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Autore: _Lola99_    10/01/2015    16 recensioni
Sono passati tre anni dall'ultimo incontro tra Draco ed Hermione sul ponte che porta ad Hogwarts.
Lui si è rifatto una vita, ha trovato un lavoro ed è tornato ad essere una delle più importanti persone nel mondo magico, ma lei dov'è? Scomparsa un giorno di Marzo senza lasciare tracce del suo passaggio lasciando a tutti questa domanda in testa.
Dal testo:
"Avete mai immaginato come sia perdere tutto e dover ricominciare da capo?
Lei ha provato tutte queste cose e poi è scomparsa nel nulla. Nessuno sa dove è finita...
Sua madre, i suoi amici e anche le persone più vicine a lei...
Nessuno.
Io devo trovarla, devo avvertirla del pericolo che incombe...
Devo salvarla...
Salvare quello che è rimasto di lei."
- Sequel di "Una specie di principe in divisa Serpeverde".
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Prologo


Cammino veloce lungo i vicoli di Londra…

Nonostante siano solo le cinque di pomeriggio una nebbia fitta circonda tutta la città creando una bolla di umidità.

Mi passo una mano tra i capelli ormai liberi da quella massa gelatinosa, che mio padre mi faceva mettere in testa da anni,  cercando di sistemarli in qualche modo.

Nonostante lei mi abbia mentito, ci tengo che  mi veda in salute anche se in realtà da quando ho scoperto la verità su di lei non faccio che passare le notti a pensare per quale motivo non mi ha detto nulla.

La consideravo ormai una di famiglia e nonostante i continui litigi pensavo di essermi conquistato la sua fiducia.

Poteva venire da me, parlarmene da persona matura, invece no, ha preferito nascondermelo e non dirmi nulla. Per due anni!

Entro in un locale poco affollato e mi siedo ad un tavolo.

Non la vedo da secoli e sono piuttosto agitato.

Ho dovuto cercare in ogni angolo della Scozia per trovarla e per contattarla. Non mi ha risposto per i primi due mesi, poi si è rassegnata e ha risposto. Mi ha detto che sarebbe stata a Londra qualche giorno per salutare la madre poi sarebbe ripartita.

Poteva incontrarmi solo un giorno ad una precisa ora, oggi, alle cinque in un locale minuscolo in pieno centro.

Mi deve molte spiegazioni…

Il suo aereo partirà tra due ore e io devo riuscire a farmi dire molte cose e in poco tempo.

In quel momento la campanella attaccata alla porta del locale suona.

Faccio un respiro profondo per calmare i nervi e alzo lo sguardo.

La vedo guardarsi intorno spaesata.

E’ cambiata tantissimo diventando ancora più bella, ma sembra stanca e non ha più quel sorriso solare che aveva una volta…

Mi vede.

Si avvicina e si siede al tavolo.

Non dice nulla, ha lo sguardo abbassato e continua a giocare con l’orlo del suo maglione.

Nessuno dei due parla per un paio di minuti. Probabilmente non sappiamo entrambi come  e da dove cominciare.

Alla fine perdo la pazienza.

- Sei arrivata alla fine…

- Come avevo promesso.

- Non ne avevo dubbi.

Lei alza lo sguardo e posa i suoi occhi sui miei gelandomi con lo sguardo.

- Ci credo che non avevi dubbi. Mi hai fatta seguire come se fossi un criminale. Non ti fidi più di me così tanto da pagare una persona per assicurarti che fossi venuta a parlare di una cosa che neanche ti riguarda?

- Lei mi riguarderà sempre. E’ mia!

A quelle parole lei si spazientisce e alza il tono della voce.

- Lei non è tua. Non è un’oggetto che puoi rompere ogni volta che vuoi e riaggiustarlo.

- Come avete potuto nascondere il fatto che ho una figlia??

Lei sospira e mi guarda con digusto.

- Ecco perchè, non sei pronto ad affrontare questa cosa, l’hai già fatta soffrire abbastanza. Esci dalla sua vita o rimanici definitivamente.

- Io voglio rimanerci, ma-

- Non è mentendoci che rimarrai nella sua vita e questo tu lo devi ancora capire.

Lei si alza e lascia una foto sul tavolino.

- E’ la bambina piccola sulla sinistra. Qui aveva tre giorni. E’ stata scattata in ospedale.

- Non c’è-

- E’ stata male per le successive due settimane. Sono stata io a prendermene cura.

- Senti...

- Ti ho detto quello che volevi sapere. Ora devo andare… E’ stato bello rivederti e non combinare più casini del genere.

- Aspetta...

Lei gira i tacchi e se ne va lasciandomi solo con una foto in mano e nessun luogo da cui partire per  trovare la mia  famiglia.

Osservo la foto e vedo una bimba che dorme beata  in una culla, tutto avvolta da un telo rosa  dal quale sbuca  un piccolo riccio biondo come la neve.  

Al polso un bracciale…

Purtroppo la foto non è una delle migliori per cui il nome non si legge.

Mi metto le mani tra i capelli.

Perchè l’ho fatto quel giorno tanto tempo fa?

Perché non sono andato da lei a supplicarla di perdonarmi?

Perché mi sono arreso così facilmente?




Capitolo 1: Gli ultimi tre anni...

 

Mi siedo stanco sulla sedia del mio ufficio.

Ho una valanga di scartoffie da leggere, firmare e rispedire una copia al compratore, ma oggi sono troppo stanco.

Mio padre dopo il ritorno del signore Oscuro ha lasciato tutto in mano ad agenti in modo che si occupassero delle imprese che appartengono alla famiglia Malfoy in modo da concentrarsi sui capricci di quell’uomo, se così lo si può definire.

Dopo la sua morte il tribunale ha permesso che io ne venissi in possesso a patto di cominciare dal basso come un comune apprendista.

In tre anni sono riuscito ad arrivare in cima e ottenere di nuovo la completa custodia dell’azienda di famiglia. Vendiamo pozioni già prodotte e imbottigliate, pronte per l’uso.

Il mondo magico inglese si è dovuto riprendere ed evolvere in fretta per stare al passo con il resto del mondo e noi grazie a quest’idea geniale di mia madre siamo una delle più importanti aziende di tutta l’Inghilterra magica.

Sospiro orgoglioso mentre mi alzo e mi metto il cappotto.

Molte cose sono cambiate…

Nella mia mente scorrono immagini, una dietro l’altra di seguito.

Gli anni di scuola con tutti i miei amici

Blaise è il mio vice, Theo lavora come ricercatore, Astoria si è trasferita in Scozia con suo marito mezzosangue, mentre Daphne ha voluto ricominciare da capo con tutto trasferendosi in Bulgaria con un giocatore di Quiddich che è più o meno due armadi messi insieme, ma l’importante che siano felici.

La mia famiglia.

Mio padre che purtroppo questa volta non ha potuto evitare il bacio dei dissennatori,  è morto due mesi dopo la guerra lasciandoci con un sorriso  in volto. Prima di morire mi ha detto che aveva vissuto una vita all’insegna della paura e sorrideva perché, senza il signore oscuro in giro, noi potevamo vivere in pace anche senza di lui.

Mia madre è stata forte dopo la morte di mio padre e si è concentrata su altro ovvero sull’arredare continuamente il Manor. Ogni mese decide di cambiare e adoro il modo in cui le brillano gli occhi quando lo fa. Anche se la malattia inizia a stancarla più del solito cerca sempre di non darlo a vedere e di continuare a sorridere.

Poi naturalmente c’è Denise, la mia fidanzata.

Francese, mezza Veela, purosangue, bionda con due occhi vispi color prato e molto intelligente. E’ una donna fantastica e anche una mia grande amica. Il nostro fidanzamento combinato era la seconda scelta dopo Astoria e visto che lei si è sposata con un altro, Denise è venuta a bussare alla mia porta con un contratto già firmato qualche anno fa da mio padre dicendo “Noi ci dovremo sposare?”. Era piuttosto scioccata come lo ero io, ma suo padre aspettava solo questo: un matrimonio con un potente inglese per cui mi sono fatto carico delle mie responsabilità e siamo diventati amici. A volte vorrei che mio padre non fosse stato così prudente da firmare persino due contratti matrimoniali affinchè io sposassi una purosangue.

Mia madre non fa altro che criticarla e discriminarla come se fosse babbana, ma non lo fa perchè lei non le piace. Se non ci fosse stata Lei, Denise sarebbe stata una candidata perfetta. Continua a ripetere di quanto io ero felice, di come mi illuminavo quando la vedevo e di quanto eravamo carini insieme, come se non lo sapessi.

Denise sa tutto della mia storia con Lei. Sa del diario, di Voldemort, di come ci siamo lasciati e dell’ultima volta che l’ho vista… Su quel ponte mentre mi pregava di restare.

Non potevo…

Ho fatto una promessa e io le mantengo sempre.

L’ho fatto per lei

Non meritava una vita con uno come me, di quelli che costruiscono un castello di carte e poi senza motivo lo distruggono.

Lei

Mi manca ogni giorno di più…

A volte non vorrei mai aver voltato le spalle al suo viso che mi supplicava di non abbandonarla proprio in quel momento.

Chissà dove è finita?

Nemmeno Potter sa più dove sia.

Dopo il processo contro Weasley il quale ha dovuto pagare qualche galeone  e se ne è lavato le mani, dove Potter ha testimoniato a suo favore facendole così perdere la causa, la ragazza se ne è andata dal tribunale e ha fatto le valige, andandosene via, senza un biglietto d’addio per i suoi amici. Semplicemente è scomparsa senza dire nulla

Tre anni… Solo tre anni che non la vedo e mi sembra un’eternità.

Denise sa quello che provo ancora per lei e lo accetta , capendo la mia situazione anche se penso che voglia che io cambi idea e che la guardi in un’altro modo oltre a quello con cui si guarda un’amica.

Sospiro ancora una volta e mi smaterilizzo lontano da tutto quel lavoro.

Appaio nell’ingresso del Manor e subito arriva un elfo che mi toglie il cappotto.

- Draco sei tornato tardi  come al solito.

Sorrido colpevole e do un bacio leggero alla mia ragazza.

- Perdonami cara.

Lei alza gli occhi al cielo. Odia quando faccio il tipico aristocratico marito. Dice che le ricordo troppo suo padre.

- Tua madre e io stiamo già cenando. Per favore salvami.

Rido ancora e la seguo nella sala da pranzo.

Mia madre vedendomi entrare sorride.

- Draco che bello che sei arrivato. Sembri stanco. Qualcosa non va?

Mi avvicino e la bacio su una guancia.

Lo so cosa vuole che io risponda.

“Sì, c’è qualcosa che non va. La mia fidanzata non è nulla in confronto ad Hermione Granger. Penso che andrò a cercarla per farmi perdonare come se non lo avessi fatto per un anno”

- Tutto bene, madre. Solo un po’ troppo lavoro, ma è normale.

- Bene, dopo ti devo parlare Draco. E’ importante.

- Okay madre.

Ci sediamo a tavola a mangiare mentre Denise mi racconta cosa ha fatto oggi al lavoro. E’ una pasticcera. Ha un piccolo negozio a Diagon Alley, ha aperto da poco e gli affari vanno bene.

Dopo cena lei va a fare i suoi esperimenti dolciari in cucina insieme agli elfi che cercano in qualche modo di stare dietro a quella furia bionda, mentre io e mie madre ci accomodiamo in salotto.

Sembra molto preoccupata e ciò comincia a farmi agitare un pochino. Lei si siede e sospira.

- Draco, è arrivata questa oggi pomeriggio. Mi hanno chiesto di dartela personalmente. Io non l’ho letta, ma ho un bruttissimo presentimento e lo sai che io non sbaglio mai.

Dalla veste tira fuori una busta gialla con il bollo del ministero sopra.

- Cosa vorranno mai ancora da noi quelli del ministero? Non abbiamo fatto nulla di male.

- Non lo so Draco. Me l’ha consegnata un Auror di persona e mi ha chiesto espressamente di consegnartela il prima possibile.

Osservo la busta e noto che oltre alla scritta in rosso urgente c’è anche scritto il settore da dove proviene la lettera.

- Perchè il ministro vorrebbe vedermi?

- Aprila.

Annuisco e la apro con mano tremante.

L’ultima volta che è successo è stato per annunciarci che mio padre avrebbe ricevuto il bacio del dissennatore e non è stata proprio una bella notizia.

Estraggo la lettera dalla busta e faccio un respiro profondo prima di cominciare a leggerla.

 

Caro signor Draco Lucius Malfoy,

è stata richiesta la sua presenza nell’ufficio del ministro domani mattina alle ore nove.  Riguarda una sua vecchia conoscenza e il capo del dipartimanto degli Auror è convinto che voi siate l’unica persona in grado di aiutarci in questa missione.

Ci scusiamo per essere così misteriosi, ma preferiamo parlarvene di persona per motivi di sicurezza.

Per questioni di vitale importanza, lei deve essere puntuale.

Cordiali saluti

Sharkebolt Kingsley

Ministro della Magia

 

Alzo gli occhi confuso.

- E allora? Cosa vogliono?

- Vogliono vedermi. Questioni di vitale importanza.

- Per cosa?

- Non c’è scritto. Per questioni di sicurezza preferiscono vedermi di persona.

Mia madre annuisce e fa un respiro profondo prima di alzare lo sguardo e guardarmi fisso.

- Draco, non voglio altri problemi. Dopo tuo padre, non voglio più sentire parlare di missioni segrete e misteriose lontano da qui okay?

- Certo, mamma. Non ti preoccupare...

Lei si avvicina e mi prende le spalle con le mani.

- Sii prudente mi raccomando. Quelle lettere non portano nulla di buono.

- Okay, mamma.

Lei sorride ed esce dalla stanza lasciandomi solo.

Rileggo un’altra volta la lettera cercando di immaginare cosa vogliano da me. All’improvviso un piccolo scoppio.

Afferro la bacchetta in un attimo e la punto contro la figura apparsa davanti a me.

- Sai, Potter c’è anche la porta…

- Lo so, ma mi sembrava un’entrata più appariscente, inoltre nessuno sa che sono qui.

Metto via la bacchetta rimanendo comunque attento ad ogni mossa che fa.

- Cosa vuoi da me, Potter? E’ già stata una serata movimentata senza che ti ci metti anche tu a renderla tale.

- Hai ricevuto la lettera?

- Sì, appena letta. Perché?

- Si tratta di Hermione




Okay, doppio aggiornamento oggi.
L'epilogo della storia precedente e il primo capitolo di questa.
Come avrete capito il prologo è situato nel futuro, non ho dato molti dettagli ma quelli che ci sono sono abbastanza scioccanti. La storia si svolge tre anni dopo la battaglia di Hogwarts ed è raccontata questa volta dal punto di vista di Draco. Spero di avervi incuriosito!
Purtroppo non ho molti capitoli pronti per cui dovreste aspettare un po' prima di leggere il secondo capitolo così che io,  dopo aver affrontato con coraggio le verifiche e interrogazioni di fine quadrimestre fissate a valangate rovinando la mia vita sociale riducendola al minimo stretto necessario ovvero "Ciao" alle persone che conosco, possa scrivere qualche capitolo di  margine, poi riprenderò a postare come sempre ogni due sabati. Detto questo, piccolo spoiler per il prossimo capitolo:


- Che significa che non la trovate? Avrà uno di quei aggeggi babbani che servono per comunicare in fretta. Sarà da qualche parte, avrà lasciato qualcosa che possa condurci a lei
- Non è facile Malfoy, è scomparsa nel nulla dopo il processo. Nessuno sa dove si trovi, nè cosa faccia per vivere. Hermione Granger , secondo i dati del ministero, abita a Londra, ma quando siamo andato là, la proprietaria, sotto veritaserum, ci ha detto che lei non conosce nessuna  Hermione Granger


Spero che vi piaccia!
Un bacione
Lola

P.S. Continuo la mia campagna a favore di più recensioni per gli autori :D

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