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Autore: Elle_loves_cake    05/01/2015    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Matt non fosse stato coinvolto nei piani di Mello per sconfiggere Kira?
E se l'amico non avesse nemmeno degnato di un saluto e l'avesse lasciato andare, senza provare a fermarlo?
Una "One shot" incentrata su una profonda amicizia, quella di Matt e Mello, separata dalla morte. Non incentrato sul sentimento di rabbia dell'amico Matt nei confronti dell'assassino possessore del Death Note, chiedendo vendetta, piuttosto sulla sua tristezza e suoi sensi di colpa.
Genere: Drammatico, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Matt, Mello | Coppie: Matt/Mello
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ecco. Ci siamo. Ricordare il passato. Matt, ti eri ripromesso di non piangere. Ma io non so mantenere le promesse. 'Devi farlo per Mello. Lui non avrebbe mai pianto.'
 Si, dopo 50 anni mi ritrovavo davanti alla Wammy's House, senza un motivo preciso. O forse il motivo c'era. La scuola aveva chiuso da 20 anni. Quando lo venni a sapere, circa dieci giorni fa, decisi impulsivamente di andarci. E decisi anche di portarci qualcuno altro. Mello.
Si, beh, quello che restava di Mello. Le sue ceneri, insomma.
Ho sempre parecchia difficoltà a parlare di lui, anche se sono passati trent'anni. Mi immette sempre una tristezza infinita pensare a lui, poiché se è morto, è anche colpa mia. Forse è solo colpa mia. Su questo non mi sino chiarito ancora le idee.
Tutti i giorni gli parlo, pensando che, magari, possa sentirmi e perdonarmi.
Mi devo decidere. Entro? Solo per Mello. Mi faccio coraggio e apro la porta. Intanto una lacrima inizia a scendere e a rigarmi il volto. 
Appena entro, il nulla. Non c'era più nulla, ora l'edificio é triste e spoglio. E cavolo, non riuscivo a smettere di piangere. Che femminuccia, pensai. 
Salii nelle stanze e, istintivamente andai a vedere la nostra, quella dove stavamo io, Mello e nella quale, una volta, molto prima di noi, era stato Elle. 
I letti c'erano ancora. Mi sdraiai. Ah, si stava davvero bene. Andai ad aprire la finestra, presi il Game boy, lo accesi e lo spensi immediatamente. 
Mello. Mello. Mello. Era l'unico pensiero. Avevo deciso di sepellirlo. Ma non in un luogo 
qualunque, dove soleva leggere libri di armi mangiando cioccolata. Quel posto era affianco ad un piccolo fiume. Volevo buttare lì le sue ceneri. 
In modo veloce, ma non freddo, dolce ma non romantico. Da amico, ecco. 
Ero deciso, ma avevo addosso ancora tanta tristezza che aspettai ancora un po', sdraiato nel letto a piangere. Che cavolo, tutto ciò è così patetico. Basta Matt! Celebriamo il tuo amico, poi andiamocene. 
Prima di uscire dalla stanza, però, notai qualcosa sotto il letto sul quale stavo. Era una foto. Una foto di me e Mello. Mentre eravamo concentratissimi a giocare ai videogames, circa quarant'anni prima. Sorrisi  piangendo, o almeno, finendo di piangere. La presi, la girai e vidi una scritta. Era la calligrafia di Mello. Una data. 4 Novembre 2004. Il giorno prima. Si, il giorno prima della sua condanna a morte. Su quella foto, scrissi velocemente la data di oggi: 26 Gennaio 2040. Ebbene si. Oggi sono trent'anni. Tutti vuoti e tristi. Inconsapevolmente, Mello mi ha fatto il miglior regalo che avessi mai ricevuto. 
Uscii. Mi diressi verso il laghetto. Arrivo. Ci sono davanti. Guardo l'urna nera e argento con una "M" incisa. Mi guardo intorno. 
Non tentai di bloccare le lacrime. Mi faceva sentire meglio piangere. Liberarmi. Magari, vedendomi e ascoltandomi, dovunque fosse, Mello avrebbe potuto capire quanto seriamente tenevo alla sua vita.. Perché è stata l'unica persona in grado di farmi sorridere.  Era morto in un modo immeritevole, non degno di una persona esuberante qual'era, e la colpa non era che mia. 
Dire che rimpiango di non averlo fermato è poco. Sono comunque felice. Colui che ha ucciso il mio caro amico, è morto. Per mano di Near. 
Non dovrei esserne felice. 
Near era un nemico di Mello. Ma l'aveva vendicato. Era questo quello che contava. Apro il barattolo nero. 
Lo rovescio delicatamente e in silenzio. 
Mello... mi manchi.
   
 
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