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Autore: Chrystal_93    25/12/2014    4 recensioni
Caro Babbo Natale,
come ogni anno mi hanno costretta a scriverti due letterine: quella a scuola e quella con l'aiuto di mamma e papà. Io so però che questa è quella vera, quella più sincera. [...] Alcuni ragazzi a scuola, quelli delle classi più avanti dicono che non esisti, ma io so che non è così. La magia esiste eccome e, come dice mamma, io ne sono la prova. [...] Sapevo che l'amore tra il mio papà e la mia mamma era magico, ma quando mi ha regalato quel grande libro di fiabe ne ho avuto la certezza.
Non so leggere ancora veloce come mamma ma l'ho quasi finito e quello che ho imparato è che i lieto fine mi piacciono. Mi piacevano già, soprattutto perchè papà dice sempre che io e mamma siamo il suo lieto fine.

Un'insolita -e magica- richiesta a Babbo Natale.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Henry Mills, Moe French/Maurice, Nuovo personaggio, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro Babbo Natale,

come ogni anno mi hanno costretta a scriverti due letterine: quella a scuola e quella con l'aiuto di mamma e papà. Io so però che questa è quella vera, quella più sincera. Detesto quando mi costringono a fare qualcosa. Tremo tutta e sento come un prurito a livello delle dita, come se qualcosa volesse uscire, agitandole. Quando lo faccio succede sempre qualcosa di strano ma mamma ride, dicendo che mi muovo come il mio papà quando erano al castello.

Ma non ti scrivo per questo. Alcuni ragazzi a scuola, quelli delle classi più avanti dicono che non esisti, ma io so che non è così. La magia esiste eccome e, come dice mamma, io ne sono la prova.

Se non fosse stato per la magia i miei non si sarebbero mai conosciuti e io non sarei mai esistita. E così mi perderei le vacanze estive senza compiti, le carezze della mamma mentre mi legge le filastrocche, la voce stridula di papà quando si mette a fare la voce dei cattivi delle favole della buonanotte, addobbare l'albero di Natale con la mamma mentre papà mi prende in braccio e mi alza fin sopra la sua testa per mettere la stella in cima, le feste con tutta la famiglia, le caramelle che mio cugino mi regala in segreto...

E' proprio grazie a lui che ho deciso di scriverti. Sapevo che l'amore tra il mio papà e la mia mamma era magico, ma quando mi ha regalato quel grande libro di fiabe ne ho avuto la certezza.

Non so leggere ancora veloce come mamma ma l'ho quasi finito e quello che ho imparato è che i lieto fine mi piacciono. Mi piacevano già, soprattutto perchè papà dice sempre che io e mamma siamo il suo lieto fine.

Dice di aver fatto tanti guai, di non aver sempre scelto il bene per paura di soffrire ancora, come quando ha perso mio fratello e di aver mentito per questo alle persone che più amava, anche se le bugie non si devono mica dire!

Ho scoperto che ha fatto male anche al nonno e ora mi è più chiaro il perchè qualche volta a pranzo di domenica, quando c'è l'ultima fetta di arrosto, si guardano in cagnesco. Almeno nonno Moe non fa più strane facce quando sbircia e vede, mentre aspetta con me davanti alla televisione, mamma e papà che si baciano in cucina.

Papà è sempre stato il mio eroe e lo sarà sempre, anche se ha cacciato mamma dal castello e le ha mentito su un coltello. Anche mamma è il mio eroe e non solo perchè ha detto che l'ha fatta pagare a papà (forse l'ha fatto dormire sul divano senza cuscino e coperta) ma perchè ha avuto pazienza e ha saputo togliere tutta l'oscurità che lo soffocava.

Lo fa anche con me; ti spiego, io ho un po' paura del buio, ma non perchè ci siano mostri! Perchè ho paura che le storie nei libri svaniscano. Non si può leggere di notte e sono preoccupata che le parole scappino fuori dalle pagine e non tornino più. La mamma però ha trovato il sistema. Ha fatto intagliare da Marco una lanterna e dentro ci gira la luce che proietta sul muro l'immagine di un principe e di una principessa che ballano. Mamma non me l'ha detto ma ho visto la faccia di papà quando l'ha guardata e, dalle lacrime (che ha nascosto), ho capito che erano loro due.

Così ogni notte danzano nella mia cameretta e proteggono le storie. Mamma sa proprio come sconfiggere l'oscurità.

È per questo che ti scrivo: non voglio regali, anche se la casa delle bambole non mi dispiacerebbe, soprattutto quella con la minilibreria. Anche gli ultimi volumi delle avventure di quel maghetto mi piacerebbero, ma preferisco che tu mi porti una cosa che non può essere portata nel tuo grande sacco.

Fa che tutto questo non finisca, che la magia che c'è ogni giorno in famiglia, da quando scendo per mangiare i fiocchi d'avena e bere un po' del tè di papà mentre mamma finisce di preparare le frittelle a quando papà mi fa fare l'aereo e mi augura la buonanotte, mentre mamma controlla che abbia messo tutti i libri nello zaino e poi mi dà un bacio sulla fronte, non se ne vada mai via.

Io lo so che la magia esiste e so che non è cattiva. Voglio che non finisca mai e che, anche quando sarà grande, potrò assaggiare i biscotti allo zenzero di mamma e sentire il caldo abbraccio di papà.

Voglio che lui continui a vestirsi come te (tranquillo, i biscotti poi te li rimetto dopo che lui li ha mangiati) e che poi mamma lo baci sotto il vischio, ridendo per il prurito a causa della finta barba bianca.

É questa la magia buona, ed è questa che voglio conservare nel cuore per sempre. Ho letto la storia di papà e mamma dal libro di fiabe di Henry e ho capito che ci sono volte in cui la magia può diventare un'arma, anche se noi all'inizio non lo volevamo. Io non voglio che succeda così perchè so che se si trova l'amore, allora lottare è più facile e solo così si può ottenere il lieto fine. Io l'amore ce l'ho e non solo quello per e nei libri. Ce l'ho quando mamma finisce di leggermi un libro e si inventa mille altre storie per me, ce l'ho quando papà mi viene a prendere a scuola e mi porta a prendere il gelato, facendomi il solletico quando andiamo al parco. Ce l'ho quando gioco a guardie e ladri con Henry e persino quando nonno Moe mi fa giocare alla batterie con la sua pancia, senza mai dire “ahi”.

Ce l'ho quando alcune notti mi sveglio per andare a bere un bicchiere di latte e trovo mamma e papà che ballano in salotto, ridendo perchè mamma non riesce a non calpestargli i piedi o incespicare nel tavolino delle riviste.

Ce l'ho quando c'è il temporale e corro nel loro lettone e tutti e due mi tengono stretta tra loro, dicendomi che ogni cosa può essere superata e sconfitta se siamo insieme.

Quindi, caro Babbo, ti chiedo un'unica cosa: fa che la magia che ti fa volare e che ti fa girare tutto il mondo in una sole notte resti per sempre qui a Storybrooke.

Se lo farai ti prometto che non nasconderò più i libri che vorrei leggere in biblioteca per non farli prendere agli altri e che non giocherò più con l'arcolaio di papà e con tutte le cose tanto curiose del suo negozio senza il suo permesso (proprio l'altro giorno ho fatto cadere un intero vassoio e ho rotto una teiera di porcellana).

E poi farò in modo che papà non mangi tutti i biscotti più buoni, quelli con le gocce di cioccolato, così te ne restano un po' quando arrivi.

Grazie mille e salutami Mamma Natale, metterò qualche biscotto in più anche per lei.

 

Tua, 
Rose -ma mi puoi chiamare Rosie come fa il mio papà- Gold

 

Ps: quando vieni puoi farmi accarezzare le renne?  





Note dell'Autrice
Sarà stata la sera della vigilia che mi ha fatto venire in mente questa idea malsana, ma una volta spuntata non potevo non scriverla. E' una lettera di Rose (ho estrapolato il carattere della piccola Gold dalla raccolta "Vita da genitori"), scritta senza pretese e, soprattutto, cercando di calarmi nella mente di una bambina di 9 anni sia per quanto riguarda i pensieri che il modo stesso di scrivere.
Ho sempre immaginato la vita familiari vista dalla prospettiva dei coniugi Gold che, per una volta, ho voluto cambiare un po' le cose, chiedendomi cosa potrebbe vedere e capire la piccola Rose.
E' un azzardo, lo so, ma spero di non aver fatto un buco nell'acqua.
Buon Natale a tutti.

  
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