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Autore: kanejvibes    05/01/2015    6 recensioni
Non disse niente, nemmeno una parola, e non perse tempo: mi spinse contro gli armadietti e mi baciò, con passione, con forza, con sentimento.
[...]
Il mondo si era spento nell'istante in cui mi aveva guardato e avrei continuato a baciarlo per sempre.
Ne avevo bisogno. Avevo bisogno di lui e del suo contatto.
Dopo minuti, che mi sembrarono millesimi di secondo, si allontanò, per riprendere fiato, ma di poco, rimase comunque vicinissimo a me.
"Il tuo amichetto potrà anche conoscere tutto di te, ma sa che era questo il tipo di bacio che hai sempre sognato e non uno dolce e smielato da film? Sa che saresti così pazza da abbandonare tutto e andartene, se solo lo volessi? Sa che tieni più ai tuoi stupidi amici che a te stessa, mmh? Lo sa? ", mormorò, con il fiato corto, fissandomi intensamente negli occhi, mentre mi teneva stretto il viso tra le mani.
"Sa che mi hai quasi visto nudo?", fece poi, rompendo quell'atmosfera fin troppo seria che si era creata.
Risi di gusto, portandomi una mano alla bocca, e lui sorrise, lasciandomi andare il viso.
"Sa che mi fai impazzire?", sussurrò, più piano, sfiorandomi dolcemente la guancia.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Prologo

"Ups".
Qualcosa cadde a terra, dei libri probabilmente, provocando un rumore sordo.
Mi voltai, confermando la mia teoria: dei libri erano caduti, proprio a qualche metro da me.
Zayn Malik era fermo davanti all'armadietto di uno del secondo anno e lo stava fissando con uno sguardo divertito, firmato dal quel suo solito sorrisetto arrogante.
"Che fai, non li raccogli?", provocò il ragazzo, osservando quei libri che sicuramente aveva fatto cadere lui.
Scossi la testa e roteai gli occhi, interrogandomi sul perché esistessero individui del genere.
"Z-Zayn...i-io non...", balbettò il ragazzo, prima che il moro, sbattesse una mano sull'armadietto.
"Ti ho detto di raccoglierli!", esclamò, leggermente irritato per non essere stato ascoltato subito.
Scossi di nuovo la testa e chiusi velocemente l'anta del mio armadietto, avvicinandomi a loro.
"Lascialo in pace, idiota", dissi, fredda, assottigliando gli occhi verso Malik.
"L'hai sentita? Raccogli i tuoi libri e sparisci, sfigato", ribatté lui, rivolto verso la sua ultima vittima, ridacchiando.
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e si volatilizzò.
"Veramente, dicevo a te, idiota", affermai, incrociando le braccia per assumere una posizione di sfida.
Il moro si passò una mano tra i capelli e sorrise, avvicinandosi a me, anche troppo.
"L'avevo capito, tesoro, volevo solo darti la possibilità di cambiare la tua risposta", sibilò, fissandomi con occhi pieni di veleno.
Alzai le sopracciglia e lo guardai, annoiata.
"Oh, lo senti? La mia risposta non è cambiata, idiota", continuai a punzecchiarlo, soffermandomi sull'ultima parola.
"Ripetilo ancora e te ne pentirai", mi avvertì, duro, avvicinandosi di più a me, se possibile, credendo che sarei indietreggiata, ma non mossi un muscolo.
"Ti sei offeso, forse, idiota?".
Non è che mi divertissi a provocare i bulli come Malik o cose così, ma ormai l'avevo visto così tante volte dar fastidio ai più deboli che non riuscivo a trattenermi. La mia lingua faceva tutto da sola.
Probabilmente me ne sarei dovuta andare perché sembrava davvero furioso, ma ero troppo orgogliosa per farlo.
La sua mascella si contrasse un paio di volte e fui certa di averlo visto chiudere i pugni, ma poi improvvisamente scoppiò a ridere.
Quando finalmente, dopo secondi che mi sembrarono interminabili, smise di ridere, mi si avvicinò all'orecchio per sussurrare qualcosa.
"Non giocare col fuoco, piccola. Sappiamo tutti come va a finire".
Pronunciò quelle parole con calma, con controllo, silenziosamente, ma mi arrivarono all'orecchio come una bomba atomica.
Deglutii, mentre lui si distanziava, mi osservava senza più alcun sorriso a solcargli il volto e si voltava per andarsene.
Probabilmente, mi ero appena messa contro alla persona sbagliata.
Scossi la testa, cacciando via i pensieri e raggiunsi i miei amici a mensa.
"Ehi, uccellino", mi salutò Harry, che fu il primo a vedermi.
Gli sorrisi, dimenticandomi per un attimo di tutto: c'era solo lui, solo il suo sguardo, il suo sorriso, i suoi occhi, quegli occhi così belli da togliere il fiato.
"Ciao, Har".
"Ciao, Greer", fece la mia migliore amica, quando mi sedetti vicino a lei.
"Ehi, Amanda", ribattei, scostando lo sguardo dal riccio.
Layla, l'unica che non stava sorridendo, si limitò ad un segno con la testa.
"Sei in ritardo, Greer", quasi sibilò, portando gli occhi di nuovo sulla sua insalata.
"Sì, scusate, ero tornata agli armadietti per posare delle cose", dissi, leggermente irritata dal suo tono.
"Non ti devi scusare", intervenne subito Harry, allargando il sorriso, che ancora solcava le sue bellissime labbra.
Harry era il mio sogno. Beh, era il sogno di tutte, dopotutto.
Aveva ottimi voti, era presidente del consiglio studentesco e capitano della squadra di football della scuola, per non parlare del suo aspetto, che avrebbe fatto invidia ad una divinità, ma questo non era niente se comparato al suo carattere: era sempre disponibile e generoso con tutti, se avevi bisogno di un consiglio o di una spalla su cui piangere non si tirava mai indietro, era sincero, divertente, ma serio quando ce ne fosse stato bisogno.
Non aveva difetti o, almeno, non gliene avevo trovato nemmeno uno fino a quel momento.
"Ti ho preso la pizza ai peperoni, la tua preferita", continuò, cacciando via i miei pensieri, mentre mi porgeva un piatto.
"Oh, grazie", risposi, notando che lui aveva preso soltanto una margherita.
"Ma è anche la tua preferita...perché non l'hai presa?", ripresi, confusa.
Harry che rinunciava alla sua pizza preferita era strano. Strano forte.
"Beh, era l'ultima. E ho pensato di lasciartela".
Annuii, abbozzando un sorriso che non fu nemmeno lontanamente simile al suo, ma piuttosto goffo e stupido, accompagnato da un leggero colorito rossastro delle mie guance.
"Oh, beh, oggi i miei non ci sono. Vi va di passare da me? Posso affittare un film e preparare quintali di pop corn!", esclamai, cercando di cacciare via il mio imbarazzo dopo quella scena da completa ebete.
"Sembra un'ottima idea! Ci sto", rispose Harry, raggiante.
"Sì, certo!", si unì Mandy, sorridendomi.
"Oh, mi dispiace, ma io non posso. Mio padre mi ha comprato un cavallo e arriverà oggi, così gli ho detto che avrei cavalcato insieme a lui", fece Layla, leggermente irritata dal mio precedente dialogo con Harry.
"Ma se tu odi i cavalli!", commentai, stranita, corrugando la fronte.
"Io amo i cavalli!", ribatté, come se il mio commento l'avesse sconvolta.
"E' una coincidenza che anche Harry li ami?", sbottai, quasi grugnendo.
Non è che odiassi Layla, eravamo più o meno amiche dai tempi delle elementari, eravamo inseparabili: le maestre per togliere le mani di una dai capelli dell'altra dovevano pregare in non so quante lingue.
"E' una coincidenza che la sua pizza preferita sia anche la tua?", ribatté lei a tono, con aria di sfida.
"Ok, ragazze, calme. Ma è vero, io amo i cavalli. Perché non mi hai detto che ne avresti comprato uno?", fece Harry, voltandosi verso di lei.
Mi appoggiai allo schienale della sedia, osservandoli.
"Beh, volevo farti una sorpresa. Che ne dici, oggi vieni da me così possiamo cavalcare insieme?", gli chiese, mordendosi il labbro inferiore.
"Ma non dovevi cavalcare con tuo padre?", intervenni io, acida.
Entrambi ignorarono il mio commento, anche se Layla mi rivolse un'occhiataccia.
"Oh, mi piacerebbe, ma ormai ho detto a Greer che sarei andato da lei, magari un'altra volta".
Avrei fatto la linguaccia a Layla, con aria vittoriosa, se non fosse stato per il tono seriamente dispiaciuto di Harry.
Voleva davvero cavalcare quello stupido cavallo.
Sospirai, senza parlare per un attimo.
"Non importa, Har, davvero. Possiamo guardarlo un altro giorno", feci poi, arresa, iniziando a mangiare silenziosamente.
"Sei sicura?".
Annuii, mentre Layla si abbandonava ad un sorriso soddisfatto.

*

Quando finimmo di mangiare, io e Amanda salutammo gli altri, dirigendoci verso l'aula della nostra prossima lezione.
"Non te la prendere,  domani Harry si sarà stancato persino dei cavalli, dopo aver passato il pomeriggio con Layla", commentò lei, sorridendomi.
Sospirai, per niente sollevata.
"E' che...mi dà fastidio che lei cerchi sempre di essere la migliore, capisci?".
"Ovvio, dato che ti piace Harry", rispose, continuando a camminare con nonchalance.
Mi fermai.
"Che hai detto, scusa? Ha-Harry non...", mi bloccai, quando lei mi guardò con un sopracciglio alzato.
"Sono la tua migliore amica, Greer, ti conosco", disse, facendomi annuire.
"Sono messa male, vero? Insomma lui...non ne ha la più pallida idea e...non credo di piacergli, non in quel modo, almeno...", sospirai, rassegnata.
"Beh, magari no, ma tu sei meravigliosa, sei sempre allegra, gentile e davvero una tosta, penso che potresti essere il suo tipo", commentò, facendomi ridere.
Alzai le spalle.
"Tranquilla, non serve che mi tiri su di morale, so di non avere speranze. Mi vedrà sempre e solo come la sorellina piccola".
"Ah, ma finiscila, lui...". Amanda si interruppe, appena qualcuno ci mise le braccia intorno al collo.
"Ehilà, Smith", cantilenò la voce allegra di Zayn Malik, mentre lui ignorava completamente Amanda, nonostante le tenesse un braccio sulle spalle.
Rimasi un attimo imbambolata a fissarlo. E ora che voleva quell'idiota?
"Sparisci, Malik", sbottai, fulminandolo con lo sguardo.
"Oh, no. Non mi hai ancora presentato la tua amica", disse, con finto fare dispiaciuto, lanciando una veloce occhiata ad Amanda, che si era irrigidita non appena l'aveva visto.
Mi divincolai della sua presa e lui lasciò andare anche Mandy, che indietreggiò inconsciamente, con gli occhi sgranati.
"Ma che diavolo vuoi?", tuonai, assottigliando gli occhi.
Lui alzò le spalle con nonchalance e sorrise, per poi mettere le mani in tasca.
"Niente, volevo soltanto avvisarti che, grazie alla tua bravata di stamani, adesso sono piuttosto incazzato e, quindi, grazie a te, all'uscita della scuola me la prenderò con i primi due sfigati che incontrerò. Oh, ma non sentirti in colpa per le ossa che gli spezzerò. Un mesetto o poco più col gesso e tornerà tutto come prima", disse, estremamente divertito, prima di andarsene e lasciarmi a bocca aperta.
Guardai Amanda, che, dopo le sue parole, aveva sgranato più che mai gli occhi.
"Ma...che...cosa...cosa...si può sapere che cosa cavolo hai fatto a Zayn Malik?", balbettò, prima di tornare in sè, fin troppo seria.
Roteai gli occhi.
"Beh, potrei essere intervenuta mentre dava fastidio ad un ragazzo. Non ho potuto farci niente!".
"Ah, sì? Non so se l'hai sentito bene, ma mi pare che abbia parlato di rompere le ossa a qualcuno! Ma cosa ti è saltato in mente? Sei impazzita per caso? Impicciarti degli affari di quel...quel mostro. E' pericoloso, cazzo", esclamò, scuotendomi.
Mi divincolai dalla sua presa, indietreggiando.
"Te l'ho detto, è stato più forte di me. Ma...ma lo fermerò...io non gli permetterò di fare del male a qualcuno...per colpa mia", mormorai, toccandomi nervosamente le ciocche di capelli che uscivano dalla mia coda.
"Ma ti senti? Credi che andare là sia la cosa più saggia da fare? Lascialo in pace, ok? E' pericoloso. E poi pensi che, anche ammesso che tu riesca a fermarlo oggi, potrai fermarlo domani e il giorno dopo e quello dopo ancora?", sbottò, quasi impazzita. Glielo leggevo negli occhi, era seriamente preoccupata per me.
"Quello ti farà del male", continuò, evitando perfino di ripetere il suo nome.
"Promettimelo. Promettimi che non proverai a fermarlo questa volta", ripetè, fissandomi.
Mi morsi il labbro.
"Greer!".
"Ok, ok! Te lo prometto", sbottai, voltandomi per sospirare.
Non so nemmeno il perché promisi, dato che ero certa che dopo qualche ora mi sarei ritrovata fuori dalla scuola per fermare Malik. Tanto per sentirmi ancora di più in colpa.
Beh, ma, dopotutto, le promesse sono fatte per essere infrante, no?



 
Ehilà
Beh, non so bene cosa dire, anche perché sono secoli che non mi faccio sentire, ma comunque, eccomi di nuovo qui! Ho da un bel po' l'idea per questa ff e finalmente mi sono decisa a pubblicarla. 
Spero che vi piaccia e vi ringrazio in anticipo se la leggerete.
Lasciatemi una piccola recensione per farmi sapere se vi piace.
Intanto vi lascio il link delle altre mie storie:

What's wrong with you? (
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2173788&i=1 )

My life with you (
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1929237&i=1 )

E il suo sequel (sospeso, purtroppo), I'm walking around with just one shoe ( http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2355753&i=1 )

By hook or by crook (
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1798584&i=1 )


Poi vi consiglio vivamente di passare dall'account di
ohizajn, che scrive divinamente. 
(
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=553727 )

Beene, vi saluto per il momento.
Al prossimo capitolo!
Baci,
Vale. :)



 Greer  (Marie Avgeropoulos)




E Zayn 
 
  
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