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Autore: Meiko Honma    03/01/2015    0 recensioni
Il Sunshine Cosplay Camp della citta di Bang Rang è pronto ad aprire le porte a Jonathan Carey, un ragazzino di 11 anni che finalmente può realizzare il suo sogno di accedervi, anche se non sarà così facile nè accidervi ... e a quanto pare, nemmeno a farvi parte
Genere: Avventura, Azione, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Bang-Rang è una città tranquilla.Si,ok a volte i ragazzini che giocano nei pressi del mercato fanno un pò troppo baccano, e qualche anziana signora di quartiere sbraita un pò troppo, ma si sta bene.L'atmosfera è sempre abbastanza umidiccia, specie in estate, e sul tetto della casa di legno in cui vivo si formano tante piccole bollicine d'acqua, che ,data la fattezza circolare del soffitto ,ti danno l'illusione di vivere in una boccia di cristallo, di quelle che le vetrine dei negozi mettono in esposizione per l'arrivo del Natale.Per un puro e semplice fattore estetico la mamma ha arredato la casa con qualsiasi cosa sia circolare o assomigliante ad una sfera.L'amore per questa forma in particolare è data dal fatto che mio padre, il fidanzato della mamma, non arrivò al matrimonio e prima di sposarla le regalò proprio una sfera con un anello al suo interno per dichiararle il suo amore.La mattina dopo, mia madre avrebbe dovuto sposarlo, ma la macchina che guidava il papà alla chiesa deragliò su una stradina stretta e finì nel corso di un lago.Mia madre, a volte quando ci ripensa, mi dice spesso che non ha mai provato un dolore così grande in vita sua come quel fatidico giorno.E siccome la strada dove svanì il suo sogno d'amore era una stradina ripida e dritta con poco asfalto e molto terreno, lei odia qualsiasi cosa non sia di una forma circolare o un pò ricurva.E' un pò stupido, a volte vorrei tanto dirglielo, ma sto zitto appena mi fa lo sguardo triste.Esprime intere frasi solo con gli occhi, mia mamma.Col tempo ho imparato ad obbedire ad ogni suo sguardo.In questo momento sono le 6:00, stando all'orologio digitale sulla mia parete, e io sono qui, sul lettino ovale della mia stanza, aspettando la mamma che ritorna dal lavoro, così da preparare la cena.Sono molto legato a mia madre, il fatto che viviamo in una città come Bang-Rang da soli ci ha insegnato a contare l'uno sull'altro, e so che anche lei, in un certo senso, sta pensando a me in questo momento.Eh va bene, non sto aspettando mia madre solo per il cibo ( anche se il mio stomaco ha molta fame), la aspetto principalmente perchè oggi le farò la proposta più importante della mia vita : Le chiederò di iscrivermi al Sunshine Cosplay Camp che si svolgerà agli inizi di Giugno proprio nella città marittima di Bang-Rang.Le iscrizioni aprono domani e credo che mia madre non farà obiezioni, lei farebbe di tutto pur di vedermi sorridere anche se so che la mia lontananza la avvertirà parecchio, e dentro di me non posso negare che l'unica cosa che forse potrebbe strapparmi via il sogno di andare anche solo per un giorno a visitare il Sunshine Cosplay Camp dipende proprio dalla mancanza che sentirò della mamma.Nonostante il mio carattere forte ho solo 11 anni, ma c'è da dire anche che l'unica passione che ho nella vita è il cosplay, ovvero assumere una forma diversa da quella che ho ora. Insomma, a chi non è mai capitato di voler somigliare in tutto e per tutto ad un'altra persona, magari al proprio idolo visto in TV o al cinema?.Il Sunshine Cosplay Camp è a molti Kilometri da casa mia, e ho molta paura che dato il fattore "viaggio" per spostarsi da Nord a Sud di Bang-Rang (quindi attraversando il mercato,la strada che conduce alla taverna e infine raggiungere il porto nella città marittima) possa essere un fattore a mio svantaggio.Tuttavia, credo che mia madre mi capirà, è la prima volta che affronto un viaggio in assoluta indipendenza e credo che in un certo senso servirà anche a me, come lezione per imparare qualcosa. La mamma ha messo in evidenza più volte che in alcune circostanze le ricordo mio padre... soprattutto se si parla di circostanze avventurose.Eppure, sarei pronto a qualsiasi ostacolo per entrare al Campo, lì accettano solo ragazzi dagli 11 anni in su.Si può atterrare al Campo anche se si è anziani, ed è sempre così, da mille anni a questa parte.In Estate , a parte la spiaggia sulla città Marittima dove vado con la mamma, Bang Rang è noiosa...se poi ci aggiungiamo che tutti gli anni che sono in spiaggia vedo genitori e parenti che accompagnano i ragazzi alla nave pronti per la loro avventura...bhè mi si stringe il cuore.L'anno scorso in effetti è stato l'unico in cui ho passato l'estate col sorriso sulle labbra, conscio che l'anno in cui avei compito 11 anni, in cui avrei potuto avere accesso al Campo, si stava avvicinando.Ed ecco che dalla finestra rotonda e lucida della mia stanza , vedo la mamma che attraversa il giardino, con grossi pacchi in mano e l'aria assonnata.Faccio un balzo dal letto e scendo le scale per darle una mano.Non appena termino la corsa per le scale di legno, vedo Sally, il mio cagnolone, che si scaglia come una furia addosso alla mamma leccandole la faccia.Esco fuori , attraverso il giardino e apro il lucchetto del recinto.
"Sally...ti prego ho già fatto la doccia" esclama la mamma,togliendosi di dosso il cagnone che continua a saltare quà e là.
Poi mi vede, vestito di tutto punto, e credo che già ha intuito qualcosa dal momento in cui mi guarda esterrefatta, (in genere nell'attesa del suo arrivo mi assale sempre il sonno e quando mi sveglio e sono le 8:00 la mamma è rientrata già da un pezzo).
"Heylà, Jona, com'è andato il tuo ultimo giorno di scuola?" mi chiede, sembra terrorizzata,come se sapesse in anticipo della domanda. In effetti l'ho martellata tutto l'anno, in attesa di questo momento.
"Bene, non abbiamo fatto quasi nulla... a parte correre come pazzi per i corridoi al suono della campanella" gli rispondo. Noto anche che quando sono emozionato parlo più rapidamente.
Aiuto la mamma con le borse, due carichi belli pesanti di merce.Entro in casa e li poggio sul tavolo circolare di legno scuro, e mi siedo.Quando la mamma entra mi dico che è il momento di agire e giocarmi le mie carte , una alla volta.
"Com'è andata al lavoro da te?" chiesi, sapevo che il suo lavoro era molto stressante, (fa la commessa nel supermarket della zona).
"Bene, tutto tranquillo.Sai quasi mi aspettavo che ti avrei trovato così come ti ho lasciato stamattina e non a letto come al solito" mi disse con aria sincera.
"Si, lo so che lo sai già... come potresti non saperlo" ribatto io. Lei mi osserva e per un attimo ci guardiamo senza sapere cosa dirci.Il silenzio piomba in cucina, rotto solo da Sally che beve dalla sua ciotolina di finto metallo.
"Arriva l'estate e suppongo che stavolta dovrò far fronte alla malinconia, dico bene?"
Ecco, adesso mi sento in colpa... ho la sensazione di non voler partecipare più al Campo, pur di rimanere con lei.Ma ho anche la sensazione che lei possa intuire che se mi astengo al Campo, dopo averlo desiderato per tutto un anno,è solo per lei.Non lo avrebbe mai permesso , a questo punto, la conosco bene.
"Mamma, non so da dove iniziare, io vorrei provarci, a scalare la vetta, se non ci riesco...ritorno da te, promesso.Se un concorrente in gara non passa le selezioni , lo riportano qui,dopo soli tre giorni dall'inizio del Campo, quindi non devi stare in pensiero per me starò ben..." nemmeno finisco di parlare che mi abbraccia.E' ancora accaldata per il tragitto svolto con in mano le pesanti borse della spesa, eppure riesce a farmi emozionare,adesso sono in lacrime.
"Hey, non piangere" mi fa, asciugandomi le lacrime, "Quante volte ti ho ribadito che i sogni li devi inseguire sempre, e non importa vincere o perdere perchè realizzando i tuoi sogni, vinci per le persone che ami".
Rimaniamo abbracciati ancora per un pò , poi lei mi guarda e mi dice : "Va a lavarti le mani che preparo la cena".
Mentre salgo le scale, un pò emozionato e un pò intristito sento che mi chiama di nuovo.
Mi affaccio dalle scale e la guardo : "Che c'è?" le chiedo.
Lei mi guarda e mi sorride : "Domani svegliati presto.
  
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