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Autore: _white umi    07/01/2015    2 recensioni
{ One Shot | Angst-Drammatico-Introspettivo | Fanfiction incentrata su Konoha's State of the World | Konoha centric | Accenni a Heat Haze Days a causa della canzone | 687 parole. }
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Rosso come quel semaforo, che avevano attraversato senza guardarlo.
"No..." dicevo. "Ti prego, voglio salvarli!"
E ogni volta che lo dicevo, la scena si ripeteva.
Ma in realtà io, non stavo parlando proprio con nessuno, per cui, chi era che mi permetteva ciò?
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Vi auguro buona lettura!
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Haruka Kokonose/Konoha, Hibiya Amamiya, Hiyori Asahina
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Semaforo
687 words.
Semaforo verde.

Palazzi, case, strade, automobili. 
Capivo di trovarmi in quel momento nel bel mezzo di una città, precisamente ad un bel pò di metri di distanza dalle strisce pedonali.
L'aria che si respirava però era strana: sembrava calda, davvero molto calda, anche se io sentivo tutto ciò solo "all'apparenza", perché in realtà non sentivo tutto quel caldo. Nonostante ciò però, la città era ben illuminata dal sole, che in quel momento stava picchiando proprio sopra di tutti.
Cioé no, solo sopra di me.
Non c'era nessuno, il che era davvero strano, era quello che si potrebbe dire un posto tranquillo, seppur luoghi simili siano sempre stati pieni di gente, specialmente in pieno pomeriggio.
Eppure, ero confuso.
Sicuramente poteva essere il sole, che alla prima vista poteva sembrare afoso, ma in realtà non era così, dato che quel sole c'era, ma non mi trasmetteva alcun effetto.
Allora da cosa ero confuso? Ben presto la mia testa si era riempita di domande a cui non riuscivo a trovare una risposta, domande che poco a poco cominciavano a turbarmi, facendomi quasi perdere il controllo di me.
"Perché sono qui?"
"Qual è la mia missione?"
"Da quando ho questo corpo?"
"Chi sono io in realtà?"
Qualcosa però, era riuscito ad interrompere questi miei pensieri: due ragazzini, precisamente un maschio e una femmina.
Erano le uniche due persone che avevo visto fino ad ora, ed erano seduti sulle due altalene che in quel momeno stavo osservando.
E io sorridevo.
Perché mi faceva felice vedere ciò, dato che coloravano questo mondo, che per quanto all'apparenza sembrasse un mondo colorato, non era altro che un mondo vuoto.
Semaforo rosso.

Improvvisamente quel sorriso si è trasformato in un lamento al limite della disperazione, ma un lamento che la mia voce non è riuscita a tirare fuori, o che comunque si è limitato alle mie orecchie.
Correvo il più velocemente possibile, verso i due ragazzini, ma più aumentavo la velocità sembrava quasi che il tempo si velocizzasse. 
E così si ripeteva sempre la stessa scena: il compagno che per evitare che fosse investita la sua compagna, si metteva lui al posto suo, perdendo la vita per salvarla, finendo per diventare un corpo gelido, privo di vita, e ricoperto di rosso sangue.
Rosso come quel semaforo, che avevano attraversato senza guardarlo.
"No..." dicevo. "Ti prego, voglio salvarli!"
E ogni volta che lo dicevo, la scena si ripeteva.
Ma in realtà io, non stavo parlando proprio con nessuno, per cui, chi era che mi permetteva ciò?
Inizialmente però non facevo molto caso a queste domande, dato che la mia testa si proiettava verso i due ragazzini, ed ogni volta che riprovavo a salvarli riuscivo ad arrivarci sempre più vicino.
"Prima o poi ce la farò!" Pensavo.
Ma non volevo credere a quello di cui mi sono accorto dopo averli raggiunti in tempo, con grande delusione: ho cercato di prendere il braccio del ragazzino, ma non l'ho preso. Cioé, era trapassato, come se io fossi un fantasma che ero stato catapultato in questo mondo, o come se fosse lui il fantasma.
Pensavo che fosse solo un errore, o che forse era una mia impressione dato che ero arrivato a toccarlo a malapena.
Eppure l'ultima volta, oltre che aver tentato di prenderlo per le spalle, gli ho pure urlato.
Ma nonostante tutto la scena si è fermata con il solito ed identico finale.
Il mio volto si era coperto poco a poco dalla delusione, con la paura che per quei due ragazzini non ci sarebbe stato un futuro. Stavo lì a rimurginare, con lo sguardo perso nel vuoto, pensando a come ero stato inutile pur avendoci riprovato tante volte, fino a quando non mi ero accorto di una cosa: pioveva.
Certo, non potevo sentirla, ma sembrava come se questo mondo mi volesse in qualche modo far soffrire.
Ed è da lì che ho capito che, cercare di salvarli non sarebbe servito a nulla, ma che avrei dovuto solo desiderarlo.

 
... non avevo altra scelta, se volevo salvarli probabilmente, avrei dovuto ripetere tutto in un'altra maniera.

Questa volta il semaforo non aveva un colore, perché solo lui poteva deciderlo.


{Angolo dell'autore}
Buonasera a tutti! Sono tornato con una terza fanfiction nel fandom del KagePro.
Non sono così sicuro del risultato, anche perché Konoha's State of the World è una canzone descritta in modo un pò vago... ma probabilmente è proprio questo che mi ha spinto a scrivere ciò!
Beh, alla prossima.

_white umi
  
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