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Autore: whiteblankpage    30/12/2014    4 recensioni
Prima era più facile. S’è messo di nuovo in mezzo il mio eccessivo pensare, e la tua spalla che sembrava il posto giusto per il mio non stare bene. Se conto il tempo fa paura capire che è troppo tardi, e che le cose stanno per cambiare per quello che sembra il “per sempre” dei grandi, un “per sempre” che fa paura da morire. (tra poco parto).
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(tra poco parto).



 
It hurts to feel.
It hurts to hear.
It hurts to face it.
It hurts to hide.
It hurts to touch.




 


Non trovo un rifugio abbastanza lontano da tutto il mio pensare, rimuginare, procrastinare e riflettere. Pensare a cosa, poi? Al fatto che è più facile tenerci il fumo vicino al cuore –nel reggiseno, come mi ha insegnato L. anni fa- che qualcuno che riesca a sentire quanto i tuoi battiti stiano diventando insensibili. È una rigidità che non se ne va la mia, come quando senti così tanto freddo da non riuscire a muovere un dito, è un dolore costante, nascosto, che mi influenza e mi riempie di ‘se’, e ‘ma’, dubbi su dubbi che s’affollano e non lasciano spazio ad altro. Eravamo solo ubriachi e fatti o c’era qualcosa di più, qualcosa che io ho sempre visto con la coda dell’occhio ma ignorato per chissà quale motivo, come un oggetto fuori posto che continua ad attirare la tua attenzione ma proprio non hai voglia di spostare.
Mi hai detto “sono nato vecchio” ed io ho pensato a tutte le volte in cui mi sono descritta con queste stesse parole.
Mi hai chiesto “cos’è che ti blocca?” ed io ho solo accampato scuse perché parlare è sempre stato troppo difficile, come guardarti negli occhi il giorno dopo e trovare la voce per rispondere al tuo fiume di parole. Il distacco è l’unica risposta che ti ho dato e l’unica che non meritavi, ma è stata una cosa talmente improvvisa che non ho avuto tempo per far altro che scappare. È la cosa che mi viene meglio, nascondere il viso tra le mani e non guardarti, allontanarmi e non rispondere, e siamo stati entrambi così bravi a non parlare di quello che (non)è successo, che adesso c’è questo senso di irrisolto in mezzo ai nostri occhi. Il problema, sostanzialmente, è che io non mi fido, tra poco parto, e non mi sento mai abbastanza, e che tu non hai saputo scegliere un modo migliore, ma di questo non ti faccio rimprovero perché si sa che il coraggio va sfruttato senza pensarci, e che le persone le vedo fin troppo bene e so che tu hai una maschera per difenderti dal mondo e ti illudi che nessuno l’abbia mai notata. (tra poco parto).
Cosa mi credi, cieca? Noi siamo nati vecchi lo sai, siamo quelli che non possono trovare pace ed io ora che ho visto le crepe sulla tua facciata trovo ancora più difficile sputare qualche parola. Le parole di solito le affido alla carta, ai documenti word, ed io mi sento ogni giuro un po’ più sola. Forse, lo dice anche la canzone, dovremmo solo baciarci come fanno le persone reali. Ma siamo persone reali, io e te? Lo siamo mai state? Siamo un pezzo di questa adolescenza senza risposte o santi e ci sono dei muri che forse rimarremo a fissare per tutta la vita. Parleremo mai di quello che c’è stato? E tu un nome glie lo hai già dato, o aspetti i miei silenzi per farlo?  
Prima era più facile. S’è messo di nuovo in mezzo il mio eccessivo pensare, e la tua spalla che sembrava il posto giusto per il mio non stare bene. Se conto il tempo fa paura capire che è troppo tardi, e che le cose stanno per cambiare per quello che sembra il “per sempre” dei grandi, un “per sempre” che fa paura da morire. (tra poco parto). Adesso cosa è meglio fare, un passo indietro anche se ormai non si dimentica, o un passo avanti anche se poi farà male? ‘che ormai siamo bloccati in questo guardarci e star zitti, siamo ridicoli.
‘che io penso sempre troppo e tutto questo pensare non porta mai da nessuna parte.
Penso ai tuoi occhi l’altra sera e mi scatta qualcosa dentro che sa di insonnia ed incertezza. Hai fame di risposte ed io ho da offrire solo i miei dubbi, mezzi sorrisi e mezze risposte. Non sono mai stata una persona intera, e se ci penso ho freddo fin nelle ossa.
(tra poco parto).
Starai bene anche senza di me(?).






Spazio autrice:
666 parole, direi che è emblematica la cosa. 
Sono una persona tanto confusa, e sola e vecchia dentro, non so neanche perché la sto pubblicando. 
  
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