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Autore: Shetani Bonaparte    26/12/2014    3 recensioni
Da brava amante delle creepypasta, ho deciso di inventarne alcune con personaggi miei.
Inizio a pubblicarle ora, per augurarvi un buon Natale!
Genere: Drammatico, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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~~Ecco la prima creepy, gente!
Non è la prima che invento (quella è “Mr. Mustaches”, che pubblicherò prossimamente su ‘sta raccolta) ma è la prima che pubblico, essendo in tema natalizio – per quanto una cosa del genere possa esser natalizia.
Spero che vi piaccia, vi raccomando, lasciate una recensione, sia essa positiva o negativa.
Un bacione,
Shetani

 

 

Christmas Gifts


 

Il Natale.
Quel nome ha perso ogni suo significato, ormai: dovrebbe significare amore, umiltà, raccolta religiosa.
È la festa del consumismo, ora, dell’ipocrisia, è la festa dove alcuni mettono piede in chiesa per la prima volta dopo tanto tempo.
New York City è addobbata come la più ricercata delle puttane ponta a ricevere un ricco cliente.
Il tuo appartamento, formato da una piccola stanza e da un ancor più piccolo sgabuzzino, è un’eccezione: squallido, vuoto tranne che per una piccola branda, uno scatolone e una bottiglia contenente del nero liquido sopra di esso, illuminato da una lampadina quasi consumata che pende dal cavo come un impiccato sul patibolo.
Sorridi, giovane elfo, sorridi spiegando le labbra in un sorriso sincero come quello d’un bambino: è ora di preparare i regali che consegnerai di persona.
Le tue orecchie a punta captano un singhiozzo proveniente dallo sgabuzzino, il tuo sorriso si accentua, i tuoi occhi verdi brillano; ti alzi da terra, saltelli, stropicci il tuo verde vestito, gettando a terra quel ridicolo cappellino con uno stupido campanello sulla punta.
Per molti elfi il Natale è morto, producono giocattoli che non accontentano più nessuno, perdono la loro vivacità e i loro colori nella loro monotona routine mentre Babbo Natale se ne sta a casa a metter su peso. Ma tu no, non ti dai per vinto, mantieni il tuo colore e la tua allegria pagando un piccolo, insignificante, prezzo: la sanità mentale.
Ti avvicini allo sgabuzzino con passi leggeri contraddistinti dal tintinnio dei campanelli sulle tue rosse scarpette a punta. A denti stretti, canticchi ‘Jingle Bell’, mentre ridacchi.
Apri la porta dell’angusto sgabuzzino, essa cigola e scrocchia. Il tuo olfatto viene colpito dall’odore di vecchio, stantio, chiuso, odore di polvere, muffa e sangue.
Fremi d’entusiasmo.
Mio Dio… quanto ami l’odore del sangue. E il suo sapore ferroso, reso ancora più esaltante dall’adrenalina… ti manda in estasi. Il sangue è il migliore delle droghe, che si fottano l’eroina e l’LSD.
Quando lo afferri, il tuo materiale per i regali si è liberato una mano e ti tira i capelli neri e arruffati, graffia la tua pelle pallida e grigiastra, malaticcia.
Suvvia, calmati, calmati, vedrai che la tua famiglia avrà dei bei regali mormori al ragazzo che si contorce tra le tue braccia. Fermo, così rovinerai i tuoi bellissimi polsi!
Ma è troppo tardi: il filo spinato gli ha lacerato la pelle, forse anche le vene.
Sei stato un bambino cattivo. Molto cattivo, quindi ora verrai punito.
Gli occhi scuri del giovane sono pieni di lacrime, ogni volta che parli singhiozza e trema più forte. Sarà che parli sulle note di svariate canzoni natalizie, sarà che sembri allegro, sarà che sei tu, ma lo terrorizzi.
Sei stato cattivo: non si stuprano le persone! dici, mentre lo sleghi dal filo spinato e gli levi di torno la carta da regalo che lo avvolge.
Però i tuoi famigliari sono stati bravi, quindi avranno un regalo ciascuno!
Prendi un sacco di stoffa rossa macchiato di sangue secco, ne estrai svariati strumenti riversandoli sul pavimento accanto a te, seduto a terra a gambe incrociate con il ragazzo in braccio.
Sai… cominci, prendendo una siringa e iniettandogli in vena una dose piuttosto forte di antidolorifico e un po’ di sedativo – non ti piacciono le urla, affatto: potrebbero distrarti dal tuo lavoro e, si sa, per fare dei bei regali bisogna essere concentrati.
…quella cagna di tua madre è veramente brava a travestirsi per rubare, chissà… forse le piaceranno i tuoi capelli…
Afferri il bisturi, carezzi dolcemente la schiena della tua vittima che non ha più la possibilità di agitarsi, passi la lama sulla fronte e la fai circumnavigare attorno allo scalpo, ferendo appena il derma, così da non rovinare nulla.
…sono così setosi, morbidi… forse un po’ corti, ma le piaceranno, vedrai…
Passi nuovamente la lama sul perimetro dello scalpo, premendo nella carne, tagliando il profondità, ripetendo il passaggio più e più volte, fino a quando non togli lo scalpo, scollandolo dal cranio con un rumore liquido, rivoltante, che però ti fa sospirare di gioia.
Dì a tua sorella che è la migliore a guardar solo l’aspetto, sai, scoparsi il primo che le capita a tiro solo perché è bello! Che comportamento degno d’una lady!
Poggi a terra lo scalpo, prendi un cucchiaio e scavi nelle cavità oculari del giovane, estraendo i bulbi, strappandoli assieme ai capillari che leghi assieme.
Toh, un bel portachiavi!
Fai dondolare i due occhi, mentre l’altro geme, per quanto i sedativi glielo lascino fare.
Sai…
Con una sega manuale tagli le mani al ragazzo. Tagliare la carne è facile, ma imprechi mentre tagli le ossa.
Riduci le braccia in dieci pezzi totali; con un bastoncino di metalli togli il midollo dalle ossa, unisci i pezzi con del nastro colorato lasciando qualche centimetro di distanza tra un pezzo e l’altro, alle estremità attacchi e le mani e, sodisfatto, poggi il tuo lavoro a terra con il portachiavi e la parrucca.
…tuo padre è bravissimo ad allungare le mani e a picchiare a gente. Non ho mai visto nessuno tirar cazzotti come lui.
Fai cadere il corpo del giovane a terra, ti alzi, raccogli i regali e li incarti con cura.
E siccome sei bravo, pensi di donar loro anche una cosina caruccia ove metter dentro un lumino, giusto per bellezza.
Prendi la bottiglia che si trova sullo scatolone dove tieni le carte da regalo e i nastrini colorati, la poggi a terra, sollevi la testa della tua vittima e con un machete la mozzi di netto.
Del sangue entra nella bottiglia: diverrà un drink perfetto per quando scoccherà la mezzanotte.
Mezz’ora dopo hai già depositato i regali dinanzi alla porta dell’appartamento accanto al tuo, hai acceso un lumino, lo hai inserito nella bocca del ragazzo ed hai messo il tutto accanto ai regali. Sei tornato nel tuo appartamento dopo aver suonato il campanello ed hai messo via le tue cose, pronto a partire per un nuovo paese, a cercare una nuova famiglia modello.
Scocca la mezzanotte, culli la bottiglia in una mano.
Senti delle urla: i regali son stati trovati.
Ora è ufficialmente Natale.
Merry Christmas! mormori, poi fai il tuo macabro brindisi.

E tu? Sei stato buono quest'anno? Lo so che non sei casto e puro, mormori a tutti coloro che hanno letto la storia, sfogando la loro sete di violenza, fissandoli mentre gli stai alle spalle, illuminato appena dalla luce del monitor del computer.

  
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