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Autore: Sam__    27/12/2014    11 recensioni
Ambientata dopo il mid-season finale della quarta stagione (quindi spoiler per chi non segue la diretta americana) e supponendo che le Queens of Darkness non arriveranno a Storybrooke.
“E’ questo che vuoi? Solo un nome?” domandò Emma.
“Si!”
“Qualsiasi nome?”
“Si!”
Emma sorrise “Ehi ragazzino, mi trovi una penna? C’è un libro che devo firmare.”

[OOC/Fluff/Swan Queen(ovviamente♥)]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Just a name?

 
In sei settimane erano cambiate un paio di cose a Storybrooke.
Con l’entrata di Emma nell’ “operazione mangusta”, la ragazza si era distratta troppo dalla sua relazione con Hook e lui, stanco di essere sempre al secondo posto rispetto alle missioni di Emma, l’aveva lasciata. Non che a lei la cosa sembrasse dispiacere più di tanto, comunque.
In compenso la sua amicizia con Regina andava sempre più a migliorarsi e rafforzarsi.
E ormai lo stare nella biblioteca, a casa dello stregone, era una routine quotidiana.
Regina era seduta su uno dei tavoli a sfogliare quel famoso libro di favole per l’ennesima volta ed Emma era in cima a una scala a controllare gli ultimi scaffali della libreria per verificare se davvero tutti i libri lì dentro erano interamente bianchi, quando Henry entrò nella biblioteca.
“Mamma!” esclamò avvicinandosi a Regina “che fai?”
La donna sospirò. “Rileggevo attentamente questo libro, magari c’è qualcosa che mi è sfuggito.”
“Tipo cosa?”
“Un indizio su chi sia il mio lieto fine.”
Emma scese proprio in quel momento l’ultimo scalino della scala e poggiò i piedi in terra. “Pensavo avessimo già constatato che fosse Robin.”
“Pensavo avessimo già appurato il contrario.” Ribatté Regina.
Le due donne si guardarono perplesse.
“Lì su sono anche tutti bianchi?” s’intromise Henry, rivolgendosi ad Emma.
La ragazza annuì “sembra che il tuo libro sia l’unico libro di favole che sia stato scritto da questo stregone.”
“Se solo ci fosse anche solo un nome!” esclamò frustrata Regina.
“Un nome?” chiesero all’unisono Emma ed Henry.
“Si, un nome. Che sembra messo lì a caso ma in verità non lo è.”
“Che cosa intendi?” domandò la bionda.
“Che se in questo libro fosse anche nominato una sola volta il nome di qualcuno che non sia Robin, io potrei cominciare dal cercare questo qualcuno per scrivermi da sola un lieto fine; perché con i tempi di questo autore sarò morta per quel giorno.” Spiegò la donna.
“Con Robin stavi avendo un lieto fine.”
“E non è andata bene!”
“Solo perché è dovuto andar via con sua moglie non significhi che sia la fine di questa storia.”
“E allora, di grazia, quando dovrei capire che sarà finita? Non posso mica stare ad aspettarlo per tutta la vita.”
“Magari non ha funzionato perché Robin Hood non era il tuo lieto fine e basta.” S’intromise Henry “perché è qualcun altro e devi solo continuare a cercare per trovarlo.” Scrollò le spalle il ragazzino.
“Se solo questo dannato libro mi mostrasse solo un nome, io andrei a cercarlo adesso!” rispose Regina
“E’ questo che vuoi? Solo un nome?” domandò Emma.
“Si!”
“Qualsiasi nome?”
“Si!”
Emma sorrise “Ehi ragazzino, mi trovi una penna? C’è un libro che devo firmare.”
Regina le sorrise “idiota.”
“Almeno ti ho fatto sorridere.” Disse avvicinandosi a lei “ti ho fatto una promessa Regina, devi solo darmi del tempo per mantenerla.”
“Ma se non avessi più tempo?”
“Che cosa intendi?” inarcò un sopraciglio la bionda.
Regina guardò Henry in silenzio, pregandolo di lasciarle sole con lo sguardo.
Il ragazzo alzò le mani in segno di resa “va bene, momento tra mamme, ho capito. Ci vediamo più tardi.” Disse per poi andarsene, lasciandole sole.
Emma si mise a sedere accanto alla mora.
“Sto aspettando da troppo tempo qualcosa che non ho nemmeno la certezza che arriverà. Sento come se stessi sprecando la mia vita a rincorrere qualcosa che non si lascerà mai prendere.” Spiegò la donna.
“Vuoi mollare l’operazione mangusta?”
Regina annuì piano. “Non volevo che Henry sentisse…è troppo entusiasta per questa operazione e non voglio rattristarlo.”
“Magari non dovresti mollare…” scrollò le spalle Emma.
La mora alzò gli occhi al cielo “dimentico che sto parlando con una dei Charmings…”
“Dico solo che, invece di mollare, forse dovresti solo vivere nel mentre lavoriamo a quest’operazione.”
“Disse colei che si fece lasciare dal pirata per non vivere affatto mentre si dedicava a quest’operazione.” La schernì Regina.  
Emma si strinse nelle spalle “magari stavo proprio vivendo dedicandomi a quest’operazione.”
“Che cosa vorresti dire?” aggrottò le sopraciglia l’altra.
“Te lo spiego a cena.”
“Prego?”
Emma le rivolse un sorriso sghembo “hai detto che Robin Hood non è il tuo lieto fine.”
“E questo implicherebbe che io debba cenare con te?”
La ragazza prese il libro ancora aperto sulle gambe di Regina e lo chiuse, mettendolo in un angolo del tavolo “Vuoi cominciare a testare ogni individuo a Storybrooke per vedere se c’è il tuo lieto fine visto che questo stupido libro non aiuta? Va bene, ma devi iniziare da me.”
“E chi dice che tu eri nella lista di persone da testare?” cercò di nascondere un sorriso la mora.
“Io sono la prima e l’unica persona che dovrebbe essere scritta su quella lista.” Disse scendendo dal tavolo e voltandosi a guardare Regina “andiamo?”
“Dove?”
“Te l’ho già detto!”
Regina scese dal tavolo e fronteggiò Emma “vedremo, Miss Swan.” Disse per poi cominciare a camminare.
La bionda non perse tempo nel seguirla “e adesso perché siamo tornati al ‘Miss Swan’? E che significa ‘vedremo’?”
“Devi aspettare.”
“Per cosa, una risposta sul venire o no a cena con me?”
“Sull’uscire con te in generale.”
Emma accelerò il passo per ritrovarsi davanti a Regina e fermarla dalla sua camminata “ho aspettato abbastanza.”


Henry rientrò a casa Mills quella sera, sorpreso di trovare Emma e Regina sedute ai due estremi del divano in soggiorno, tv spenta e due bicchieri di vino poggiati nel tavolino di fronte a loro.
“Ciao” salutò perplesso il ragazzo.
“Ciao tesoro.”
“Ehi ragazzino.”
Anche uno sciocco avrebbe percepito l’imbarazzo che c’era nell’aria.
Henry si tolse dalle spalle il suo zaino, lo aprì e prese il suo libro.
“Voi non c’entrate niente con questo…” disse andando verso le sue mamme, con il libro aperto in una specifica pagina.
Le due donne guardarono attentamente la pagina interamente scritta, soffermandosi su un rigo in particolare che iniziava con:
E poi Regina incontrò Emma…
Le due donne si guardarono per poi scoppiare a ridere.
“Non ho idea di come abbiate fatto ma, il nome di Emma è apparso sul libro.” Disse Henry.
“Beh ma è solo un nome.” Scrollò le spalle Regina.
“Solo un nome qualsiasi, non era tutto quello che volevi?” domandò Emma sorridendo.
“Non avrei desiderato altro nome se non quello.”
 
 
 
 
NDA:
Io davvero non so perché mi metto a scrivere queste cose smielate...Se vi può interessare, l'idea è nata da un post di Tumblr, e da un tweet di Adam Horowitz risalente a Febbraio del 2014 dove diceva che per quante cose fossero cambiate dall’idea iniziale di OUAT, quella base era sempre “Emma Swan che arriva in città come Salvatrice e incontra il sindaco Regina.” (♥)
Comunque, spero che per quanto sia OOC, superFluff e forse anche un po’ troppo semplice, scontata e stupida, vi sia piaciuta.
Ringrazio Nic
 per averla betata (ti voglio bene bimba♥).
Se volete lasciare una recensione, positiva o negativa, per dirmi cosa ne pensate, mi fareste solo contenta ^-^
Sam.
  
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