Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: _Marty01_    03/01/2015    1 recensioni
Una volta esisteva un mondo magnifico, quasi irreale per voi. Un mondo in cui gli animali vivevano libera nei boschi. In cui il cielo era ancora azzurro e dove il sole risplendeva alto. Un mondo in cui la vita era sacra, un mondo in cui l'uomo era ancora capace di vivere in simbiosi con la natura, con se stesso.
Una volta... Perché adesso non esiste più, non ve n'è più traccia. O forse non è mai esistito. Adesso una patina grigia ricopre il cielo. Una coperta nera e secca avvolge i prati. L'odore della morte alleggia nell'aria. Adesso non vi è più vita. Adesso... Adesso che il mondo è morto. Sopraffatto dall'uomo ignorante. Dall'uomo incapace di vedere oltre. Incapace di amare.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una volta esisteva un mondo magnifico, quasi irreale per voi. Un mondo in cui gli animali vivevano libera nei boschi. In cui il cielo era ancora azzurro e dove il sole risplendeva alto. Un mondo in cui la vita era sacra, un mondo in cui l'uomo era ancora capace di vivere in simbiosi con la natura, con se stesso.
Una volta... Perché adesso non esiste più, non ve n'è più traccia. O forse non è mai esistito. Adesso una patina grigia ricopre il cielo. Una coperta nera e secca avvolge i prati. L'odore della morte alleggia nell'aria. Adesso non vi è più vita. Adesso... Adesso che il mondo è morto. Sopraffatto dall'uomo ignorante. Dall'uomo incapace di vedere oltre. Incapace di amare.
Mondo cupo. Mondo di disgrazia. Mondo di morte. Un mondo trasformato in cenere da fabbriche grigie e smorte.
Ma non per te.
Non t'importa di quello che diranno di te. Di quello che ne penserà la gente. Nessuno sa cosa si prova a vedere il mondo perfetto e non potervi restare. Toccarlo con le proprie mani e poi vederlo svanire sotto i propri occhi. Per poi svegliarsi e ritrovarsi in un mondo crudele. Senz'anima.
Crudele, senza anima...
È il mondo dopotutto. Il mondo in cui tu sei vissuto, il mondo in cui lei è morta, il mondo in cui la pace è soltanto un lontano ricordo e l'amore un sogno proibito.
Fa così paura?
Così tanta paura?
Morire, scomparire per sempre, diventare cenere.
È questa la paura, Jack?
No... Non è la morte che ti fa paura. Quella la accetti, in silenzio, come è arrivata, ti porta via, lasciando un corpo vuoto e freddo alle sue spalle.
È la speranza di vivere ancora. È quella, solo quella,che ti fa paura. La paura di soffrire ancora.
Ma allora perché piangi?
Non hai già vissuto abbastanza?
Non hai già assaporato tutti i piaceri della vita? Persino quelli più intimi?
Non hai già amato abbastanza, pianto abbastanza, riso abbastanza?
Quand'eri vivo salutavi la morte quasi ti fosse amica. La amavi. Ogni sua parola di conforto rivolto a te era come un passo avanti verso l'inferno. O il paradiso. Ti prometteva pace, ti prometteva una vita migliore. Una vita in cui quel mondo meschino e crudele sarebbe stato soltanto un lontano ricordo.  Ma non ti aveva mai promesso lei.
Ma chi è lei?
Reduce di un mondo morto. Un mondo sepolto sotto odio e guerra. Ecco chi è.
Ti ricordi come è morta? Come te l'hanno strappata via?
La pistola, la prigionia... Ricordi?
Era una mattina d'Inverno. Camminavate lenti, abbracciati l'uno all'altro. Un episodio insoliti, per chi, come voi, non conosceva più, ne conosce ancora, l'amore. Aveva un tocco così caldo sulla tua pelle. Caldo e vivo.
Ti ricordi il suo viso?
La sua pelle rosea, le sue labbra rosse, i suoi capelli biondi, quei due occhi azzurri... Azzurri come il cielo. Sfumati di celeste al centro. E blu verso l'esterno. Sembravano il mare. Non avevi mai visti degli occhi così belli, così accesi. Così vivi e ardenti.
E poi quell'automobile nera, quel vecchio carro funebre. Te la ricordi, vero?
Vi sbarrò la strada, costringendovi a salire in macchina. Costringendovi ad accomodarvi sui sedili. E la macchina partì per un viaggio a senso unico. Un viaggio verso l'ultima meta.
Lo senti quell'ago pungente sulle tempia? Senti quanto è fredda? Senti quanta morte ha portato, porta è porterà?
Non è lo stesso ago pungente di quel giorno. Quella pistola nera, fredda,   puntatale alla testa, premuta con forza sulla sua tempia.
Non è lo stesso sparo quello che riecheggia nell'aria? Lo stesso suoni, lo stesso odore di bruciato?
Non è la morte questa? La stessa morta? Per mano della stessa persona?
“Lei non è normale. Lei non è come noi. Lei è diversa. Lei è un mostro...” ti sussurravano all'orecchio. E poi tu la guardasti negli occhi, scorgendone la paura del tradimento. Un cuore spezzato. Due occhi azzurri come il mare infranti sulla scogliera. “Lei è viva. Non è come te.” Erano come serpenti. Serpenti che ti sputavano veleno in faccia. Anche tu eri vivo. Anche tu avevi riscoperto la vita.
Eppure tu l'amavi, lei ti amava. Ti ama tutt'ora. La ami tutt'ora. Adesso che lei non c'è più. Tutt'ora...
Dopotutto è come una tempesta. Una tempesta in mare aperto. Una tempesta che ti travolge a se, portandoti a fondo, trascinandoti giù. E tu senti le gambe che tremano, la testa che gira. Il mondo si tinge di rosso. Un rosso Carmine, senza sfumature, senza varianti. E poi il corpo urla. Urla di dolore, di agonia, di delusione...
Buffo.
Non è quello che provi adesso?
Adesso che stai morendo?
Hai toccato il mondo perfetto con una mano, hai sfiorato le sue meraviglie con gli occhi, hai annusato i suoi odori. I suoi dolci odori. Sapeva di buono.  Sapeva di libertà. Sapeva di lei. Sapeva di fragole e cioccolato, con un sottofondo di limone.
Era il mondo perfetto. E ti è stato sottratto. Con forza, con ferocia. Fa male. Non trovi?
L'amore è morto, la libertà è morta, la felicità è morta, tu sei morto.
Sei giorni...
È morta da sei giorni. Gli hai contati. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, perfino ogni secondo senza di lei è stata un'agonia.
L'hanno uccisa. E ora, ora che il loro segrete è al sicuro, il segreto della libertà, il segreto del vecchio mondo, del mondo perfetto, adesso, uccideranno anche te. Per sigillarlo. Per dimostrare a tutta quella gente spenta e oppressa quanto può costarle la libertà. Una vita migliore.
Uccideranno... Ma non ti hanno già ucciso...?
Scorre una lacrima sul tuo viso. Una lacrima per ogni bacio che le hai donato, una lacrima per ogni parola che ha pronunciato, una lacrima per l'amore che ti ha dato e un'altra per la sofferenza che ti ha causato.
Sofferenza... Se vivere è una peccato, se vivere è una sofferenza, vivere veramente, allora tu sei il primo dei peccatori. E lei il tuo peccato.
Lei.
La perfezione.
Lei.
La tua vita.
Lei.
La tua Melanie.
Melanie.
La ragazza che sapeva di libertà.



 ____________________________________________________________________________________________________________
Salve gente!
No. Non sono ancora morta. Sono soltanto in vacanza in un paesini sperduti della Valtellina (vicino a Sondrio) che non ha linea. (neanche un po' T_T). Quindi scusatemi se ho dimenticato varie. (ma molte) recensione. Ma giuro di non essermene scordata e, appena torno alla mia dolce casetta ♡.♡, recensisco e rispondo a tutti♡
Un beso Marty❤
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Marty01_