Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: Marina Swift    05/01/2015    4 recensioni
{ RanMasa | OOC per sicurezza, ditemi voi } { Dedicata a Beta-chan, a Ale_chan_23 e a SounounaCattivaStella } { Marina Swift sotto un altro nick (?) }
Kirino sta cercando di godersi una tranquilla giornata di vacanze, ma qualcosa, anzi, qualcuno, cambierà drasticamente il suo clima di calma.
Dal testo:
Kirino Ranmaru poteva assolutamente dire di amare l’inverno.
Relax, pace, stare al calduccio sotto il morbido plaid rosso carminio che tanto adorava...
Le vacanze erano assolutamente favolose.
Il rosa, per avere ancora più libertà, decise di sciogliersi i capelli, lasciandoli cadere morbidamente sullo schienale della poltrona beige, accoccolandosi ancora meglio.
Assaporò ogni istante di quel momento di calma, concentrandosi sul rumore delle auto che passavano sotto casa sua, del chiacchiericcio della gente, del crepitio del fuoco del caminetto, e del dolce e soave suono delle note di una chitarra.
Un momento… una chitarra?

Enjoy!
Maricchan ~
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Do you want to play the guitar?
 
Kirino Ranmaru poteva assolutamente dire di amare l’inverno.
Relax, pace, stare al calduccio sotto il morbido plaid rosso carminio che tanto adorava...
Le vacanze erano assolutamente favolose.
Il rosa, per avere ancora più libertà, decise di sciogliersi i capelli, lasciandoli cadere morbidamente sullo schienale della poltrona beige, accoccolandosi ancora meglio.
Assaporò ogni istante di quel momento di calma, concentrandosi sul rumore delle auto che passavano sotto casa sua, del chiacchiericcio della gente, del crepitio del fuoco del caminetto, e del dolce e soave suono delle note di una chitarra.
Un momento… una chitarra?
Kirino si chiese mentalmente da dove provenisse il suono di quello strumento.
Era da solo in casa, e non stava ascoltando la musica alla radio.
Quindi che poteva essere?
Tese l’orecchio per cercare di sentire il luogo di provenienza di quella melodia e con sua grande sorpresa vide che veniva da fuori dalla sua porta.
Cauto, l’aprì delicatamente, e si ritrovò davanti una massa enorme di capelli azzurrissimi, due occhioni dorati e un viso tanto, troppo noto.
- M-Masaki?! - esclamò Kirino indietreggiando dalla sorpresa - C-che ci fai qui? -
- Ciao Ran - lo salutò quell’altro - Vedo che sei felice di vedermi -
Mh, felice di vederlo… Ranmaru non era esattamente sicuro di esserlo.
Nel suo momento di pace in cui al confronto il Nirvana era un luogo di pieno caos, Masaki era decisamente tutto ciò che non avrebbe voluto vedere.
Ma visto che era lì e che fuori aveva iniziato a piovigginare, decise di accoglierlo in casa.
Kariya non se lo fece ripetere due volte e si fiondò sul divano, spaparanzandosi neanche fosse a casa sua (anche se a dire la verità, lui faceva sempre così).
- Ti porto un tè? - gli chiese cordialmente Kirino.
- Vediamo… - il celeste ci riflettè su un attimo - Sì. E voglio anche quei deliziosi biscotti al cioccolato che tua madre fa ogni lunedì -
Rassegnato, Kirino si avviò verso la cucina, afferrò un paio di biscotti dalla teglia e li mise su un piatto, per poi mettere dell’acqua sul fuoco e successivamente metterci dentro delle foglie di tè nero.
Non era il suo preferito, ma Masaki tanto lo avrebbe rimandato a rifarlo se non glielo avesse portato, quindi per quale motivo fare la stesa cosa due volte?
Masaki era un ragazzo viziato, lo sapeva. E visto quanto poteva essere persuasivo in alcuni casi, cercare di aggirarlo era fatica sprecata.
 
Il tè per Kariya fu presto pronto, e quando il rosa glielo portò il ragazzo sorrise soddisfatto, ficcandosi un biscotto in bocca e riempendosi la bocca di briciole.
- Tua madre è un genio - mormorò poi il celeste - Perché tu non hai preso niente da lei? -
Kirino sbuffò, ma non ribattè.
Il suo sguardo acquamarina cadde sulla custodia nera che l'amico aveva sulle spalle.
La custodia di uno strumento.
Possibile che la chitarra di prima fosse sua...?
- Da quando suoni la chitarra Masaki? - osò domandare, aspettandosi qualsiasi risposta.
- Beh, Hiroto-san voleva che imparassi a suonare uno strumento. Ho scelto la chitarra.
Ma poi a te cosa interessa? A te piacciono i ragazzi che suonano, no? -
L'allusione velata ai sentimenti che Ranmaru aveva provato per il suo best Shindou fino a qualche mese prima fece davvero venire voglia al rosa di strozzare Kariya.
Ma tanto cosa gli importava, ormai a lui il castano non interessava più, quindi che Masaki dicesse quello che voleva.
- O preferivi il piano? Il piano fa molto sexy eh? - continuò inarestabile Kariya.
- Taci Masaki, taci -
In quel momento Masaki agì d'impulso, poggiando le sue labbra su quelle di Kirino.
- Ecco - mormorò fintamente offeso - Io inizio a suonare per te, vengo a trovarti e mi dici di tacere -
- M-Masaki, io... - balbettava Kirino sconcertato.
- Ehi, vuoi che ti faccia sentire come suono? -
Kirino scosse la testa. Di emozioni ne aveva avute fin troppe.
Quel bacio con Kariya poi... intendeva proprio rovinargli la giornata, il celeste.
Anche se doveva ammetterlo, le labbra profumate di cioccolato e farina del rivale avevano davvero un buon sapore.
- E allora che facciamo? Vuoi baciarmi di nuovo per caso? - mormorò ammiccante l'altro, interrompendo i suoi pensieri.
- Vai a quel paese Masaki -
Quell'altro corrucciò un po' gli angoli della bocca.
Quando mai Kariya Masaki otteneva un rifiuto? Mai.
Si sarebbe arreso? Mai.
E così come prima baciò di nuovo le morbide e rosee labbra del ragazzo con i codini, che questa volta lo lasciò fare, e lasciò che le loro lingue si sfiorassero delicatamente.
- Mi piaci - disse tutto d'un fiato Masaki.
- Tu no -
- Oh, andiamo - ribattè l'azzurro.
Kirino doveva ammetterlo, l'amico era davvero persuasivo.
Ma in fondo che problema c'era a lasciarsi un po' andare a quello strano sentimento che aveva provato quella giornata.
- Ok, forse un pochino... -
- Sì sì, aumenta, aumenta... -
E così, senza dire altro, i due ripresero a baciarsi, con un po' più di foga di prima.
Quella mattinata d'inverno non se la sarebbe scordata nessuno, questo era certo.
 
- Kirino, perché non inizi anche tu a suonare la chitarra? Così facciamo un duetto -
- Oh, ma per favore... -
 
 
testo
 
 
Angolino dell'autrice:
Lo ammetto, mi sono lasciata tentare.
Era un po' che volevo scrivere qualcosa su questi due, così ho detto: dai facciamolo.
Se non altro perchè volevo dedicare qualcosa al trio che tanto apprezzo, Chiara, Beta e Fanny ~
Che poi quest'immagine mi ha ispirata troppo.
Ditemi cosa ve ne pare, io non ne sono per niente convinta, ma volevo tentare.
Bene, lascio i commenti a voi ~
Bacioni,
Maricchan ~
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Marina Swift