- Solo mio -
Quando
Kuroo smise di parlare un silenzio tombale calò tra di noi.
Non
potevo credere che tutto questo fosse reale.
-Ora
sai come stanno le cose. Inizialmente avevo creduto che questo affetto
fosse una cosa normale, naturale e spontanea quanto respirare; col
tempo però
quel semplice sentimento è diventato un qualcosa di
più: ho iniziato a essere
cosciente della tua presenza. Costantemente.
Sapevo dove ti trovavi e cosa stavi
facendo in qualsiasi momento: eri la prima cosa che i miei occhi
cercavano quando
entravo in palestra per gli allenamenti e l’ultima che
osservavo prima di imboccare
il vialetto di casa. Non mi sono nemmeno sorpreso del desiderio che mi
cresceva
dentro quando ammiravo l’eleganza dei suoi movimenti o
l’abilità delle tue mani
mentre toccavano un pallone-.
-Perché
allora l’omiai? Perché hai aspettato
un’intera settimana per dirmi
che era tutto finito?!- sbraitai.
La gola mi faceva male per il troppo urlare, avevo le lacrime agli occhi ed il viso tremendamente il viso arrossato; era il cuore però ad essere enell condizioni peggiori: le parole di Kuroo lo avevano colpito in pieno e ora rimbombava nel mio petto con l’intensità di un tamburo.
-Non cedere, non farlo-, mi dicevo, -Non permetterti di sperare...-
-Come
ti ho detto, i sentimenti che provo per te mi erano chiari
già da
qualche tempo, ma come fare a rivelarteli senza rischiare di rovinare
la nostra
amicizia? Vedi Kemna tu non ti accorgi del tuo modo di interagire con
chi ti
sta attorno: la gente comune ti definirebbe apatico, introverso o
potrebbe
confondere tutta questa tua indifferenza per arroganza.
Io so che non è
così, ma allo stesso tempo non
posso fare a meno di chiedermi se esista davvero qualcosa in grado di
smuoverti, qualcosa capace di penetrare quell’inespugnabile
corazza che ti sei
costruito tutt’intorno; sai, sono arrivato persino a
domandarmi se ti
accorgeresti della mia assenza qualora decidessi di scomparire: questo
pensiero
mi tormentava a tal punto da costringermi a testare questo nostro
legame. Avevo
indovinato che ci fosse qualcosa che non andava con Yuki, anche se non
capivo
bene cosa, ed una parte di me voleva vedere fino a dove ti saresti
spinto pur
di rimanere mio amico. È solo per questo che ho accettato;
ma le cose non sono
andate come speravo: tu mi hai allontanato, chiudendoti ancora di
più in te
stesso. Non parliamo poi di Yuki, che ha sofferto inutilmente per
questo mio
assurdo gioco: l’ho presa in giro fin dal principio e ora
comprendo che non
avrei dovuto coinvolgerla sapendo perfettamente che la sola cosa a cui
la mia
mente riuscisse a pensare eri tu!- concluse, come rassegnato.
-Cosa
vuoi da me Kuroo?- domandai, non capendo dove volesse andare a
parare.
-Voglio
che tu sia sincero e che per una volta nella tua vita non corra a
nasconderti in quella maledetta fortezza che sei solito erigere quando
la
situazione sfugge al tuo controllo. Non tenerti tutto dentro!-
-Tu
non capisci!- urlai cercando di ricacciare indietro le lacrime.
-Sì,
capisco solo che tu sei un vigliacco. Non tieni veramente a me: sei un
bambino, capace solo di mettere il muso perchè qualcuno gli
ha portato via un giocattolo.
Ed io che ho mandato tutto all’aria per te… Quanto
sono stato stupido!-
La
rabbia iniziò a montare: non feci niente per contrastarla e
la lasciai
libera di fluire come mai prima d’ora, permettendogli di
assumere il controllo
di ogni fibra del mio essere.
-Farà
male, lo so- esordii cercando di regolare la respirazione,
-all’inizio avvertirò il cuore contorcersi ad ogni
lettera. Poi, quando, te ne
andrai dopo avermi dato la tua risposta anche il dolore
comincerà nuovamente ad
affiorare; ma a te evidentemente tutto questo non interessa.
“Sono innamorato di te”, è
questo che volevi sentirmi dire?!- confessai infine con un urlo
strozzato.
Immediatamente
la calma si impadronì di me. Non sentivo più
nulla, non
provavo più niente.
Kuroo ora sapeva la verità.
-Mi
chiedo come agirà- pensavo completamente perso in
quell’attimo
di attesa.
Si
scuserà forse? Ne rimarrà sorpreso? O
semplicemente mi compatirà?
Di
una cosa ero certo: se mi avessi chiamato “amico”
sarei crollato.
Quello
che non avrei mai potuto prevedere sarebbe stata la sua risposta: la
stretta di Kuroo farsi più forte attorno al mio corpo e la
sua mano cominciò a
farsi strada sotto alla mia maglietta: si muoveva su e giù
per la schiena,
carezzando delicatamente il solco della mia spina dorsale.
-Ridillo-
sussurrò a pochi centimetri dal mio orecchio.
Potevo
percepire il suo respiro caldo sul collo e questo non fece altro che
aumentare i brividi che si scatenavano per tutto il mio corpo ad ogni
sensuale
tocco delle sue dita.
-Sono
innamorato di te – esclamai con maggior convinzione.
-Ancora-
chiese di nuovo lambendo il lobo del mio orecchio per poi scendere
fino alle spalle.
-Sono
innamor-AHH- un gemito mi sfuggì incontrollato.
Le
enormi mani di Kuroo, abbandonata la mia schiena, stavano ora
rivolgendo
le proprie “gentili attenzioni” altrove:
accarezzano con passione il mio petto,
alternando brevi e deliziosi tocchi tra i capezzoli ormai inturgiditi e
il
ventre perfettamente piatto.
Non
riuscivo a controllarmi: imbarazzanti suoni, simili a degli uggiolii,
si propagavano per tutta la stanza nonostante tentassi in tutti i modi
di
trattenerli.
E
lui rideva, rideva di me e della mia incapacità nel
resistergli.
Ne
avevo abbastanza però. Per tutta la vita mi ero lasciato
trascinare
dall’irruenza e voglia di fare del mio amico: questa volta
però non gli avrei
lasciato condurre le redini del gioco tutto da solo.
Per
prima cosa pero dovevo farlo smettere... Ma come?!
Mi
divincolai e nonostante ogni centimetro del mio corpo lottasse contro
questa decisione riuscì infine a liberarmi dalla sua morsa;
immediatamente
provvidi a bloccargli i polsi.
-E
dimmi cosa vorresti fare, mio caro Neko-kun?!- chiese con arroganza.
Mi
stava sfidando, potevo leggerlo chiaramente nei suoi occhi scuri.
Lo fissai a mia volta: non
mi sarei tirato indietro.
“Lo
vedrai, eccome se lo
vedrai”
pensavo avvicinandomi lentamente alla mia “preda”.
Giunsi
a pochi centimetri dal collo: potevo respirare l’odore di
sudore misto
al forte profumo di colonia e questo mix mi mandò su di giri.
Persi
completamente la
cognizione di me e di ciò che mi circondava. Tutto
sparì, tranne l’aitante
ragazzo di fronte a me.
Fu
per questo, forse, che trovai il coraggio di agire: iniziai a lappare
delicatamente ogni frammento di pelle che riuscivo a raggiungere,
intervallando, di tanto in tanto, qualche leggero morso.
Vidi
il suo pomo d’Adamo fare su e giù, mentre
deglutiva evidentemente
sorpreso.
Ero
tremendamente soddisfatto: non avevo mai pensato di poter esercitare un
tale ascendente su qualcuno.
Un’idea
deliziosamente perfida si insinuò allora tra i quei
pensieri: Kuroo
aveva voluto testare me e i miei sentimenti... Perché non restituirgli il
favore?!
Cominciai
quindi a strusciarmi sempre più languidamente contro il suo
corpo, eliminando qualsiasi spazio vuoto potesse ancora esistere tra
noi.
La
risposta del mio compagno, con mio immenso piacere, non si fece
attendere: forte e pulsante percepii infatti la sua eccitazione contro
la mia
gamba.
Decisi poi di
mettere ancora più alla prova
la sua resistenza accentuando il senso di sfregamento con il mio
ginocchio a
livello del cavallo... Non lo avessi mai fatto!
Come
colto da un improvviso furore Kuroo si riprese e io mi ritrovai chiuso
tra le sue membra e la parete.
-Ahahah
e io che volevo andarci piano con te- soffiò eccitato il
centrale.
Subito
la sua mano prese possesso della mia virilità: la sua presa
era
sicura e io mi lasciai immediatamente travolgere da quella conturbante
sensazione.
Non avevo mai
sperimentato niente di così totalizzante come in quel
momento ed ogni fibra del
mio essere pareva esserne diventata vittima.
Tutto dal battito del mio
cuore fino al respiro pareva essersi sincronizzato con i movimenti di
quell’arto.
Stavo
per oltrepassare il limite: lo percepivo risalire per tutto il mio
essere come un’inesorabile marea.
Volevo di più,
ancora di più...
-Kuroo…-
sospirai il suo nome con una voce che non riconobbi.
-Continueremo
dopo- mi sussurrò, fermando improvvisamente la mano -Andiamo
a vincere questa partita prima!- concluse con tono soddisfatto,
lasciandomi lì,
ansante e del tutto insoddisfatto.
Rimasi
immobile, appoggiato a quel muro ancora per alcuni secondi,
osservando la sua imponente figura sparire oltre la porta degli
spogliatoi.
Non
potevo ancora crederci: Kuroo era veramente mio?
Non
di Yuki o di una qualsiasi altra ragazza, ma mio e di nessun altro?
Secondo
un famoso filosofo occidentale, un certo Platone, se non ricordo
male, l’eros o amore rappresenta la forza più
potente che esista su questa
terra, un’energia così potente da essere capace di
innalzarti sopra gli altri
uomini, permettendoti di raggiungere livelli di conoscenza altrimenti
insondabili.
E
così era successo anche a me.
Per colpa o
merito, ancora non so decidermi, di Kuroo in queste ultime settimane
avevo
sperimentato una tale valanga di emozioni che mai avrei creduto
possibile:
avevo conosciuto la frustrazione generata dall’impotenza,
l’amarezza di fronte
a qualcosa che non poteva essere cambiato, la rabbia, il senso di
abbandono e
un dolore talmente intenso da essere in grado di spezzare un cuore a
metà.
Yuki
aveva parlato di coordinazione.
Non so se sia la
definizione più adeguata, ma proprio non riesco a trovare un
modo migliore per
definire il rapporto che condividiamo io e Kuroo; l’unica
cosa che so con
certezza è che con lui riesco a sentirmi completo ma
soprattutto felice come
mai lo sono stato nella mia intera esistenza.
-Andiamo
a vincere- ripetei tra me e me non troppo convinto.
Un solo pensiero infatti occupava la mia mente in quel momento: cosa intendeva Kuroo con “continueremo dopo?!”
Angoluccio dell'autrice:
Scusateeeeee!!
Non so che altro dire U.u
Mi spiego: primo esame all'università, e giusto per partire
alla grande che faccio io?! Sottovaluto la difficoltà degli
argomenti convincendomi che, come al liceo, mi basti la studiata
dell'ultimo minuto per preparare il tutto... Grandissimo
errore!!
Ed ora eccomi qui, reduce da una full immersion di diritto
costituzionale pronta ad aggiornare questa storia (finalmente, direte
giustamente voi u.U) vista la mia decisione di abbandonare
temporaneamente la scrittura per focalizzarmi sul "dovere".
Chiedo dunque venia e mi appello a tutte le matricole e anche a coloro che lo sono stati... Confido che possiate capirmi!! Per gli altri ancora scusate!!!!!!
Ringrazio comunque tutti coloro che hanno sostenuto la mia storia:
1
- Airinslytherin
2 - BAP yes sir Roberta
3 - environmentalist
4 - kselia
5 - kwonxoxofeltom
6 - MidoTaka
7 - Necantix_
8 - pinky_neko
9 - Princess of Guns
10 - secchanJ7
11 - Sirius98
12 - Wilwarind86
Che l'hanno inserita tra le SEGUITE
1 - BAP yes sir Roberta2 - nobuyo
Che l'hanno aggiunte alle RICORDATE
1 - supermarika1000
Che l'ha inserita tra le preferite
GRAZIE davvero a tutti, ma soprattutto un ringraziamento speciale per pinky_neko per la sua puntualità nelle recensioni e tutto il supporto che mi ha dato =D