23/12/2014
7 recensioni'' Tadashi no!
Hiro gridò il suo nome.
Vide correre suo fratello verso un palazzo, ormai in fiamme.
Le iridi color nocciola del piccolo divennero lucidi.
Tadashi...!
Corse, corse da lui nella speranza di poterlo fermare, prima che gli succedesse qualcosa.
Poi... un'esplosione.
Il piccolo si ritrovò a terra, privo di sensi.
Le macerie dell'edificio erano avvolte nelle fiamme.
TADASHI!
Tutto ciò che rimase di lui... non era nient'altro che il suo berretto. ''
Hiro gridò il suo nome.
Vide correre suo fratello verso un palazzo, ormai in fiamme.
Le iridi color nocciola del piccolo divennero lucidi.
Tadashi...!
Corse, corse da lui nella speranza di poterlo fermare, prima che gli succedesse qualcosa.
Poi... un'esplosione.
Il piccolo si ritrovò a terra, privo di sensi.
Le macerie dell'edificio erano avvolte nelle fiamme.
TADASHI!
Tutto ciò che rimase di lui... non era nient'altro che il suo berretto. ''
Hiro lanciò un urlo, svegliandosi di botto. Si trovò seduto senza sapere esattamente come, lasciando ricadere sulle gambe le coperte.
Respirava rapidamente con i residui di quell’incubo ancora davanti agli occhi, il suo petto si alzava e si abbassava al ritmo frenetico dei polmoni.
Si portò una mano sulla fronte, chiudendo forte gli occhi, mentre ancora il cuore batteva troppo in fretta.
I suoi occhi scrutarono la stanza, soffermandosi sulla piccola lampada accesa che vi era sul tavolo, unica fonte di luce.
Si lasciò cadere sul letto, sospirando.
Era solo un sogno. Solo uno stupido sogno.
Ma cavolo... era così reale, così vivo.
"Hiro...!" Sentì la voce di Tadashi chiamarlo. Si volto verso di lui, che intanto si era alzato dal letto. "Tutto bene? Ti ho sentito urlare..." Disse con ancora la voce impastata dal sonno, si portò una mano sugli occhi, strofinandoseli.
"Ah... no, sto bene, davvero!" Rispose Hiro accennando a un sorriso, cercando di essere più credibile possibile. Ma lo conosceva bene, suo fratello, e difficilmente gli avrebbe creduto. Tadashi infatti alzò un sopracciglio, un po' sospettoso. Si passò di nuovo una mano sugli occhi, e guardandolo meglio notò che tremava, e aveva la fronte sudata.
"Sicuro?" chiese schiarendosi la voce.
"Sicuro!!" Quasi gridò Hiro facendo prendere un leggero colpo al più grande. Cercò di ricomporsi, ma senza successo. Un leggero sospiro uscì dalla bocca di Tadashi. Si sedette poi vicino a lui.
"Hiro, c'e qualcosa che non va?" Gli disse cercando di guardarlo negli occhi. L'altro stette in silenzio con lo sguardo basso, rivide ancora le immagini dell'incubo davanti a se. I suoi occhi divennero lucidi, si lasciò scappare senza volerlo un singhiozzo. Sperò davvero che Tadashi non l'avesse sentito.
"Hiro?" Il più grande cercò di attirare la sua attenzione. Gli mise una mano sulla spalla, lui non si mosse.
"Tadashi, davvero, sto bene." Hiro girò il capo dall'altra parte, sperando che se ne andasse. Il fratello allora gli mise le mani su entrambe le spalle, costringendolo a voltarsi verso di lui. Lo vide con gli occhi lucidi, sembrava sul punto di piangere.
Le iridi castane del più grande sgranarono. "Perché stai piangendo?" Chiese preoccupato. Gli prese il viso tra le mani, vide una lacrima rigargli la guancia. "Ti prego Hiro, dimmi che cos'hai."
A Hiro gli venne quasi da sorridere, forse intenerito dalla dolcezza con il quale lui gli aveva proferito quelle parole.
Il petto di Hiro venne scosso dai singhiozzi, e lacrime salate uscirono dai suoi occhi. Il piccolo, ormai in lacrime, riuscì a dire... ''Tadashi... io... io ho sognato che... che tu... morivi...''
A quelle parole, Tadashi rimase di sasso per qualche secondo. Hiro abbassò il capo, vide le sue stesse lacrime bagnargli le coperte.
Le iridi castane del più grande divennero lucidi, un sorriso increspò le sue labbra.
Allungò le braccia verso il fratellino attirandolo verso il suo petto. Lo abbracciò, accarezzandogli i capelli neri. e Hiro si lasciò andare in un pianto liberatorio.
''Hiro, tu non sarai mai solo. Ci sono io con te, sempre. '' gli sussurrò Tadashi stringendolo forte a se. Restarono così per qualche minuto, fino a quando Tadashi lo sentì calmarsi un po'. ''Ehy, tutto bene?'' gli domandò in un sussurro. Hiro annuì sorridendo, si portò le mani al viso asciugandosi gli occhi, ancora rossi per via del pianto.
Una flebile risata uscì dalle labbra di Tadashi. Anche se aveva compiuto da poco 14 anni, gli sembrava un bambino indifeso.
Gli accarezzò un'ultima volta i folti capelli neri. ''Dai, adesso torna a dormire.'' fece per alzarsi, per tornare al proprio letto.
''Tadashi.'' la voce di Hiro lo fece fermare. Si voltò verso di lui. ''Puoi dormire insieme a me?'' gli chiese con un sorriso sulle labbra. Il più grande accennò a un 'si', e Hiro si spostò nel lato del letto verso il muro incitandolo a salire.
Una volta stesi entrambi, Hiro si avvinghiò su di lui sentendosi finalmente libero di esalare l'ossigeno dai polmoni e rilassare i muscoli, e le sensazioni legate all'incubo di prima svanirono subito.
''Buonanotte Hiro.''
''Buonanotte Tadashi.'' e fu quello l'ultimo sussurro a chiudere la nottata.
-angolino autrice:
Vorrei tanto avere un fratello come Tadashi.
Tadashi è l'amore. Hiro è l'amore. Loro sono l'amore. Sono troppo... *sviene*
Questa è la prima fic che scrivo su questo film. Lo adorato talmente tanto che non ho resistito a scriverne una. Spero che non sia venuto... uno schifo.
E spero sia di vostro gradimento ^-^
*batti pugno* Bah-a-la-la-la!
Respirava rapidamente con i residui di quell’incubo ancora davanti agli occhi, il suo petto si alzava e si abbassava al ritmo frenetico dei polmoni.
Si portò una mano sulla fronte, chiudendo forte gli occhi, mentre ancora il cuore batteva troppo in fretta.
I suoi occhi scrutarono la stanza, soffermandosi sulla piccola lampada accesa che vi era sul tavolo, unica fonte di luce.
Si lasciò cadere sul letto, sospirando.
Era solo un sogno. Solo uno stupido sogno.
Ma cavolo... era così reale, così vivo.
"Hiro...!" Sentì la voce di Tadashi chiamarlo. Si volto verso di lui, che intanto si era alzato dal letto. "Tutto bene? Ti ho sentito urlare..." Disse con ancora la voce impastata dal sonno, si portò una mano sugli occhi, strofinandoseli.
"Ah... no, sto bene, davvero!" Rispose Hiro accennando a un sorriso, cercando di essere più credibile possibile. Ma lo conosceva bene, suo fratello, e difficilmente gli avrebbe creduto. Tadashi infatti alzò un sopracciglio, un po' sospettoso. Si passò di nuovo una mano sugli occhi, e guardandolo meglio notò che tremava, e aveva la fronte sudata.
"Sicuro?" chiese schiarendosi la voce.
"Sicuro!!" Quasi gridò Hiro facendo prendere un leggero colpo al più grande. Cercò di ricomporsi, ma senza successo. Un leggero sospiro uscì dalla bocca di Tadashi. Si sedette poi vicino a lui.
"Hiro, c'e qualcosa che non va?" Gli disse cercando di guardarlo negli occhi. L'altro stette in silenzio con lo sguardo basso, rivide ancora le immagini dell'incubo davanti a se. I suoi occhi divennero lucidi, si lasciò scappare senza volerlo un singhiozzo. Sperò davvero che Tadashi non l'avesse sentito.
"Hiro?" Il più grande cercò di attirare la sua attenzione. Gli mise una mano sulla spalla, lui non si mosse.
"Tadashi, davvero, sto bene." Hiro girò il capo dall'altra parte, sperando che se ne andasse. Il fratello allora gli mise le mani su entrambe le spalle, costringendolo a voltarsi verso di lui. Lo vide con gli occhi lucidi, sembrava sul punto di piangere.
Le iridi castane del più grande sgranarono. "Perché stai piangendo?" Chiese preoccupato. Gli prese il viso tra le mani, vide una lacrima rigargli la guancia. "Ti prego Hiro, dimmi che cos'hai."
A Hiro gli venne quasi da sorridere, forse intenerito dalla dolcezza con il quale lui gli aveva proferito quelle parole.
Il petto di Hiro venne scosso dai singhiozzi, e lacrime salate uscirono dai suoi occhi. Il piccolo, ormai in lacrime, riuscì a dire... ''Tadashi... io... io ho sognato che... che tu... morivi...''
A quelle parole, Tadashi rimase di sasso per qualche secondo. Hiro abbassò il capo, vide le sue stesse lacrime bagnargli le coperte.
''C'era un palazzo in fiamme e tu... volevi andare lì dentro... io...io cercavo di fermarti... ma tu non mi ascoltavi! Mi avevi lasciato da solo!!'' gridò con la voce rotta dal pianto stringendo la coperta fra le mani. ''Io... io non voglio stare da solo... non più!
Non te ne andare, Tadashi! Non lasciarmi... Tadashi...
Le iridi castane del più grande divennero lucidi, un sorriso increspò le sue labbra.
Allungò le braccia verso il fratellino attirandolo verso il suo petto. Lo abbracciò, accarezzandogli i capelli neri. e Hiro si lasciò andare in un pianto liberatorio.
''Hiro, tu non sarai mai solo. Ci sono io con te, sempre. '' gli sussurrò Tadashi stringendolo forte a se. Restarono così per qualche minuto, fino a quando Tadashi lo sentì calmarsi un po'. ''Ehy, tutto bene?'' gli domandò in un sussurro. Hiro annuì sorridendo, si portò le mani al viso asciugandosi gli occhi, ancora rossi per via del pianto.
Una flebile risata uscì dalle labbra di Tadashi. Anche se aveva compiuto da poco 14 anni, gli sembrava un bambino indifeso.
Gli accarezzò un'ultima volta i folti capelli neri. ''Dai, adesso torna a dormire.'' fece per alzarsi, per tornare al proprio letto.
''Tadashi.'' la voce di Hiro lo fece fermare. Si voltò verso di lui. ''Puoi dormire insieme a me?'' gli chiese con un sorriso sulle labbra. Il più grande accennò a un 'si', e Hiro si spostò nel lato del letto verso il muro incitandolo a salire.
Una volta stesi entrambi, Hiro si avvinghiò su di lui sentendosi finalmente libero di esalare l'ossigeno dai polmoni e rilassare i muscoli, e le sensazioni legate all'incubo di prima svanirono subito.
Io sarò sempre con te, Hiro. Non me ne andrò da nessuna parte.
''Buonanotte Hiro.''
''Buonanotte Tadashi.'' e fu quello l'ultimo sussurro a chiudere la nottata.
-angolino autrice:
Vorrei tanto avere un fratello come Tadashi.
Tadashi è l'amore. Hiro è l'amore. Loro sono l'amore. Sono troppo... *sviene*
Questa è la prima fic che scrivo su questo film. Lo adorato talmente tanto che non ho resistito a scriverne una. Spero che non sia venuto... uno schifo.
E spero sia di vostro gradimento ^-^
*batti pugno* Bah-a-la-la-la!