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Autore: moni93    03/01/2015    2 recensioni
[Prova a prendermi]
Una semplice lettera di un padre, che si rivolge al figlio. Frank Abagnale ha provato, come ogni buon genitore, ad insegnare al figlio come affrontare la vita, ha tentato di mostrargli come sopravvivere in un mondo tanto duro, eppure, bello. Perchè, da qualche parte, si cela il vero amore. Per tutti.
Cosa avrebbe voluto dire, tuttavia, a Frank Jr. prima della sua morte? Che cosa, ancora, mancava al figlio, perchè si salvasse?
Leggete e provate a scoprirlo...
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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LETTERA A UN FIGLIO

 

New Rochelle, 25 Dicembre 1968

 

Caro Frank,

 

L'ultima cosa che mi sarei mai aspettato era quella di scriverti questa lettera. No, non è vero, ci sono molte altre cose, troppe, che non avrei mai immaginato potessero accadermi. Perdere il lavoro, la stima dei miei clienti. L'amore della donna che amo.

Ma questi sono vaneggiamenti di un vecchio, perdonami.

E perdonami, soprattutto, perché quanto leggerai avrei tanto desiderato dirtelo faccia a faccia. Da padre a figlio.

Sei cresciuto, Frank, talmente tanto che oramai non mi sento più nemmeno degno di parlarti come genitore. Vedi, il fatto è che io avrei dovuto spiegarti prima, con calma, ciò che la vita riserva. Invece, ahimè, ho taciuto, credendo di fare il tuo bene. Perché è questa la sola cosa che abbia mai importato per me, da quando sei nato e così anche fin dopo la mia morte. Sempre e solo il tuo bene. La tua gioia, la tua realizzazione nel mondo, la tua felicità eterna.

È un sogno questo, un ideale a cui tutti i genitori ambiscono.

E io, temo, non lo vedrò mai realizzarsi... Non chiedermelo, lo sento e basta. Come ho avvertito l’impellente, no, l’inoppugnabile bisogno di scriverti, oggi. È una sensazione che poche volte avevo provato, sapevo unicamente che dovevo farlo, o non ne avrei mai più avuto l’opportunità... ed io, di rimpianti, ne ho accumulati fin troppi.

Frank, figlio mio, io ti ho sempre detto che nella vita esiste un solo grande amore e che esso perdura nel tempo, in eterno. Ebbene, io ti ho raccontato, fino allo stordimento immagino, di come incontrai il mio. O quello che tu presumevi tale.

Vedi, la verità è che non ti ho detto tutto. Questo perché io stesso l'ho imparato col tempo. E perché mi sono illuso di proteggerti, così facendo, ma mi sbagliavo. Sebbene desiderassi con tutto il cuore di farti sentire al sicuro, protetto e amato, non ci sono riuscito. L’unica cosa che ho fatto, e mi maledico ogni giorno per questa mia debolezza, è stata quella di insegnarti che perfino i genitori sono esseri umani. Soffrono, commettono errori e, purtroppo, spesso non sanno come rimediarvi.

Sei scappato, per questo... Sei fuggito da te stesso. Ma io farò in modo che tu possa ritrovare la strada di casa. Devo farlo. Almeno questo te lo devo.

Ascoltami attentamente, ora. Nella vita esiste un solo, vero, autentico ed eterno, amore. Ma non sempre è quello che ci aspettiamo che sia.

Io credevo che tua madre lo fosse, ma mi sbagliavo. Poiché, sebbene la ami tutt'ora del più sincero e bruciante affetto, per lei non era, né mai sarà lo stesso. E questa è la prima briciola di verità: il vero amore è sempre corrisposto. Sempre.

E io lo so... lo so, perché il mio più grande e prezioso amore... Sei tu.

Mio figlio, il mio piccolo Frank.

E questo non cambierà mai, ovunque tu sia e nessuno, nessuno, potrà mai cambiarlo.

Un giorno lo proverai anche tu.

Anche tu troverai il tuo vero amore, la persona a cui vorrai più bene su questa Terra e di cui potrai sempre fidarti, a occhi chiusi e a mani legate. Ti potrà ingannare, la vita, ti potrà portare a credere che quella persona sia il tuo peggior nemico. L’inesperienza potrebbe celarla ai tuoi occhi, farti credere che non sia lei, che non sia nemmeno un individuo da prendere in considerazione. Non arrenderti, Frank. Non lasciarti scoraggiare, né ora, né mai.

Trovala, figlio mio. Trova quella persona.

Chiunque essa sia.

E quando l'avrai fatto, pensa a me, per un istante. Perché anch'io ho fatto parte di te... Perché da quando te ne sei andato, io sono incompleto. Vuoto.

Trova il vero amore, figliuolo, e sii felice, per sempre.

Voglio farti sorridere, ora. Ricordi la storia che ti narravo sempre?

“Due topolini caddero nella panna. Uno si arrese subito e morì annegato. Il secondo non si arrese e nuotò fino a tramutare la panna in burro. E si salvò.”

Frank, quella favola, era incompleta. E, adesso, posso finalmente raccontarti il seguito.

“Si salvò, il secondo topolino. Ma era solo.

Come avrebbe fatto d'ora in poi?

Non lo sapeva, ma così come non si era arreso per sopravvivere, così non avrebbe mai smesso di lottare per raggiungere la sua felicità. Finché non avrebbe trovato l’altra parte di sé, la sola ed unica creatura che potesse renderlo completo. Felice. La Fonte di ogni sua Gioia.

Non ridere di lui, Frank, ma sorridi.

Anche ai topi è dato amare e sognare, sono anch’essi creature di Dio, come te. Non sei d’accordo?”

Ora, sta a te.

Completa la tua storia, figlio mio, e falla terminare con il più lieto dei finali.

Non morire solo, non illuderti di poterlo fare, perchè nemmeno io lo sono mai stato. La solitudine è unicamente una percezione, un grido di disperazione della nostra anima, che vede solo con gli occhi. Ma il cuore, che contiene ciò che conta davvero, i nostri beni più preziosi, le persone che non moriranno mai, le nostre memorie, la fede, l’amore... quella parte di noi percepisce ben altro. Cerca di non dimenticarlo.

Sarai per sempre con me... E io con te.

Tuo padre,

 

Frank Abagnale

 

 

ANGOLO DELL’AUTRICE:

 

Buongiorno, buon pomeriggio e buonasera a tutti! =)

Sono davvero emozionata, è la prima volta che scrivo in questo fandom... spero di essere riuscita a trasmettervi qualche emozione e, allo stesso tempo, di aver reso giustizia al personaggio di Frank Abagnale. Non ho potuto fare a meno di scrivere questa fic, di getto, non appena terminai di vedere il film “Prova a prendermi” (sebbene questa storia sia rimasta nei meandri del mio cell per mesi xD).

Il rapporto tra padre e figlio mi ha colpito nel profondo e così ho immagino le parole che Frank Abagnale avrebbe voluto rivolgere a Frank Jr., prima della sua fuga. Siccome non si sono mai più incontrati, ho fantasticato su una lettera, forse mai spedita e mai letta dal destinatario, che il padre ha scritto a Natale, poco prima di morire ed esattamente quando il figlio viene arrestato in Francia.

Forse, come ho già detto, Frank Jr. non la leggerà mai o forse la ritroverà fra qualche anno. O, magari, la leggerà suo figlio. Per caso, mentre frugava tra degli scatoloni nella vecchia abitazione del nonno.

Chi può dirlo?

Mi auguro solo che le sue parole non vadano perdute! E, ovviamente, spero che questa mia fic vi sia piaciuta. Mi farebbe davvero piacere ricevere un vostro parere, anche di poche righe... ma, comunque, grazie di cuore anche solo per aver letto! ^-^

Un abbraccio e Buon Anno!!

 

Moni =)

 

PS: Perdonate la banalità del titolo, ma non avevo idee! xP

   
 
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