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Autore: GameIsOver    24/12/2014    0 recensioni
[-Creepypasta-]
Kate ha un chiodo fisso: scappare dalla villa in cui è imprigionata, portando con sé il suo fratellino Alex. "L'uomo alto e bianco" tiene a bada i killer che la popolano, ma Kate sa di avere i giorni contati. I continui maltrattamenti che subisce si sposteranno presto anche su Alex, troppe occhiate sanguinarie vengono rivolte al bambino. Devono fuggire, prima che taglienti lame raggiungano le loro gole. Ci riusciranno?
Genere: Avventura, Comico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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-Premessa: se il testo risulta tutto attaccato, è perché o devo ancora destreggiarmi in questo sito o sono direttamente un caso perso in informatica!-

Ho sgobbato tutto il giorno, e la mia schiena conferma.
Ormai è scesa la sera, momento in cui tutti si svegliano e la villa s'anima. Se non ricordo male, questa notte i killer sarebbero rimasti tranquillamente a casa, lontano dai centri abitati e dal sangue.


Do un'ultima controlllata alla cucina e al salone: risplendono veramente, come aveva comandato Slenderman, ma quell'effetto sarebbe svanito appena fossero scesi i caotici ospiti.
Il primo è LJ: scende le scale, ignorandomi completamente, e si dirige verso una parete del salone dove vi attacca un grande foglio. Tira fuori un pennarello indelebile, scribacchiandoci qualcosa a lato.
Quando se ne va in cucina io mi avvicino al foglio: è la foto di EJ formato grande, con la bianca luna e la figura di Jeff davanti. Sotto c'è scritto "Eclissi di Jeff, chiamata anche Eclissi dell'imbecille sorridente".
Mi mordo la labbra; adesso il ricordo del casino di ieri notte sarebbe stato sotto gli occhi di tutti, occhi che poi mi avrebbero guardato rabbiosamente.


Presto scendono gli altri. Hoodie e Masky, come LJ, mi sfilano davanti senza considerarmi, andando dritti dritti in cucina. Dietro di loro c'è anche EJ, che purtroppo nota la foto. La esamina un attimo, e io percepisco le piccole contrazione d'ira che hanno i muscoli del suo corpo. Non dice una parola ma quando va in cucina, passandomi accanto, mi guarda negli occhi e s'indica la schiena, puntando il dito poi su di me: una chiara minaccia ai miei reni.
Scendono anche Toby e Smile: il primo è troppo assonnato per accorgersi del foglio mentre il secondo, un ammasso di peli e sensi acutissimi, rivolge una grand sorriso divertito alla foto, ammiccandomi subito dopo.
E poi arriva Jeff.


Ha il viso decorato di graffi e nodi ai capelli. Sembra non aver dormito, e la mancanza di sonno rende ancora più terrificante l'occhiataccia che mi rifila appena mi vede. Io abbasso subito lo sguardo, pregando che entri in cucina senza intoppi.
Ma non deve essere il mio giorno fortunato...


"Ma che cazz...?" mormora il killer guardando la foto. Legge la didascalia, e i suoi occhi diventano enormi come la luna nell'immagine. Si volta lentamente verso di me, alzando un dito verso la foto.
"E questa che cazzo è?" mi chiede con rabbia crescente.
Con la coda nell'occhio noto la sua mano bianca infilarsi nella tasca della felpa, dove tiene il coltello. M'irrigidisco e faccio per rispondere, quando qualcun'altro mi precede.


"Hihihihihihi! Sei troppo fotogenico, Jeff!" dice LJ, sporgendosi dall'arco che fa d'ingresso alla cucina. "Con quella posa sexy dovresti fare da testimonial alla categoria Bei Tenebrosi Volanti!"
"Sei stato tu, sottospecie d'insaccato a strisce!" sibilla Jeff, stringendo i pugni.
"Buongiorno a tutti!" esclama la vocina allegra di Sally. La bambina salta gli ultimi due grandini delle scale, correndo verso la cucina. "Andiamo Kate! Devi riscaldarmi il latte!"
Non posso chiedere di meglio per uscire da quella brutta situazione, e subito mi precipito dietro la bambina mentre Jeff, con tutta calma, spiega a LJ che è un deficiente.


Le creepypasta intorno al tavolo hanno quasi finito di mangiare, chi semplici pancake chi stufati di budella. Ovviamente avevo preparato tutto io, sono la loro servetta-cuoca.
Riscaldo il latte a Sally, versandone un po' in un'altra ciotola da portare ad Alex: non voglio che stia in mezzo ai killer, sopratutto quando c'è LJ, perciò io e lui consumiamo spesso i nostri pasti in camera.


La bambina non ha ancora toccato il latte, che fa il suo ingresso Slenderman (con tanto di livido assurdo in piena faccia).
"Slendy!" squilla Sally scendendo dalla sedia. Slenderman l'avvolge con i suoi tentacoli, sollevandola da terra e stringendosela al petto in un tenerissimo abbraccio.
A quella vista provo una fitta di gelosia: chissà come stanno i miei genitori. Io ed Alex eravamo in quella villa da quasi dieci giorni, le ricerche della polizia dovevano essere nel pieno della loro attività. Il quarto giorno sentì di sfuggita il notiziario trasmesso in tv nel salone: parlava proprio di noi, offrendo del denaro a chiunque avesse avuto notizie o avvistamenti dei fratelli Cooper.


Trattengo le lacrime e, stringendo la ciotola per Alex fra le dita, corro fuori dalla cucina e per il salone (dove un incavolatissimo Jeff è a cavalcioni su un ridente LJ, urlandogli di consegnargli la foto protetta fra gli artigli del clown), fino alla cima delle scale dove mi dirigo verso la mia camera.


Entro, accolta dal caldo sorriso di Alex. Il piccolo si beve tutto il latte, chiedendomi poi di uscire dalla stanza.
"Non ancora" mormoro sorridendogli debolmente. "Aspetta prima che gli altri finiscano di mangiare."
"Ma io voglio giocare con Sally e con Smile!" uggiola Alex.
Quando Alex è in compagnia di Sally e Smile, io sono tranquilla. Sally vuole bene ad Alex, più di una volta lo ha protetto da LJ e dagli altri (dopotutto in vita aveva ricevuto degli abusi, doveva molto rispecchiarsi in Alex), mentre Smile ha proprio l'ordine di salvaguardare la salute del bambino. Grazie, Slenderman.


Acconsento, ma solo dopo che gli altri se ne sono andati.
"E quando se ne sono andati?" mi chiede Alex.
"Aspettami qui, che vado a controllare" gli rispondo. Esco dalla camera e riscendo le scale.
Sono tutti raccolti sui divani (eccetto Slenderman), a guardare la tv mentre digeriscono la colazione. C'è anche Ben, ha portato il suo cibo sulla poltrona. Si è preso una pausa dal lavoro, ossia rimontare l'aereoplano.


"Ragazzina, portami un succo di frutta" mi comanda Jeff senza staccare gli occhi dallo schermo. Non ha un'espressione soddisfatta, ma nemmeno LJ quindi non so dire come sia finita la faccenda della foto.
Io vado in cucina (diventata ovviamente un porcile dopo che ci sono state le creepypasta) e afferro il contenitore di cartone dal frigo. Ritorno indietro, porgendo il succo a Jeff. Quasi mi aspetto che il killer, invece della bevanda, afferri il mio polso e mi butti per terra, puntandomi il coltello alla gola.
Ma non è così, e Jeff mi toglie sgarbatamente il succo dalle mani.


Si stanno guardano un partita di basket, sono al secondo periodo.
"Anch'io giocavo a basket" dice ad un tratto Jeff, sorseggiando pigramente il suo succo.
"Wow!" fa Toby. "Ti ci vedo proprio correre su e giù per il campo senza avere la più pallida idea di che cavolo succede"
"Ehi!" protesta Jeff. "Io avevo talento!"
"Si, per l'idiozia" commenta con voce atona EJ.
"Secondo me Jeff giocava con le Barbie insieme alle ragazzine del vicinato!" sghignazza LJ.
"E se anche fosse?!" risponde Jeff. "Magari ero un piccolo casanova! Avevo già capito il vantaggio di giocare con le femmine anziché con i maschi"
"Sisi, infatti i maschi te li sbaciucchiavi direttamente!" esclama Smile.


Tutti scoppiano a ridere, Jeff fulmina Smile con un'occhiata omicida.
"Scusate" intervengo io senza resistere. "Come diavolo siamo arrivati a parlare della sessualità di Jeff, quando è chiaramente gay?"
Ops, forse ho osato troppo.


Tutti ammutoliscono. Guardano me, poi Jeff e di nuovo me. Perfino Jeff è rimasto senza parole: mi fissa, come a chiedersi che problemi mentali ho per permettermi di parlare in quel modo. Sicuramente meno dei suoi.
Ad un tratto il killer scatta.


Getta il succo di frutta per terra e si lancia dal divano, io non riesco a spostarmi e insieme rotoliamo per terra.
Lui finisce sopra di me, vedo la pazzia nei suoi occhi, e con le mani mi stringe la gola, scuotendomi brutalmente la testa. Subito scoppia il pandemonio: Smile si mette ad abbaiare forte, Sally prende a strillare e tutti gli altri si lanciano su Jeff e me per separarci.
Provate voi ad avere addosso sette killer, tutti in forma e belli pesanti: avverto le mie membra comprimersi, le costole scricchiolare minacciosamente. Tirano il ragazzo per braccia, gambe e fianchi, ma le sue mani non si staccano dal mio collo. La mia vista comincia a sfocarsi, il volto di Jeff appare e scompare in una nebbia scura.


Che tristezza morire vedendo come ultima cosa la faccia del tuo assassino... E che faccia!
Sto per andarmene, lo sento, adesso chi ci penserà ad Alex? Non può sopravvivere senza di me, lo faranno a pezzi.


Ad un tratto sento i pesi sul mio corpo scemare uno a uno, finché non rimane solo quello di Jeff. Ma presto anche lui mi viene strappato di dosso con violenza, non senza prima avermi graffiato tutto il collo con le sue unghiacce.
Ormai sto per svenire, ma riesco a socchiudere appena gli occhi per vedere il mio salvatore: mi sarei aspettata Slenderman, ma non è lui. È una creatura dalle fattezze umane, lo conosco bene, Alex ha ancora gli incubi da quando l'abbiamo visto all'interno della villa.


The Rake mi prende fra le sue braccia, avvicinando il suo volto al mio, osservandomi mentre scivolo fra le tenebre.



Ecco qui il secondo capitolo, primo giorno di vacanza speso bene ^---^
Spero che vi piaccia The Rake, sto pensando anche d'introdurvi personaggi femminili come Jane o Nina:)
Ringrazio chi ha recensito il capitolo precedente, due riflessioni me le sono fatte ^^"
Ci sentiamo al prossimo capitolo, che spero arrivi presto come è arrivato questo! Auguri :D
Arya

   
 
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