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Autore: Vanel    07/01/2015    0 recensioni
Estate, tempo di amori e piccole relazioni di poca durata.
Ma questo non è stato il caso di Alice;dopo sette lunghi anni torna nella città dove aveva passato le migliori vacanze da adolescente e dove aveva trovato il suo primo amore.
Tanti ricordi la sommergono, perché quell'amore estivo lei non l'aveva mai dimenticato e forse perché era destinata a ritrovarlo;
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Quell'amore estivo mai dimenticato'
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 L'amore ci regala i migliori finali a sorpresa!

 
EPILOGO
7 Mesi dopo

La neve scendeva dal cielo, nascosto da nubi bianche.
Le strade erano completamente ricoperte di neve, i pochi che giravano erano armati fino all'ultimo capello.
Il freddo era evidente, le macchine bloccate dal gelo.
Inverno.
Composto da sette parole, lungo mesi, l'opposto dell'estate.
Alice guardava con ansia l'ultima foto che aveva con Carlo, affiancata a quella del suo gruppo estivo: Carlo, lei, Simone e Natascia.
La sabbia, l'opposto della neve.
Caldo. Freddo.
Ma pura e sicura come la neve, lo era finalmente anche la sua mente.
Dopo la vacanza a Nocir, i suoi amici decisero di buttarsi in una piccola follia: partirono con lei e Natascia per stare con loro per qualche giorno.
Alice non seppe con esattezza perchè, ma quei giorni la fecero confondere.
Le tornarono in mente flashback estivi, legati sopratutto alla sua infanzia.
Aveva fondato un amore con un'estate.
Conosceva davvero bene quel ragazzo che diceva di amare?
Simone.
Simone il suo migliore amico, un ragazzo che capiva, adorava...
Dolce, esplicito, tranquillo...
Carlo.
Carlo il suo primo amore, un ragazzo enigmatico che intrigava, odiava...
Misterioso, implicito, un mare in tempesta...
Non sapeva più cosa voleva il suo cuore.
Non capiva il sentimento che provava quando vedeva Simone.
In lui la tranquillità, la stabilità che aveva sempre cercato.
Con Carlo invece sapeva che non ci sarebbe stata una giornata sicura.
Ogni giorno come se fosse l'ultimo.
Ogni giorno una sorpresa.
Adesso doveva andare incontro alla sua natura.
Da amante di sfide.
Contava i secondi che la separavo dal rivedere i loro occhi.
Sapeva che solo quelli potevano parlarle.
Rise pensando a quanto fu difficile convincere sua madre ad accettare per tre giorni due ragazzi in casa.
Stefano era via per lavoro, una vera fortuna visti i precedenti...

Il campanello suona, Alice ha un tuffo al cuore.
Sono loro.
Iniziano a tremarle un po' le gambe, odia l'attesa.
"Arrivo"-Grida sua madre.
Alice si siede sperando di recuperare stabilità.
Sono solo loro.
Sono solo loro.

Si ripete.
Poi si alza di nuovo quando sente dei passi.
Sono solo loro.
Calmati.

Ed eccoli.
I suoi occhi guardano entrambi.
Poi si fermano su ognuno di loro:
Simone, col ciuffo biondo, ancora più alto, con gli occhi più azzurri che avesse mai visto, la pelle dorata che sembra conservare ancora un po' del ricordo estivo, la linea della bocca...
Carlo, i capelli mori un po' mossi dal tempo, gli occhi enigmatici color castano che la guardano, le labbra piene che le sorridono feline.
Tuffo al cuore.
Torna a guardare i suoi occhi.
Tranquillità. Tempesta. Tranquillità. Tempesta.
"Mi sei mancata!"-Le dice affettuoso Carlo abbracciandola.
Alice ricambia.
Poi abbraccia Simone.
I due ragazzi sono leggermente confusi, perchè Alice è così silenziosa?
Carlo chiede un bagno, Alice sta sola con Simone.
Positivo o no?
Lui la guarda, smettila di guardarmi, pensa Alice.
Si siede e poggia le sue mani sulle ginocchia:"Allora..."-Dice 
"Allora"-ripete timida Alice
"Che succede Al?"
"Sono stata in ansia mentre vi aspettavo"
"Anche io"
"Ti sei alzato ancora di più"
"E i muscoli li hai visti?"-Scherza
Alice ride, ma sa che l'ansia c'è ancora.
Simone, perchè sta provando questo?
"Hai sete?"-chiede Alice sperando di potersi muovere.
"Sempre"-risponde lui sogghignando.
Sempre.
"Hola bellissima!"-grida Carlo
Alice sorride.
Carlo si siede vicino ad Alice, ignorando completamente Simone.
"Mi sei mancata"-dice e le bacia il collo
"Carlo... non qui!"-fa lei imbarazzata
"Scusa, ma 5 ore di viaggio pensandoti..."
"Wow devo esserti proprio mancata"
"Ragazzi, la vostra stanza è pronta"-annuncia categorica e severa la mamma di Alice.
Per la prima volta, Alice è sollevata.

Con la scusa di andare a far compere, Alice va via sola sperando di potersi chiarire le idee.
Il bacio di Carlo le aveva dato fastidio, disgustata in un certo senso.
Lo sguardo di Simone no.
Che le stava succedendo?
Compra patatine e due lattine di birra, vorrebbe chiamare Natascia ma ricorda che l'amica è in settimana bianca con i suoi genitori.
Quando arriva a casa, Carlo e Simone giocano con l'X-BOX di Stefano.
"Ohi Alice"-Fa Simone
"Amore, ma dov'eri?"
Amore?
Alice si siede in mezzo ai due ragazzi.
"Da quanto mi chiami così?"
"Beh... ci siamo baciati da un bel po', amore"
"Non mi piace essere chiamata così"
"Come vuoi"
Carlo guarda lo schermo chiaramente offeso.
Alice si sente uno straccio.
I suoi sentimenti non sono più gli stessi.
"Vado in bagno"-annuncia Carlo a nessuno in particolare.
Simone allora le chiede:"Che ti succede Al?"
"Non lo so..."
"Al?"
"Eh?"
"Dimmelo"
"Non lo so!"-ripete nervosa, Simone è così vicino
"Devi dirmelo, qualunque cosa sia"
Alice si alza e va via.
Simone non la segue, sa che se non vuole parlare, Alice non parla neanche sotto tortura.

La sera i tre si preparano per uscire.
Carlo la prende per mano, Alice la stringe ma non è convinta.
Come potrebbe esserlo?
Vanno in un locale sperando di trovare divertimento, ma Alice sa che non potrà mai divertirsi.
Il ragazzo che credeva di amare... che ha incontrato dopo tutto...
E' così sbagliato?
Carlo dopo un po' va  a ballare da solo, Alice declina tutti gli inviti da parte del ragazzo.
Simone si siede vicino a lei.
"Mi dici soa succede adesso? E non scappare?"
"Non qui, fuori"
"Fuori, okay"
I due escono.
Simone resta in silenzio sperando che Alice sia la prima  a parlare.
"Sono così confusa, questi mesi di distanza... io... non so come dirlo, davvero... ma credo di non amare più Carlo"
Simone resta in silenzio.
"Okay offendimi, dì quello che vuoi, avresti ragione"
"Non ti offendo, non si può amare sotto comando, vuoi finirla?"
"Si, che senso ha continuare una relazione così? Non lo amo più. Amavo quel ricordo di quelle belle vacanze, ma il mio cuore non ama più Carlo"
Simone la lascia continuare.
"Mi dispiace, lui sembra tenerci...io..."
"Non è colpa tua, Al, non lo è"
"Cosa dirà? Dopo tutto quello che abbiamo passato!"
"Non dirà proprio niente, deve accettarlo"
"Grazie"
Simone le sorride e poi fa segno di tornare dentro.
"Simone"
"Si?"
"C'è un'altra cosa che devo dirti"
"Ti ascolto"
"Quella volta... al luna park, ho commesso l'errore più grande della mia vita, adesso mi chiedo cosa sarebbe successo se avessi scelto te"
"Eri solo una bambina"
"Lo so, ma tu eri sempre lì"
"Già"
"Eri sempre stato tu quello giusto"
"Come?"
"...C'è sempre stato un solo ragazzo in grado di capirmi, io non ho bisogno di fiumi di tempeste, ne ho già abbastanza di mio, non fa per me. Ho sempre amato le sfide, ed oggi ne ho fatta una con me stessa, perchè ho finalmente aperto gli occhi che erano ancora fermi nel tempo, ai miei 14 anni, senza mai capire che adesso ne ho 21, le cose sono cambiate, i sentimenti anche. C'è sempre stato un solo ragazzo con cui stavo bene, e con cui vorrei stare ora, è stato quel ragazzo che salutavo con Sempre"
Alice ha le lacrime agli occhi, sa di essersi giocata tutto dichiarandosi.
Aveva finalmente reso concreti i suoi lunghi pensieri nelle notti precedenti.
Lei amava Simone, e forse, l'aveva sempre amato.
"Io..."
"Scusa, so che adesso sono come..."
"No aspetta Al, io mi sono sempre fatto da parte perchè pensavo che tu fossi veramente innamorata di Carlo, volevo solo la tua felicità, non volevo mettermi di mezzo. Ti ricordi di Miryam? Mi ero fidanzato con lei per dimenticarti, ci ho provato. Quest'estate quando ti ho rivista, non ti avrei scambiata per nessuna, ancora più bella, una donna meravigliosa che sapevo sarebbe diventata tale. La donna che ho di fronte è la stessa con cui facevo i castelli di sabbia, con cui scherzavo, di cui mi ero innamorato. Hai ragione però, quella sera al Luna Park ha cambiato per sempre i nostri destini, perchè non ti ho mai detto le mie famose parole, sono ancora in tempo?"
"S-si"
"Be, io ti amo, dal primo giorno che ti ho incontrata, fino ad adesso"
"Per sempre?"-chiese lei prendendogli la mano.
"Sempre"

 
FINE







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SPIEGAZIONE FINALE!!!
Però ci tengo a spiegare il motivo per questo finale a sorpresa, so che pochi immaginavano questa fine.
Posso comprendere l'amaro che state provando in questo momento, è assolutamente comprensibile.
Però c'è una spiegazione MOLTO grande dietro questo finale, lasciate che vi spieghi:
Durante quest'anno, ho affrontato il mio amore estivo, e mi sono ritrovata costretta a comprendere come le cose tra noi siano cambiate, e come gli amori estivi siano solo tali.
Precarietà.
E' l'aspetto di Carlo, l'amore estivo in se è precario, Carlo rappresenta l'amore estivo.
Alice è confusa perchè durante i mesi che l'hanno separata da Nocir, ha capito che l'amore per Carlo era un amore illusorio, legato sopratutto al ricordo dei suoi 14 anni.
Simone invece rappresenta da tempo un'amicizia per Alice, e niente è più nobile dell'amicizia tra ragazzo e ragazza.
So che molte di voi diranno "anche questa è precaria", credetemi, non è così.
Il mio amore estivo ed io siamo due estranei adesso, ho un'amica estiva con cui mi sento ancora, abbiamo litigato a causa di questo amore, eppure siamo ancora amiche.
Ho fatto questa scelta perchè penso che la coppia Alice-Simone sia molto più stabile e romantica.
Carlo è un ragazzo pieno di mistero che non funziona con Alice, di se già abbastanza problematica.
L'unico che può capirla è Simone, il suo sempre (ribadito spesso nel corso della storia)
Infine, ho deciso di porre fine a questa storia che è stata un mio sfogo per ciò che realmente mi è accaduto, il giorno del mio compleanno, oggi, perchè come nuovo inizio voglio lasciarmi gli errori alle spalle, crescere.
Sentivo che per crescere dovevo lasciare anche questa storia, che è parte della mia infanzia, un po' come un libro nuovo.
Apriamo le porte a nuove possibilità, sempre.
Le amicizie coltivatele, niente è più sicuro.
Grazie per la vostra attenzione, siete il mio punto di riferimento!
Vanel.-
(Per ulteriori informazioni inviatemi un mp, non fatevi problemi, sarò lieta di darvi più spiegazioni sul finale)

  
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