This electric feeling

 

 

“Come closer if you got the time
The obsession makes me lose my mind
And I'm thinkin' that there's something wrong with me […]

 

This electric feeling that I get
Is taking all of me
I can't let go now I possess
It dumps reality
And I need to find the answer”

 

 

This Electric Feeling – Sheppard

 

 

 

“Ecco fatto. Adesso fai anche tu parte del club ‘Belle cicatrici per belle ragazze’.”

Cambiare la medicazione non era stato troppo difficile seguendo le istruzioni del medico legale, la quale l’aveva praticamente costretta per non dover tornare in ospedale dopo il ricovero di circa una settimana.

“Grazie.” Rispose semplicemente mentre la detective finiva il suo lavoro, facendo aderire bene il cerotto alla pelle diafana della donna.

“Di nulla.” Iniziò la mora, abbassandole il lembo della camicetta rossa e iniziando a raccogliere da terra ciò che aveva utilizzato “Però la prossima volta voglio che tu vada a farti vedere da un vero dottore, in modo che possa controllare la sutura.”

Fece per rialzarsi, ma non ci riuscì.

Maura si era sporta dal divano, appoggiando ambedue le mani sulle sue spalle.

E ora la stava baciando.

Jane spalancò gli occhi per la sorpresa, interrompendo dopo pochi attimi quel contatto.

“A-aspetta che… Che stai facendo?” balbettò, ritrovandosi inevitabilmente ad arrossire.

La dottoressa la osservava intensamente, la bocca leggermente socchiusa.
Gli occhi stranamente insicuri.

“Non lo so. Credo che io stia semplicemente seguendo il mio istinto.”

Si avvicinò di nuovo, lentamente questa volta, quasi a darle il tempo di ritrarsi da ciò che sarebbe venuto dopo.

E invece tutto ricominciò.

Finiscila detective Rizzoli.

I baci si fecero tutto di un colpo più intensi.

Devi.

La mora si sollevò piano piano da quella scomoda posizione, sedendosi a fianco dell’amica.

Fermarti.
Sentì la sua stessa mano raggiungere il collo, inerpicarsi fra i capelli mossi e perfetti.

Ora.

“Non ci riesco.”

Le parole le uscirono come un soffio mentre prendeva fiato.

“A fare cosa?” domandò Maura, allontanandosi di qualche millimetro.
“Smettere di baciarti.” Ammise Jane.

“Se ci pensi, nessuno te lo ha chiesto. Inoltre credo che in questo momento il rilascio di endorfine nel mio corpo sia davvero salutare alla ferita.”

Jane Rizzoli era una donna, ma si considerava prima ancora una detective.

Sempre alla ricerca di indizi e verità, di spiegazioni per ogni crimine commesso.

Eppure in quel momento tutto le sembrò ovvio, senza bisogno di investigare troppo.

“Chi sono io per andare contro gli ordini di un medico.”

 

Potrei veramente amare Maura Isles.