto alla rovescia mentre guardavano il concerto trasmesso da Times Square. Tuttavia era da solo fuori, rifiutandosi di entrare. Infantilmente desiderava che il gelido vento invernale lo portasse via dalla sua miseria, mentre sorseggiava la sua personale bottiglia di vodka.

Distrattamente, guardò le luci della città che lentamente scomparivano al ritmo di ubriachi che, per strada, gridavano al nuovo anno. Però, Louis aveva un solo pensiero: Harry e ciò che sapeva sarebbe accaduto non appena il Big Ben avrebbe suonato le 6 am, ovvero mezzanotte a New York.

Mancavano trenta minuti. Trenta minuti per vivere tutto quello che aveva sperato di avere con Harry e tutto quello che aveva sperato di fare con Harry. Aveva sperato di poter trascorrere con Harry una vera e propria vacanza, senza essere giudicati. Aveva sperato di poter finalemnte baciare le morbide labbra di Harry che ad ogni tocco gli provocavano dentro fuochi d'artificio e coriandoli. Aveva sperato di essere semplicemente con Harry.

La porta di vetro si aprì dietro di lui, prima che la dolce voce di Eleanor gli invadesse le orecchie 'Lou... vieni dentro per favore, non ha senso ammallarsi qui fuori, no?' Le sue mani calde di posarono sulle spalle di Louis che tremava per il freddo. 

'El, pensi che mi ami ancora?' chiese in un sussurro ubriaco, mentre fissava la ringhiera di fronte a lui.

Lei restò in silenzio per un attimo, mentre cercava di trovare una risposta. Sinceramente non lo sapeva. Nessuno lo sapeva. Lei non era stata in contatto molto spesso con Harry, così come Lou e gli altri ragazzi. 
'Lou, andiamo dentro... ne parleremo più tardi, okay?' disse dolcemente. Le punte delle sue dita attraversarsono i fiocchi di neve tra i capelli del ragazzo, prima di tirargli delicatamente la bottiglia di vodka dalle mani. 

Louis non si preoccupò di protestare mentre lei lo sollevò in piedi e lo portò dentro. Una coperta circondava le sue spalle e il suo viso non riuscva a concentrarsi su nulla, così si accasciò sul divano.

Una testa bionda stava riposando e dopo un momento di silenzio 'Louis?' borbottò Niall stancamente. I suoi occhi blu erano uscurati dall'alcol e aveva le palpebre mezze chiuse. 

'cosa ne pensi Ni..?' mormorò in risposta. Louis alzò il braccio e si sistemò sulla spalla di Niall per giocare con i capelli dorati del ragazzo. 

Niall sembrava confuso e giustamente 'a proposito di cosa Lou..?' 

'Harry e la sua..' lou sussurrò.

La testa bionda si spostò non appena Eleanor si sedette ai piedi di Lou. 'Lou, non ho mai visto un amore come quello che lui prova per te..' le parole erano confuse e spezzate, ma dopo tutto significavano molto per Louis.

'Grazie Ni..' mormorò Lou mentre le lacrime scivolavano lungo le sue guance. 


--------------------------------- Harry ------------------------------

I suoi ricci si attaccarono alla sua fronte sotto il berretto grigio. Personalmente non gli piaceva l'indumento, ma gliel'aveva regalato Taylor per Natale e in quel momento il freddo di New York lo richiedeva particolarmente. 
Aveva cercato disperatamente di non partecipare all'evento con Taylor, aveva addirittura lasciato il passaporto a sua madre, ma le cose non erano andate a suo favore. Infatti, era finito per stare lì con lei. 

Una bottiglia di vino rosso appena aperta riposava conto le sue labbra, mentre versava il liquido rosso in bocca. Il suo corpo si ritrasse in segno di protesta, ma lui non si fermò. Lui non voleva fermarsi. L'amore della sua vita era ad ore di distanza e lui era qui. Qui a Times Square a pochi minuti dal baciare la ragazza che i suoi manger avevano approvato.
Lui non la odiava. No, per niente. Lui l'ammirava molto per il lavoro che stava facendo, ma lui non lo stava facendo nello stesso modo di lei o nello stesso modo in cui ci si aspettasse che lo facesse. Lei era confusa su qualcosa che lui non riusciva a capire, a causa dell'alcol che scorreva nel suo corpo. 

Le sue dita tremavano al di sopra del cellulare, che era nasconto al di sotto dei suoi jeans. Avebbe voluto disperatamente chiamare Louis. Aveva bisogno di sentire la sua voce e di sentirgli dire che andava tutto bene. 
Anche se sapeva che non era così. Aveva visto come Lou aveva reagito, l'ultima volta che erano stati a New York insieme, quella volta in cui gli fu detto cosa avrebbe dovuto fare. In quel momento Harry se l'era presa anche con lui. Louis aveva fatto tanto per non uscire con Eleanor, e non era giusto che apparentemente lui non potesse fare qualcosa per ricambiare. 

Perchè non potevano semplicemente dirlo? Gridarlo dai tetti dei loro alberghi o delle loro case? 
Perchè non potevano essere Harry e Louis, i ragazzi in papillon e batelle? 

'Harry, hai intenzione di restare qui mentre io vado?' chiese Taylor mentre si alzava.

Glielo aveva chiesto più di una volta, ma aveva immaginato che non gli importasse 'sì... fa troppo freddo' rispose. 

Lei annuì e i suoi morbidi ricci si mossero, come ad accompagnare quel gesto, e sparì dalla stanza, lasciandolo solo col vino e i suoi pensieri. 

Le lacrime iniziarono ad inumidirgli le guance mentre cercava di sistemarsi meglio. Versò altro vino in bocca, senza preoccuparsi di pulire quel po' che gli stava colando lungo il mento. La sua mente era oltre e lui era arrabbiato. Voleva buttare tutto all'aria a causa della rabbia. Voleva salire sul palco e prendere il microfono da Taylor, per gridare a tutti la verità, ma tutti probabilmente l'avrebbero odiato. Voleva sentire gli insulti provenienti dalle ragazze a cui avrebbe spezzato il cuore, ragazze che pensavano di poter avere una chance con lui. Voleva tirare tutto fuori, per poter sentire, almeno per un po', i suoi pensieri alleggerirsi.

Intontito, si alzò in piedi. Il suo sguardo assente, perso nella la stanza, e la sua presa si strinse intorno al collo della bottiglia. Si morse dolorosamente il labbro mentre lanciava la bottiglia contro la parete dove c'era la sedia sulla quale sedeva prima Taylor. La bottiglia si ruppe sotto il suono delle sue lacrime che scorrevano veloci. 

Tuttavia non poteva. Doveva restare e aspettare. Così fece. Rimase immobile, con le lacrime che gli rigavano le guance e il vino che aveva macchiato il tappeto marrone, una volta pulito. 

Pochi minuti dopo la ragazza riapparve. I suoi occhi azzurri esaminarono il casino prima di oltrepassarlo e cercare lo sguardo assente sul volto di Harry. 
'è tempo di uscire Harry... è quasi mezzanotte' disse dolcemente. 

La camminata fuori dal backstage era vergognosa e più di tutto voleva scomparire nel nulla. Era solo un piccolo momento in cui doveva baciarla davanti alle telecamere.

Doveva sembrare reale e non pianificato.
Aveva un piano per renderlo tale.

----------------------------- Louis --------------------------

'Guardate, Harry...' disse Zayn, indicando distrattamente il televisore, non appena l'orologio a Times Square segnò la mezzanotte, scatenando così una mezza tonnellata di coriandoli sulle persone che erano lì.

Louis spostò il biondo, ogni centrimetro del suo cuore chiedeva pietà.

La mano di Niall si sollevò su di lui nel tentativo di confortarlo 'andrà bene Lou...'

Non si mosse a quel gesto. Era sicuro che avrebbe smesso di respirare dopo aver visto Harry e Taylor su quello schermo. Senza alcun pensierò, iniziò a mordere duramente il suo labbro, che ancora sapeva di vodka.

Guardò dolorosamente i riccioli che amava, mentre Taylor li aggiustava al di sotto del berretto. Harry però non si mosse, era in piedi con la mano in quella di Taylor, quando la telecamera li riprese.

Taylor si sporse.

Il cuore di Louis minacciò di smettere di battere.

Harry si spostò ' c'è qualcosa che voglio dire... ho una confessione

La giornalista che prima era dietro il cameramen si spostò accanto ad Harry mettendo il microfono tra di loro ' che rivelazione, Harry?'

I suoi occhi puntarono la telecamera e le lacrime diventarono sempre più evidenti sul suo volto. 'Voglio essere in grado di dire all'unica persona che amo, che la amo' disse

'beh, lei è proprio qui. Va' avanti Harry' disse la giornalista sorridendo, mentre Taylor sembrava confusa.

Louis strinse forte le dita di Niall, nel tentativo di non pensare a ciò che sarebbe potuto succedere. Non poteva sopportare di sentirgli dire che l'amava, soprattutto quando era troppo ubriaco dal potersi trattenere dal singhiozzare davanti a tutti i presenti. 

'ti sbagli... lui non è qui' Harry si passò la lingua sulle labbra e deglutì.

'cos'ha detto?' disse Liam gettandosi contro Danielle. 

Harry spostò il microfono dalla giornalista e tirò un lungo respiro ' anche se siamo distanti, sei ancora nel mio cuore. Buon anno, ti amo Boo' 

La trasmissione fu sostituita da una pubblicità sullo Champagne e la stanza cadde in un profondo silenzio. 

Le lacrime iniziarono ad attraversargli le guance mentre la sua mente confusa gli fece sentire il bisogno di sorridere. Gli angoli della sua bocca erano leggermente arricciati verso l'alto mentre tremavano.

Le parole lasciarono le sue labbra mentre il suo cuore batteva calorosamente nel suo petto 'ti amo anch'io...'




it's my turn.
salve a tutti, come ho già precisato questa storia non è mia, ma di una ragazza (tanto carina e gentile, aggiungerei) che mi ha dato il permesso di tradurla e di pubblicarla. Qui http://www.wattpad.com/10508544-new-years-cheers potete trovare il testo originale. 
Non è stato facile tradurla e con rammarico vi dico che la traduzione non è identica all'originale, ma soltanto perchè non esiste in nessun caso una traduzione fedele all'originale. In italiano ci sono modi di dire differenti dall'inglese, ma vi assicuro che ho fatto del mio meglio per rendere la mia traduzione al meglio. Comunque, ho voluto tradurla perchè, essendo una Larry shipper, mi è piaciuta, ed anche se è un po' triste e lascia un senso di malinconia, la trovo davvero molto bella. Spero che anche voi l'apprezziate altrettanto quanto me. Nient'altro da dire. Grazie per l'attenzione!
Baci xx
   
 
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