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Autore: Fujikofran    22/12/2014    2 recensioni
Ryo e Kaori, dopo diverso tempo, hanno finalmente un cliente. Ma è un uomo e Ryo si trova costretto ad accettare l'incarico, anche perchè colui che l'ha contattato è Goemon Ishikawa(della banda di Lupin),venuto a Tokyo per cercare un suo cugino, probabilmente finito nella yakuza. Riuscirà il duo City Hunter a risolvere questo caso? Brano da ascoltare durante la lettura: "Can I play with madness" degli Iron Maiden
Genere: Commedia, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori/Greta, Reika Nogami, Ryo Saeba, Ryo Saeba/Hunter, Saeko Nogami, Saeko Nogami/Selene, Umibozu/Falco
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter, Altro contesto
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Shinjuku, Tokyo, aprile 1987.
-Nooooo, uffa, di già?-
-Che cosa, la sveglia? Ma se sono le nove! Ringrazia il Cielo che l’ho impostata un’ora più tardi del solito, visto che oggi è sabato-
-E siccome è sabato io non ho voglia di andare a lavorare. L’importante è che ti sia alzata tu: esci e vai in stazione, io ho ancora sonno-
Non era un dialogo insolito, di mattina, questo tra Ryo e Kaori, ma una consuetudine logorante, almeno per la giovane donna, che ogni mattina doveva buttare giù dal letto il suo socio, che non voleva saperne di alzarsi, dopo una notte di bagordi trascorsa per i night di Kabukicho. Essere sweeper non solo era pericoloso, ma anche una rottura di scatole, specie per Kaori, che doveva recarsi quasi sempre da sola a cercare lavoro, andando a leggere la bacheca della stazione di Shinjuku.
-Allora, che devo fare se il cliente è uomo? Far finta di nulla? Che stress che sei, Ryo!-
-Brava, cara coinquilina, ormai mi conosci-
-Ok, la coinquilina ora va a fare colazione e nel frattempo ti manda a quel Paese senza biglietto di ritorno. Dormi e poi preparati tu da mangiare. Mi hai seccato…Anzi, facciamo così: uomo o donna che sia me la sbrigo io col cliente-
-Non ti azzardare…-
Ryo schizzò dal letto, ma non aveva voglia di uscire lo stesso. Kaori però si sbrigò presto a fare colazione ed era pronta ad incontrare il cliente.
-Sciocca, ma davvero esci senza di me? Avevo cambiato idea e volevo…-
-Torna a far la nanna, bimbo. So cavarmela da sola-
Kaori si recò alla stazione e, per la calca di gente davanti alla lavagna, non riusciva a leggere un’eventuale messaggio. Da giorni nessuno scriveva, ma quel giorno la fortuna stava bussando alla porta: il cliente c’era.
“XYZ: vi prego di aiutarmi a cercare una persona che sta smarrendo la retta via. Contattatemi al numero xxxxxxxxxxxx. G.I.”
Kaori lì per lì rimase perplessa, specialmente per il linguaggio forbito utilizzato. Di solito la maggior parte dei clienti lasciava messaggi laconici, a volte anche sgrammaticati, ma questa volta no, chi aveva contattato City Hunter doveva essere di estrazione alta. “Oh no, sarà la solita principessina che poi si innamora di Ryo. Uff…” pensò la giovane tra sé e sé, deprimendosi all’istante. Segnò il numero di telefono e chiamò da una cabina. “oh,no” pensò non appena udì la voce “il cliente è uomo…Ryo non accetterà e saremo ancora senza soldi per l’affitto”. Mentre tornava a casa, Kaori si sentiva turbata, poiché nella sua testa riecheggiava la voce calda del probabile cliente. In cuor suo sperava che Ryo avrebbe accettato l’incarico, soprattutto perché…quella voce…sì, voleva capire se l’uomo fosse bello come la sua voce. Non poteva essere solo il suo socio a far i complimenti all’altro sesso!
 
-Nooo, per carità…te l’ho detto: non voglio uomini come clienti, nein, nada de nada, zero…capito?- disse Ryo non appena Kaori gli parlò del cliente.
-Di solito sai fare eccezioni…perché questa volta te ne esci con la solita storia che non vuoi clienti uomini? Rischiamo di non pagare l’affitto e altre spese che ci toccano. Tu sperperi i nostri guadagnati andando per quegli insulsi localini pieni di donnette, mentre io non riesco nemmeno a comprarmi un vestito nuovo. Stiamo anche per risparmiare sul cibo…Vergognati, Ryo, sei un maniaco insopportabile-
Kaori scappò nella sua stanza, piangendo. Ryo la raggiunse e si scusò con lei.
-Dai, accettiamo…non ti sei nemmeno accorta che scherzavo…chissà che ti sta passando per quel cervellino complicato. Hai già contattato l’uomo?-
Kaori annuì, ma girò la testa dall’altra parte. Si sentiva ancora turbata al pensiero della voce del misterioso G. I.
Nel primo pomeriggio i tre si incontrarono nei pressi di un palazzo in costruzione, nella parte Est di Shinjuku. Appena arrivati, Ryo e Kaori notarono un uomo vestito elegantemente che, di spalle, sembrava guardare il suo orologio.
-Mi scusi- parlò per prima Kaori-lei è il signor…-
-Goemon Ishikawa- rispose quello, girandosi e alla giovane venne quasi un colpo: quell’uomo, sulla quarantina, era bellissimo, raffinato e, con la sua aria austera, le aveva fatto venire le palpitazioni. La sua bellezza era diversa da quella di Ryo, che lei, amandolo, trovava l’uomo più bello del mondo, ma era comunque notevole. Anche a Ryo venne una specie di accidente, ma per un altro motivo: Goemon Ishikawa era uno dei criminali più pericolosi al mondo, “socio” del ladro più scaltro al momento in vita, ossia Lupin III.
 
   
 
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