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Autore: Lovva_Chan    11/11/2008    5 recensioni
Lui si voltò piano, in braccio ancora la bambina, il suo cuore cominciò a battere forte, mentre fissava il volto della donna che amava. Diane li fissò, ed in cuor suo sapeva, che presto avrebbe dovuto dire addio a suo marito.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Caspian, Susan Pevensie
Note: OOC, Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo

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1

 

Nonostante fossero passati ormai sei anni dalla partenza dei giovani re di Narnia, Caspian non riusciva ancora a smettere di pensare a Susan.

E di ciò stava male, si sentiva un verme, soprattutto nei confronti della donna che dormiva serena accanto a lui.

Lo sguardo di Caspian si soffermò sul viso sereno di una giovane ragazza, i capelli neri e ondulati erano sparpagliati sul cuscino, una mano posata sul cuscino, da sopra le lenzuola leggere s’intravedeva la posizione raggomitolata che la ragazza aveva assunto nel sonno.

Il re accennò un sorriso coprendola meglio, si era sposato nonostante odiasse quella ragazza all’inizio.

Giunta al suo castello per il matrimonio.

Non c’era stato un briciolo di simpatia all’inizio fra i due giovani regnanti, lei era una donna orgogliosa, che non abbassava facilmente la testa.

Caspian era un uomo testardo ed innamorato della donna partita da poco, uscita dalla sua vita così com’era entrata.

Per il primo anno di matrimonio, entrambi si rifiutavano categoricamente di avere un qualsiasi rapporto di amicizia o amore.

Poi, un giorno la neo regina di Narnia si era presentata nella camera di Caspian, si era seduta accanto e gli aveva preso piano la mano.

C’era qualcosa di diverso in quegli occhi di smeraldo, qualcosa di… Dolce.

 

-Perdonate l’intrusione maestà…- aveva sussurrato piano tenendo lo sguardo basso.

 

Erano un paio di settimane che ormai Caspian aveva notato cambiamenti, vestiti leggermente diversi dai soliti che sua moglie portava, più da donna che da ragazzina.

La giovane spostò piano la mano di Caspian posandola sul suo ventre.

Caspian sbarrò gli occhi fissandola.

 

-Sono solo al primo mese maestà…- sussurrò ancora più silenziosamente di prima –Ho un solo desiderio…- alzò lentamente lo sguardo fissandolo –Desidero solo che questo bambino veda due genitori che si vogliono bene… So che è chiedervi molto… Ma…- sospirò –Vi prego di tentare, poniamo fine hai nostri litigi e tentiamo di volerci bene-.

 

E così fu, da quel giorno Caspian vedeva sua moglie con occhi diversi, la vedeva sorridere naturalmente, parlargli con dolcezza, fino al giorno in cui non corse da lui che la fissò preoccupato.

 

-E’ successo qualcosa?- domandò ansioso afferrandole le spalle.

 

Lei annuì e sorrise –Si è mosso- disse.

 

Il re non poté fare a meno di sorridere e posare una mano sul pancione ormai in evidenza di sua moglie.

Era strano per lui sentire quei leggeri movimenti provocati da suo figlio, gli procurava una strana gioia.

 

E poi, quando infine nacque il piccolo Robin, Caspian non riuscì a non voler bene alla donna che gli aveva dato quel figlio.

 

Pochi anni dopo, nacque il loro secondo figlio, la piccola Aurora.

Per Caspian quella bambina era il sole, non se ne separava mai, passava tutto il suo tempo libero a tenerla fra le braccia, la cullava, giocava con lei.

Non voleva lasciarla sola.

Non voleva lasciare quella piccola bambina dai capelli castani come i suoi e gli occhi verdi come quelli della mamma.

 

Caspian si riscosse dai suoi pensieri quando sentì la mano di sua moglie posarsi sulla sua.

La fissò, gli occhi smeraldini lo scrutavano silenziosi.

 

-A cosa pensi?- domandò mettendosi a sedere per poi coprire il corpo.

 

Caspian sorrise e la strinse –Nulla, pensavo che alcune volte russi!- e ridacchiò piano nell’orecchio della giovane, che lo fissò imbronciandosi leggermente –Diane…- sussurrò baciandole la fronte –Sto scherzando!- esclamò ridendo.

 

-Hai un pessimo umorismo- sussurrò lei chiudendo gli occhi –E dovresti dormire, domani devi portare a cavallo Aurora, devi essere nel pieno delle tue forze per starle dietro-.

 

Gli occhi di Caspian brillarono e sorrise –Il mio piccolo uragano…- sussurrò –Tu resti qui con Robin?- chiese guardandola.

 

-Credo che Robin verrà con voi, io preferirei andare a leggere qualcosa…- cominciò, ma Caspian le posò un dito sulle labbra.

 

-Hai promesso di venire- le disse –Se ti rimangi la parola io ed i bambini ti terremo il broncio!-.

 

Diane rise e si accoccolò fra le braccia del marito –E va bene, vengo con voi…- disse chiudendo gli occhi.

 

Caspian le sfiorò le labbra con le sue –Buonanotte…- sussurrò.

 

Ma lei non rispose, era già scivolata nel mondo dei sogni, seguita poco dopo da Caspian che continuò a tenerla stretta a se.

 

 

-Non è leale!- piagnucolò una bambina fissando Caspian, i capelli castani erano legati in una treccia, il vestitino color pesca metteva in risalto le guance rosee della piccola bambina di quattro anni.

 

Caspian rise –Si che lo è, ho vinto la gara di corsa quindi il bacio me lo merito io!-.

 

Un bambino di cinque anni gonfiò le guance, i corti capelli neri e spettinati erano mossi dal leggero venticello, gli occhi di un magnifico color castano sprizzavano scintille –E’ normale che vinci tu, sei più alto di noi papà!-.

 

Diane abbassò leggermente il libro che stava leggendo seduta sul prato e sorrise –I bambini hanno ragione, quindi il bacio va a loro!- decretò.

 

-Visto?- disse Aurora facendo la linguaccia al padre per poi correre fra le braccia di sua madre –La mamma dà il bacio a noi!-.

 

Robin annuì correndo a sedersi accanto a lei –Così impari-.

 

Diane ridacchiò baciando i figli sulla fronte per poi alzarsi e sfiorare leggermente la guancia del marito con le labbra –E questo è per il vincitore- disse sorridendo.

 

Caspian la strinse a se e sorrise –L’importante è che anche io sono stato premiato!- la lasciò andare e prese in braccio la figlia ridendo –Giusto principessina mia?-.

 

Aurora gonfiò leggermente le guance –Sei sleale- ma poi sorrise e si accoccolò fra le braccia del padre –Papà, stasera mi leggi un libro, vero?- domandò fissandolo.

Lui annuì accarezzandole i capelli e le baciò la fronte.

 

 

In un altro mondo, quattro ragazzi stavano tornando a casa dopo l’ennesimo giorno di scuola, quando ad un tratto, si trovarono immersi nel mondo di Narnia.

Si trovavano in un grande prato, dove vicino ad un albero, quattro persone stavano ridendo.

Fu facile per loro riconoscere Caspian, ma chi erano le altre tre persone? Si domandarono.

Peter strinse la mano di Lucy avvicinandosi.

Edmund e Susan li seguivano a ruota.

 

-Caspian…- sussurrò Susan fissandolo.

 

Lui si voltò piano, in braccio ancora la bambina, il suo cuore cominciò a battere forte, mentre fissava il volto della donna che amava.

 

Diane li fissò, ed in cuor suo sapeva, che presto avrebbe dovuto dire addio a suo marito.

 

Nota dell’autrice: XD che dire, ho voluto provare a cimentarmi in una storia su Narnia, spero che vi piaccia^^

  
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