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Autore: Naki94    30/12/2014    1 recensioni
Il detective dell'FBI Jersey Shown viene inviato in una piccola cittadina americana per indagare sulla scomparsa e forse su l'omicidio di Sofia Monroe. Shown dovrà abbandonare il suo razionalismo investigativo quando si renderà conto di essere di fronte a qualcosa di ben più inquietante e misterioso che va oltre la realtà. Da thriller con toni noir all'horror, il racconto a puntate chiude il cerchio della trama con accenni alle nuove idee della fisica teorica e quantistica. Interessante è l'interazione della trama di Mason Creek con altri racconti separati e indipendenti, come se fossero universi gli uni paralleli agli altri che di tanto in tanto, nelle loro continue vibrazioni, si incontrano incrociando tra loro personaggi e storie.....
Genere: Horror, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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«Sta bene, non ha ferite. E' solo sotto choc. Ora lo riportiamo a casa». Wide mi informa delle condizioni di suo figlio Eric non appena varco la soglia della stanza d'ospedale. La moglie di Wide è seduta sulla sedia, accanto ad Eric. Il giovane è sveglio e ha gli occhi persi nel vuoto verso il soffitto.

«Ora tesoro andiamo a casa, così potrai dormire un po' e riposarti». Dice la signora Wide accarezzando la guancia sinistra del figlio.

Eric spalanca le palpebre come sorpreso da un ricordo traumatico e scuote la testa. «Non voglio dormire».

Allora mi avvicino di più a Wide. «Billy, devi comprendere che forse tuo figlio è coinvolto nella scomparsa degli altri due ragazzi, come lo era Irina Callaway. Dovrà essere sottoposto a un interrogatorio».

«Mio figlio non ha fatto niente di quello che pensi!». Wide si agita subito, seppur consapevole della verità. «Mio figlio non c'entra un cazzo con quella storia! Oddio!».

«Mettiamo, e lo spero, che non c'entri niente, ma è comunque una delle ultime persone che ha visto quei ragazzi. Ed anche se scopriamo che quel pomeriggio non li ha visti, è comunque una delle persone che effettivamente era più vicino a loro essendo ottimi amici. Devi accettare questa situazione».

La signora Wide si volta verso di me minacciosa. «Detective Shown, non si permetta nemmeno di pensare che mio figlio c'entri con quelle sparizioni. Ci dev'essere una spiegazione, forse si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato».

«Signora Wide, io faccio il mio lavoro ed ogni persona è un potenziale colpevole. Non farò più lo sbaglio di..». Mi fermo perché mi rendo conto di stare per dire qualcosa che non avrei potuto rivelare sul mio passato. Quella cosa che ho fatto! Ero proprio diventato cieco alla realtà! Scuoto la testa per eliminare il ricordo e mi rivolgo a Wide. «Come si chiamano gli altri due ragazzi scomparsi?».

«Martin Hoover e Jason Davies. Entrambi di diciassette anni».

«Wide, devi promettermi che li troverai. Sei un bravo investigatore, sono sicuro che ce la farai».

In quell'istante Kooper bussa alla porta. Il cappotto completamente fradicio. Guardo fuori dalla finestra della stanza. Ha ripreso a piovere di nuovo.

«Detective Shown, Wide. Mi seguite un attimo nel corridoio, vi devo parlare».

Le seguiamo poco oltre la stanza e, mentre un nuovo lampo illumina il volto stanco e preoccupato di Billy Wide, le nostre ombre si proiettano taglienti sul pavimento lucido del corridoio e la luce neon del reparto ci abbraccia fredda come la morte.

«Ho saputo cosa è accaduto e ho due foto in più sulla bacheca dei ragazzi scomparsi, per non parlare di quattro genitori in più incazzati con le forze dell'ordine di Mason Creek e un telefono in ufficio rovente dalle chiamate dei giornalisti. Wide, tuo figlio può essere coinvolto nella storia, oppure potrebbe essere una delle vittime che è riuscita a scappare da quel pazzo maniaco. In entrambi in casi risulta coinvolto. Ovviamente a questo punto il caso rimane aperto, tuttavia Wide tu non potrai più investigare su di esso, in quanto emotivamente coinvolto nella situazione». Fa una brevissima pausa e intanto io cerco le sigarette che non ho ancora comprato, poi riprende rivolgendosi a me. «Shown, ho già chiamato Ed Green che mi ha autorizzato, date le circostanze, ha tenerti qui a Mason Creek per indagare sul caso dei ragazzi scomparsi».

Wide obbietta. «Non voglio uscire dal gioco e intendo aiutare Shown fino alla fine, dal momento che ho seguito le indagini assieme a lui fino a questo momento. Potrei essergli d'aiuto».

«Non discutere Billy». Lo ammonisce Kooper. «Tu ora sei entrato troppo nel gioco. Non puoi più aiutare il detective Shown con le indagini. Questo è quanto. E il tenente Green è d'accordo con me sulla questione».

Wide allora cerca nel mio sguardo un appoggio. Un appoggio morale che non posso dargli. Kooper questa volta ha ragione e non posso ribattere. Penso al plettro per chitarra che ho ancora in tasca e penso alle miei supposizioni a riguardo. Quel plettro è una prova importante e, se è come penso io, confermerebbe la mia ipotesi su chi potrebbe essere entrato nella camera di Irina Callaway. Devo andare al negozio di strumenti musicali sulla Jackson Avenue.

«Kooper ha ragione, Billy. Finché non ci saranno ulteriori sviluppi che confermeranno che tuo figlio è innocente, non puoi lavorare al caso». Mentre dico questo aspetto che Kooper sia distratto per fare l'occhiolino a Wide. Segno d'intesa. Non deve ribattere, cosicché la discussione non prosegua ulteriormente.

«Bene Wide, vedo che hai compreso lucidamente la situazione. Si intenda che non vorrei assolutamente buttarti fuori, ma non ho altra scelta in questo momento».

Un'infermiera si avvicina a Kooper. «Signore, la desiderano al telefono. Mi segua verso la hall del piano». Kooper si allontana un attimo ed io non spreco tempo per rivolgere qualche parola a Wide. «Billy, ascolta bene. Abbiamo iniziato questo inferno insieme e tu mi sei indispensabile in città. Conosci gente e possibili collegamenti. Ufficialmente sei fuori dalle indagini, ma puoi comunque indagare per mio conto se ti chiederò di scoprire qualcosa per me».

«Io voglio trovare quello stronzo, Shown! Voglio trovarlo e cacciarlo dentro. Conoscevo Martin e Jason. Venivano ogni sabato pomeriggio a casa nostra. Dobbiamo trovarli, Shown. Altrimenti non riuscirò più a guardare negli occhi i loro genitori quando li incontrerò».

«Tiene duro, Billy. Questo è lo spirito giusto. E tuo figlio è ancora con te, ringrazia il cielo per questo».

Kooper torna di gran fretta verso di noi e a metà corridoio comincia già a parlare. «Sharon mi ha appena detto che il calco del gesso che avevate richiesto è pronto». Arrivato a noi si volta verso di me. «Shown, puoi passare in laboratorio per analizzarlo».

«Quando esco da qua, passo alla centrale. Intanto suggerirei di immettere un coprifuoco per le ore notturne, con particolare attenzione nei confronti di ragazzi e ragazze tra i quindici e i diciotto anni».

«Non voglio creare ulteriore panico tra i cittadini. Il coprifuoco li renderebbe solamente più nervosi».

«Il panico, signor Kooper, è esattamente quello che ogni cittadino deve provare a questo punto della storia. Sedici, Kooper. Sedici. Siamo arrivati a sedici persone scomparse in poco più di due anni. La gente deve stare attenta o andarsene da Mason Creek».

«D'accordo, farò in questo modo. Ora vado a dare la notizia».

Kooper se ne va e Wide ed io rimaniamo soli nel corridoio soffuso e sterile.

Estraggo dalla tasca il plettro per chitarra e lo pongo a mezz'aria tra me e Wide. «Billy, lo riconosci questo, per caso?». Getto la carta con orgoglio sul tavolo in attesa di qualsiasi reazione.

Wide lo esamina un po' alla luce del neon sopra le nostre teste poi esclama. «Eric ne ha uno simile che ha comprato qualche giorno fa. L'hai preso dal vecchio Bob sulla Jackson?».

«No, l'ho trovato nel fango nel cortile, sotto la finestra della stanza di Irina Callaway, accanto all'impronta della scarpa».

Wide non risponde, ma leggo nei suoi occhi lo sgomento di un'illuminazione di idee non molto piacevoli. Un tiro mancino, lo ammetto. Ma devo andare avanti con le indagini e ogni dettaglio è fondamentale. «Appena Eric sarà pronto per parlarmi, dovrò fare con lui un piccola chiacchierata».

Wide sta per dirmi qualcosa quando lo anticipo. «Billy, io voglio che tuo figlio non c'entri niente con tutto ciò. Lo voglio veramente, credimi».

 

   
 
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