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Autore: ToraStrife    25/12/2014    2 recensioni
Una filastrocca a dir poco nonsense, con Harry, Ron ed Hermione a visitar il presepe in Palestina... un presepe molto... magico!
Genere: Comico, Parodia, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aberforth Silente, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Mirtilla Malcontenta, Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Dragon
Harry Potter & la Magia del Presepe


Ho declinato un invito al Bowling
Per narrar un inedito della Rowling
E anche se suonerà a dir poco nonsense
non posso aspettar domani
perché si narra della festa dei babbani
che festeggiano la nascita di Cristo:
a tardare si uscirebbe dal contesto.

Vi era il trio inseparabile
in una situazione inspiegabile
Harry, Hermione e infine Ron
l'aria sveglia del terzo facea pensare ad un Ronf!
ma non gli do torto, a notte fonda
a cavallo di ramazza
l'amico Potter si asseconda
senza però capir una mazza

Come un trio di fattucchieri
volavano inseguendo una palla
che nel cielo stava a galla
vibrando forte le ali.

"Harry, non è una palla di quidditch!
Ha la coda, deficiente!
Ci stiamo spostando da Greenwich
volando sempre più ad Oriente!"

"L'ho capito, cara Hermione
non rifarmi la lezione
da secchiona impettita:
quella lì è una cometa!
Quindi niente ramanzina
lo so che siam in Palestina!"

"Questo è un posto surreale,
in che guaio ci hai cacciati?
Anche se mi è familiare:
suonan la "Silente Night"

Un viandante nel deserto,
fermò il trio, con sconcerto.
"Scusate tanto,
per il cielo santo
ma siete voi i Re Magi?"

"No, siamo Tre Maghi"
Puntualizzò la bionda.
"Allora girate alla rotonda"
disse il tizio alla banda,
"C'è il presepe adatto a voi"

"Un presepe, perché poi?"
Chiese Ronnie sospettoso.
Stropicciando bene gli occhi
si accorse di quei tratti
il barbone bianco e folto
a tratti ispido e incolto
se non era un miraggio
gli sembrava l'uomo saggio
a capo della loro scuola

"Signor Sil..."
"....Silenzio, mio caro Ron,
Io ufficialmente son deceduto
Quindi non mi avete visto né sentito!"

L'occhiolino di intesa convinse i nostri
a  reggere il gioco
sia pure per poco.
"Andate!" Indicò il viandante.
"E ricordate!" Aggiunse all'istante.
"Il mio nome è Santa Albus"

I tre raggiunsero il presepe
V'era il bue, tale gigante
Hagrid per scaldar l'infante.
Ma con la culla vuota.

"Quel giaciglio doveva essere mio!"
Protestò l'asinello, tale Malfoy.
Al che Hermione gli disse.
"Mio caro Draco, non ti lagnare
perché a dire il vero
ciò che ti si addice
è il ruolo di somaro".

"Silenzio, mezzosangue!
Chiamerò mio padre!"

"E chi sarebbe, visto il ruolo che vuoi,
il Dio santo, Padre di tutti noi?
E' già interpretato da chi tu sai
Sia lode a Pyton, Nostro Severiustore!"

Ma la mangiatoia è già occupata,
e con sorpresa ne esce fuori
il prodigo infante che apre le porte
Voldemort bambino che porta i doni...
i doni della morte!

E' lo scontro finale
Harry e Lord Voldy
ingaggian battaglia:
per chi scoccherà
l'ora fatale?

"Non muore nessuno, oggi è Natale!"
Prorompe una voce.
Tutto tace, e tutti si girano
verso l'interlocutrice.

"Mirtilla Malcontenta?"

"Certo! Son lo Spirito Santo!"

E così tutti a pranzo, brindando,
scambiando regali e magie
e pacche sulle spalle
insieme a pugnalate
Fino a domani è segnata la tregua
Per tutto il Natale, bandita tragedia

Ed alla fine, interviene a tavola
il gufo postale, con in bocca
un rametto di ulivo, simbolo della pace...
un momento, forse qua
abbiamo sbagliato parabola.


FINE

  
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