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Autore: Chanilsaya    26/12/2014    1 recensioni
Una giovane donna, rimasta ormai sola in una terra in cui la guerra la fa da padrona e che le ha rubato tutto ciò che aveva, costringendola quindi a dover decidere se combattere o se arrendersi.
Genere: Drammatico, Guerra, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Take your crosses

I'll live without them

Standing wet in holy rain.

 

La pioggia cadeva scrosciante quella sera, pareva che pure Dio mi avesse abbandonata al mio futuro senza futuro. Il padre terminò la predica, e così anche il funerale cessò. Solo il regolare scoccare delle campane, e l’incessante scrosciare della pioggia accompagnarono la mia lugubre passeggiata fino alla tomba comune dove avevano seppellito quel che restava della mia “famiglia”. Mi fermai davanti alla grande lapide di marmo sulla quale avevano inciso da poco i loro nomi. Li lessi veolcemente, non me la sentivo di controllarli ossessivamente, mi bastava sapere che avessero almeno avuto una degna sepoltura.

Volsi lo sguardo alla croce posizionata appena sopra alla punta del campanile, e pensai che la religione e Dio non erano altro che una grandiosa fregatura.

Voltai le spalle alla tomba, e mi diressi verso il vecchio e arrugginito cancello che separava la terra santa, intoccata dalla guerra tra ribelli e quello che noi chiamavamo il clero, da quella che era invece le terra di noi peccatori.

Da quello che avevo potuto capire, la guerra che affligeva il nostro paese da così lungo tempo, altro non era che guerra tra religiosi e non credenti, ed io, così come tanta altra gente, me ne ero ritrovata in mezzo senza avere nessuna particolare colpa, se non quella di essere figlia del capo dei ribelli.

Mi domandai come, quel tanto adorato Dio di cui tutti raccontavano, così buono e pieno di pietà, potesse mai permettere che il mondo potesse andare avanti in quella maniera.

Camminando nel oscuro boschetto che separava la città, o meglio, quel che rimaneva della città, dal cimitero, mi imbattei in una vecchia croce di legno mezza marcia. Mi fermai un breve attimo, giusto per capire cosa ci facesse li un oggetto simile. Sulla croce erano state incise alcune parole in latino “Anima que peccaverit, ipsa morietur”  L’anima che pecca, morirà lessi mentalmente. Che stronzata, a me pareva piuttosto che fossero le anime innocenti che avevano perso la vita la sera scorsa, non le anime peccatrici. Presi la croce e con un gesto secco la spezzai in due pezzi, per poi lanciarli nel bosco.

 

I tried to save you

But let you drink the pain

A final song now we both know.

 

Nonostante avessi cercato per tutto quel tempo di trattenere le lacrime, ora esse non riuscivano più a rimanere rinchiuse dentro i miei occhi, e presero ad uscire come un fiume in piena. Corsi di nuovo, giù per la collina, saltando via le rocce umide e scivolose  e cercando di evitare le radici degli alberi più possenti. Nonostante avessi prestato il massimo dell’attenzione, il mio piede finì comunque per incastrarsi in una radice, facendomi cadere rovinosamente sul terriccio fradicio.

Le lacrime stavano ancora scendendo, nonostante io non riuscissi ancora a capirne il vero motivo. Volevo solo qualcuno accanto a me in quel momento, qualcuno come Thomas o come il vecchio Paul...Al solo pensiero le lacrime presero a scendere ancora più copiose, annebbiandomi la vista. Provai a strofinarmi gli occhi, ma non servì a nulla, ero ormai in preda alla peggiore disperazione. Rimasi lì, accasciata a terra per parecchio tempo, a piangere da sola, poi mi balenò in testa un’idea: era vero, ero sola, ma questo poteva giocare a mio favore. Non avevo più nulla da perdere a quel punto, Dio si era già preso la vita dei miei genitori, e la vita di coloro che erano divenuti la mia famiglia. L’unica cosa che mi rimaneva era la vita, e piuttosto che sprecarla l’avrei usata per vendicare coloro che amavo.

con una spinta decisa mi rimisi in piedi, ero fradicia, con il volto ancora rigato dalle lacrime, ma decisa a vendicarmi per tutto. Decisa a far vedere cosa è il vero inferno a coloro che provano a combatterlo.

So I'm not givin' up

Won't let you suffocate me

You find your hell is home.

   
 
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