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Autore: Colpa delle stelle    05/01/2015    6 recensioni
Hanno vinto i giochi. Sono entrate nei cuori dei capitolini. Sono diventate famose. E sono sopravvissute. Ma quella era solo una delle tante battaglie.
La vita le ha messe di fronte a nuove prove e l'edizione della memoria le reclama, trascinandole in un nuovo vortice di pericolo e di sangue.
Chi dice che l'amore regali solo gioie? E che gli insegnamenti ricevuti da bambini siano davvero giusti?
Per quanto ferma nei suoi ideali, Lucinda arriverà a mettere in dubbio tutto quello in cui credeva e sarà difficile recuperare la certezza nelle sue scelte.
Incredibilmente alle sue aspettative invece, Camille è sopravvissuta ed è tornata nel Distretto 11, ma l'ultima cosa che le riserva il destino è proprio la pace che lei tanto desidera.
E Felicity, che aveva promesso di essere forte, sempre, capirà che davanti a certi tipi di dolore sarà complicato ritrovare il coraggio di alzarsi in piedi senza spezzarsi.
Gli Hunger Games ricominciano. Per cosa vale la pena combattere davvero?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovi Tributi, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The power of the elements'
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The power of the elements - Il sacrificio del fuoco

 

 

 Prologo 

 

« A volte la cosa più difficile non è dimenticare,
ma imparare a ricominciare da capo. »
Nicole Sobon


 


• Distretto 4 •

 

Lo sciabordio del mare nel Distretto 4 era udibile anche a metri di distanza dalla spiaggia, non importava dove ci si trovasse. A Lucinda Lockwood il rumore delle onde che si infrangevano sugli scogli era familiare, così come la salsedine le fungeva ormai da seconda pelle. I capelli biondi erano bagnati e sciolti, incollati alla schiena. Piccole gocce le scivolavano sul viso, alcune le si fermavano sulle ciglia, ma lei non se ne accorgeva, così come non si curava del vento freddo che le provocava brividi in tutto il corpo.
Aveva gli occhi chiusi e pensava, con i piedi completamente nascosti nella sabbia. Considerazioni senza senso, immagini senza forma. Da quando era tornata dall'Arena, le erano serviti alcuni mesi per dimenticarsi degli orrori dei giochi. La morte che le aveva sempre fatto più male era stata quella di Alton. Non aveva potuto fare nulla per aiutarlo e lui era morto, salvando tutti loro.
Con il passare del tempo, i ricordi si facevano sempre più sfocati e i sogni meno frequenti. Non si ricordava più a memoria i sentieri che aveva percorso nell'arena e il frinire dei grilli non la svegliava più di soprassalto la notte, per poi scoprire che era solo frutto della sua fantasia. L'unico ricordo vivido che le era rimasto era il rumore del mare, così simile a quello del suo Distretto. Nell'acqua stava per morire, ma il fatto che non fosse successo davvero le aveva garantito la possibilità di tornare a nuotare senza traumi, di tornare alla sua vita di sempre.
Erano passati due mesi dalla sua vittoria agli Hunger Games e ne rimanevano altri quattro, prima del tour della vittoria. E altri dieci alla nuova edizione della memoria. Sembrava tanto tempo, ma Lucinda aveva la terribile sensazione che sarebbe passato in un lampo. E la cosa che più le riusciva difficile da accettare, era che sarebbe stata pronta per allora.
Sarebbe stata pronta per vedere altre persone morire.

 


 

 Distretto 11 

 

I campi incontaminati del Distretto 11 parevano ancora più grandi di quanto Camille se li ricordasse. Non le sembrava vero di essere tornata a casa, di sentire ancora il profumo di quella terra. Era certa che sarebbe morta, condannata a vivere la fine della sua vita senza vie di uscita, e invece si era sbagliata. Lucinda non aveva accettato di collaborare, e forse col tempo avrebbe cambiato idea, ma nel frattempo le aveva salvato la vita con il solo fatto di essersi alleata con loro e lei le era riconoscente, nonostante tutto.
- Ehi Cam. -
La voce di Jason la colse di sorpresa, ma non le fece aprire gli occhi né la spaventò. L'amico si sedette accanto a lei e rimase in silenzio, fissando a sua volta l'orizzonte che si estendeva oltre il Distretto. Parlò solo dopo molti minuti, quando non ce la faceva più a tacere.
- Sono contento di averti qui. - sussurrò, sfiorandole una mano.
Camille sorrise. - Anche io lo sono, Jaz. -
Gli strinse la mano con forza.
Il tramonto illuminava di rosso ogni singola foglia degli alberi e a Camille sembrava quasi di avvertire i colori espandersi sul suo viso. Ritornare in simbiosi con la natura era il più bel regalo che il destino avesse potuto farle. Era stata fortunata, era ancora viva, poteva respirare ancora, ma le sembrava tuttavia di non essere completamente in salvo. L'aria che soffiava quella sera era pesante, ricca di preoccupazioni, e la terra sembrava quasi troppo dura sotto le sue mani. Camille però era stanca dei problemi e non diede troppo peso a quel presentimento che le stringeva lo stomaco in una morsa dal pomeriggio. Appena smise di pensarci, la brutta sensazione se ne andò e Camille sospirò.
- Abbiamo quattro mesi per progettare il prossimo botto, prima del Tour della Vittoria. - disse Jason in quel momento. - Non ti tirerai indietro, vero? -
Camille spalancò gli occhi, incontrando gli ultimi raggi del sole.
- Non mi tirerò indietro. - assicurò.
 


 

• Distretto 12 

 

Gli schiamazzi di Sophie e dei suoi amici rimbombavano nella foresta, si disperdevano tra le piante e sparivano, rapidi com'erano arrivati. Felicity affrettò il passo, pur senza mettersi a correre. La sera prima un terribile temporale aveva colpito il Distretto 12 e i dintorni e aveva sradicato molti alberi, rendendo quasi impraticabili i sentieri, ma lei non era tornata indietro. Pezzi di tronchi e grossi rami giacevano per terra e Felicity fu costretta a saltarli o a cambiare strada del tutto non poche volte. Tuttavia non si perse mai d'animo.
Il suo gruppo l'attendeva nella solita radura. Sophie era appoggiata ad un albero, con un sorriso sul viso e le braccia incrociate al petto, e parlava con due ragazzi che Felicity nemmeno conosceva. Heather invece era seduta sulla sua solita pietra, ma appena la vide saltò giù e le corse incontro, con le braccia spalancate. L'impatto fu talmente forte che per poco Felicity non perse l'equilibrio e ruzzolò all'indietro. Fece qualche passo, colta di sorpresa, ma poi ricambiò felice l'abbraccio dell'amica, stretto e spezza fiato proprio come si aspettava e come aveva desiderato, pur senza rendersene conto. Heather non accennava a voler mollare la presa e a Felicity andava bene. Affondò il viso nel tessuto della camicia dell'amica, aspirandone il profumo di pulito, e chiuse gli occhi.
Il silenzio era sceso nella radura e Felicity riusciva quasi a immaginarsi la scena. I due ragazzi che la guardavano increduli, senz'altro riconoscendola come la sopravvissuta degli ultimi Hunger Games, e Sophie che continuava a sorridere, tuttavia senza spostarsi da dove si trovava. Non era tipa da smancerie inutili e Felicity le assomigliava, ma dopo aver vissuto per quasi due settimane con la paura di non farcela, dopo aver visto il fratello del suo amico morire nell'arena, sentiva di meritarsi quel piccolo momento di debolezza. Anche se un abbraccio non era un vero e proprio momento di debolezza. Era la dimostrazione di essere umano, di avere dei sentimenti. E di tenere alla propria vita.
 


Angolo d'autrice:
Sono tornata! Ci ho messo un po', ma alla fine ho ultimato tutti i capitoli e ho pronto il secondo libro della nostra saga. Ho anche imparato a mettere la riga orizzontale nella formattazione HTML. Sono molto fiera di me.
Ma ciancio alle bande, passo all'esplicazione di alcune novità di quest'anno.

  1. Non ci sarà più solo il punto di vista di Lucinda in questa storia! Mi sono accorta che, per quanto le sia affezionata, i suoi pensieri sono difficili da scrivere e... Beh, ho semplicemente voluto dare più spazio agli altri, a Camille, a Felicity e ad Alexander e agli altri personaggi, il che vi manda al punto due...
  2. ... Ci saranno nuovi personaggi! *allarme spoiler*
  3. Le mie compari ed io abbiamo creato una pagina Facebook dedicata alla saga, in cui pubblicheremo di tutto. Fateci un salto: https://www.facebook.com/thepoweroftheelements?ref=hl
  4. Quest'estate, oltre a imparare a mettere la riga orizzontale nelle mie storie, ho imparato anche a fare i video. Vi lascio il link del trailer del primo libro, del trailer del secondo libro e di un altro video, una bella sorpresa per voi, spero! Numero uno: https://www.youtube.com/watch?v=mnn0BfVOeTU - Numero due: https://www.youtube.com/watch?v=R1pWfYsXolA&list - Numero tre: https://www.youtube.com/watch?v=K85QqEhPzp8
  5. Fisso la pubblicazione alla domenica, una volta a settimana. Con l'inizio del terzo anno di superiore mi sono resa conto che ho a malapena tempo di respirare e che i venti minuti che durante la settimana dedicavo alla pubblicazione, mi servono per matematica e per evitare di avere il debito a fine anno. Indipercui, pubblicherò alla domenica.
  6. Per ultimo, ma non per ordine d'importanza, un ringraziamento speciale alle mie amiche speciali Camille VanHorn e Felicity Weedon, senza le quali questo fantastico progetto non avrebbe mai visto la luce del sole. Grazie di esistere *diabete a go go*.
​Vi mancavano le mie luuuuuunghe note d'autore, vero? Non ne dubito.
Come sempre, sono aperta a consigli e critiche. E anche a complimenti *ammicca*. Fatevi avanti, non temete.
Ci si scrive domenica.
Colpa delle stelle

 
   
 
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