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Fa pochi passi in direzione della cucina, dove suo fratello sta studiando la mappa del Paese che visiterà durante la prossima missione.
Si avvicina in modo silenzioso e lo affianca con discrezione, aspettando che si accorga di lui.

“Nii-san..” comincia, in un sussurro.
Itachi si volta verso il basso e gli rivolge un gran sorriso, invogliandolo a continuare.
“Nii-san – riprende a voce ancora più bassa – credo che Maki abbia attidencialmente fatto cadere l'albero di Natale.”
Si tormenta la maglia e ha gli occhi che fissano il pavimento.
Itachi alza un sopracciglio, poi sospira. “Si dice accidentalmente, otouto.”
Il piccolo annuisce ma non accenna ad alzare lo sguardo. Nei suoi grandi occhi neri si legge chiaramente un'espressione colpevole.
Itachi interrompe ciò che sta facendo per rivolgere le sue attenzioni al minore. Ha visto Maki, il gattino che hanno adottato da qualche giorno, dormire beatamente sulla veranda di casa pochi minuti prima.
Sorride di nuovo e poggia una mano sui capelli di Sasuke.
“Allora dì a Maki di fare più attenzione la prossima volta” aggiunge bonariamente, scompigliando quel cespuglio nero.
Sasuke lo guarda e annuisce in modo solenne.
“Che ne dici se ora andiamo a sistemare l'albero insieme?”
Gli occhi del minore brillano e d'un tratto riprendono vita. Ma in quel guizzo di gioia Itachi riesce a leggere anche qualcos'altro: soddisfazione.
Sì perché il piano di Sasuke è riuscito alla perfezione: non gli importa se è stato scoperto, adesso ha finalmente ottenuto un prezioso istante natalizio assieme al suo adorato fratello.

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