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Autore: DreamAngel24    04/01/2015    1 recensioni
{ pairing centrale: Kakeru x Samuru; con accenni di Sumi x S e Kakeru x Novu con Gender Bender }
Una giornata come le altre, peccato, che a causa di un'amichetta impicciona, la nostra cara Riki si ritrovi costretta ad affrontare i suoi sentimenti per il taciturno Samuru nel disperato tentativo di farci pace.
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Non so' chi faccia parte di questo forum ma spero al piu' presto di conoscervi tutti
DreamAngel24
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Riki Ryugasaki, Samuru Shigami, Sumi Inaba, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Gender Bender, Triangolo
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HO PAURA DI PERDERTI

E' una bellissima giornata di Aprile ed io e la mia amica Sumi stiamo tornando a casa, dopo un'altra stressante giornata di scuola. Niente CrossFire oggi purtroppo. Sono tutti tornati nelle loro rispettive aree mentre Miss Rory e suo nonno, capo della W.B.M.A., si sono ritrovati costretti, per motivi burocratici, a posticipare il prossimo torneo di circa una settimana e mezza. Dracyan ci e' rimasto perfino peggio di me, infatti e' da quando siamo usciti di casa che non si lamenta o cerca conversazione, cosa strana dato che come al solito l'ho appeso come un portachiavi alla mia cartella. Io e Sumi rimaniamo in silenzio come lui finche' non raggiungiamo quel tratto del percorso che solitamente allunghiamo passando per il parco cittadino.
<< Allora? Come va tra te e Samuru? >> chiese lei con un'innocenza quasi maligna.
<< Come? >> chiedo io presa alla sprovvista.
<< Insomma! Si vede da lontano un miglio che avete una relazione e come tua migliore amica mi merito un qualche dettaglio piccante no?! >> dice lei facendomi sobbalzare con il viso ormai completamente in tinta con il mio gilet.
<< Ma cosa ti salta in mente?! Io e lui siamo solo buoni amici! Ansi forse non siamo piu' neanche quello! >> urlo prima di rendermi conto di aver detto troppo e di tapparmi la bocca con entrambe le mani.
<< Perche'? Che cosa mi nascondi? >> chiede lei con tono dittatoriale.
Ormai sono fregata. E' difficile nascondere qualcosa a Sumi, anzi e' praticamente impossibile distoglierla da un suo qualsivoglia obbiettivo, soprattutto se si tratta di scoprire le ombre della vita privata della sua migliore amica. E' sempre stata cosi'. Symon purtroppo lo ha capito troppo tardi e ora si ritrova chiuso in una relazione di una prigionia tale da fargli rimpiangere i giochetti delle sorelle. Mi conviene liberare la bocca e darle completamente fiato...
Il rapporto tra me e Samuru si era fatto sottile e pericoloso come il lato tagliente di una spada. Tre giorni prima, infatti, stavamo mangiando un gelato al bar del museo, entrambi gentilmente invitati dal suo stesso padre, quando lui prendendo la parola all'improvviso dice:
<< Sai Riki. Abbiamo da poco iniziato degli scavi a qualche chilometro dalla tua citta'... >>
<< Degli scavi?! Dove?! Dove?! Di che cosa si tratta?! Avete gia' portato alla luce qualche reperto?! >> iniziai a chiedere io maniacalmente saltando in piedi con le stelline agli occhi.
<< Probabilmente si tratta di un tempio del III secolo circa... Volevo chiederti se ti andava di unirti a noi. Ovviamente con il consenso dei tuoi genitori. >> disse lui con un sorriso gentile.
<< Un mistero! Come posso dire di no! >> dissi io prima di sentire la sedia di Samuru strusciare con forza contro il pavimento con lui intento ad alzarsi << Samuru? Dove vai? Samuru? >>
Gli corsi incontro e lo raggiunsi prima che potesse raggiungere il padiglione dei re afferrandolo per un polso.
<< Che cosa vuoi? >> chiese sbuffando.
<< C'e' qualcosa che non va'? Sai che puoi dirmelo! Siamo amici! Tra amici ci si dice tutto! >> dissi io preoccupata prima di ritrovarmi il suo guardo freddo e penetrante pieno di rancore puntato addosso.
<< Io non ho niente da dirti. Tornatene da dove sei venuta. >> disse con una brutalita' tale da lasciarmi immobile a fissarlo andarsene con passo serrato dopo essersi liberato il polso.
Dracyan ce l'aveva messa tutta per consolarmi. Dopotutto, sapeva e sa benissimo, nonostante io non glielo abbia mai rivelato apertamente, quali erano i miei veri sentimenti per Samuru.
<< E ti ha lasciata cosi'?! Io lo avevo detto che era un poco di buono! >> dice Sumi stringendo i pugni << E tu che volevi solo essere gentile! >>
<< E' tutta colpa mia... Ne sono sicura... Anche se non so' bene che cosa ho combinato di cosi' terribile da farlo arrabbiare cosi' tanto... >> dico io abbassando lo sguardo.
<< Forse so' perche' e' tanto arrabbiato con te! >> urla Sumi esaltata zompando in piedi << Ti ricordi che cosa e' successo lunedi'?! >>
Come avrei potuto dimenticarlo?! Me lo aveva riportato alla memoria per l'intera settimana. Stavamo giocando con i nostri amici e i loro B-Daman nella piazza e c'erano anche Samuru e, destino nato dal suo atto di pentimento, Novu. Io ovviamente sono stata una dei pochi che lo aveva perdonato e Samuru uno dei molti che continua a guardarlo in cagnesco sperando che si sgretoli a terra. Avevo appena battuto Yuri e mi ero offerta di andare a prendere dei gelati per tutti proprio insieme a Sumi. Stavamo per raggiungere la gelateria quando non so' per quale insulso scherzo del fato mi ritrovo a terra dolorante con un ginocchio che sbucciato era dire veramente poco.
<< Tu resta qui. Vado a prendere dell'acqua. >> disse Sumi andandosene e lasciandomi seduta su una pachina alla merce' di chiunque anzi dell'unica persona che i miei compagni non mi avrebbero mai augurato di incontrare in una situazione del genere.
<< Riki-chan?! Che cosa e' successo?! >> chiese Novu sorpreso e onestamente preoccupato con in mano una bottiglia d'acqua gelata.
<< Ecco... Ho fatto un ruzzolone e mi sono sbucciata un ginocchio... >> dissi io sorridendo imbarazzata per poi indicare teatralmente la zona dolorante << Che stai facendo?! >>
Era praticamente a distanza di due centimetri dal mio ginocchio e lo osservava con fare quasi ossessivo, ma non si limito' a quello, infatti all'improvviso, ma comunque con una certa delicatezza, mi stese la gamba dicendomi:
<< Dimmi se ti brucia. >>
Inizio' a versarmi sulla ferita il contenuto freddo e ristoratore della sua bottiglia bagnandomi quasi tutta la gamba e la scarpa del piede poggiato a terra. Arrivato a meta' bottiglia si fermo' e dopo averla chiusa me la passo per poi iniziare, provocandomi on rossore tale da aver convinto le macchine per strada a fermarsi all'improvviso, a soffiare sul ginocchio con una dolcezza tale da farmi dimenticare ogni possibile dolore.
<< Va meglio? >> chiese lui tirando fuori uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
Cosa che non potevo non negare era la sua capacita' di ammaliarmi nei modi piu' smisurati, peccato che solo da poco ero riuscita a rendermi conto dei suoi veri sentimenti nei miei confronti e dell'essere oltre al potere uno degli obbiettivi, per mio volere, irragiungibili della sua lista.
<< S-si... Gra-z-zie... >> balbettai io arrossendo per poi sorridergli con dolcezza << Samuru?! >>
Non sapevo da quanto tempo ci stesse osservando e soprattutto rimarra' per me un eterno mistero la sordita' e la cecita' che mi si sono sviluppate quel giorno rendendomi impossibile la percezione del suo arrivo. Era apatico come sempre ma non si poteva non sentire l'aura di furia omicida che lo ricopriva da capo a piedi.
<< Non e' come sembra?! >> esclamai io arrossendo.
<< La stavo solo aiutando a sciacquarsi la ferita. Invece di prendertela con entrambi come al tuo solito perche' non ci dici dov'eri quando lei si e' fatta male? >> disse Novu posizionandosi davanti a lui a braccia incrociate guardandolo truce.
<< Ragazzi? Perfavore? Non esageriamo... Non e' successo niente di grave... >> dissi io balbettando a pena sentendomi a disagio.
<< Ti ricordo che il tuo fidanzatino qui ci ha preso in giro piu' di una volta e tu per tutta risposta non solo lo perdoni ma ti lasci anche curare le ferite da lui! Io me ne vado! Ci vediamo domani all'arena... Per quanto riguarda te... Fatti vedere di nuovo in giro e giuro che ti faccio crollare il soffitto in testa. >> disse lui andandosene furioso.
<< Probabilmente crede che tu e Novu abbiate una relazione e quindi le cose gli girano un po'. >> disse lei facendomi sgranare gli occhi.
Non ci capisco piu' niente ormai. L'unica cosa che so' e' che lui e' arrabbiato con me e che se veramente e' convinto che sono fidanzata con " mister perfezione " devo assolutamente spiegargli come stanno le cose, ovvero che tengo di piu' a lui che a Novu e che comunque non e' nel mio stile portare rancora verso gli altri. Scatto in piedi sotto gli occhi devastati di Sumi, intenta a chiedermi il motivo del mio balzo felino e allo stesso tempo a recuperare fiato dopo l'ipotetico infarto che le ho causato, e corro via come un fulmine con Dracyan che non riuscendo piu' a trattenersi inizia a farsi sfuggire una serie di " Ahio! " nel sbattere la faccia e la schiena blu contro il tessuto della borsa. Mistero del giorno: dove diavolo sto' andando?! Sto' cercando Samuru qui in giro senza neanche sapere se e' in citta'. Non mi resta altro da fare che dirigermi nell'unico posto nel quale sarei sicura di trovarlo e dopo l'ennesima delusione dare pace a Dracyan e tornarmene a casa con lui in mano. La mia velocita' mi sorprende e il modo nel quale Dracyan sta mugulando dal dolore nel tentativo di non urlare mi fa ridere quanto sentirmi in colpo. C'impiego pochi minuti a raggiungere la mia meta, almeno credo, data la mia orribile concezione del tempo. Vedo le onde infrangersi leggiadre sulla spiaggia spopolata e illuminata dal tramonto quanto dal faro, che a pochi metri da me la costeggia rendendo gli scogli, per il confronto, piu' imponenti del normale agli occhi dei passanti, e sorrido inebriandomi dell'odore salmastro che mi circonda accompagnata dai versi dei gabbiani in volo. Da quando e' rimasto ferito, dopo essere caduto giu' dalla scogliera, Samuru ha iniziato a passare ore e ore del suo tempo a contemplare il paesaggio marittimo della sua quanto della mia area, senza dirlo apertamente a nessuno, neanche a me, che l'ho scoperto per caso qualche giorno prima andando a giocare a pallavvolo in spiaggia con delle compagne di classe. Non mi ha mai spiegato il motivo di questa sua nuova e unica mania e ho deciso di non indagarci affondo come faccio di solito. Un mistero sara' pure un mistero, ma la privacy e' pur sempre privacy, e io, in confronto ad altre persona che ho gia' nominato, so' rispettarla. Scruto la spiaggia affannata e rattristata, poiche' non vedo segni di vita, se non qualche gabbiano o granchio, nelle vicinanze. Sto' per girarmi e tornare a casa con una dominante delusione negli occhi quando il mondo intero si schiera dalla mia parte facendomi sentire, nonostante il fracasso delle onde e lo starnazzare dei gabbiani, dei passi leggeri, ma comunque abbastanza pesanti, avendoli sentiti affondare nella sabbia. Mi volto di scatto e lo vedo. Il mio cuore smette di battere all'improvviso, mentre lo vedo avvicinarsi con lo sguardo basso e l'espressione pensierosa. Non riesco a muovermi. La paura mi ha paralizzato come una statua di pietra. Lui, fatalita', alza la testa e mi guarda con sguardo atono e allo stesso tempo contrariato, pronto per girare i tacchi e andarsene, cosi' disperata scendo le scale e gli corro incontro urlando:
<< No! Samuru?! Aspetta ti prego! >>
Sento la sabbia farsi largo tra il tessuto del calzino e qualsiasi materiale componga le mie scarpe, mentre senza grazia lo raggiungo rischiando quasi di finirgli addosso.
<< Che cosa vuoi? >> dice freddo voltandosi mentre tento di riprendere fiato.
<< Ti prego... Non andare... Voglio solo... Parlare... >> dico tra un respiro e l'altro, dovuto piu' all'ansia che alla corsa.
<< Non abbiamo niente da dirci. >> dice lui.
<< E invece si! Tu mi stai evitando! Non so' per quale motivo, ma se centra Novu ti assicuro che non c'e' niente tra di noi! E ma ci sara' santo cielo! Io... Io... Non voglio perdere la nostra amicizia... E se. Se e' questo il problema io... >> dissi io ormai in palla mentre il suo silenzio glaciale mi polverizzava lo stomaco.
<< Non e' questo il problema. Sei completamente fuori strada. >> dice lui ad un certo punto facendomi sgranare gli occhi.
<< Ma allora qual'e'?! Spiegamelo! Evitami pure se vuoi in futuro, ma almeno dammi un motivo per essere scacciata cosi'! >> urlo io trattenendomi a stento dal piangere come una fontanella.
<< Sara' di nuovo come in passato... Ho passato la mia vita cambiando casa e perdendo amici di continuo a causa delle stupide ricerche di mio padre... E ora... Ora anche tu pendi dalle sue labbra come gli altri! Tu e i tuoi misteri! Lo seguirai nelle sue spedizioni passando da un paese all'altro senza un attimo di pausa. E io... Ti perdero' per sempre. Non bastava la lontananza delle nostre aree... Ci si doveva mettere di mezzo mio padre! Per una volta che mi capitava una cosa bella nella vita, lui doveva portarmela via ovviamente. >> dice al vuoto con tono distrutto e furente prima di rivolgersi a me con sguardo fiero e indifferente pronto a lasciarsi tutto alle spalle abbandonandomi su questa spiaggia in balia del senso di colpa << Ma non penso che tu possa capire. >>
<< No! Che cosa dici! Sarei disposta a rinunciare a tutti i misteri del mondo pur di starti vicino! Non ho mai pensato di... Di... >> esclamo io tremante afferrandolo per il polso con entrambe le mani << Quello che voglio e' che tu sia felice e... >>
Non faccio in tempo a terminare il mio farfugliamento disperato che lui mi stringe a se con forza e delicatezza insieme, facendomi sussultare e sgranare gli occhi dall'imbarazzo. Sento il battito del suo cuore a pochi centimetri dal mio e sembrano accordarsi avvicenda alla ricerca di una melodia tutta loro. Il vuoto ci avvolge. Siamo solo io, lui e nessun'altro, neanche Dracyan e Dravise, che per rispetto sono rimasti in silenzio tutto il tempo, come due vecchiette di paese intente ad osservare la piazza dal balcone di casa in cerca di nuovi pettegolezzi da servirsi al te' delle cinque.
<< Davvero... Sono la cosa piu' bella che ti sia mai capitata nella vita? >> dico io in un sussurro distruggendo il momento.
Lo sento perdere il supporto dei propri polmoni prima di essere allontanata per le spalle e fissata nel punto sbaiato: le scarpe. Tiene la testa china e difficilmente la gente e' in grado di farlo sentire indifeso e sbarrato come sono riuscita incoscentemente, io, in questo momento. La sua presa sulle mie spalle si fa sempre piu' forte mentre il suo volto leggermente si va ad alzare per incontrare il mio sguardo.
<< Riki... Tu sei la cosa piu' bella che mi sia mai capitata. >> dice all'improvviso scandendo parola dopo parola senza scomporsi o scomporre la stessa frase.
Cerco di recuperare la sensibilita' ad ogni parte del colpo perche' per me, sentire quelle parole, e' stato come essere scaraventata, finalmente, fuori da un tornado. Un tornado che rappresentava una delle mie paure piu' grandi, quella di non essere mai stata niente per lui fino a questo momento. Lui e' sempre stato, e lo rimarra' per sempre, uno dei misteri piu' grandi che il destino abbia cercato di offrirmi. Non saro' mai in grado di decifrarlo e dopo aver sentito queste parole, chiavi di un Samuru che saro' destinata a conoscere sempre di piu' d'ora in avanti, non ho piu' voglia di provarci. Lui e' il mio mistero piu' grande e se lo risolvessi forse rischierei di perderlo per sempre. Mi avvicino a lui e gli schiocco un leggero bacio sulla guancia facendolo avvampare in una smorfia stranita e imbarazzata per poi ridere di gusto di fronte a quella visione.
<< Dovrebbero vederlo! Il grande Samuru Shigami, signore del fuoco rapido, che si fa mettere a disagio da un bacetto. >> dico io facendolo arrossire ancora di piu'.
<< Smettila di ridere. Non e' poi una cosa cosi' eccezionale... >> dice lui nel tentativo di recuperare parte della sua freddezza andata in fumo.
<< Sara'... Ma sei ancora piu' carino quando sorridi. >> dico io con una nonchalance invidiabile.
<< S-sei... Molto... Diretta. >> dice lui distogliendo lo sguardo.
<< Pensavo mi conoscessi. Dai... Se non hai ancora mangiato, puoi farlo da me. Mamma oggi ha prepar... >> non faccio in tempo a finire la frase in questione che mi sento trascinare di scatto in avanti per il braccio.
Non chiudo gli occhi, nonostante cio', ci metto un po' a realizzare la situazione: Samuru mi ha appena baciata anzi mi sta ancora baciando. Lui ha gli occhi chiusi e, come in ogni cosa che fa, e' completamente concentrato. Non posso dire con certezza che questo sia il mio primo bacio data la mia capacita' di estraneazione dal mondo reale pari a quella degli indovini, pero' posso considerarlo tale poiche' dato all'unica persona che mi sia piaciuta a tal punto da farmi venire le emicranie a furia di battere la testa da qualche parte. Ci allontaniamo a vicenda e ci fissiamo apatici e insicuri. Nessuno dei due vorrebbe spiccicare parola al momento pero' non mi sembra il caso di restare fermi cosi' per piu' di una ventina di minuti, soprattutto contando che all'interno delle scarpe mi si sta formando una spiaggia privata.
<< Ti accompagno a casa. >> dice secco lui prima che io possa proferire parola.
<< Rimani a mangiare? >> chiedo io innocentemente.
<< Vedremo... >> dice lui prendendomi la mano ed incamminandosi verso la scalinata dall'altro lato della spiaggia.
Questo e' quello che e' successo. Non so' ancora se siamo fidanzati o no, ma se Sumi mi chiedesse qualcosa a proposito di questa meravigliosa giornata io le direi che si tratta di " un mistero ".

Angolo di un'autrice golosona...
Ciao a tutti i pochi che leggeranno, mi chiamo DreamAngel24 ed la prima volta ( e spero non ultima... ) che scrivo in questo fandom. Non mi considero una vera e propria fan della serie in se, pero' non posso fare a meno che adorare i vari personaggi e le loro personalita' e caratteristiche, che mi portano a disegnarli molto spesso. Ho scelto la gender bender proprio per un disegno che ho fatto e non pensavo di potermi prolungare cosi' tanto nello scrivere questa fic. Spero solo che non presenti errori gravi e che non sia da rigetto ( fiducia interiore = 0 )
Un abbraccio
Dreamy
   
 
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