26/12/2014
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È Natale, lo so perchè tutti si stanno preparando per quella grande festa. Alberi, addobbi, regali, e tanti vesititi da babbo Natale. Tutti sono eccitati per la festa, mentre io, Victoria ho solo voglia di dormire. Non sento più la magia di questa festività, è come se non me ne importasse più di tanto. Il mio albero è ancora nel garage, il presepe è nella sua scatola e, non ho nessun programma per stasera. Il primo Natale che passerò come una povera ragazza, una che non ha nessuno che le voglia bene. Non posso fare la vittima, me lo merito. Mi sono allontanta da tutti e, ora ne pago le conseguenze; Avan, il mio migliore amico non mi rivolge più la parola. Non lo sento da troppo tempo, talmente tanti che non riesco nemmeno a contarli. Non so come sia successo, nè tanto meno perchè. Stavamo bene insieme, davvero. La nostra amicizia era tanto sincera, che ancora mi sembra impossibile. Non passava giorno senza che ci fossimo parlati, se avevo bisogno sapevo a chi rivolgermi e, viceversa. Allora cosa ci è successo? È per forza colpa mia, non perchè voglia fare la vittima, ma è così e basta. Per lui non sono più importante e, senza di lui Natale non è più Natale.
Quando mi sveglio, Natale è passato. Non siamo più il 25 dicembre. Solo adesso, comprendo che è tardi. Afferro il cellulare e, faccio scorrere la rubrica. " Buon Natale!" scrivo a tutti. E quando arrivo al numero di Avan, mi blocco. Non è la prima volta che tento di scrivergli un messaggio, è l`occassione giusta per scusarmi. " Buon Natale!" gli scrivo. Sono agitata, chissà se mi risponderà e, se lo farà, cosa mi dirà. Sento vibrare il cellulare. " Anche a te!" ha risposto. Mi si accende un sorriso sul viso, si è degnato di rispondermi. " Ti ricordi di me?" È sciocca come domanda, ma ormai è fatto.
" Certo , mi ricordo!"
" Ti sono mancata un pochino?" So che non sarà una risposta piacevole, ma mi auguro che non sia troppo terribile.
"Normale!" Cosa intende per normale? È un modo gentile di dirmi,no?
" Cosa significa normale?"
" Che mi sei indifferente!" Sento una fitta orribile al petto, non mi sarei mai aspettata tanta cattiveria da lui.
" Quanta freddezza!"
" È la verità!"
" Mi dispiace, spero riuscirai a perdonarmi!"
" Non me ne faccio niente delle tue scuse. Hai la tua vita e ho la mia, siamo stati bene fino ad adesso e continueremo a fare lo stesso!"
" Mi dispiace, non volevo deluderti. Forse non ci crederai, ma ti voglio bene!"
" Smettiamola con queste smancerie!"
Ho avuto bisogno di tutto sto tempo, per capire quanto fosse tardi? Non bastavano le scuse, non avrebbe risolto nulla. Era chiaro che lo avessi perso, mi ero fatta scappare quella persona che mi faceva ridere anche con un semplice messaggio. Che mi coccolava, come pochi; che aveva deciso di fidarsi di me. Si dice che si torni da chi ci fa stare bene...Beh. forse sarebbe meglio non separarsi da chi ha dimostrato di tenerci a te.
Fisso quel cellulare, senza smettere di pensare a ciò che abbiamo vissuto, alle confessioni che ci siamo fatte e,alle promesse che non ho saputo mantenere. Non gli scrivo altro, non vorrei si arrabbiasse più del dovuto.
Non sarei rimasta le mano in mano,afferro la giacca e mi fiondo nel primo taxi. Non posso permettermi di perdere Avan, farò del mio meglio. Suono alla sua porta e, aspetto un secondo. Avan è sorpreso di vedermi, e non ha tutti i torti.
- Adesso cosa vuoi?-
- Sei diventato più carino!- ammetto, squadrandolo per bene.
- Sei venuta fin qua, per dirmi questo?-
- Posso entrare?- , mi fa cenno di seguirlo, senza troppo entusiasmo.
- Mi sei mancato molto!- esclamo, sorridendo.
- Cosa ti serve? Si torna solo quando si ha bisogno, o sbaglio?-
- Volevo farlo tanto tempo fa, ma non con un banale "ciao"-
- Avresti dovuto!-
- Non ci sei stata, e l`ho accettato. Tu fai altrettanto!-
- Mi sono persa chi sa quante cose!-
- Sono felice con Jade e, non mi servi più!-
- Ho promesso di proteggerti e, sono io che ti ho fatto soffrire. Mi dispiace un sacco!-
Sto per piangere, corro via prima che lui possa rendersene conto. Prendo un taxi e, me ne torno a casa. Voglio cambiare città, voglio sparire, voglio provare a ricominciare e lasciarlo stare. Quando apro la porta di casa mia, me lo ritrovo lì accanto.
- Ho capito, me ne vado!- lo rassicuro, non sarò più un problema per lui.
- Ti ricordi quando facevamo la gara, a chi dava il Buongiorno per primo, all`altro?- , sorrido, ricordandomi le nostre conversazioni notturne e, tutte le volte che mi aveva aiutata. Odio, sapere che sia troppo tardi, e che non ci sarà più nella mia vita.
- Sono arrabbiato con te, non hai mantenuto la tua promessa. Ma è Natale e, siamo tutti più buoni,no?-
- Significa che mi perdoni?-
- Sto provando a fidarmi ancora, non avrai altre occassioni. Alla tua prima assenza, ti cancello dalla rubrica e dalla mia vita, per sempre!-
- Oddio! Grazie!- Gli salto in braccio e, ci stringiamo in un abbraccio. Mi è mancato come può mancarmi l`ossigeno, sono troppo contenta.
- Non voglio perderti, non me ne andrò più!-
- Non avrai un`altra possibilità!-
- Entri e, mi racconti cosa mi sono persa?-
" Buon anno!" scrivo a mezzanotte in punto!
"Buon anno anche a te, mi hai battuto!"
" Che ci vuoi fare!"
" Grazie di essere tornata!"
" Grazie di volermi ancora!"
Avevo imparato la lezione e, giuro che non me lo sarei più lasciato sfuggire. Gli amici sono preziosi, non sono oggetti, non puoi metterli nell`angolo e riprenderli quando ti servono. Perchè le persone cambiano e, se vuoi tenere il passo, devi stare con loro, e far loro comprendere che sono importanti per te. E Avan lo è per me!