Fanfic su artisti musicali > Nirvana
Segui la storia  |       
Autore: Julietds    30/12/2014    2 recensioni
Ne andava della sua reputazione? Ai tempi neanche tanto: ai tempi Courtney – che ci crediate o no – era divertente, giovane e tirava delle gomitate micidiali. E se lo dice un batterista fidatevi.

Il rapporto tra due amici di vecchia data, Courtney Love e David Grohl, raccontato per come me lo sono immaginata io negli anni attraverso interviste e fatti successi realmente, partendo dagli inizi del grunge per arrivare al fatidico abbraccio alla Rock And Roll Hall Of Fame di quest'anno. Il titolo è preso da Big Me (Foo Fighters), canzone che mi sembrava potesse descrivere bene il modo in cui bene o male, tra amicizia e litigi, le vite di Dave e Courtney si sono incontrate, o meglio, scontrate.
Con la partecipazione di: Nirvana, Hole, Soundgarden, Melvins, Foo Fighters, L7, Red Hot Chili Peppers e chi più ne ha più ne metta.

"Qual è la cosa più carina che puoi dire di Courtney?
Uhm..Beh.. Immagino il fatto che sia una persona veramente singolare. Non ho mai incontrato qualcuno come lei in tutta la mia vita."
Genere: Commedia, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




Barclays Center, Brooklyn (New York)
10 aprile 2014
 

« Dieci minuti! » urla un ragazzo dello staff tra il frastuono generale. Per una volta non c'è nessun andare in scena ma sono altrettanto teso, non tanto per il discorsetto ma perché per la prima volta dopo anni dovrò stare a pochi metri da quella sciagurata che si metterà a dire quanto i Nirvana significassero per lei, quanto suo marito fosse i Nirvana e le altre solite stronzate. Finalmente i miei occhi incrociano un volto rassicurante tra tutti quelli conosciuti.

« Hey Chris, come te la passi? »

Dopo tutto questo tempo Chris mi trasmette ancora la stessa sensazione che mi dava quando eravamo insieme nei Nirvana; è quasi come un fratello maggiore, sicuramente un amico, molto, molto di più a dire la verità. Ormai siamo come una famiglia. Una grande famiglia felice. Se non fosse per…

« Non c'è male. Mi sa che tra poco tocca a noi » suggerisce guardandosi intorno.

Tutti sono su di giri, non tutti i giorni i Nirvana entrano a far parte della Rock And Roll Hall Of Fame e non ricorre tutti i giorni nemmeno il ventennio dalla morte di un pezzo così grosso…per loro.
Per noi è…qualcosa. Qualcos'altro. Capisco che gli altri vedano Kurt come Kurt Cobain, il personaggio con la sua musica, quattro canzoni di cui una ceduta al gruppo della sua ragazza e tutte, comunque, fracassa timpani. È comprensibile. Per noi è un tantino diverso, per noi lui è sempre stato solo Kurt.
Alzo gli occhi e realizzo solo in quel momento che mi ero incantato ma il soggetto su cui si posa il mio sguardo mi fa irrigidire istintivamente: occhi azzurri. Sapete, non è che io non ci abbia provato ad andare d'accordo con Courtney. Ci ho provato eccome, perché non avrei dovuto? In fondo sono io che ho fatto mettere insieme lei e Kurt, sarei stato un mostro a non provare a rimettere i cocci insieme nemmeno un pochino. Ci ho provato molte volte negli ultimi vent'anni ma quella… quella è pazza. E non pazza tipo “Courtney ha qualche rotella fuori posto” come credono tanti, pazza del tipo “Quella scoglionata vuole la guerra, se ne sbatte il cazzo di una qualsiasi tregua”. L'unica tregua – se così la si può chiamare – di cui ho visto l'ombra in vent'anni è stato quando ha lasciato che Frances venisse a cena da me per sentire la mia versione dei fatti. In realtà credo sia stata la piccola Cobain a insistere. Frances sembra essere l'unica ad avere libertà di visione sull'unico spiraglio dell'anima di Courtney. Se mi ci avvicinassi io sarei radiato per l'eternità dall'associazione che detiene i diritti dei Nirvana e dalle proprietà Cobain. Potendo mi sparerebbe di suo pugno, quella puttana. Lo so, glielo leggo in faccia. In realtà non glielo leggo affatto perché appena appoggio gli occhi su di lei mi viene il voltastomaco, non ho neanche idea di che espressione abbia fatto poco fa, quando ho fatto il grandissimo errore di dimenticarmi che questa sera ci sarebbe stata anche lei.
Eppure non è stato sempre così, una volta eravamo amici...


 
* * *


 
Novembre 1990
 

« Oh andiamo, non sai farlo! Passa a me » insistette.
« Attenta! Così rovesci tutto » le faccio notare tenendo fermo il tavolo.
« Vorresti mettere in dubbio la mia esperienza, brutto deficiente che non sei altro? » fece con uno sguardo allusivo e un sorriso che lasciava intendere il tono di scherno.
« Dai Dave, lasciala stare » mi disse passivo Kurt, preso da altro, seguito da una ginocchiata amorevole di Courtney alla quale alzai gli occhi al cielo e presi a rollarmi un drum.
Guardavo le mani di Courtney scivolare avanti e indietro per quella cartina facendo cadere ogni istante un po' di quella felice sostanza per cui ognuno di noi stravedeva, eccetto Chris che non l'avrebbe mai dato a vedere in presenza della ragazza di Kurt. Quello sfrecciare di unghie mangiucchiate e la sua espressione contorta mi facevano venire il mal di testa.
« Lascia fare » allungai le mani dopo un po'. Il tavolino che avevamo davanti al divano traballava troppo per usarlo come superficie di lavoro e Courtney non riusciva a fare le cose per bene da stravaccata sul divano.
Evidentemente prese il mio aiuto come un tentativo di appropriarmi del suo tesoro, fatto per cui mi diede una gomitata in pancia alla quale mi piegai in due senza smettere di ridere dal momento che anche lei ci aveva preso gusto. La risata di Courtney era davvero contagiosa e a me non dispiaceva ridere anche una gomitata in pancia da quel mucchietto d'ossa non faceva ridere per niente. Mucchietto d'ossa…era un gran dire. Dove le faceva comodo si teneva le ossa.
Un sopracciglio si levò. « Stai insinuando che non sappia rollare una canna, Grohl? »
« No… solo che io so farlo cento volte meglio! » dissi scompigliandole i capelli con una mano e meritandomi tutte le bestemmie che mi lanciò mentre con l'altra recuperavo ciò che era rimasto dell'intrattenimento post cena.
Si poteva dire che io e Courtney fossimo più o meno amici. C'eravamo conosciuti qualche mese prima a un concerto in cui si esibirono sia i Nirvana che gli Hole a Vooruit, successivamente lei iniziò a interessarsi a Kurt e così...

« Mi faresti un favore? » mi fermò un giorno.
« Dimmi » feci stupito. Mi aveva fermato nel backstage, lontano da occhi indiscreti ma neanche troppo: da lì riuscivo benissimo a vedere Kurt – come lei d'altronde – stravaccato su un divanetto a pochi metri da noi che parlava con Chris.
« Daresti questa a Kurt? » chiese facendo scivolare fuori dall'ombra una scatola a forma di cuore. Stavamo parlando dietro a una tenta semi tirata.
« Che cos'è? » Feci per togliere il coperchio ma una pacca sulle mani da parte di quella deliziosa creaturina mi distolse dal riprovarci davanti a lei.
« È per Kurt! Non per te. » Misi su un'espressione imbronciata ma con lei queste cose non attaccavano. Mi diede un pizzicotto sorridendo e mi disse: « Dai... »
« D'accordo » dissi fintamente offeso allontanandomi con la scatola sotto braccio.
Naturalmente non andai direttamente da Kurt, non se lo sarebbe aspettato neanche lei che comunque si era già dileguata; a Chris non sembrava piacere molto Courtney, non sapeva ancora nulla della situazione ma poteva chiaramente intuirla, semplicemente si godeva ancora l'amico che da lì a poco avrebbe passato molto più tempo con la bionda che con lui, se non fosse stato costretto dall'esistenza dei Nirvana. Ma le cose non precipitarono così in fretta quindi andiamo con calma.
A grandi passi mi intrufolai nel mio camerino, questa volta avendo l'accortezza di chiudere a chiave, e mi sedetti sul solito divano in pessime condizioni. Da lì a poco saremmo andati in scena ma ero troppo curioso per aspettare oltre e se avessi rimandato la consegna di quel pacco Courtney avrebbe preso a fracassarmi le palle come io fracassavo puntualmente il ride durante ogni nostro pezzo. Aprii la scatola in fretta e quasi rimasi deluso non appena vidi il tesoro che Courtney aveva tentato di nascondermi ostentando così tanto orgoglio: una conchiglia, dei fiori secchi, una poesia. Che razza di regalo era? Voglio dire, era carino, a Kurt sarebbe sicuramente piaciuto ma… non vedevo che ci fosse da vergognarsi tanto. Avrebbe potuto benissimo lasciarmi dare una sbirciatina. Ne andava della sua reputazione? Ai tempi neanche tanto: ai tempi Courtney – che ci crediate o no – era divertente, giovane e tirava delle gomitate micidiali. E se lo dice un batterista fidatevi.


 
* * *


 
Improvvisamente me la ritrovo davanti. Il tempo di un battito di ciglia e nel suo vestito rosso, nei suoi capelli biondi e nelle sue iridi cerulee Courtney si erge davanti ai miei occhi. Per poco non salto all'indietro dal colpo.
Non dice nulla...fortunatamente. Purtroppo penso che mi toccherà dirle qualcosa, fosse anche solo un semplice ciao. Speriamo non si inventi altri drammi. Senza dire una parola abbozza un sorrisetto malefico quasi come mi avesse letto nel pensiero e si dirige verso il retro del palco, alle mie spalle.
« Ci becchiamo dopo Chris » dico dando a Chris un'amichevole pacca sulla schiena prima che si allontani.
Mi volto: lei è lì che sbircia il pubblico da dietro a una tenda, abbraccia persone sorridente e si sistema il reggiseno. Neanche ci penso, semplicemente le mie gambe muovono qualche passo teso verso di lei in pienaautonomia e in pochi secondi mi ritrovo di fronte al diavolo in persona. Crudelia De Mon.

« Ciao Courtney... » 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Nirvana / Vai alla pagina dell'autore: Julietds