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Autore: malpensandoti    23/12/2014    12 recensioni
Ma ci sono anche le cose che non sai tu, nonostante il tuo carattere saccente, le mani grandi che possono toccare, esplorare, comprendere.
Genere: Angst, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io non ho
parole nuove
solo voglia
di aspettare
per riuscire a sentire ancora

 






È buffo prendere coscienza di quello che uno sa. Ci hai mai pensato?
Per esempio, io so un sacco di testi di canzoni, e so i chilometri esatti da qui all'Inghilterra, che sono le quattro del mattino e che questa cosa io non la volevo scrivere.
So che dovrei dormire, adesso, e so che l'ultima poesia di Neruda che ho letto mi rimarrà in testa a vita.
Ci sono molte cose che dovrei fare, a proposito, e guarda caso tu ci sei nella maggior parte di queste.
Per te non piango, sai? Ho imparato - so - che le lacrime sono per chi vale e per chi se le merita. Piuttosto ti prendi quello che non riesco a controllare, quello che neanche voglio, dopotutto.
Tu hai le mie notti, il tremito involontario delle labbra, queste parole.
(Hai) me.
Non siamo mai stati niente, tu ed io, e questo lo sapevo fin dal principio, cosa credi?
Ma sono una donna, eh, e a noi donne, come dice sempre la mia mamma, piace stare male, e piace tanto vedere quello che non c'è.
E non sai quant'era bello vedere in mezzo agli spazi delle tue dita lunghe sempre i miei di vuoti, e sopra la tua risata percepire la mia voce imbarazzante continuare a dire fesserie per via di te che sei un po' troppo vicino.
Poco poco.
Davanti alle tue scarpe, per me c'erano solo i miei anfibi scuri e le mie gambe lunghe e larghe, e quei fianchi che mi piacciono a giorni alterni.
Ti dico che io un po' lo sapevo, che non eravamo niente. Ma ascoltavo gli altri raccontarmi di sentimenti sicuramente ricambiati, di sguardi affamati, vogliosi.
Tu che vuoi me.
Piuttosto c'ho giocato su, da brava bambina capricciosa.
E poi mi hai baciata, anche se non te lo ricordi.
Adesso so di aver interpretato male il tuo starmi attorno, e le tue parole sempre un po' troppo strascicate.
Abbiamo parlato tanto, una sera, e tu eri così vicino da farmi sentire strana, mentre fingevo che la cosa non m'importasse, mentre ti sentivo parlare e scusarti di una pessima memoria, mentre inciampavo e tu mi riprendevi. So che hai detto un sacco di stronzate, e io in cuor mio lo sapevo anche lì, davanti a te, ma mica sono scema, sai?, sono innamorata.
Poi però adesso, che sono le 04:19 e io so che dovrei dormire, penso al fatto che.
Ci sono una marea di cose che non so.
Tipo che non so come mettermi lo smalto sulle unghie della sinistra, e che non so di preciso la mia taglia di reggiseno. Non so disegnare, e non so nemmeno colorare. Non so il nome di tuo padre, né la tua canzone preferita, non so cosa ci trovi in lei, e non so cosa tu non abbia trovato in me.
Ma ci sono anche le cose che non sai tu, nonostante il tuo carattere saccente, le mani grandi che possono toccare, esplorare, comprendere.
Tu non sai quante volte io ti abbia guardato negli occhi, quella sera, e abbia pensato che ti amo, ti prego. Amami anche tu.
Tu non sai che ne varrei la pena, che mi dispiace non avere tutte le cose e quelle gambe che ha lei, ma ho dell'altro che anche se non è lo stesso, è abbastanza.
Mica sono scema però, io sono innamorata e a questo punto qualcuno si chiede ma non è la stessa cosa?
Ci ho messo poco a farmi bastare quel poco/niente che mi hai dato, tutte quelle parole lontane giorni che mi son tenuta dentro per metterle tutte in fila e fingere poi che fossero discorsi interi.
Il fare finta di non vederti, e il sapere di essere stata beccata in pieno. Il continuare a pensare che io sia diversa, anche se non è vero, anche se è una bugia.
Il problema è sempre lo stesso. Io non basto a te, e questo lo so e lo sapevo anche prima, anche mentre mi guardavi negli occhi e mi chiedevi scusa per esserti scordato di me, e io che ti rispondevo che non era nulla, che andava tutto bene. Ma tutto cosa?
Il punto è che
a tutte quelle volte in cui ci siamo guardati e non visti, e quella volta in cui mi hai baciata, e a tutte quelle cose che mi hai dato senza sapere. Ai film che avremmo commentato insieme, a quelle volte in cui mi avresti fatto sbuffare, piangere. Alle volte in cui ti saresti arrabbiato perché non mi piace rispondere al telefono. Ogni volta che mi hai fissata come si fissano le cose belle, le cose che sono importanti, quelle che hai paura di perdere.
Non ci pensi mai? Ci pensi? Che lei sì, oddio, c'ha veramente due gambe mozzafiato, ma vedessi il modo in cui ti guardo io.



 
 


manchi
come l'aria
e manchi
come il sale
e manchi
prima al cuore
poi alle mani
e poi al mio dolore
  
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