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Autore: the_eclectic_wonderer    29/12/2014    6 recensioni
Un viaggio nella mente di Peeta, mentre precipita nella pazzia, avvelenato dagli aghi inseguitori a Capitol City.
"Mi chiamo Peeta Mellark. Ho diciassette anni. Amo Katniss Everdeen, la ragazza di fuoco."
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caesar Flickerman, Effie Trinket, Johanna Mason, Peeta Mellark, Presidente Snow
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quando Peeta si sveglia, è buio. Si guarda intorno, ma non capisce: non sa dov'è, né perché si trovi lì. Cerca di fare mente locale.
Mi chiamo Peeta Mellark, ho diciassette anni. Amo Katniss Everdeen, la ragazza di fuoco.
Un sorriso malinconico fa capolino sul suo volto. Lei non mi ama.
Sembra che qualcosa riaffiori. Prosegue.
Sono sopravvissuto agli Hunger Games. Ho partecipato all'Edizione della Memoria con Katniss. E lei...
Un lampo squarcia le tenebre nella sua mente. Peeta ricorda: ha visto il cielo frammentarsi sopra di lui, le stelle staccarsi e cadere a terra, come pezzi di un puzzle. E dopo? Deve aver perso conoscenza, perché non si ricorda altro. Lui è imprigionato, è ovvio, ma hanno catturato anche Katniss e gli altri?
Non c'è modo di saperlo. Con la testa piena di domande, Peeta si addormenta.
~~~~~~~~~~
Quando Peeta si sveglia ha fame. È indolenzito - l'hanno picchiato, ma non troppo forte, e in ogni caso non è abbastanza sveglio da sentire il dolore. È un po' confuso.
Cerca di ragionare.
Mi chiamo Peeta Mellark, ho diciassette anni. Amo Katniss Everdeen, ma lei non mi ama.
Gli hanno fatto molte domande negli ultimi giorni, e ora crede di avere un quadro un po' più chiaro della situazione.
Nell'Arena, Katniss ha distrutto il campo di forza. I ribelli l'hanno portata via. La chiamano "La Ghiandaia Imitatrice": è diventata il simbolo della ribellione.
Dopo aver scoperto questo, Peeta ha sentito il cuore un po' più leggero. I ribelli sono più potenti ogni giorno che passa, Capitol City è preoccupata. La ribellione significa niente più Hunger Games, e niente più Hunger Games significa niente più dolore, niente più orrore per nessuno.
La speranza si fa strada nel suo animo.
I ribelli arriveranno fra poco. Ora sono prigioniero, ma devo solo aspettare un po'.
Un tiepido sorriso gli illumina il volto stanco.
~~~~~~~~~~~~~~
Peeta si sveglia, le allucinazioni causate dal veleno degli aghi inseguitori stanno svanendo. Ha la testa annebbiata, è disorientato.
Cerca di fare ordine fra i suoi pensieri.
Mi chiamo Peeta Mellark. Ho diciassette anni. Amo Katniss, lei non mi ama. Katniss è la Ghiandaia Imitatrice, simbolo della Ribellione...
Crede di doversi sentire sollevato a questo pensiero, ma qualcosa non torna. È dubbioso.
Un pensiero si fa prepotentemente strada nella nebbia.
Katniss non voleva scatenare la Ribellione. Sì, è così.
La Ribellione è sbagliata. È dannosa. Se prosegue, tanti innocenti moriranno per nulla. Devo convincere Katniss a fermare questa pazzia.
Peeta è sicuro, ora. Deve difendere Katniss dai ribelli. Lo dice anche a Caesar durante l'intervista: salverà Katniss.
~~~~~~~~~~~
Peeta non è sicuro di essere sveglio. Gli incubi e la realtà si confondono.
Sente le urla di Johanna dalla cella accanto. Si tappa le orecchie per non sentire ma non riesce a fermare i suoni.
Per non impazzire cerca di pensare.
Mi chiamo Peeta, ho diciassette anni. Amo Katniss. Katniss è al sicuro...
Si blocca. No, qualcosa non va. Non è così.
Amavo Katniss, ma lei è...
Si costringe a scavare nella memoria.
È morta. Il fulmine l'ha uccisa.
È come se il fulmine avesse colpito anche lui. Per un attimo fatica a respirare, deve piegarsi in due. Il mondo fuori non conta più. Vorrebbe dormire, ma non riesce a smettere di pensare.
Katniss è morta. Un'altra Katniss guida la Ribellione. Katniss è morta. Devo difendere la sua memoria. Katniss è morta.
Per quanto si sforzi non riesce a distogliere la mente da quel pensiero. Si impossessa di lui, come un mantra, ma non porta pace né calore.
Le lacrime lo cullano in un sonno senza sogni.
~~~~~~~~~~~~~
Peeta non ce la fa. Hanno torturato Effie e Johanna davanti a lui. Torturano anche lui, sempre più spesso. Il dolore è instancabile, la fame lo divora. Non lo abbandonano mai.
Cerca di pensare.
Mi chiamo Peeta. Amavo Katniss. Lei è morta. Un'altra Katniss guida la Ribellione.
Gli hanno spiegato chi è l'altra Katniss.
L'altra è un ibrido. L'ibrido guida la Ribellione. Ha distrutto il Distretto 12.

Peeta si sente solo. Tutti quelli a cui teneva sono morti, o peggio. Sente la disperazione farsi strada nel suo animo. Si aggrappa a un pensiero.
Devo fermare l'ibrido. Devo fermare la Ribellione.
~~~~~~~~
Peeta è fiero, determinato davanti alla Capitale. Parla al fianco del presidente Snow. Gli hanno spiegato che deve fingere sulla morte di Katniss, deve comportarsi come se lei fosse ancora viva, per fare presa sui ribelli. L'ibrido sarà comunque distrutto dal raid aereo. Entro domani sarà tutto finito.
Il suo discorso è impeccabile. Gli tremano un po' le mani, ma si esprime con chiarezza e determinazione. La Capitale lo acclama.
Ormai ha quasi finito. Poi tornerà in cella.
Eppure qualcosa non va.
Peeta sente un pensiero, qualcosa di importante, lottare per rivelarsi nella sua mente. Nonostante si sforzi, però, non riesce ad afferrarlo.
Poi dice il suo nome, e la verità lo acceca come un faro nella notte.
È una bugia! Katniss è viva. Io sono un ribelle. Devo aiutarla!
Cerca di sopraffare il veleno degli aghi inseguitori, per lanciare il suo avvertimento.
-E tu... Nel 13...
Si sente soffocare, deve bloccarsi. È difficile. Respira a fondo.
-... Sarai morta prima che faccia mattina!
Ce l'ha fatta. Snow grida, le telecamere cadono, i Pacificatori si avvicinano.
Dolore, sangue, buio.
Un solo pensiero.
Katniss è viva. Katniss è viva. Katniss è viva.
~~~~~~~~~~~
Peeta vuole morire. 
La vita è solo dolore, fame e buio, e lui ha paura, ha paura di morire, ma lo vuole disperatamente, perché come può la morte essere peggio di così? però deve continuare, deve portare a termine il suo compito, deve, deve....
Sta ansimando, sente il panico che sopraggiunge. Con uno sforzo impossibile cerca di calmarsi.
Sono Peeta. Amavo Katniss. Katniss è morta. Sono tutti morti.
Ignora le urla dei prigionieri.
L'ibrido li ha uccisi. L'ibrido ha preso il posto di Katniss. L'ibrido guida la guerra contro Panem. 
Sente Johanna lamentarsi per il dolore nella cella di fianco.
È colpa dell'ibrido. L'ibrido ha fatto tutto questo. Devo fermare l'ibrido.
Di colpo tutto cambia. Le esplosioni squassano la prigione. Il rumore è assordante, la luce - ormai è un'estranea per lui - striscia nella sua cella e gli ferisce gli occhi sotto le palpebre chiuse. Peeta si sente sollevare per le spalle. Deve essere giunta la sua ora, non c'è altra spiegazione.
Si aggrappa a un solo pensiero.
L'ibrido è Katniss. Devo distruggere l'ibrido.
~~~~~~~~~
Quando Peeta si sveglia, è in un luogo pulito e luminoso. Non sente dolore, è solo un po' indolenzito. Intorno a lui ci sono delle persone in camice bianco, forse dottori. Cos'è successo?
Una signora dall'aria gioviale gli sorride. Ha una visita, a quanto pare.
Eccola. Gli sorride anche lei, come se le avessero tolto il peso del mondo dalle spalle.
Potrebbe ingannare chiunque, ma non lui. Peeta sa la verità, sa cos'è.
La fermerà. Fermerà l'ibrido.
Obbedisce al comando nella sua testa, e stringe le dita intorno al collo di Katniss.
Devo distruggere Katniss.
   
 
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