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Autore: koorime    16/11/2008    6 recensioni
Remus vuole studiare ma Sirius non è proprio delle stesse intenzioni. Una cosuccia carina se si è in cerca di un po' di coccole e tenerezza.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vecchia shottina che ho ripescat

 

 

Vecchia shottina che ho ripescato ed affidato alle manine sante della mia beta che paziente l'ha rimessa a posto. Quindi un grazie enorme va quindi a Thalia per la pazienza che sta dimostrando a stare dietro alle mie storie. Grazie mille tesoro, sei un angelo *hug*

Per tutti gli altri: buona lettura, Yu.

 

 

Distrazioni

 

Seduto a gambe incrociate su un grande letto sfatto, Sirius giocherellava con la piuma facendola roteare tra le dita o tenendola in equilibrio sulla punta del naso. Era profondamente assorbito in quest’ultima pratica quando la voce del compagno lo distrasse, facendogliela cadere in grembo e macchiandogli l’addome nudo.

-Sirius, non distrarti.-

Il moro sbuffò riagguantando la pergamena abbandonata lì accanto e scoccando un’occhiata annoiata al giovane che gli dava le spalle.

Remus era steso su un fianco, di traverso, poggiando la testa sulla mano, il cui gomito puntellava il materasso, e sfogliava concentrato un volume di Pozioni su cui, di tanto in tanto, annotava qualcosa ai margini delle pagine.

-Non mi ero distratto.- Borbottò offeso -Ho finito.-

-Allora comincia con queste.-  Senza neanche voltarsi Remus gli porse un fascio di pergamene piene zeppe di annotazioni che fecero gemere Sirius di frustrazione.

-Ma le conosco a memoria!- Piagnucolò infatti, ma fu subito interrotto dall’altro che, senza smettere di scribacchiare in un angolo del libro, spiegò:

-Lo so, per questo adesso mi interrogherai.-

L’animagus sbuffò, ma diede una rapida controllata agli appunti del suo ragazzo e cominciò con le domande. Fu durante la spiegazione della Legge di Golpalott che il suo sguardo cadde su qualcosa di decisamente allettante. Sirius sorrise  appena, accarezzando con lo sguardo la linea sinuosa del sedere che si mostrava a lui in tutta la sua magnificenza, fasciato solo di  un paio di slip bianchi.

-Non distrarti Sirius!- Lo ammonì il castano schioccandogli due dita davanti al viso, ma rimanendo comunque voltato di spalle. Sirius ritornò alla realtà, strappato a viva forza da una meravigliosa fantasia fatta di baci languidi ed occhi tentatori, carezze tremule, gemiti e sospiri frammentati.

Il moro ebbe il buon gusto di arrossire ma brontolò comunque –Ti stavo ascoltando.- Incrociando le braccia al petto.

Lo sbuffo scetticamente divertito di Remus lo raggiunse in pieno, facendolo ringhiare.

-Caratteristiche dell’Amortensia.- Domandò a denti stretti senza distogliere lo sguardo  dalla nuca dell’altro che cominciò ad esporre con calma.

-L’Amortensia è caratterizzata da una luminosità madreperlacea e dal vapore che sale in spirali, prendendo un profumo diverso a seconda di ciò che ci attrae. Considerato il più forte filtro d’amore, l’Amortensia...-

La voce pacata di Remus si tramutò lentamente in un mormorio di sottofondo mentre la sua mente navigava di nuovo libera verso lidi libidinosi, fatti di sudore, sesso e pelle marchiata da graffi e morsi.

-Sirius! Dannazione, vuoi concentrarti? Tra meno di un mese abbiamo i M.A.G.O!-

Il moro si riscosse nuovamente, trovandosi faccia a faccia con il suo visibilmente irritato fidanzato, e gemette di frustrazione.

-Rem ti prego, basta. Sono esausto.- Lo implorò –E poi conosci tutto, non c’è motivo di continuare.-

Il castano lo fissò ancora per qualche secondo per poi sbottare:

-Che ne sai? Neanche mi hai ascoltato. Ti sei distratto in continuazione.-

L’altro sbuffò.

-Sono più di due ore che ti ascolto! E poi...- Continuò calando di un tono la voce e scoccandogli una maliziosa occhiata di apprezzamento –Non è colpa mia se la tua presenza mi distrae.-

Gattonò verso di lui, facendolo distendere supino ed imprigionandolo sotto di sé. Il licantropo alzò ironico un sopracciglio.

-Dunque sarebbe colpa mia adesso?-

Con un assenso del capo, Sirius si piegò su di lui baciandogli lievemente le labbra piene e mormorando roco –Non sai quanto.- Ricevendo in risposta una risatina sommessa.

-E quindi ‘cosa’?- Chiese il Caposcuola allacciando le braccia al collo del suo ragazzo -Mi merito una punizione?- Insinuò mellifluo.

-Mmmh...- Gemette lievemente l’altro –Non mi tentare.- E ricoprì di soffici baci quel viso amato.

-Perché?- Continuò imperterrito Remus, soffocando un gemito, mentre Sirius scendeva lentamente lungo il collo.

-Perché potresti non riprenderti adeguatamente in fretta per i M.A.G.O.-

Remus tentò invano di trattenere la risata spontanea che scaturì, ma questa sfuggì dalle sue labbra spandendosi per l’aria e morendo infine mescolata ad un sospiro frammentato, quando sentì la calda lingua del moro torturare un quadratino di pelle decisamente sensibile nella conca della spalla.

Sorrise malandrino -Correrò questo rischio.- Ed spostò la testa di lato, esponendosi così maggiormente all’altro. Sirius ghignò sulla sua pelle prima di attaccarla nuovamente, ringhiando deliziato.

Nella foga del momento il libro cadde per terra con un leggero tonfo, seguito poco dopo dagli appunti che scivolarono lentamente un po’ più in là, ormai completamente dimenticati.

 

 

 

***

 

 

Allora? Me lo lasciate un commentino? ^_-

   
 
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