Sono qui,in chiesa,con le lacrime che soffocano i miei occhi,con il cuore che batte a mille,non ci credo lui,lui la mia guida,la mia coscienza,la persona a cui ci tenevo di più al mondo,ormai era lì,in una tomba senza vita.”Sono nata piangendo mentre tutti ridevano e morirò ridendo mentre tutti piangeranno”,così diceva mia nonna,mio padre è morto di ictus tra le mie mani,ridendo.Mi asciugo le lacrime e mi lascio andare tra le braccia di Bill,il mio fidanzato,che piange insieme a me,anche lui ci teneva a mio padre,faceva le pizze insieme a lui dato che mio padre era cuoco perfetto,e si divertivano un mondo,mentre io e mia mamma inciuciavamo e pensavamo a preparare la tavola.Quando io e Bill uscivamo,mio padre diceva sempre:”Dico solo una cosa,state attenti,vi voglio bene,buon divertimento fidanzatini”,queste parole mi rallegravano ancora di più.E’ finita la messa,ci stiamo dirigendo verso il cimitero,tocco per l’ultima volta la pelle di mio padre,prendo la sua fede e me la metto al dito,sento come se lui fosse dentro di me.Faccio un sospiro e mi dirigo mano per mano con Bill verso l’uscita dove scoppio di nuovo a piangere.Entro in macchina e mi asciugo e lacrime.Arriviamo a casa,Bill mi toglie il giubbino e il cappello,mi porta nella mia stanza mi toglie le scarpe e mi fa entrare nel mio letto,mi dà un bacio in fronte e mi sussurra un “Ti amo”,poi esce dalla stanza.Dopo qualche minuto torna con una tazza,si siede vicino a me,poggia la tazza sul comodino e incomincia ad accarezzarmi il viso.Sento un brivido che percorre tutta la schiena.Poi mi dice:”Hai voglia di un po’ di camomilla?”,io faccio un cenno di si con la testa,mi alzo e inizio a sosseggiarne un po’.Lui sta lì che mi guarda con occhi che sembrano trattenersi al pianto.Finisco la mia camomilla e gli faccio cenno di venire vicino a me,ci rimbocchiamo sotto le coperte e ci addormentiamo.