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Autore: Hayhey    11/01/2015    8 recensioni
«Rosie!»
«Sco’!» urlò Rose correndo verso un ragazzo biondo platino con un sorriso enorme sul volto, specchio di quello dell’altro. Ebbene sì, Scorpius Malfoy e Rose Weasley erano migliori amici da un giorno non ben definito di undici anni fa. [...]Scorpius era –come diceva Rose- un distributore di abbracci: ne avevi bisogno e bastava chiedere per essere stretti in una morsa forte e rassicurante.
I due ragazzi si strinsero come se non si vedessero da una vita e infatti per tutta l’estate non erano riusciti a vedersi, a causa delle vacanze di entrambi, prima una poi l’altro. [...]
Sentirono un fischio acuto e si fiondarono tutti verso il treno per non perderlo e per trovare i posti vuoti e vicini. Quando furono nel vagone si sporsero e salutarono i rispettivi genitori e parenti, Ron e Draco si guardavano un po’ schifati pensando all’assurdo motivo per cui i loro figli fossero migliori amici [...].

Dal capitolo 2
Speciale 1- James e Selene
Speciale 2- Lysander e Arya
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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The silence of the snow
 
Prologo - Scende scende la neve
 
Scende, scende, dolcemente, graziosamente, rimbalzando nell’aria, seguendo il vento, appoggiandosi al suolo leggero.
Scendono tanti suoi compari, tutti diversi, ma uniti fra loro.
Formano un manto bianco e soffice che ovatta il paesaggio creando quel silenzio adatto ai pensieri, ai momenti che non necessitano parole.
La bambina saltava nella neve, col suo buffo cappello e la sua graziosa goffaggine, ammirava il paesaggio creato dai fiocchi che continuanavano a cadere, balzando come lei.
Arrivò nel parco, avvolta dal silenzio e dagli alberi carichi. Continuava la sua danza fatta di saltelli spensierati, ammirando al coltempo il paesaggio incantato.
Per questo non si accorse del bambino biondo che stava giocando con la neve e così gli finì addosso, travolgendolo col suo peso.
«Oh, scusa! Mi dispiace molto!» esclamò la piccola.
«Stai più attenta la prossima volta!» disse il bambino con voce un po’ scocciata ma con una luce incuriosita negli occhi grigi che scrutavano la bambina, guardando i riccioli rossi e gli occhietti azzurri e vispi.
«Ti ripeto che mi dispiace, stavo facendo la danza della neve!» La piccola mise su il broncio ed incrociò le braccia. Poi un fiocco dispettoso le finì sul nasino lentigginoso e sorrise di colpo, scordandosi della sua arrabbiatura. «Dai, vieni a giocare anche tu!» e prese il bambino per mano, trascinandolo nella sua danza speciale; pareva che anche il biondo si fosse scordato del torto subito, perchè iniziò a ridacchiare insieme a quella rossa che gli era finita addosso come se niente fosse e aveva cominciato a giocare con lui.
Insieme costruirono mondi nascosti e silenziosi avvolti dal bianco, sconfissero yeti, attraversarono bufere e infine giunsero in una radura perfettamente circolare e caddero a terra, sfiniti. I fiocchi continuavano indisturbati a cadere sopra di loro, che avevano cominciato a fare gli angeli, finivano sulle lentiggini e sui ricci della bambina e si impigliavano tra le ciglia del bambino; entrambi ridacchiavano spensierati, incuranti del mondo intorno a loro.
«Sai, sei molto simpatico» disse come se niente fosse la rossa, distesa accanto a lui. Il biondo arrossì leggermente, poi rispose: «Anche tu non sei male».
«Non so nemmeno come ti chiami... Io sono Rose, molto piacere».
«Già è vero. Io sono Scorpius, piacere mio» si alzò e tese la mano a Rose. «Sarà meglio andare, ormai è buio e i nostri genitori ci staranno cercando» la piccola accettò il suo aiuto e si fece tirare su.
«Rose! Rose! Dove sei?»
«Oh, questi sono i miei, devo andare» si alzò sulle punte dei piedi e lasciò un bacino sulla guancia di Scorpius. «Ciao Scorpius, ci vediamo» e corse via, lasciandosi dietro un bambino tutto rosso.
«Scorpius! Dov’eri finito?»
«Ciao papà, arrivo...» si toccò un’ultima volta la guancia, poi si girò e andò verso suo padre, Draco Malfoy.
 
«Rose! Ci hai fatto preoccupare moltissimo, non ti trovavamo più!» esclamò preoccupata Hermione Granger in Weasley, abbracciando la figlia, seguita da Ron che teneva in braccio il piccolo Hugo, di soli quattro anni. «Tao Rosie!»
«Ho fatto tantissime cose mamma! Ho anche conosciuto un bambino della mia età e abbiamo costruito un castello tuuuuuutto di neve!» disse la piccola Rose, aprendo le braccia il massimo possibile per farle immaginare la grandezza del loro castello magico. Continuò a raccontare di tutte le avventure che aveva avuto col suo nuovo amico, mentre i genitori la guardavano divertiti e Hugo ammirato. Si avviarono verso casa, dove li attendeva un camino accesso e tanti dolci natalizi, insieme a tutti i cuginetti.


My Corner^^
Eccomi qui con una nuova storiella, la mia prima fanfiction!
Spero vi piaccia e prometto che cercherò di aggiornare una volta a settimana, il primo capitolo è già quasi finito^^
Ringrazio in anticipo chi leggerà e recensirà.
COSA IMPORTANTE: questa fic è dedicata ad Arya_95 che me la sta leggendo prima e mi dà un parere^^ Grazie mille cara :*

 
   
 
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