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Autore: SerMisty    06/01/2015    2 recensioni
Glielo chiedi la prima volta poche ore dopo il catastrofico concerto a Misfit City.
«Sei gelosa di Guy?»
«Ti sembra il momento adatto?»

[Bubbline] [Linea temporale - Marceline and the Scream Queens] [perché non ci sono abbastanza Bubbline qui]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri, FemSlash | Personaggi: Gommarosa, Marceline
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Glielo chiedi la prima volta poche ore dopo il catastrofico concerto a Misfit City.

«Sei gelosa di Guy?»

Ti fermi sotto l’albero e aspetti che Marceline abbassi lo sguardo per incontrare i tuoi occhi: sta fluttuando a mezz’aria con una dozzina di frutti fra le braccia dai quali sta succhiando via il rosso come una forsennata. Non è la prima volta che la vedi ubriacarsi con il colore per dimenticare una prestazione disastrosa.
Lei inarca un sopracciglio, visibilmente seccata.

«Ti sembra il momento adatto?»

In effetti, pensi mentre lei affonda un canino in una mela, non è l’occasione migliore che potessi scegliere, ma non hai alcuna intenzione di passare una notte insonne sentendoti in colpa per qualcosa che non hai fatto e verso qualcuno che potrebbe anche non curarsene.

Pianti le mani sui fianchi.
«Depigmentare una foresta non cancellerà il fatto che tu abbia aggredito Lord Slicko per divorare letteralmente le sue labbra, quindi sì, credo sia il momento adatto per preoccuparci di qualcosa di probabilmente più imminente e possibilmente risolvibile».

La Principessa che è in te si mostra nelle tue parole e nella tua postura, e Marceline geme infastidita. Dai suoi occhi lucidi puoi intuire quanto non sia abbastanza sobria per intraprendere una conversazione articolata.

«Qual era la domanda?» biascica.
Appunto.
«Sei gelosa di Guy?»
«Dovrei?»

A quanto pare, tuttavia, non è ancora tanto ubriaca da non riuscire a girare intorno agli argomenti con la sua invidiabile maestria. Tu però hai sonno e sei l’unica tanto coscienziosa in questa band di scalmanati da aver preparato la sveglia per la mattina successiva, quindi non hai davvero voglia di stare al suo gioco.
«Te lo chiedo perché da quando io e lui siamo diventati amici mi tratti freddamente, e non mi piace. Se sei interessata a lui dimmelo subito, così eviteremo conflitti».

Se c’è una cosa a cui sei abituata è discutere con Marceline.
Ma litigare con lei – litigare davvero, come successe quella volta – non è qualcosa che sei disposta a rischiare di nuovo.

La vampira affonda i denti in una bacca e scrolla le spalle.
«No».
Sospiri soddisfatta.
«Bene. Era tutto ciò che volevo sapere».

Ti volti per andartene e ricercare il dovuto riposo – ora puoi dormire tranquilla, giusto? – ma ti fermi dopo pochi passi, quasi istintivamente.
«Non bere troppo. Non mi piaci quando sei ubriaca».
Sai che Marceline sta sogghignando anche se non la vedi.
«Perché, ti piaccio quando sono sobria, Bonnibel?»

Sì, naturalmente. Ma lo dici quando sei già lontana, e lei non ti sente.
 
***
 
Glielo chiedi la seconda volta durante una pausa pranzo nel Deserto del Dubbio.

«Sei gelosa di Guy?»

Lei non ti guarda nemmeno, stesa sulla sua amaca ben riparata dal sole, e beve il rosso dalle bacche che tu le hai suggerito di conservare per sopperire alla probabile assenza di rosso nel deserto. Ti sembra incredibile che riesca a non morire di fame quando non ci sei.
«Cosa te lo fa credere?»

Probabilmente si nutre del suo stesso orgoglio, pensi innervosita.

«Ho trovato questo post-it accartocciato sulla sabbia appena fuori la mia tenda».
Le mostri un fogliettino di carta bianca sul quale, anche se quasi cancellata, può ancora essere distinta la parola “Guy” con un piccolo cuore accanto.

A cosa pensavi quando lo disegnavi?

Marceline apre un singolo occhio, dà una rapida sbirciata al foglio e poi scrolla le spalle.
«E allora?»
«Allora, questo post-it inizialmente si trovava nella mia tenda ed era scritto su carta rosa. Tutti gli indizi puntano contro di te, Marceline».

Perché non può semplicemente ammetterlo?

Il tuo tono perentorio deve essere divertente, perché la vampira si lascia scappare una risata canzonatoria e si agita, facendo dondolare l’amaca.
«Davvero impressionante, Bonnie. Potresti anche abbandonare la tua regale posizione da Principessa e diventare un’investigatrice privata a tempo pieno».

Le ciniche frecciatine sono qualcosa che da sempre Marceline ti scaglia contro, ma recentemente le senti cariche di un che di più pesante di semplice sarcasmo e non riesci a non pensare che una delle cause, se non la principale, sia il tuo rapporto con il misterioso e affascinante tastierista della band.

«Sii seria, Marceline. Sei gelosa di Guy?»

Una risposta, è l’unica cosa che le chiedi.

La vampira scuote la testa e getta la bacca ingrigita nella sabbia.
«No».

È una risposta, ma stranamente non è quella che ti soddisfa.
Non è quella sincera.
Non è quella che vuoi.

Marceline si accorge del tuo sguardo sospettoso.
«Senti, avevo fame» spiega. «E come hai detto tu, il foglio era rosa. Ecco il mio alibi. Non ho nemmeno letto quello che c’era scritto, l’ho solo bevuto».
La fissi dritta negli occhi, ma lei non abbassa lo sguardo.

Dopotutto, rifletti, avrebbe un senso. Se Marceline fosse davvero interessata a Guy te lo direbbe senza esitazioni, o più probabilmente lo bacerebbe davanti a te per dimostrarti a chi appartiene – tipico di Marceline, credere che le persone non abbiano altri interessi, altre priorità oltre che lei.
Annuisci con un cenno del capo e ti allontani per tornare alla tua tenda.
Sei a metà strada quando la voce della vampira ti blocca.

«E solo perché tu lo sappia, Guy non sa nulla di lupi mannari».

Ti volti indietro, confusa. Per un istante sei in procinto di chiederle perché Guy non dovrebbe sapere nulla di lupi mannari considerando che egli stesso ne è uno, ma poi ti rendi conto che – non avendone tu parlato con nessuno – c’è un solo modo in cui Marceline possa essere venuta a conoscenza dell’identità del tastierista. E dovresti essere offesa, eppure ti ritrovi a sorridere perché Marceline è fatta così e Marceline ti piace così.

«Bugiarda, l’hai letto».

Ti sorride anche lei, un ghigno affettuoso, e ti domandi perché tu non le abbia mai detto quanto sia bella quando sorride.
 
***
 
Glielo chiedi la terza volta appena riesci a raggiungerla in seguito al suo furioso abbandono del concerto, sempre nel Deserto del Dubbio.

«Sei gelosa di Guy?»

Marceline ti fissa con gli occhi gialli di rabbia e i canini sporgenti e tu arretri di un passo, preoccupata che possa aggredirti. Lei però si prende la testa fra le mani, la scuote, e quando ti guarda di nuovo i suoi occhi sono neri come è giusto che siano.

Si controlla sempre quando è con te.

«Bonnie, la tua relazione con quell’idiota è l’ultima delle mie preoccupazioni al momento».

Ti accarezzi un braccio, e sai che ha ragione. Le recensioni negative che ha ricevuto l’hanno stravolta al punto di andarsene a metà esibizione, e tu dovresti parlarle di questo suo comportamento e del successo che nonostante ciò che dicano le riviste riesce sempre a riscuotere.
Dovresti. Eppure tutto quello che vedi nella tua mente è Guy cercare di bloccare Marceline e la vampira tirargli un pugno tanto forte da rompere il casco del costume. Le sue parole ti rimbombano nella testa: «Stammi lontano, imbroglione mutaforma!»

E potrebbe tranquillamente essere dovuto all’ira del momento, potresti essere tu a fare collegamenti troppo complessi per una mente dopotutto semplice come quella di Marceline; ma ora che sai che Guy non è un lupo mannaro, bensì un pesce mannaro – almeno così dice lui, perché tu cominci a dubitare della sua sincerità – sei sempre più convinta che lo scatto della vampira contro di lui non sia stato casuale.

«Lo so» mormori. «Lo so».
E non trovi più cosa dire, così resti in silenzio.
Rimanete entrambe immobili per qualche minuto, senza parlare. Poi Marceline sospira.
«È stupido».
«Dai, non è vero» ribatti istintivamente. «Ha solo problemi ad accettare la sua identità, anche tu eri-»
Marceline ti fissa con occhi che lanciano brividi lungo la tua schiena, ma che per qualche strano motivo accendono in te sensazioni che da anni credevi di aver dimenticato.
«Parlavo del giornale» la sua voce è gelida. «Non di Guy».
«Oh».
Arrossisci e abbassi lo sguardo.
C’è silenzio di nuovo.

«Ti piace?» chiede Marceline dopo un po’.
«Certo che no» rispondi con la stessa rapidità di prima. Perché non rifletti quando le sei vicino? «Come può piacermi un giornale dove si parla male della band che gestisco?»
La vampira scuote la testa e sibila una risata stanca.
«Parlavo di Guy, non del giornale».
«Oh».

L’invenzione dei soggetti è qualcosa di cui Marceline non sembra essere al corrente, per tua sfortuna.

La vampira attende una risposta.
Ti piace Guy?

«Credo di essere io a piacere a lui» rispondi, a te stessa e a lei. Non è una bugia.
«Ma a te lui piace?»
«No... No».

Forse.
No.
Potrebbe darsi.
Guy è molto dolce.
Guy non è come Marceline.
Forse Guy non ti piace quanto Marceline.

Ma tutte queste cose non puoi dirle ad alta voce.

La vampira ti guarda, immobile, e infine scrolla le spalle.
«Non sono gelosa di Guy».

Si allontana prima che tu possa chiederti se lei abbia mentito come tu menti a te stessa.
 
***
 
Glielo chiedi la quarta volta nella sottomarina Sound City, quando le riporti il libro “Malattie della pelle” che casualmente è stato lanciato contro te e Guy nel momento in cui vi siete avvicinati un po’ troppo durante l’improvvisata partita di calcio subacqueo.

«Sei gelosa di Guy?»

Marceline si riprende il libro e sbuffa.
«Sei petulante, Bonnibel».
«Tu non mi dai una risposta precisa!» ribatti risentita – tu non sei petulante. «Ogni volta mi dici di non essere gelosa e poi scatti quando stiamo insieme! Deciditi».

Ti mordi la lingua non appena chiusa la bocca, ma è troppo tardi. Marceline solleva lo sguardo, un ghigno mesto sul suo viso.
«Decidermi?» ripete, ed è stranamente seria. «Io sono sempre stata molto chiara sui miei sentimenti, Bonnie».

Sai che è vero. Lo sai perfettamente, e arrossisci al pensiero.

«Infatti ti ho sempre detto che no, non sono gelosa di Guy. Chiaro e semplice così, Principessa».

Non dubiti nemmeno per un istante che questa sia la solita capacità di Marceline di girare gli argomenti a suo favore. L’allusione c’era, e la vampira l’ha messa perché tu potessi coglierla. Chiaro e semplice così.

«Se davvero non ti piace» indaghi, incrociando le braccia, «perché continui a separarci?»
«Il libro mi è scivolato e la corrente lo ha trascinato in mezzo a voi» si giustifica Marceline in uno sbuffo. «Non tutto ruota attorno a te, mia Principessa».

Detesti quando ti chiama Principessa.
Non sei la sua Principessa.
Non sei una Principessa quando le sei vicino, e questo lei lo sa meglio di te.

«Quindi non sei gelosa».
«Non sono gelosa di Guy».
«E se anche mi mettessi con lui non ti importerebbe».

Marceline aggrotta le sopracciglia. Schiocca la lingua sotto il palato, rilasciando una bolla d’aria nell’acqua.
«Questa è un’altra domanda».
Afferra il suo libro e nasconde il viso fra le pagine. Rassegnata, emetti un gemito frustrato e ti allontani.

Puoi parlarle per ore senza capire una parola. Succede solo con lei.
 
***
 
Glielo chiedi ancora nella Nottesfera, nel peggiore dei momenti possibili, e questa volta non è nemmeno una domanda.

«Allora avevo ragione. Sei gelosa di Guy».

Marceline ti sibila contro come un serpente che si prepara a scattare.
«No!» ringhia. «Non sono gelosa di Guy – e dannazione, smettila di nominarlo sempre!»
«Sei tu ad averlo nominato!» replichi. E sei dalla parte della ragione, è inutile che lei continui a negarlo – “Valle a raccontare a Guy le tue teorie!” è una prova più che sufficiente a dimostrare la presenza della gelosia. «Se ti piace tanto perché non lo ammetti? Sarebbe più facile per tutti!»
«Perché non mi piace!» gli occhi di Marceline scintillano pericolosamente. «Mi fa infuriare che tu stia con lui tutto il tempo e ti curi di me solo quando sto per andare fuori di testa, tutto qui!»

Questo fa un po’ male. Senti le sue parole correrti lungo la pelle.
Non è vero che ti curi di lei solo quando i suoi scatti d’ira mettono a repentaglio la band e la sua stessa salute.
Tu ti preoccupi per Marceline.
Ma se lo mostrassi sempre faresti solo il suo gioco.

«Voglio solo accertarmi che il mio rapporto con Guy non stia contribuendo alla tua rabbia» scegli le parole con cura, ma già mentre le pronunci sai di aver scelto quelle sbagliate.
«È ovvio che contribuisca!» abbaia Marceline. «Se vuoi avere una storia con qualcuno, fallo e basta! Non stare lì a chiedermi ogni momento “Sei gelosa? Sei sicura?” perché a me, Bonnie, non me ne importa niente

Sta mentendo.
Le importa.
Un po’.
Per qualche motivo.
Forse.
Sì.
Speri.

«Sembra quasi che tu voglia che io sia gelosa!» aggiunge. «Sembra quasi che tu voglia un motivo per non stare con lui!»

Questo lato di Marceline ti ha sempre stupito. Come riesca sempre a leggerti dentro quando tu, la grande scienziata di Ooo, ancora trovi difficoltà.
Perché è così, dopotutto. Cerchi una scusa, una ragione per non iniziare una relazione seria con Guy.

Così come hai cercato – e trovato – una scusa per interrompere quella con lei.

Ma non lo ammetterai.
Sei la Principessa, dopotutto.
«Me ne torno a casa».
E ti volti indietro.

Senti Marceline mormorare “No, Bonnie-” in un tentativo di fermarti, per poi urlarti contro di andare via, perché è quello che vuoi e che hai sempre voluto.
C’è un’altra allusione. La cogli, ti pungi.
 
***
 
Glielo chiedi un’ultima volta quando è tutto finito, quando ogni conflitto si è risolto e quando lei e la band sono pronte per ripartire all’avventura.

«Eri gelosa di Guy?»

La vampira apre un occhio, inarca un sopracciglio e ti guarda confusa. Siete distese sotto un albero di caramelle, in attesa che gli altri finiscano di prepararsi.

«Cosa?»
«Puoi anche ammetterlo, adesso. Fra me e lui non c’è più niente» non che ci sia mai stato nulla, per essere chiari, «quindi puoi dirmelo».

Solo per la soddisfazione di sentirti dare ragione.
Solo per provare che le tue teorie fossero esatte.
Solo per dimostrare a te stessa, una volta per tutte, che Marceline avesse una cotta per Guy e che non ci fosse proprio niente di più.

La vampira scuote piano la testa.
«Non ero gelosa di Guy».
«Oh, andiamo!» ridi, divertita dal suo inutile orgoglio. Ormai l’hai in pugno. «Eri gelosissima, non dire sciocchezze».
«No, invece».
«Guarda che non devi essere imbarazzata, ti capisco. È un bel ragazzo, è dolce, è normale che-»
«Bonnie» Marceline si solleva a sedere e ti interrompe mettendoti una mano sul ginocchio. «Non sono mai stata gelosa di Guy».

Lo dice con una tale serietà che il sorriso sparisce dal tuo volto. La guardi fissa negli occhi e non leggi alcuna ironia.
«Dici davvero?» chiedi.
«Non sono. Mai stata. Gelosa. Di Guy».
Sbatti gli occhi, sorpresa.
«Ma… Ma io credevo…» Com’è possibile che tu abbia sbagliato? «Secondo i miei calcoli, le tue reazioni erano dovute a un impeto di gelosia!»
«Infatti ero gelosa».

Ti lasci scappare un gemito, esasperata, e ti prendi la testa fra le mani.

«Non ci sto capendo niente, Marcy».

La vampira non risponde. Ti prende il mento con due dita, piuttosto, e prima che tu possa chiederle cosa stia facendo poggia le sue labbra sulle tue.

Quanto ti è mancata la sua bocca.

Rispondi al bacio senza nemmeno rendertene conto. Quando lo fai, Marceline si tira indietro.
Sogghigna, e tu sai di avere il viso del suo colore preferito.

«Non ero gelosa di Guy, Bonnie» afferma. «Ero gelosa di te». 
  
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