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Autore: Lisa Lawer    05/02/2005    7 recensioni
Miyu e Kanata non si vedranno per molti anni, ma in tutto questo tempo i contatti non si sono persi...
11/11/10 ho notato che i primi capitoli non erano in html, e ora li sto modificando, buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kanata Saiyonji, Miyu Kouzuki
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Miyu aprì la parta di casa sua, visto che stavano suonando ripetutamente al campanello

Scusate il ritardo ma eccomi qui con l’ultimo capitolo di questa storia! Grazie a tutti per i commenti e per il sostegno. Buona lettura!

 

Capitolo 9.

Miyu aprì la porta di casa sua, visto che stavano suonando ripetutamente il campanello. Il suo aspetto non era dei migliori: due occhiaie segnavano il suo viso, gli occhi erano rossi e gonfi, stava in pigiama e con una vestaglia e con i capelli arruffati. Era distrutta: sapeva ciò che le riservava il futuro. Doveva dimenticare Kanata, per il bene del ragazzo. Di certo non voleva essere lei la responsabile del suo fallimento. Il ragazzo aveva lavorato sodo per arrivare fino a questo punto. Inoltre avrebbe dovuto crescere un bambino da sola: non aveva nessuna intenzione di abortire… no…. quello mai!

- arrivo… arrivo – disse Miyu.

aprì la porta e si trovò davanti Francesco e Mary: - Ma che cavolo ci fai tu qui? –  dissero

- ciao ragazzi, che bello rivedervi. Forza entrate. – disse lei con tono ironico.

Si sedettero tutti sul divano, ma Miyu non apriva bocca.

F(Francesco) – ci spieghi cosa è successo? E perché hai staccato il telefono e spento il cel? È mezz’ora che provo a chiamarti! –

Ma – appena ho sentito il tuo messaggio in segreteria, che diceva che eri tornata, sono corsa da te. –

M – non c’era motivo. Sono solo tornata prima –

F – e Kanata? Cioè, avete litigato o cos’altro? –

Altri momenti di silenzio. Miyu abbassò lo sguardo e man mano, contro la sua volontà, il corpo veniva mosso dai singhiozzi, che cercava di trattenere.

Mary si alzò e andò vicino la ragazza e l’abbracciò.

Ma – ehi miyu, non fare così…. Ci siamo noi qui. –

A quelle parole la ragazza scoppiò in un pianto straziante.

Ma – perché fai così? – chiese Mary super preoccupata

M – è….. è finita…..  

F – Mio Dio, no! ti ha fatto qualcosa? –

M- no… non ha fatto nulla…lui non centra… è tutta colpa mia… e poi sono stata io a lasciarlo… - disse ancora piangendo.

Poi sciolse l’abbraccio con la sua amica e andò in camera sua e si buttò sul letto. – vi prego…lasciatemi sola. –

Ma – ma che sei impazzita? Non ti lasciamo qui. Fra aiutami. –

I due ragazzi presero di forza Miyu, dal letto e la portarono in bagno.

Ma- ora ti lavi, ti vesti e esci da questa casa ok? –

M – NO!!non sono dell’umore adatto per uscire, e poi? Per far cosa? Sono tornata solo questa notte cosa pretendete? –

F – ti ho visto superare crisi ben maggiori… tu non le hai mai affrontate in questo modo! Tu sei forte! –

e se non lo fossi più? – gridò Miyu con le lacrime che le bagnavano il viso.

Francesco l’abbracciò e la strinse a se: - shhh… non so cosa sia successo ma voglio aiutarti. Non possiamo sopportare di vederti così. Noi ti vogliamo bene. –

Dopo un po’ di minuti, Miyu decise di lavarsi e vestirsi. Ci mise più del solito ma alla fine fu pronta.

M  - Mary… ma che stai facendo? –

Ma stanotte ti obbligo a dormire a casa mia…è da tanto che non rimani! –

M – ma…io… -

F- niente ma! Sn sicuro che se voi ragazze vi riunirete, il tuo umore si riprenderà! –

M: - ok…ok -   

I ragazzi uscirono dalla casa e fecero un giro in centro per fare la spesa. Verso le undici Francesco dovette lasciare le ragazze, poiché doveva tornare a lavoro.

Rimaste sole le due ragazze, andarono in un bar a prendersi una fetta di torta. Miyu la lasciò praticamente tutta, iniziava di nuovo a sentire forti sensazioni di vomito e non voleva che i suoi amici scoprissero tutto.

Ma – ora…te la senti di raccontarmi qualcosa? Perché vi siete lasciati? –

M – non… non lo amo più. –

Ma – queste stronzate valle a raccontare a qualcun altro. Io non ci abbocco. E poi dalle lacrime di prima, non sembra proprio. Sicuro che non ti ha fatto nulla? –

Miyu fece segno di no con il capo – Kanata? No…lui non ha fatto nulla. Ma ti prego non parliamone più, ok? Ti scongiuro! –

- e va bene…. -   

 

*****

 

Intanto, kanata, stava sorvolando i cieli del Giappone. Aveva passato tutta la notte in aeroporto e finalmente verso le sei del mattino, annunciarono il volo in partenza per l’Italia. Era stanco e la situazione gli era sempre meno chiara: perché era andata via? Perché aveva smesso di amarlo all’improvviso?... non sarebbe rimasto senza spiegazioni.

 

Quella sera Alessia, Miyu e Mary stavano a casa di quest’ultima. Portarono Miyu in bagno – guarda, abbiamo una sorpresa per te – dissero le sue amiche. Miyu rimase estasiata. Nel bagno c’erano molte candele, la vasca era piena di acqua calda e dentro vi erano disciolti i suoi Sali da bagno preferiti. – che bello! Grazie mille ragazze! –

A(Alessia) – finalmente vediamo un sorriso su quel bel faccino. Ora ti lasciamo un po’ sola… goditi il bagno. Nel frattempo Alex e Mary ordinarono delle pizze. Miyu uscì dopo 3 quarti d’ora dal bagno e per le 21 arrivarono le pizze.

Finalmente le venne un po’ di fame . erano quasi 24 ore che non mangiava nulla, anche a pranzo non aveva toccato cibo. Comunque capì che non poteva rimanere a digiuno per molto: ora doveva mangiare addirittura per due. Aveva deciso di non dire nulla a nessuno della sua gravidanza: prima o poi gli altri lo avrebbero scoperto e lei si sarebbe inventata qualcosa. Sapeva che sarebbero andati a riferirlo subito a kanata e questa era l’ultima cosa  che voleva. Per distrarla dai suoi pensieri, Alessia decise di parlare dell’organizzazione della festa di capodanno, visto che era imminente.

 

*****

 

Erano le 23:30 e Kanata si trovava sotto casa di Miyu… non c’era nessuno….

dove può essere andata?”

Riprese il cellulare e provò a chiamarla. “siamo spiacenti ma il numero da lei chiamato…”

“che palle!!oramai era stizzito . era la millesima volta che sentiva quella voce registrata. Per di più il cellulare segnalava che stava per scaricarsi. Decise di andare a casa di Luigi, per ora ricordava solo l’indirizzo di casa sua.

L – Kanata!!!

K – Ti prego…dimmi dov’è Miyu… -

L –Mio Dio, entra! –

Kanata entrò e Luigi lo fece sedere sul divano.

- Kanata sei pallido. Cavoli ora ti preparo qualcosa di caldo. –

- No!..... – disse kanata sfinito. – Voglio solo sapere dov’è Miyu…. –

Luigi si sedette sul divano e fece un lungo sospiro.

K – tu sai dov’è, vero? -   

- è da Mary –

- Grazie mille, se potresti darmi il suo indirizzo e poi tolgo il disturbo… -

- No aspetta! – gridò Luigi

Kanata lo guardò con aria interrogativa – tu sai qualcosa che io dovrei sapere? –

- No so solo che oggi ha pianto tantissimo per questa storia… e non ha spiegato nulla a nessuno. Ci ha detto solo che è stata lei a lasciarti….puoi aiutarci a capire? -

K – sai qual è il problema? – disse il ragazzo – che non ci capisco nulla neanche neanche io…..  – kanata gli raccontò tutto.

- ma è imapazzita???????? – fu l’unico commento di Luigi.

- … ora fammi andare. –

- Cosa pensi di concludere a mezzanotte? Credi che riuscireste a fare un discorso decente a quest’ora? Sei stanco ed hai bisogno di una bella dormita. –

- ma io… ho bisogno di vederla…di sapere… di capire… kami sama sto impazzendo! Perché l’ha fatto? Io… che cosa ho sbagliato? –

- dai stanotte rimani qui e domani mattina vai dal lei a parlarle, ok? –

- ma se ci vado domani mattina, penserà che l’ho presa con comodo e che di lei non me ne importa nulla… -

Se penserà questo la porto immediatamente alla neuro e verrà a farti compagnia, perché ora ti ci porto, se non la smetti di dire questa stronzate! È vero è impazzita ma non credo fino a questo punto. –

Quella notte Kanata si sistemò sul divano. Dormì pochissimo come Miyu che pensava e ripensava a kanata, ma non immaginava lontanamente che lui si trovasse a 3 quartieri di distanza (con tutta sincerità… non è che fosse così vicino! Nd Lisa) Non faceva altro che accarezzarsi la pancia. Purtroppo nel cuore della notte  venne colpita da nuovi attacchi di vomito. Ringraziò che le sue amiche non si fossero svegliate. Si lavò la faccia e si rimise a letto. Erano solo l’una…aveva tutta la notte da affrontare…

Erano le dieci del mattino e Luigi stava accompagnando Kanata a casa di Mary.

Luigi aveva chiamato le ragazze e le aveva avvisate dell’arrivo di kanata, naturalmente solo Miyu era all’oscuro di tutto. Quando sentì il suono del campanello, Mary pregò che tutto andasse per il meglio. Aprì la porta , guardò Kanata e gli indicò la camera da letto. Luigi e le due ragazze, invece decisero di andarsene.

- ragazze? Ma ci siete? -

- no…. sono uscite… -

La voce le morì in gola e il suo cuore smise di battere… - cosa ci fai tu qui??? –

Miyu cercò di alzarsi dal letto ma lui la bloccò.

- cosa…cosa vuoi… -

- Miyu ti prego… che cosa ti è preso all’improvviso? Cosa ho fatto? Ho sbagliato qualcos… -

- ti ho già detto com’è andata. Non… - difficilissimo da dire- io non ti amo… - le ultime parole le disse quasi in un sussurro.

- abbi almeno il coraggio di dirmelo guardandomi negl’occhi, quando me lo dici! – all’improvviso prese dalla tasca del pantalone l’anello che le aveva regalato tempo prima. – avevi detto che non l’avresti mai buttato, levato… kami sama, allora mi hai mentito per tutto questo tempo? Perché non ci credo che tu abbia cambiato idea nel giro di 3/4 giorni

- basta…smettila…per… - ma non riuscì a finire la frase: Kanata si piegò velocemente verso di lei e la baciò. Il corpo di Miyu era intrappolato tra il corpo del ragazzo e la spalliera del letto.

Miyu credeva che non avrebbe mai più sentito le sue labbra e cedette. Lui la baciò con tutta la passione che aveva in corpo e lei stava provando mille emozioni credute ormai perse…

Ma poi si svegliò da quel bel sogno e lo allontanò da lei. “ma che cavolo ho fatto??sono solo una debole…”

- se davvero non mi ami più perché hai risposto al mio bacio? Perché? -

- è stato un errore…. Un semplice errore ok? – disse lei stizzita per quello che aveva fatto -

- Miyu ti prego ragiona…ti scongiuro…non può finire così! Se è per la lontananza sono disposto a licenziarmi e venire a vivere qui con te, lo faccio subito… immediatamente! –

- ma sei pazzo? Perché vuoi fare una cosa del genere? Rovinarti la vita e la carriera per colpa mia? –

- ma non capisci? La mia vita è già rovinata senza te- kanata la prese per le spalle e la scosse, se pur non con forza – perché vuoi farmi questo? –

- PERCHÈ SONO INCINTA, KAMI SAMA!!!!!!!! – immediatamente si mise le mani alla bocca… l’aveva detto. Voleva ammazzarsi per questo.

Kanata, invece, rimase di sasso a quelle parole, mentre il viso di Miyu era rigato dalle lacrime.. – capisci? Ti rovinerei la carriera, la vita! E ti prego…non odiarmi ma voglio tenerlo… non voglio neanche pensare all’aborto! –

- Miyu! ma sei impazzita amore mio? Rovinarmi la vita? È il più bel regalo che potessi mai ricevere! Ma sai cosa me ne frega della carriera? Si ci vorrà un po’ di tempo per trovare lavoro qui, ma avremo una famiglia, tutta nostra, e io saremo padre…noi genitori… come potrei odiarti Miyu Kozuki se ti amo da impazzire?.... sposami… ora vestiti e andiamo a sposarci! -

Miyu lo guardò e piangendo – ma..ma … non ho l’abito da sposa! –

Kanata scoppiò a ridere e accarezzò la pancia della ragazza. – lo sai che la tua mamma è un amore?….fra nove mesi capirai…. –

A questo punto neanche Miyu capiva se stava piangendo o ridendo. Kanata le rimise l’anello al dito e si baciarono con tutto il loro amore.  

Verso le 12:30, mentre Miyu e kanata si trovavano nella cucina di Mary, quest’ultima, Alessia, Marco(poverino…mi ero scordata di lui!nd Lisa), Francesco e Luigi entrarono in casa…

Li videro mano nella mano e sorridere: capirono che tutto si era risolto per il meglio….

- Allora – disse Alessia – possiamo andare a scegliere il colore dell’abito delle damigelle? -

- no - disse Miyu – prima scegliamo il mio abito! …... ah….dimenticavo… sto per diventare mamma. –

- e io papà!!!!!! – disse fiero Kanata.

- auguriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! - 

 

*****

 

Una settimana dopo, in Giappone, nell’ufficio del signor Redford, ovvero il padre di Alexandra vi si trovava Kanata…

R(Redford) – Signor Sajonji, come mai mi ha chiesto di vederla? –

K – volevo solo presentarle la mia lettera di licenziamento –

R – licenziamento? Ma come, un uomo come lei, così bravo nel suo lavoro, vuole licenziarsi? Potrei almeno sapere il motivo? –

K – volentieri. A dir la verità, era una decisione che avrei dovuto prendere già molto tempo prima. Non sono un burattino, ma un essere umano e decisamente non voglio più essere manovrato a piacimento vostro e di vostra figlia. Voglio essere libero di fare il mio lavoro senza essere manovrato. E decisamente non mi è mai andato giù che ci fosse andata di mezzo anche la mia fidanzata. Infatti mi trasferirò in Italia, dove lei mi ha negato il trasferimento… -

R – capisco. un uomo sa ammettere quando ha sbagliato. Preferisco sopportare i capricci di mia figlia che far rovinare a lei la carriera. Spero che mia figlia trovi un marito come lei, visto che lei non è più disponibile. Bene…. Dove ha detto che voleva essere trasferito? -       

 

*****

 

Qualche mese dopo in Italia, a casa di Miyu, oltre a esserci gli amici Italiani vi erano anche quelli Giapponesi.

Christine, Aya, Nanami, Alessia e Mary erano sedute al tavolo della cucina…..a litigare!!

C(Christine) – rosa –

Mary – celeste –

Na (Nanami) – io credo che il colore migliore per l’abito delle damigelle sia un bel lilla .

Alessia – celeste –

Aya – io sono d’accordo con Nanami…lilla –

Christine – siete due traditrici! Ma volete mettere un bel rosa, che ci farà sembrare delle principesse… al celeste? –

Alessia – a me il rosa non mi si addice –

 

Intanto nel salone il resto del gruppo ascoltava divertito la “conversazione”.

Kanata – scusa amore, ma perché non dici ad Alessia e a Christine che saranno le tue testimoni, così la smettono con il problema del colore del vestito? –

Miyu –nooooooooo. Mi sto divertendo troppo!!! -

 

*****

 

Qualche mese dopo, in Italia ci fu il matrimonio di Miyu e Kanata. Alla festa erano presenti anche i genitori di lei e il padre di lui. Fu tutto molto bello. La cerimonia fu molto commovente e i due diretti interessati erano molto emozionati!!! Santa e Nozomu fecero da testimoni a Kanata e al ristorante ne combinarono di tutti i colori. Miyu, invece, era al quinto mese di un bel maschietto che naturalmente sarebbe stato chiamato Lou!

 

Fine!!!!

 

 

 

Ecco… è finita!!!!!!! Spero davvero che vi sia piaciuta! Grazie davvero tanto per tutto il sostegno che mi avete dato! Mi raccomando commentate anche se la storia è finita! Fatemi sapere!

 

Ma ora passiamo ai ringraziamenti!

lin: è stata la prima commentatrice. Non credo che ti sia piaciuta la storia (non ho visto altri tuoi commenti) però ti ringrazio lo stesso!

Anny_miyu: grazie mille! Davvero ho apprezzato tantissimo i tuoi commenti! Spero proprio di non aver deluso le tue aspettative che avevi scritto nel primo commento! Spero sempre di avere lettori come te!

lilly2000: Sei stata una commentatrice e sostenitrice assidua e ti ringrazio tantissimo… ti ho fatto un po’ disperare ma spero, ora, di essere perdonata!

cricap: che dire! Non immagini come sono contenta del tuo commento. Lo ammetto, pure a me fa un po’ impressione non descrivere Christine combattiva come una volta, ma in questa storia, non era lei il problema da affronatre!!ehehe. ammetto, inoltre di essermi stupita io stessa, di non averla resa molto partecipe alla storia poiché lei è in assoluto il mio personaggio preferito!!!!!!!!

 

Una altro ringraziamento speciale a Titti, ali, melmamora, evereley, Sakura – chan (la mitica), super gaia, beatrix, morin, Spike, jean15, american-girl e dagmar!

 

Ciao ciao! Lisa

 

 

 

 

  
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