22/12/2014
1 recensionisono Als. Non ti scrivo da quando ho circa nove anni. E fidati ritornare a scriverti ora è la cosa più strana che potessi fare!
In tutti i casi, ho deciso di scriverti questa lettera. Non ti so dire da dove mi sia venuta questa idea, sta di fatto che ora sono nella mia camera sul mio letto a scriverti.
E mentre sono sul letto provo a pensare a cosa chiederti per questa festività. Beh, non voglio molto.
Non ho voglia né di cellulari, né di computer, né di viaggi costosi. Non ho voglia di niente di tutto questo. Non voglio scartare il giorno di Natale i regali, non voglio un enorme pacco e non voglio qualcosa di irrimediabilmente inutile che magari non mi piacerà.
Per questo Natale voglio qualcosa che mi piaccia sul serio.
Oggi ho ritrovato per puro caso una mia vecchia lettera che ti ho indirizzato quando avevo su per giù sei anni. Non so perché, ma quando ho letto quello che volevo per Natale un sorriso si è formato sulle mie labbra.
E sai perché? Perché non era una lettera, era più che altro una lista dei regali che volevo. Ora a distanza di anni, ho deciso di scriverti una vera lettera.
Forse per ringraziarti e per dirti addio in un certo senso. E non solo, vorrei chiederti l’ultimo pensiero. L’ultimo regalo che possa rendermi felice al massimo. Quel regalo che quando aprirò mi farà rimanere senza fiato e con le lacrime agli occhi.
Mi basta una busta con un biglietto. Quel biglietto è la strada della felicità.
E non è un biglietto qualsiasi, no, affatto. Quello è il biglietto per incontrarli. Per vederli. Per sorridere quel giorno e dire Li ho visti e tutto è stato più bello intorno a me.
Perciò sì, questa è la mia richiesta per quest’anno. E forse ti chiederai cosa c’è di diverso da un giocattolo o da un biglietto? Oh, non immagini quanta differenza ci sia.
Quel biglietto agli occhi dei miei amici, agli occhi dei miei genitori, agli occhi di sconosciuto potrebbe sembrare qualcosa di tremendamente sciocco. Però per i miei di occhi e per gli occhi di altre milioni di ragazze che come me hanno un sogno non c’è niente di meglio.
Quel biglietto per il 10 Giugno, ti giuro, è il biglietto per incontrare quei cinque ragazzi che in qualche modo sono riusciti ad entrare in me con una facilità disarmante.
E amarli è stata una delle scelte migliori che potessi fare. Perché entrare in questa grande famiglia è stata una delle cose migliori che potesse succedermi.
Perché noi siamo la 1D Family. E io come altre ragazze aspettano quel biglietto. Lo aspettano costantemente, certe ragazze lo aspettano anche da più di tre anni.
Ecco cosa differenzia quel biglietto da un altro regalo. Il valore. Perché nessun Iphone, nessun Mac, nessun Ipod potrà sostituire la felicità di vederli lì su quel palco che cantano e che ti coinvolgono con la loro musica che ti fa sognare e che ti fa credere di potercela fare.
E ti giuro, ti giuro veramente, che mi basterebbero anche solo due minuti. Solo due minuti per vederli da vicino e per abbracciarli. Due minuti me li farei bastare per abbracciare i miei eroi.
Ho pensato tanto prima di scriverti e all’inizio volevo chiederti un semplice abbraccio. E forse un abbraccio potrà sembrare qualcosa di più comune? No, perché io non voglio un abbraccio qualunque. Io voglio il loro. Voglio incontrare gli occhi chiari di Louis. Voglio sentire le braccia di Liam che mi stringono a sé. Voglio vedere Harry da vicino con tutta la sua enorme altezza. Voglio il calore di Niall con i suoi modi di fare accoglienti con tutti. Voglio vedere un sorriso di Zayn, uno di quei sorrisi che ti tolgono il fiato.
Vorrei solo loro.
Però so che è impossibile. So che non potrò mai vederli accanto a me, ma so per certo che quel concerto è l’unica opportunità per vederli e per sentirli più vicini che mai.
Ecco cosa ti chiedo, quel semplice biglietto.
Quel biglietto diretto verso la loro risata, verso le loro voci, verso l’altra mia famiglia.
Solo questo. Nient’altro.
Vorrei solo avere il biglietto per vederli da vicino. Un biglietto per ammirarli nei loro particolari. Per provare quelle emozioni che fin’ora ho avvertito solo via computer. Per piangere le lacrime che ho versato quando loro erano Italia, ma io non ero lì. Per cantare le loro canzoni che ho cantato quando non volevo sentirmi sola.
Vorrei solo poter incontrare i miei eroi.
A/N: Tutto ciò che devo dire, è stato già spiegato nella mia lettera. Vorrei…anzi, vorremo per Natale quel biglietto per loro. E nient’altro. Mi dileguo augurandovi Buon Natale! Spero che questa ''''lettera'''' possa piacervi.
Non ti scordar di me.