Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: bellina3000    26/12/2014    14 recensioni
Isabella Swan farà di tutto per far ritornare la magia del Natale nella vita di Edward Cullen.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ma saaaalve!!!!!

Sono qui per presentarvi il mio nuovo lavoro malato, ispirata in questi giorni di vacanza. Quando ho ore libere e un pc davanti agli occhi posso diventare molto pericolosa xD

Era davvero da tanto tempo che non mi cimentavo in una commedia d'amore e temo di essere un po' arrugginita.

Sono davvero in ansia per questa storia ed ancora adesso mi domando se faccio bene a pubblicarla.. Quindi vi prego se non vi piace ditemelo subito, così la cancello immediatamente. Ve lo prometto.

Ringrazio Shinkari per il lavoraccio che si è ritrovata con la mia storia, ma è grazie al suo aiuto prezioso se riuscite a leggere il capitolo. Ringrazio Queen D per le nostre conversazione che raramente sono serie, piene però di ispirazione xD

 

 

 

 

 

Buona lettura!!!!

 

http://www.sfondinatalizi.it/immagini/sfondi-natalizi/sfondi-natalizi-37.jpg

 

 

La magia del Natale

 

1 capitolo - Pov Bella

 

Regalo per la Mister Parks

Debello dalla mia lista dei regali l'ultima cliente di oggi per poi rimettere il mio foglietto, spiegazzato in vari punti, nella mia borsa; il tutto continuando a camminare con passo deciso, canticchiando tra me e me.

Adoro l'aria che si respira in questi giorni che anticipano il Natale.

Aria di magia e di speranza.

E tutto sarebbe perfetto con un po' di neve, ma le temperature sono ancora troppo alte e strane per questo periodo dell'anno.

Le risate dei bambini risuonano lungo la via, facendo eco al chiacchiericcio degli adulti e al traffico di questi giorni. È tutto così frenetico anche in una cittadina così piccola.

<< Bella >> urlano alcuni bambini lanciandosi fra di loro una palla da calcio ed io sorridendo li vado incontro, salutandoli con la mano.

<< Giochi con noi?>>

<< Bé... io... >> scuoto la testa << mi dispiace. Devo tornare subito a casa. Ho lasciato Dollaro tutto solo.

<< Dai, ti prego. >>

Subito un sorriso si inclina sulle mie labbra. Perché no?

<< E va bene. Solo un tiro però! >>

Ormai ho più di vent'anni, quindi in teoria dovrei essere una donna matura ed equilibrata, ma in pratica non lo sono; così mi metto a correre con loro, cercando di stare allo stesso passo senza scivolare.

Quando mi passano la palla, le do un calcio più forte di quanto avrei voluto, superando la testolina dei bambini ed andando a colpire quella di un uomo che ci dava le spalle, mentre parlottava al telefono.

Oh, merda!

Per un attimo mi fermo e quasi sono intenzionata a correre via per la vergogna, ma sarebbe un comportamento da vigliacca ed anche da grossa maleducata.

Ma poiché i miei genitori non mi hanno educato così,sono obbligata ad andare a riparare il danno.

Con il volto completamente in fiamme corro verso il povero sventurato, vittima della mia goffaggine e poca mira.

<< Mi scusi. >> mormoro con timore mentre l'uomo, continuando a darmi le spalle, si china come se niente fosse per terra per raccogliere il pallone.

<< Io non volevo. Sono così dispiaciuta.>>

Di colpo si gira verso di me ed il mio sguardo cade all'inizio sulle dita dell'uomo che tengono il pallone.

Dita curate, da pianista.

Dita diverse dalle mie, graffiate in alcuni punti e con le unghie mangiucchiate a causa dei miei attacchi di crisi e nervosismo.

E quando finalmente mi ritrovo ad osservare il suo volto per un pelo non cado a terra. Nonostante il cappello di lana grigio a coprire la sua fronte quasi fin gli occhi e il bavero della giacca sollevato fin al mento, è impossibile non riconoscere quel volto dalla bellezza sconvolgente da farti mancare il fiato. Soprattutto sono gli occhi che come molti hanno descritto, sembrano delle vere gemme lucenti, di uno smeraldo fuso. Un prato verde senza fine in cui sono quasi tentata di buttarmi a braccia e gambe aperte.

Cerco con tutta me stessa di non spalancare la bocca per non rischiare di urlare come una pazza per aver appena colpito Edward Cullen, il noto attore di Hollywood, il nuovo sex symbol....

No, non può essere reale tutto ciò. È uno scherzo della mia mente.

<< Tutto... apposto? >> mi domanda lui con un tono di voce sorpreso, vagamente divertito e... di attesa?! Forse si aspetta una reazione entusiasta alla sua presenza.... Avrei dovuto leggere una qualche guida del tipo “Ecco cosa fare se colpisci un attore famoso”.

<< Mi dispiace davvero tanto. Non volevo di certo colpirla. E pensare che non volevo neanche giocare con loro. Sapete sono una frana a giocare a calcio. >>

<< Bene. Allora mi ricorderò, quando deciderò di nuovo di uscire di casa, di guardarmi le spalle. >>

A casa?

<< L... lei vive qui? >>

Le sue sopracciglia si sollevano lievemente.

<< C'è una legge che mi vieta di vivere in questa città ? >>

Faccio un forte respiro, cercando di rimettere in ordine l'andamento dei miei pensieri, che si scontrano nella mia povera testa. L'unica cosa certa è che ciò non può essere vero.

<< No, certo che no. È solo che... io vivo qui da molto tempo e non l'ho mai visto >> … a parte in televisione, ovvio.

<< Un amico di mio fratello mi ha gentilmente prestato la sua casa per le vacanze. >> Sorride, sfoderando denti bianchissimi da meritare il premio “miglior dentatura di quest'anno”.

Adesso capisco perché lo hanno preso a fare quello spot su un dentifricio.

E non solo.

Per non parlare della sua publicità di un profumo francese.

Lui, quasi completamente nudo, su una spiaggia che baciava una modella snella, bellissima e sex....

Mi chiedo come dovrei apparire ad occhi estranei in questo momento, infagottata come sono in un cappotto di una taglia più grande ed i capelli legati di fretta in una semplice treccia con alcune ciocche libere.

Devo avere un aspetto terribile.

<< Mi domando come mai un attore famoso come lei abbia deciso di passare le sue vacanze qui, anziché in un'isola deserta dei Caraibi, o a Parigi, o a Whistler? Non sono queste le mete ambite dai voi ricconi? >>

Perché diavolo mi devo rendere ridicola di fronte ad un uomo come lui? Non bastava prenderlo a pallonate? No, ora devo iniziare a comportarmi anche da maleducata.

Di certo una star come lui è abituato a ricevere ben altri trattamenti dalla gente che incontra per la strada: richieste di autografi e fotografie insieme, esclamazioni di gioia, pianti isterici. Di certo non immaginava di essere colpito da una pazza come me, che gioca con dei bambini ad un gioco in cui è negata, che lo assilla con delle domande sciocche ed infine lo tratta come uno ospite indesiderato.

<< Come avete detto sono tutte le mete desiderate dai ricconi famosi come me. Ed è quello che ci aspetta da tutti. Per questo ho deciso di venire qui e di passare qualche giorno nell'anonimato. >>

Sembra quasi furioso... mi sa che forse l'ho offeso.

Trattengo per un attimo il fiato, sentendomi un pochino in colpa per come mi sto comportando.

<< Sarà interessante averla in zona. Non capita quasi mai... anzi togliamo quel quasi.... che una celebrità venga qui. Aspettate, forse... sapete secondo Jessica, della caffetteria vicino alla piazza, una volta si è fermato alla stazione di servizio infondo al paese Peter Facinelli che... >>

<< Parlate sempre così tanto? >> ed anche se sembra scocciato, è ritornata di nuovo una nota di divertimento. Almeno non sembra più furioso.

<< Beh... io... >>

<< In ogni caso preferirei che la notizia non si spargesse. Desidero solamente passare questi giorni di riposo in tranquillità. >>

Si guarda intorno con aria preoccupata ed io non riesco a non trattenere una debole risata, coperta subito da un finto attacco di tosse.

<< Pensa di tenere segreta la sua presenza in un posto del genere?!? Qui tutti sanno di tutti. È la legge di questo posto. >>

<< Avete intenzione di vendermi ai giornalisti? >>

Aspetta, un attimo! Che cosa sta blaterando?

<< Se mirate ai soldi le posso assicurare che non pagano tanto quanto pensa. Ed in più io ho molte più risorse di loro. >>

<< Eh... >>

<< Le posso assicurare che i miei avvocati potrebbero lasciarla senza neanche più un capello se solo io glielo ordinassi, quindi se fossi al suo posto starei molto attento >>

<< Buon per lei poter far affidamento ad avvocati così bravi, ma tutto ciò è irrilevante per me, in quanto non ho nessuna intenzione di dire a nessuno della vostra presenza. >> sbotto sinceramente offesa dalle sue parole.

Non mi conosce neanche! Come può accusarmi di ciò?!?

<< Sarò anche povera, in confronto a lei, ma di certo non ho bisogno di invadere la vita del prossimo per fare qualche soldo extra. >> Faccio un passo indietro, seccata, strappandogli la palla dalle mani e stringendola al petto.

<< Buona permanenza Mister Cullen. Mi auguro che si trovi bene qui da noi. >>

Voltandomi vedo tre bambini fermi a poca distanza e mi avvicino a loro con un sorriso tirato, sperando che appaia il più sincero possibile. Un'impresa, anche perché sento la rabbia continuare a ribollire dentro di me.

<< Ecco qua! Sono riuscita a riprendere la vostra palla! Non sono la vostra eroina? >>

Sto per spingerli via, così da non permettere a tutti di riconoscere chi è l'uomo dietro di noi, quando Sam, troppo sveglio per i suoi otto anni, esclama deciso e puntando un dito

<< Ma io quello là l'ho visto in televisione! >>

Lancio un'occhiata dietro le mie spalle, trovando l'uomo ancora fermo nello stesso punto in cui ho lasciato con una sigaretta in mano e gli occhi fissi si di me, quasi con sfida.

<< Già. Assomiglia molto a quell'attore, ma purtroppo non è lui. Se lo guardi bene vedrai che non è lui: è meno alto, meno bello, meno atletico. Ah, però ha qualcosa in più... l'antipatia >> dico, quasi urlando le ultime parole, così che possano raggiungere le orecchie del Mister “ Sono un Divo e tutti mi devono guardare con adorazione”.

<< Allora non mi interessa. >> borbotta Beth, per poi girarsi completamente verso di me << Riprendiamo a giocare? >>

<< Io adesso non posso. Devo tornare a casa. >>

<< Meglio così! Sei una frana. >> mi prende in giro Sam ed io faccio finta di rincorrerli, per fargli il solletico. Subito scappano via, urlando e spingendosi a vicenda.

Come li invidio in questo momento.

<< Ecco. Grazie a voi, in casa di quei bambini, non si parlerà altro che del tizio che assomiglia a un attore famoso e tutti vorranno vedere di che si tratta. >>

Di colpo l'uomo si para davanti a me, impedendomi così di ritornare a casa dopo una dura giornata di lavoro. E ciò mi irrita particolarmente.

<< E che altro potevo dire? >>

<< Se lei non mi avesse colpito con quella palla, nessuno si sarebbe accorto di me e mi sarei potuto godere un po' di giorni di pace >>

<< Se avesse voluto veramente vivere in pace avrebbe dovuto pensarci prima di mostrare il suo adorato faccino a mezzo mondo >>

<< Quindi è colpa mia se voi persone “normali” trattate le celebrità come divinità scese in terra chiedendoci l'assurdo? >>

<< Io non ho chiesto nulla. E comunque ho la soluzione perfetta. Si metta in testa una busta della spesa. Nessuno la riconoscerà. E adesso mi scusi, ma devo andare. >> E mentre me ne sto andando, di colpo mi giro verso di lui continuando però a camminare, sperando di non andarmi a scontrarmi con nessuno << E poi preferisco Stephen Amell >> detto questo posso ritornare a casa, fischiettando un motivetto natalizio.

 

* *** *

 

Esco di casa, seguita da un Dollaro euforico più di me , e mi vado a sedere sulla vecchia sedia a dondolo di mia nonna sul portico, coprendo le gambe con la pesante trapunta. In realtà ancora si sta bene fuori e questo non va bene. Un Natale senza neve è così triste.

Osservando il mio piccolo e mal curato giardino, non posso non ricordare i momenti che ho passato in questa casa quando ero piccola. Quante volte il giorno di Natale, prima ancora di correre a vedere se Babbo Natale mi aveva lasciato qualcosina sotto l'albero, correvo fuori per gettarmi sulla neve e divertirmi nel fare angeli, fino a quando poi i miei genitori non mi ricacciavano dentro al caldo.

Ho ancora così tanti lavori da fare. La sto risistemando lentamente, senza stravolgerla troppo dal giorno in cui l'ho ereditata, ma non guadagno così tanto da permettermi una ristrutturazione in grande stile. E così ho iniziato con i lavori all'interno, portando un po' di allegria e modernità nelle stanze, abbattendo anche dei muri, ma esternamente la casa in stile vittoriano mi da ancora la stessa sensazione di malinconia.

Sospiro pesantemente, cercando di dirigere i miei pensieri altrove.

Non voglio rovinarmi questa giornata, piena di terribili alti e bassi.

Lo ammetto. Di certo non è in lista tra le migliori che ho avuto.

Ho fatto proprio una bella figura. Mi capita un tipo famoso e stupendo ed io non faccio altro che provocarlo senza sosta. Anche lui di certo non si è comportato come un gentiluomo.

In realtà non rimpiango di essere così, un po' fuori dalle righe, ma in quel momento se avessi avuto un briciolo di eleganza in più e un aspetto maggiormente curato sarei potuta apparire migliore agli occhi di Edward Cullen, così da incantarlo ed uscirne dalla situazione in modo decente.

<< Uffa! Smettila di pensarci. Ormai è fatta >>

In fin dei conti non è la fine del mondo. Sopravviverò senza difficoltà al giudizio di un perfetto estraneo che probabilmente non lo avrei rivisto una seconda volta dal vivo. E se lo incrocio in strada faccio finta di nulla. Massimo un semplice salve, tanto per essere educate.

Mi alzo di scatto stiracchiando le braccia in alto, ho trascurato troppo Dollaro oggi.

<< Bello, vieni a giocare un po' con me. >> Faccio ruotare la pallina tra le mani, mentre scendo i gradini, cercando di individuarlo. Ma dove si è nascosto? Quanto non si vuole far trovare è davvero una forza.

Ad un tratto sento uno strano rumore provenire da dietro la casa, seguito da un abbaiare insistente.

Oh, merda!

Non mi dire che ho lasciato di nuovo aperto il cancello di dietro?

Correndo il più veloce possibile vado a controllare che cosa sta succedendo, trovando Dollaro - fuori dal cancello che ho lasciato aperto - che lecca in modo affettuoso un uomo, il quale a sua volta è diventato rigido come un pezzo di legno. Anche se non vedo chi sia a causa del buio, lo riconosco immediatamente dalla voce

<< Mi hai fatto prendere uno spavento. Quanto sei simpatico, vero? >>

<< Ancora lei?!? >> esclamo irritata, mentre Edward Cullen è steso per terra con sopra il mio cane che scodinzola tutto felice di come è riuscito a fermare un uomo.

<< No, è una maledizione >>

<< Questo lo dovrei dire io. Che cosa ci fa qui? >>

<< Stavo rincasando a casa, quando il suo cane mi ha assalito >>

<< Dollaro, vieni qui. Su da bravo >> Con riluttanza il mio cane viene vicino a me, appoggiando il suo muso sulle mie ginocchia come se mi volesse chiedere scusa. Conosce i miei punti deboli e sa che non riesco a rimanere arrabbiata con lui quando si comporta così. << Aspetta un attimo. Ha detto che stava rincasando a casa? >>

<< Non mi dite che oltre ad essere un pochino pazza siete anche sorda? >>

<< Ho il brutto presentimento che la situazione stia peggiorando tragicamente >> mormoro più a me stessa, fingendo di non aver sentito ciò che mi ha detto qualche secondo fa << Penso che siamo vicini. >>

<< No, la prego ditemi che state scherzando >> borbotta, mentre si pulisce i pantaloni da erbaccia e terra. Un gesto semplice, niente di difficile. Eppure davanti ai miei occhi è il gesto più erotico che abbia mai visto. Riesco a vedere dal tessuto dei jeans stretti, i suoi muscoli che si tendono... Ok, inizio a pensare che abbia ragione Rosalie. Ho bisogno di un uomo.

<< Io abito qui >> ed accenno con la mano libera a casa mia che si trova dietro le mie spalle

<< Ed io là >> Gira un po' la testa di lato, indicandomi così la maestosa casa a tre piani di fronte alla mia << No, cazzo. >> impreca, portandosi porta una mano sul viso in modo teatrale. << Avrebbe dovuto avvertirmi del pericolo “vicina fuori di testa” quando mi ha offerto la casa. Anzi, penso che ci debba essere un segnale stradale che avverta di tale pericolo >>

Mi irrigidisco affondando le dita sul manto morbido di Dollaro, il quale percependo il mio turbamento alza i suoi occhi su di me, come se mi stesse chiedendo “ Eh, che sta succedendo qui?”.

<< Il suo amico non mi conosce abbastanza per poter giudicarmi. Sta sempre fuori città >>

<< Adesso capisco perché preferisce stare lontano da questo posto. Con una vicina del genere...>>

<< Già. Questo potrebbe essere un motivo >> sbuffo, alzando gli occhi al cielo.

Non posso credere che questa giornata non abbia mai fine. Quali altre sorprese devo aspettarmi? Il rapimento da parte di alieni? Ormai non mi sorprenderei più di nulla. Non solo Edward Cullen è venuto a passare il Natale nella mia cittadina, ma, anzi, me lo ritrovo anche come vicino.

<< Quale potrebbe essere una soluzione... >>

<< Soluzione? >>

<< Non posso andarmene da qui. >>

Devo dare un taglio a questa conversazione.

<< Senta, non la disturberò e non chiamerò nessun paparazzo. Anzi non dirò a nessuno che lei è mio vicino. Si godrà questi giorni in tranquillità senza che nessuno venga a rompergli le scatole. Promesso >>

<< Bene. Penso che possa andare >>

<< Ma lei in cambio dovrà lasciare in pace anche me. >>

<< Senta, è stata lei a colpirmi questo pomeriggio con un pallone. E poi mi ha fatto attaccare dal suo cane. Quindi... sembra quasi che lo faccia per attrarre la mia attenzione >>

<< Si sta proprio sbagliando. Non riesco proprio a digerire persone come lei. >> Mi mordo per un attimo il labbro inferiore, cercando di tenere a badare la rabbia che solo l'uomo davanti a me è in grado di tirare fuori. << Comunque accetta, sì o no? >>

<< Sì, penso che potrebbe funzionare >>

<< Ok, abbiamo un accordo. Dunque buona notte >>

Mi giro e sto allontanandomi con Dollaro di fronte a me, quando sento di nuovo la sua voce

<< E si ricordi di tenere sotto controllo il suo cane. Potrei denunciarla per tentato assassinio nei miei riguardi >>

Ma sta scherzando?!?

Senza girarmi per non dargli così nessuna nuova soddisfazione, consapevole che mi sono resa ridicola più del dovuto di fronte a Mister Divo, mi incammino verso casa irritata e stanca allo stesso tempo. Maledico fra i denti il cancello, quando cigola in modo sinistro, stile film horror, chiudendolo questa volta con attenzione.

<< Dollaro, la prossima volta sbranalo senza lasciare nessuna traccia >>

 

 

 

Angolo autrice

Rieccomi qua!!! Allora cosa ve ne pare di questo primo capitolo???? Troppo banale, vero?

Rispetto ai capitoli che pubblico è corto :(

Vi chiedo scusa se vi ho annoiato e vi ringrazio di aver perso tempo nel leggere questo capitolo. Se non vi piacerà lo cancellerò in questi giorni :D

Un bacione enorme!

Bellina


 

   
 
Leggi le 14 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: bellina3000