26/12/2014
14 recensioniEd eccolo, l'ennesimo sospiro, uno dei tanti che stava scandendo il tempo per Akane.
Si reggeva il viso tra le mani, standosene affacciata a quello che era il piccolo balcone del secondo piano di casa Tendo. Era lì da più di un'ora, ormai, continuando a fissare un punto indefinito del cielo, immersa in una miriade di pensieri che sembravano non volerla abbandonare. Aveva provato a distrarsi, ma avevano finito con l'accompagnarla per tutta la giornata, donandole quel pensieroso cipiglio sul viso.
Non era però solo la mente ad essere priva di tranquillità, quel giorno, perché anche un'altra parte del suo corpo sembrava non volerne sapere di calmarsi. Il cuore era decisamente in subbuglio e tutto per colpa di quello che era accaduto quella mattina.
Ritornando dalla sua abituale corsa mattutina, Akane aveva ricevuto una lettera da un anonimo ammiratore che aveva scritto per lei poche frasi capaci di farle sobbalzare il cuore. Poche parole tracciate su un foglio ben piegato, che le era stato consegnato da un cane. Dopo aver recuperato il foglio, lo aveva dispiegato e dopo averne letto il contenuto, si era fatta rossa in viso per le parole colme di dolcezza che vi erano scritte, ma non sapeva da chi provenissero.
Si era rifiutata di mangiare, quelle poche righe le avevano chiuso lo stomaco e scombussolato l'umore. Aveva letto più volte quel foglio, ritrovandosi di volta in volta sempre più convinta che quella lettera, ovviamente, non fosse opera di Ranma. Conosceva la sua scrittura, il suo modo di porsi, figurarsi se avesse mai potuto scriverle cose del genere.
Mia cara Akane,
sei la più bella ragazza che abbia mai conosciuto.
Ti ho amato sin da subito per la tua dolcezza,
la tua forza, la tua bontà.
Il mio cuore è tuo, adorata Akane.
Sappi che ogni giorno sogno te.
Non era riuscita a pensare ad altro. Così, a malincuore e pur non sapendo chi fosse il mittente, aveva preso un foglio e aveva risposto al misterioso ammiratore, cercando di lasciar parlare solo il cuore nel modo più onesto possibile.
Per prima cosa,
ti ringrazio perché quello che tu provi per me,
mi ha commossa, tuttavia
io non posso darti una risposta in questo momento
e il motivo è molto semplice:
c'è già qualcuno nel mio cuore.
Mi dispiace per te, ma ho preferito dirti la verità.
Akane Tendo.
Aveva affidato quel foglio al cagnolino, che subito era scappato via per consegnare la risposta a quelle parole che l'avevano profondamente toccata. Avrebbe procurato del dispiacere all'anonimo scrittore, ma non se l'era sentita di mentire e tanto meno di seguire quel cane per scoprire chi fosse. La scelta di essere sincera in quelle poche righe affidate al messaggero a quattro zampe non la aiutò, tuttavia, a calmare il suo umore. Continuò a ripensare a quelle parole, alla propria risposta e al fatto che per la prima volta aveva ammesso a qualcuno che era innamorata, pur senza precisare di chi.
Mentre il vento le sfiorava i capelli, ad Akane quasi saltò un battito nell'ipotesi che Ranma potesse leggere la lettera scritta da lei, chissà come avrebbe potuto reagire. Sul suo viso apparve un leggero rossore che scomparve subito. Non doveva pensarci, soprattutto perché quello che in teoria era il suo fidanzato non aveva mostrato il benché minimo interesse nel sapere che lei aveva ricevuto lusinghe da qualcun'altro.
"Quelle parole devono averti davvero colpita se sei ancora così rossa!"
Akane sussultò voltandosi di scatto verso il ragazzo, che le era appena piombato accanto punzecchiandola sulla guancia. Ritrovarsi Ranma al suo fianco, mentre era immersa in quei pensieri, la fece avvampare, ma cercò di nasconderlo. Non voleva dare a quello stupido un'occasione in più per divertirsi a stuzzicarla.
"Ma non dire assurdità! E poi chiunque sia stato mi ha scritto delle cose molto dolci. Immagino sia un ragazzo gentile e dall'animo buono, oltre che romantico!", disse, voltandosi nuovamente verso il piccolo panorama di fronte a sé.
Ranma aveva un'espressione che non dava segno di voler abbandonare l'argomento, in fondo era da lui infastidire e tener testa ad Akane, si divertiva nel farlo anche se poi finivano quasi sempre per litigare. Tra sé e sé pensò romantico... io avrei detto maiale, ma poi optò di provocarla un po'.
"Uhmm è probabile, mi chiedo chi possa essere stato."
"Già, me lo chiedo anch'io. Di sicuro qualcuno che mi apprezza e che non si diverte a criticarmi."
Raccolta la frecciatina, Ranma la guardò assottigliando lo sguardo.
"Cosa vuoi insinuare con questo?!"
"Oh nulla, nulla!", si limitò a dire Akane, nascondendo un lieve sorriso. Poi però strabuzzò gli occhi nel sentire quel che Ranma le rispose.
"Però... se ti ha affascinato così tanto, ci rimarrà male nel leggere che hai già qualcun'altro nel tuo cuore."
Il ragazzo con il codino si trattenne dal ridere, ma decisamente aveva ottenuto la reazione da lui desiderata. Ranma colpì e affondò Akane con quelle parole pronunciate con disinvoltura, cercando di tenere un tono piuttosto calmo ed indifferente, anche se moriva dalla curiosità di capire se ciò che Akane aveva scritto in risposta a Ryoga fosse vero oppure no.
Aveva difatti seguito di nascosto il cane fino a scoprire che il destinatario e autore di quella lettera d'amore arrivata a casa Tendo in mattinata era il ragazzo con la bandana. Inutile dire che lo aveva immaginato. Dopo aver letto la risposta di Akane, provò a rassicurare Ryoga, dandogli l'illusione che il ragazzo che occupava il cuore di Akane potesse anche essere lui, dato che la giovane non sapeva chi avesse scritto quella dichiarazione d'amore. In cuor suo, però, la gelosia aveva preso a divorarlo e nel leggere le parole c'è già qualcuno nel mio cuore il suo cuore aveva saltato dei battiti. Per un momento gli era mancato il respiro all'ipotesi che il ragazzo tanto fortunato da essere riuscito a conquistare il cuore di Akane potesse essere lui. Proprio lui che mascherava ogni interesse per lei, lanciandole contro insulti che non credeva veri, ma che servivano per dar forza al suo orgoglio e mascherare quel tremendo imbarazzo che lo assaliva al solo pensiero di dover rivelare i propri sentimenti alla ragazza con il caschetto.
"C-Cosa hai detto? Ma... tu..."
"Ho letto la risposta che con tanto entusiasmo hai scritto al tuo ammiratore, ma tranquilla, sono certo che quel suo cane gli abbia consegnato il messaggio, quando poi l'ho lasciato andar via ridandogli la lettera", aggiunse Ranma, sciogliendo le mani che fino a poco prima teneva incrociate dietro la testa. Lo fece per posarsi alla ringhiera accanto ad Akane, che improvvisamente era sbiancata. E ora cosa poteva dirgli? Facile, non le restava che fare come sempre e dar sfogo alla rabbia, facendo sobbalzare il codinato, che già aveva preso a tremare dopo lo sguardo furioso che gli rivolse.
"Brutto stupido! Come ti sei permesso di leggere quello che ho scritto? Non sei capace di farti gli affari tuoi?!"
Le era partita una mano diretta alla sua guancia, ma Ranma schivò lo schiaffo, pronto a stuzzicarla ancora.
"Violenta come sempre, non ti smentisci mai! Piuttosto..."
"Uh?"
Akane si bloccò, notando che gli occhi azzurri di Ranma, mutarono abbandonando la luce divertita per assumere un'aria seria e un po' imbarazzata.
"Piuttosto... Dicevi la verità su quel foglio? Insomma, io... c'è davvero qualcuno che... sì, insomma..."
Con fare impacciato pose quella domanda che aveva preso a ronzargli in testa dopo aver letto le parole di Akane.
Lei abbassò la mano ancora testa in aria e se la portò vicino al viso, nel tentativo di voler nascondere il suo imbarazzo. Cosa dire? Ammettere avrebbe potuto scatenare delle risa di scherno da parte del ragazzo, ma sapeva anche di non essere brava a mentire, così cercò di girarci intorno e di rigirare la cosa a sfavore di Ranma, nella speranza di vederlo arrendersi e cambiare discorso.
"E anche se fosse?! Sei geloso?"
"Io? Geloso di chi? Di un maschiaccio come te?!"
"Stupido che non sei altro! Prova a ripeterlo!"
Akane strinse di nuovo i pugni, fissando negli occhi Ranma e notando un lieve rossore che colorava le sue guance. Possibile che Ranma... No, non doveva farsi illusioni. In fondo, le aveva nuovamente dato del maschiaccio, figurarsi se poteva essere geloso del ragazzo che occupava il suo cuore. Ma quel che il codinato le chiese dopo, con un enorme sforzo, le tolse il respiro facendola diventare più rossa della gonna che indossava o della casacca cinese di lui.
"E dimmi... p-p-posso sapere a cc-c-chi ti riferisci? C-c-chi c'è nel tuo c-c-cuore?"
Il ragazzo, ormai del colore dei pomodori, giocava con gli indici delle sue mani, come se servisse a dargli coraggio. Sollevò lo sguardo verso quello di Akane, perdendosi totalmente in quegli occhi color nocciola, sua segreta ossessione, in cui adorava rispecchiarsi, causa dei suoi sorrisi, anche se spesso lui contribuiva ad intristirli fino a farli riempire di lacrime. Vi lesse sorpresa, forse Akane non si aspettava una domanda tanto diretta da parte sua e questa fu già una risposta più che sufficiente. La strana luce che vi lesse dentro e l'imbarazzo che colorava le guance della ragazza, aggiunti al tono poco convinto che accompagnarono la sua risposta, lo convinsero di averci visto giusto.
"Non credo ti interessi, nessuno che conosci."
Mentì, ovviamente. Ma sentì di doverci provare, pur sapendo che Ranma conosceva perfettamente ogni persona che si era affacciata nella sua vita, dato che spesso si ritrovavano a trascorrere del tempo insieme anche fuori le mura di casa.
"Credo di conoscerlo, invece, o non avresti reagito così."
"Così come? E comunque, se ci tieni a sapere la verità, ho mentito su quella lettera. Non volevo essere scortese, così ho inventato una scusa."
Nel pronunciare quelle ultime parole, la ragazza spostò per un breve istante lo sguardo dal suo viso, chiaro segno che stava mentendo. Ranma ormai conosceva talmente bene Akane, da riuscire a rintracciare nel tono della sua voce e nei suoi modi se gli stesse mentendo. Improvvisamente sul suo volto comparve un sorriso, che da dolce divenne uno dei suoi soliti sorrisi sfacciati. Incrociò nuovamente le braccia dietro la testa e con disinvoltura lanciò un'ultima frecciatina alla ragazza.
"Come no! Dì la verità, piuttosto, hai rifiutato quello spasimante perché sei cotta di me! Il tuo rossore lo conferma."
Akane si sentì accorciare il respiro, lo aveva capito. Qualcosa doveva aver tradito la sua espressione. Il fare divertito di Ranma le scatenò la sua ira, o meglio, a farlo fu l'essere stata scoperta da quello scemo del suo fidanzato. Ciò la spinse a negare subito tutto, prima di affogare davvero in quella situazione colma di imbarazzo.
"Ma non dire assurdità! E secondo te io potrei essere innamorata di uno stupido impiccione come te?"
Ma lui, con fare divertito, bloccò l'ennesimo schiaffo che stava per arrivargli in faccia, afferrandola per il polso. La tirò a sé, facendola sobbalzare per l'emozione e la sorpresa di quel gesto così inaspettato, ed avvicinandosi al suo orecchio le sussurrò un semplice "sì" per poi liberarla dalla sua presa.
La lasciò lì, immobile e senza parole, con le guance in fiamme e incapace di replicare. Ranma sentì di aver ricevuto la risposta desiderata, oltre ad aver avuto la meglio in quel piccolo scambio di battute con lei. Dopo averle sorriso, le rivolse un ultimo sguardo dolce prima di saltare sulla ringhiera e finire con un balzo in giardino. Rimase Akane sul balcone, mentre lui si allontanò con il cuore felice e rasserenato. Aveva la certezza di avere un posto speciale nel cuore della ragazza che segretamente tanto amava, e al quale forse un giorno, quando fosse riuscito a recuperare abbastanza coraggio, avrebbe rivelato i forti sentimenti che da tempo nutriva per lei.
Akane, rimasta impietrita per la sorpresa, cercò di riprendersi da quello stato di trance in cui Ranma l'aveva lasciata. Senza accorgersene sulle sue labbra si era dipinto un sorriso, mentre il cuore le batteva forte nel petto per via di quelle emozioni così inaspettate che l'avevano colta impreparata. Istintivamente si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e, dopo essersi sfiorata il polso che Ranma le aveva stretto, sorrise. Ammise a se stessa la possibilità che il ragazzo non solo avesse capito tutto, ma anche che fosse contento di aver appreso di star occupando un posto più che importante nel suo cuore. Si poggiò di nuovo alla ringhiera in legno, alzando lo sguardo verso la prima stella della sera, e sorrise sollevata e felice. Il cuore più leggero e per la prima volta meno intimorito al pensiero di battere davvero solo per lui. Ranma, unico custode dei suoi più profondi sentimenti.
***********
Angolo dell'autrice:
Eccoci qui alla fine di questa mia prima one-shot nel fandom di Ranma 1/2, scritta nel lontano 2014. Dopo anni di assenza ho scelto di ritornare a scrivere, ma prima di tutto ho pensato di effettuare una piccola revisione di questa prima ff, la ritenevo giusta. Ho scelto di non modificare lo stile e la semplicità di allora, preoccupandomi per lo più di eliminare piccoli errori e ripetizioni. Per questo lavoro, ringrazio di cuore la mia beta TigerEyes (straordinaria scrittrice, vi consiglio di dare un'occhiata alle sue opere) che mi ha aiutata con molta pazienza e consigli utili.
Spero che la ff vi piaccia e se vi va, lasciatemi pure una recensione :) a presto con una nuova storia!