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Autore: A_Marauder    11/01/2015    2 recensioni
{La storia partecipa al contest "Le infinite possibilità di una scelta" indetto da M4RT1 su forum di EFP; decimo posto}
Il primo appuntamento di James e Lily; perché, si sa, a volte ci innamoriamo di persone di cui non dovremo.
Però anche stavolta l'amore vincerà su tutto.
E l'ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Era la prima domenica mattina dopo l'inizio della scuola e tutto il dormitorio di Grifondoro (sia maschile che femminile) dormiva ma Lily Evans, come tutti sappiamo, è l'eccezione che conferma la regola.

Ed era proprio per quello che era agitata. Stava per rompere, in un certo senso, quel suo primato. Perché proprio oggi sarebbe uscita con James Potter. Lo stesso James Potter che aveva rifiutato per sette anni ma che ora stava cambiando. Per lei.

O almeno così la metteva Alice ma lei non ci credeva nemmeno un po'. Sapeva che era un altro dei suoi trucchi per avere una botta e via con lei.

“Che ci vuole a capirlo?” aveva chiesto la rossa all'amica una sera mentre parlavano dell'ennesimo rifiuto che aveva appioppato a Potter

“Un minimo di conoscenza del genere maschile.”

“Alice, Frank non conta. Lui è un'eccezione del genere maschile. Non ce ne sono altri come lui.”

“Infatti James non è come lui.”

“Appunto.”

“È meglio. E non farmi quella faccia, tanto sai che ho ragione.”

“Se ti sentisse Frank...”

“È stato lui il primo a dirlo per cui taci. Frank non ha avuto il fegato di buttarsi e anche io non sono stata da meno. Invece lui si è ridicolizzato centinaia di volte davanti a tutta la scuola. E per cosa? Per un due di picche e urla isteriche”

“Non urlo in modo isterico!” in tutta risposta Alice alza un sopracciglio un po' poco convinta della risposta della sua migliore amica.

“D'accordo... forse, solo a volte, sono un pochino isterica...”

“Te lo ricordi il ragazzo dei gigli?”

“Si... scriveva cose così belle...”

“Ti lasciava un giglio sul letto ogni domenica prima che venissimo su per dormire e tutte le volte c'era un biglietto con una frase per te”

“So cosa faceva”

“Bene; allora come credi sia quel ragazzo?”

“Costante, romantico, dolce, sognatore, deciso e molto bello dentro...”

“Ecco cosa pensi in realtà di James Potter.”

“Alice no.”

“Si invece. È lui il ragazzo dei gigli.”

“Lo pensi solo perché lo conosci bene e vuoi che si metta con me.”

“Hai detto bene dolcezza; io lo conosco bene. Non hai mai pensato di confrontare le scritture?”

La rossa aprì la bocca per aprire qualcosa; ma non potendo controbattere scese in Sala Comune dove James, Sirius, Frank e Remus a fare una relazione per Erbologia.

Senza dire nulla tolse di mano la pergamena al diretto interessato e scoprendo a sue spese che effettivamente la scrittura era la medesima.

Guardò Potter un po' negli occhi mentre le gote di ognuno si arrossavano un po'.

Fu lui a rompere il silenzio come al solito “Lily, non è che ti va di fare una passeggiata domenica?”

“Vada per la passeggiata.” disse semplicemente la rossa prima di levare le tende.

L'unico pensiero che Lily ebbe tutta la settimana e tutta la mattina fu proprio che era James il ragazzo dei gigli.

Così quando alle tre in punto si trovò nel Salone d'Ingresso si sentì più confusa che mai.

“È davvero possibile che James Potter e il ragazzo dei gigli siano la stessa persona?” si continua a chiedere Lily.

Così quando James arrivò, per la prima volta in orario, Lily cominciò ad avere uno strano presentimento.

“James Potter, piacere” disse lui tendendole la mano

“Ma io ti conosco.” rispose la rossa

“Tu credi di conoscermi. Sono James Potter altrimenti noto come il ragazzo dei gigli.”

“Lily Evans, piacere mio”

Mentre gli stringeva la mano Lily notò quanto fosse calda e forte e quanto quel contatto con James, se pur minimo, non le desse alcun disagio.

E questa sensazione persistette per buona parte del pomeriggio mentre camminavo per il cortile pieno di neve finché lei non lo interruppe di punto in bianco, dando voce a un dubbio che le aveva insinuato Alice.

“Perché sei cambiato per me?”

“Non sono cambiato per te. Si sono modificati alcuni aspetti del mio carattere e questi ti piacciono. Non è stata una cosa voluta.”

“Mh...”

“Delusa?”

“Un po' forse... Anche se è estenuante averti tra i piedi e bello ricevere le attenzioni di qualcuno. Ma non dire ad Alice che te l'ho detto!”

“Tranquilla, il tuo segreto è al sicuro con me.”

“Senti ma... Se non mi impiccio troppo nella tua vita personale perché...”

“Per la guerra -cominciò lui interrompendola- come sai mio padre è un auror e quest'estate mentre difendevano un villaggio babbano è rimasto gravemente ferito: ad un passo tra la vita e la morte. È stato allora che mi sono accorto cosa succede realmente là fuori e ho capito che l'infanzia era finita.”

“Mi dispiace...”

“Tranquilla; adesso mio padre sta bene e io pure. Sono qui con te e personalmente mi ritengo migliore adesso rispetto agli altri anni.”

“Forse ti giudicai male.”

“Oh no, credimi. Ero davvero un idiota pieno di sé. L'unico tuo difetto è stato di non avere la mente abbastanza aperta per accorgerti di questo cambiamento.”

“Vero. Sono stata troppo dura con te.”

“Evans sei come la neve.”

“In che senso?”

“Sei fredda ma bella e ti fai viva solo quando vuoi. Ma malgrado questo mi piaci.”

“Beh, forse tu sarai il mio inverno.”

“Mi stai dando una possibilità?”

“Si.”

Lui le scostò una ciocca di capelli dal volto diafano e le baciò una tempia con dolcezza.

“Sarà meglio rientrare -disse lui- comincia a fare davvero freddo. Ti va una cioccolata'”

E fu così che mentre era con James nelle cucine scoprì non solo che stava imparando a conoscere nuovi passaggi segreti all'interno di Hogwarts; ma anche nuovi sentimenti.

Capì che il presentimento che aveva avuto in realtà era solo la consapevolezza del fatto che si stava innamorando di James.

E per alcuni versi non voleva innamorarsi di lui; sarebbe stato come ammettere che alla fine aveva ceduto ed era come le altre.

Però quando i suoi occhi incontrarono lo sguardo di James e lui le sorrise capì che aveva combattuto per tutto quel tempo una battaglia inesistente.

James era sempre stato un suo alleato, pronto a salvarla, a ridicolizzarsi pur di farla sorridere.

In un momento si rese conto che la guerra contro ciò che doveva sembrare (una studentessa e caposcuola seria e diligente) e ciò che voleva essere (una diciassettenne qualunque) aveva cambiato pure lei.

Ma questa non era l'unica cosa che James e Lily avevano in comune.

In un certo senso, in quel preciso istante, furono come telepatici perché si andarono incontro, insieme, per manifestare tutto quello che si erano tenuti dentro (consciamente e non) per anni con un semplice bacio.

E fu con quel gesto che entrambi capirono di aver trovato un compagno che sarebbe rimasto anche nella guerra e, cosa più importante, che l'ultimo nemico che sarebbe stato sconfitto è la morte.

 

Angolo dell'autrice: Buonasera a tutti!

Ho scritto questa ff perché mi sono sempre immaginata come potessero essere andate le cose ed eccomi qui.

Dedico questa storia e Lui che me l'ha ispirata ma che non lo sa, né la leggerà.

Grazie per essere arrivati fin qui.

Felpata <3

  
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