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Autore: Drunk on Love    04/01/2015    4 recensioni
"È sparito!"
Axl fece un balzo sul tavolo e vi si accovacciò sopra irrigidendosi tutto
"Che cazzo significa `è sparito`?" gridò con una voce acuta e squillante.
[...]
Duff guardò in direzione del chitarrista.
"Joe è sparito! Non è nella sua teca!" disse questo.
"Chi cazzo è Joe?" chiese Duff, stordito.
"Il suo pitone."
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Izzy Stradlin, Slash, Steven Adler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era venerdì, finalmente.
Il tour era durato quasi due anni e quel fatidico venerdì ne segnava la conclusione.
Tutti noi lo aspettavamo con ansia, dato che eravamo esausti e non vedevamo l'ora di prenderci una meritata vacanza.
Duff e Steven erano, come al solito, spaparanzati sul divano della stanza d'albergo nella quale alloggiavamo, l'uno addosso all'altro a bere Vodka, mentre Slash si fumava una sigaretta, tranquillamente seduto su una sedia a leggere una rivista, con i capelli raccolti da un asciugamano.
Io ed Axl, invece, chiacchieravamo del più e del meno. In realtà era lui a parlare, io mi limitavo ad annuire ogni tanto.
Eravamo tutti rilassati, dopotutto erano solo le quattro del pomeriggio e a nessuno di noi era ancora venuta voglia di drogarsi.
Il sole caldo entrava abbagliante dalle finestre e illuminava proprio il divano, dove Duff e Popcorn si erano appena addormentati abbracciati.
Slash chiuse imorovvisamente la rivista, facendo sobbalzare me e Axl, che ci girammo a guardarlo: aveva gli occhi e la bocca spalancati.
"Che ti è preso?" domandò Axl perplesso.
Slash lo guardò come se gli fossero spuntate le antenne.
"Non ho dato da mangiare a Joe!" esclamò saltando all'impiedi.
Per un momento lo guardai stranito, poi mi ricordai che chiamava i suoi serpenti come i suoi chitarristi preferiti. Joe era il suo pitone.
Ad Axl veniva il voltastomaco ogni volta che vedeva Slash nutrire i suoi adorati animaletti.
"Non farlo davanti a me o ti vomito nei capelli" 
Ecco, per l'appunto.
Slash mormorò un `nooo` intimorito e corse via.
Ci stupimmo entrambi, io e Axl, quando lo vedemmo tornare due minuti dopo, correndo, con il terrore negli occhi.
"È sparito!"
Axl fece un balzo sul tavolo e vi si accovacciò sopra irrigidendosi tutto.
"Che cazzo significa `è sparito`?" gridò con una voce acuta e squillante.
Duff si svegliò, mentre Steven si mosse solo un poco. Il bassista se lo scrollò di dosso e si mise a sedere.
"Che sta succedendo?" chiese massaggiandosi le tempie.
"Chiedilo a quell'idiota!" urlò Axl con un tono di voce che lo fece sembrare Cindy Lauper quando sbatte il mignolo del piede. Duff guardò in direzione del chitarrista.
"Joe è sparito!" disse questo.
"Chi cazzo è Joe?" chiese Duff, stordito.
"È il suo pitone." intervenni io. Duff ebbe la stessa esatta reazione di Axl, e questa volta Steven si svegliò.
Slash continuava a fissarci tutti, come se Joe potesse essersi nascosti nelle nostre tasche.
"Cosa aspetti a cercarlo?" gli chiesi ovvio. Lui mi puntò un dito contro.
"Giusto" disse, e cominciò a guardarsi intorno: sembrava un ebete.
"Non farai granchè in questo modo" gli dissi. Dato che sembrava non ascoltarmi e se ne stava impalato come un semaforo e muoveva solo la testa, decisi di cercarlo io.
Steven, invece, si guardava intorno confuso senza capire cosa stesse succedendo, mentre Duff e Axl tremavano come foglie e guardavano vigili il pavimento.
Cercai in ogni angolo della stanza: niente. Pensai che forse era meglio andare a controllare nella stanza dove Slash teneva la teca.
In effetti era vuota, eppure era strano: era chiusa a dovere e non c'erano fessure dalle quali Joe avrebbe potuto scappare.
Continuai a cercare fino a che, quasi per caso, aprii una mensola e per poco non cacciai un urlo.
Nella mensola c'era Joe, intento a divorare un ragno.
Mi voltai verso la porta e chiamai Slash, che arrivò di corsa.
"L'ho trovato" gli dissi.
Slash guarfò nella mensola.
"Joe!" esclamò felice come un bambino di fronte a un dolce.
Io sorrisi appena, spostandomi per fare spazio al padrone del pitone.
Slash, conmia sorpresa, mi afferrò la faccia fra le sue grandi mani e cominciò a baciarla tutta. Non lasciò un angolo del mio viso senza un po' di saliva. Come se non bastasse, mi abbracciò.
Mi abbracciò forte, mi stava stritolando.
"Ok, ora basta. Prenditi il tuo serpente, prima che scappi di nuovo" dissi togliendomelo di dosso.
"Giusto" disse ancora Slash, sottolinenando l'ovvietà della situazione.
Infilò le mani nella mensola e tirò fuori Joe, poi lo riportò nella teca.
Quando tornammo nella stanza dove c'erano gli altri, Axl e Duff erano ancora impietriti.
"È tutto ok, l'abbiamo trovato" disse Slash.
"Io l'ho trovato.." cominciai a dire, ma la mia voce fu sovrastata da quella di Axl, che era sceso dal tavolo e avanzava pericolosamente verso di noi.
"Tu!" urlò puntando un dito contro Slash, "Impara a tenere a bada i tuoi animalacci se non vuoi che ti riempio di botte!" esclamò, fermandosi di fronte a lui e dandogli uno scoppolone dietro la testa.
Ripensai al fatto che la teca era perfettamente chiusa e che Joe non poteva essere arrivato in quella mensola da solo. Probabilmente ce lo aveva messo Slash la sera precedente, per errore, dopotutto era semore ubriaco, non me ne sarei stupito.
Per non far agitare ancora di più Axl, che continuava a rimoroverare il povero Slash, decisi di non dire nulla.
Tornai a sedermi al mio posto e mi aprii una lattina di birra.
Guardai la scena che mi si parava davanti: Axl e Slash che battibeccavano come due oche, Duff che borbottava qualcosa mentre si rimetteva a sedere e Popcorn che riabbracciava Duff per mettersi a dormire nuovamente.
Risi fra me e me pensando che, in fondo, quei ragazzi non sarebbero mai cambiati.
  
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