06/01/2015
5 recensioniSalve, solo da poco mi sono reso conto che si potevano scrivere fic su Camera Cafè, e visto che si tratta della mia serie tv preferita mi sembrava giusto aggiungere una piccola storia simpatica.
Luca era in ufficio davanti alla macchinetta del caffè pensieroso e come al solito solo.
-Ciao Luca! Oggi abbiamo la partita con la Digitex, TOGO!- Silvano era arrivato facendo sobbalzare il delegato sindacale. Quest'ultimo lo guardò con uno sguardo minaccioso prima di dargli un buffetto sulla testa.
-Ma che togo! L'anno scorso abbiamo perso 12 a 0. C'era quell'argentino che sembrava il fratello più forte di Maradona!-
-Stavate parlando di me?- Paolo era appena uscito dall'ascensore con un sorriso sul volto.
-Come al solito tu sei in largo anticipo, come mai non hai fatto le tue solite 2 ore di ritardo?-
-Sono stato a vedere il regolamento del torneo. Quest'anno possono partecipare solo quelli che fanno parte di quest'azienda! Quindi non ci saranno i senegalesi e l'argentino dell'anno scorso visto che fanno parte di altre filiali!- il suo sorriso coinvolse anche il suo migliore amico che cominciò ad esultare.
-Paolo per fortuna. Te lo ricordi il premio di consolazione dell'anno scorso? Un barattolo di pelati per ognuno di noi-
-L'unico pelato qui è quel bastardo di Andrea, ti ricordi quando si presentò al colloquio di lavoro con il parrucchino?- tutti e tre erano a terra che sbellicavano dalle risate.
-Stavi parlando di me Paolo?- l'autista pelato del presidente sbucò alle spalle dei tre che sbiancarono.
-N..No..Ma...And...Andre...Andrea io intendevo...- tremava dalla paura.
-Per tua fortuna non ti sbatto la testa contro la macchinetta del caffè. Ho una buona notizia per voi, quest'anno per la prima volta parteciperò anche io al torneo aziendale, e ovviamente sapete già cosa accadrà se mi farete perdere- fece un ghigno malefico.
Luca, Paolo e Silvano sbiancarono ancora di più, poi cominciarono a parlare quando "il bestione" si allontanò.
-Ragazzi non possiamo partecipare, quello ci ucciderà- disse Silvano prima di essere zittito da uno schiaffo di Paolo.
-Sta zitto porti sfiga!- disse per poi essere distratto insieme agli altri dall'arrivo di Pippo.
-Ma giusto noi abbiamo Pippo! L'anno scorso non ha partecipato ma due anni fa abbiamo vinto grazie a lui!- disse Luca euforico.
-Ragazzi non sono sicuro che giocherò- disse il postino con il suo solito atteggiamento "aggraziato".
-Pippo ma che dici, sei il più forte di quelli come te..- disse cercando di cambiare discorso improvvisamente.
-Omosessuale vorrai dire! Va bene giocherò, ma mi cambierò con voi in spogliatoio-
Luca e Paolo si guardarono finchè quest'ultimo non cominciò a parlare.
-Pippo non dovevi andare in bagno?-
-Ma veramente..-
-VAI IN BAGNO!-
-Subito!- il postino andò subito in bagno correndo.
-E poi credo che Andrea abbia un tiro potentissimo Paolo. Secondo me con un tiro farebbe entrare il portiere in porta con tutto il pallone, farebbe rompere la rete e infine distruggerebbe tutto il parcheggio!-
-Col cavolo allora, si va con la tua Vespa e non con la mia Alfa!- indicò il suo amico per poi essere interrotto dalla vicedirettrice marketing.
-Salve Paolo- fece con voce "sensuale".
-Ah salve Gaia..- disse Paolo che aveva il fiatone nel guardare la donna.
-Ho saputo che parteciperà al torneo, sa a me piacciono molto i giocatori...vittoriosi- disse accentuando l'ultima parola prima di andarsene.
-Luca...stasera mi faccio Gaia!- disse entusiasta.
Il giorno dopo Luca e Paolo erano doloranti, pieni di bende e lividi.
-Luca ieri le abbiamo proprio prese da Andrea, come abbiamo fatto a perdere-
-COME ABBIAMO FATTO A PERDERE? TI SEI FATTO 2 LITRI DI GRAPPA PRIMA DELLA PARTITA, TI SEI ATTACCATO AL PALO E HAI COMINCIATO AD ARRAPARTI COME UN CANE! E POI HAI PICCHIATO PIPPO CHE NON HA POTUTO GIOCARE!- era furioso con l'amico.
-Ragazzi scusatemi per i 7 gol subiti- arrivò Silvano che era il più malconcio di tutti.
I due lo presero e cominciarono a sbatterlo contro la macchinetta del caffè, sempre più violentemente.
-Ragazzi smettetela- arrivò anche Andrea -Dovete essere voi a pagare, c'è il mio pit bull che vi aspetta giù in parcheggio-.
I due si guardarono tremanti, ma sepavano che non sarebbe finita lì.