Una foto sulla scrivania
 

È nel bel mezzo della notte che i ricordi affollano la mente, misti ai sogni più belli, e a quelli più brutti.

Il piccolo Hiro si girava e rigirava tra le coperte, nel sonno. Non urlava, ma piangeva silenziosamente, mentre i bei giorni ormai passati continuavano a balzargli in mente, uno dopo l'altro, con prepotenza, alternandosi al ricordo di quella notte che insisteva nel tormentarlo.

Momenti di vita passata che non volevano lasciarlo dormire.

La sua voce
I suoi sorrisi
I suoi consigli
I suoi abbracci

E l'immagine di quell'edificio in fiamme che ancora lo terrorizzava.

Aprì gli occhi, tirando su col naso, e scivolò giù dal letto, lentamente, portandosi le coperte con se.
Si avvicinò al separè in bambù, sforzandosi nel convincere se stesso che, una volta aperto il divisore, lo avrebbe trovato ancora lì, a dormire beatamente, con i capelli scompigliati, la bocca aperta e la faccia premuta sul cuscino. E gli avrebbe chiesto di dormire con lui, perché aveva paura di rimanere solo.

Ma dall'altra parte non c'era nessuno.
Solo il suo cappello, sul suo letto perfettamente rifatto.
Nessuno lo avrebbe protetto dai suoi incubi, quella notte.
Nè quella successiva.
Nè nessun'altra.

Il ragazzino tornò indietro, stanco come se avesse corso per chilometri.
Raccolse le coperte da terra e si issò sul letto. Si sistemò sul cuscino e, poco prima di chiudere nuovamente gli occhi, abbandonandosi in quel sonno tormentato, voltò lo sguardo sulla scrivania accanto a lui, illuminata dai raggi di luna che entravano dalla finestra.

Sorrise tristemente nel vedere quella luce infrangersi sui vetri delle cornici sul mobile.

Lui se n'era andato. E niente o nessuno lo avrebbe riportato indietro.

E faceva un male cane

Ma avrebbe continuato a vivere nei suoi ricordi, per quanto bastava.

Perchè Tadashi non sarebbe stato solo un'altra foto sulla scrivania.

The Writer's Corner

Salve di nuovo!

Allora, per cominciare ringrazio di cuore chiunque abbia letto la mia storia, chi commenta ed anche i lettori fantasma.
Inizialmente doveva essere una drabble, ma alla fine ho scritto più del previsto xD

Finalmente ho visto il film e devo dire che mi è piaciuto davvero tanto. Veramente bello e ricco di emozioni (senza aggiungere che ho adorato Tadashi, anche se nel film è comparso solo per una ventina di minuti, in totale)

E non potevo non scrivere qualcosa a riguardo.

Ho scritto di Hiro non perchè è il protagonista, ma perchè ho adorato come nell'arco di pochi minuti siano riusciti a delineare uno splendido rapporto tra fratelli che non può essere distrutto (neanche da un maledettissimo incendio). Volevo semplicemente raccontare quelli che secondo me sono stati i primi momenti e pensieri di Hiro dopo l'incidente.

Che dire, spero che vi sia piaciuta, che Hiro non sia troppo OOC e che non sia stata solo una perdita di tempo.

Gradirei tanto sapere cosa ne pensate, ed anche le critiche sono ben accette ^^

Spero di poter scrivere ancora su questo fandom in futuro.

Baci
Nike <3

P.S. Scusate per queste poche righe e per l'introduzione, ma non sono molto brava a scrivere queste cose.