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Autore: Kimmi    10/01/2015    2 recensioni
One-shot di mere 1000 parole spaccate inerenti i ricordi e le riflessioni del Professore di arti oscure, del Principe Mezzosangue, del 'mister moccioso'; di Severus Piton.
[L’unica cosa che so per certo, tra i tanti interrogativi che mi hanno da tempo tenuto compagnia da quando sei entrata tra i Grifondoro fin quando la bacchetta del Signore Oscuro ti urtò, è che qualora qualcuno a conoscenza del nostro passato mi interrogasse sui miei sentimenti per Lily, per te, risponderei: “Sempre.”]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quante volte si è ripresentata nella mia mente, tra le rampicanti edere verdi quali sono i miei pensieri oscuri e complicati, questa ricostruzione: la prima volta che ci incontrammo.
La prima volta che ci incontrammo era ormai estate inoltrata, e anche se non posso contare di ricordare che giorno il calendario mi suggeriva che fosse, stanne certa Lily, era quasi tempo che il misterioso autunno con tutte le sue arancioni foglie a me così familiare si mostrasse. Tutto merito di quell’albero che per sempre custodirà le nostre conversazioni, le parole che ognuno di noi due liberò nell’aria in quell’apparentemente comune prato. Quest’ultimo, non aveva in sé nulla di speciale, era fin probabile che l’Inghilterra ne avesse di più incantevoli da farsi invidiare dal mondo; bensi era la nostra presenza, la presenza di una Lily bambina che si confidava con un Severus più piccolo e non ancora consumato a rendere quel posto intriso di quell’aura magica di cui mai più si liberò.
Mi ricordo dell’infame modo con cui la tua gelosa sorella era solita apostrofarti, quasi cercando di farti sentire in colpa per via della tua predestinata vita da maga dotata di poteri fuori discussione per i babbani come lei. Ti consolavo spesso: ” E’ invidiosa, lei e’ una persona qualunque, e tu sei speciale.” E per tutta risposta:” Sei cattivo Severus.” Tu non demordevi comunque nel difenderla.
E che dire di come eravamo assolutamente a posto nello sprecare i nostri pomeriggi sdraiati sul terreno, a metà tra l’ombra e i fasci di luce che penetravano attraverso i rami degli alberi disposti l’uno accanto all’altro, sempre più spogli man mano che l’autunno compiva giorno dopo giorno un passo verso di noi, con il ritmo che un Cupo Mietitore adotta nell’andare a riscuotere un’anima segnata: non se lo fa ripetere due volte, ma allo stesso tempo si prende tutta la sua calma.
Eravamo tanto opposti quanto simili, posso dirti Lily, che nel mio piccolo sono morto più e più volte. Dentro di me sono morto durante i nostri primi giorni ad Hogwarts quando fu annunciato dal Cappello Parlante che da quel momento in poi avresti fatto parte della casata dei Grifondoro, tutt’altro mondo per me che appena più grandicello presi a frequentare, malgrado i tuoi contrari e numerosi implori, un gruppo di Mangiamorte.
Un’altra volta ancora, morii quando dopo aver tirato le mie conclusioni stavo realizzando che ci stavamo allontanando l’uno dall’altra e che, al contrario tu ti avvicinavi a quel pigro, arrogante campione di Quidditch.
Non mi sentirò mai in merito di giudicare i suoi sentimenti nei tuoi confronti, ma nel caso dovessi mai arrivare a farlo…
Penso di aver già una risposta pronta da servire.
Quello era, a mio avviso un uomo che godeva della sua fama, dunque tu simboleggiavi semplicemente un’altra delle sue vittorie. 
Con me al tuo fianco avevi invece costruito qualcosa di più profondo; perchè, dunque, prendere la strada verso il matrimonio con lui?
Era forse una ripicca che mi indirizzavi perchè ritenessi che mi fossi comportato malamente nei tuoi confronti, intenzionalmente o meno?
Oppure si trattava dell’inesorabile corso del destino a cui nessuno di noi due, nessuno mago tra i più potenti, nessun babbano, Nessuno poteva e potrà ribellarsi una volta apparso di fronte agli occhi di ciascuno di noi?
In questo caso era stato un destino crudele il mio, e fin troppo generoso quello di James Potter, in quanto non solo si prendeva la libertà di sfogare tramite me quelle poche frustrazioni che nella sua vita conosceva, mettermi in ridicola luce e umiliarmi, fu soprattutto responsabile della mia infelice esistenza senza te.
Gli anni passavano, anche la costruzione di Hogwarts lo confermava, si imparavano sempre più incantesimi: ne sapevo abbastanza per poter stregare la tua mente e indurti direttamente a passare dalla mia parte. Non volevo però rovinarti.
E i nostri destini stavano progredendo sempre di più nel loro intento di ubbidire al fato, unico loro grande capo, e dividerci maggiormente.
L’unica ragione che posso dare a me stesso è che fosse stato tutto quanto volere esterno, per quanto dolore procuri ad ogni fibra del mio essere.
E dunque Lily, mi chiedevo da un po’ … se il destino fosse stato più clemente e piu’ magnanimo…
No; se solamente le cose fossero andate in maniera diversa, tu saresti accanto a me?
Percepirei ancora quella vitale presenza di occhi turchesi e capelli ramati al mio fianco?
L’unica cosa che so per certo, tra i tanti interrogativi che mi hanno da tempo tenuto compagnia da quando sei entrata tra i Grifondoro fin quando la bacchetta del Signore Oscuro ti urtò, è che qualora qualcuno a conoscenza del nostro passato mi interrogasse sui miei sentimenti per Lily, per te, risponderei: “Sempre.”
Perchè non ci sarà mai più un amore come il nostro, ed è futile cercare di insabbiare l’argomento come se nulla fosse mai accaduto.
Allora si che potrei crollare, senza nemmeno quei ricordi di te con cui consolarmi, mi sarebbe certamente impossibile tirare avanti.
Il mio vero io si promise di continuare per il suo corso, nonostante tutte le cose successe, anche se lasciato indietro, giurai di passare il testimone della tua vita, una vita la cui esistenza rimase impressa e cambiò qualcosa al mondo.
Solo con questa misera speranza posso credere che in un futuro, piu’ lontano che prossimo, io possa ancora una volta almeno intravedere il tuo sorriso e magari, a mia volta contraccambiare, sorridendo anch’io.
Fino ad allora chiuderò il passaggio per quel mio cuore risplendente di luce dorata, il cuore di un Principe, il Principe Mezzosangue, in attesa.
Mi preoccuperò di tenerlo sotto uno spesso, segreto lenzuolo finché non ci incontreremo ancora e io possa, finalmente, rispolverarlo e farlo luccicare al suo meglio, come una volta era solito a fare ogni qual volta il tuo era nelle vicinanze. Il Professor Silente stesso, una volta mi ricordò: "Non dovrai mai mostrare la parte migliore di te, così facendo!"
Ma al momento, mentre perdo sempre più sangue per via dei furiosi attacchi che il pitone sta infierendo al mio corpo, passo invece i ricordi della mia anima a quei desolati occhi azzurri che tanto ti somigliano: si tratta del figlio che non vedesti mai crescere perchè quella notte lo proteggesti, e io, sapendolo ho continuato a proteggerlo al posto tuo. E ora, muoio per davvero.
  
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