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Autore: Juuri    23/12/2014    4 recensioni
La sua assenza ti ha lasciato il gelo dell'inverno, quando un tempo pensavi che l'inverno fosse lei.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Assenza


Shiho se n'è andata come lo scorrere del tempo, le foglie d'autunno e la stagione in sé che scivolano via con la delicatezza che li preserva. E la sua assenza ti ha lasciato il gelo dell'inverno, quando un tempo pensavi che l'inverno fosse lei.
Shiho ha gli occhi verdi che ultimamente invadono i tuoi sogni - ed è inutile definirli incubi quando sono l'unica cosa che ti aggrappa ancora a lei. È partita su un aereo che non hai mai fermato; ti sei chiesto, poi, se avresti avuto la forza di farlo.
New York è lontana, Shinichi, ti dici.
Tokyo non la ricorda: sembra che Tokyo stessa si sia dimenticata della sua presenza. Il sole sorge e tramonta come prima e la luna riempie un cielo che sembra ugualmente restare vuoto.
Ma tu te ne accorgi.

L'assenza pesa più di quanto tu potessi immaginare.
Hai la sensazione che il mondo sia concentrato sul tuo petto, per opprimerti senza mai venir meno.
La casa del dottor Agasa ha le luci spente, adesso, nella sua camera. Sul viso del dottore ci sono i segni della solitudine e di una malattia che pian piano lo rende sempre più lontano: ha l'aria stanca e le tacche della vecchiaia a scavargli le guance. Ma è sempre il caro dottore, un sorriso gentile disponibile a chi lo cerca. Si rallegra quando sente la sua voce.
Ma tu non la senti mai, la voce di Shiho. Ti manca più di quanto tu non voglia ammettere. Sorridi ancora, quando il ricordo delle sue schiaccianti risposte ti attraversa i pensieri. E l'aria saccente, e gli sguardi scambiati di sfuggita, e quelli che vi rendevano complici di un segreto conscio solo a voi. L'eleganza nei suoi piccoli gesti, un'intelligenza alla quale ti sei inconsapevolmente piegato. Le bastava un’occhiata per mettere a tacere il grande detective. Ti chiedi se ciò non sia cambiato, ti dici che non potrebbe accadere in ogni caso.
Shiho ha in sé una gelida bellezza, un mistero che tu non sei mai riuscito a svelare. Le donne rappresentano il tuo più grande cruccio, ma Shiho è l'apoteosi. E all'improvviso, senti quanto ti mancano i sorrisi che riuscivi a strapparle, il suo cipiglio e i capelli ramati: al sole, ne catturavano i raggi.

Shiho se n'è andata portando con sè qualcosa di te, e tu gliel'hai lasciato fare.
Pensi che la gente si sbagli. Stai pensando che il mondo funzioni al contrario.
È la distanza che dimostra l'importanza delle relazioni. Tu l'hai capito solo ora.

Hai quattro vestiti tra le mani; lei ti direbbe che New York è fredda e quella felpa che le piaceva tanto dovresti davvero portarla. Ribatti tra te e te che la freddolosa è lei, in ogni sua contraddizione, in ogni sua sfaccettatura.
Ma la porti, quella felpa, solo perché piace a lei, in un gesto istintivo che non riflette i tuoi pensieri, sigillati altrove, rivolti ad altro - rivolti a lei.
Hai già dinanzi a te la luce che le illumina gli occhi quelle volte in cui riesci a sorprenderla – più uniche che rare. La immagini mentre stringe le labbra per non ridere, ma ecco un angolo sollevarsi e contagiare anche l’altro, e riempire il suo volto di quel sorriso che sembra divorarti.
Ma ora è l’assenza che ti divora, Shinichi.
Parti con la certezza che di certezze ce n’è una.
Perché Shiho se n'è andata, e tu hai tutte le intenzioni di riportarla indietro.
  
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