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Autore: eremita88    12/01/2015    1 recensioni
Da quando Killian Jones è tornato a Storybrook è sicuro d quale sia il suo scopo: conquistare Emma, la donna che è convinto di amare.
Trilli è una fata che ha perso la fiducia in se' stessa, le sue ali ma, nonostante ciò, una giovane donna coraggiosa, decisa ad andare avanti, a ricostruire ciò che ha perso.
Sono troppo diversi, loro due: lui ironico, sicuro di se' e del suo fascino, malizioso, ma a tratti malinconico, solo apparentemente superficiale; lei riflessiva ,eppure istintiva, irascibile ma anche profondamente dolce e generosa.
Hook non ha mai davvero considerato la fatina, con la faccia sporca di polvere e l'abitino verde lacero, il pugnale tenuto stretto in maniera disperata, come per ricavarne sicurezza.
Lei prova per Hook un'antipatia istintiva, per il modo che ha di fare, di essere .
Lui crede che lei possa essere "quello che fa al caso suo", per far ingelosire la sua Emma: ma non ha fatto i conti con il carattere orgoglioso della fata, che lo spiazzerà sin dal principio.
Nessuno dei due conosce l'altro davvero, ma impareranno. Forse, e dico forse, è l'inizio di qualcosa che nessuno dei due aveva previsto.
EBBENE SI: HOOK/TINKERBELL. La 3X10 mi ha ispirata!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Trilli
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Se gli abitanti di Storybrook avessero visto l'uomo che camminava a passo svelto per le strade della città quel giorno, di certo da nulla avrebbero potuto dedurre che si trattava del capitano Killian Jones.
Infatti l'uomo indossava dei pantaloni scuri e degli stivali neri, ma questi erano di foggia moderna, ed esaltavano il fisico slanciato, la camicia macchiata e lurida era stata sostituita da una morbida camicia blu scuro, ma sempre di foggia piratesca, con maniche larghe e laccetti che lasciavano dischiusi i lembi della camicia sul petto del pirata.
Anche lo sguardo era diverso dal solito: era raggiante e fiducioso, e il passo non era più guardingo, ma leggero.

 Il pirata entrò a grandi passi nel palazzo dove si trovava l'appartamento di Snow e di Azzurro.I due coniugi dovevano essere in casa a quell'ora, pensò Hook, ma lui non stava cercando loro, bensì Trilli che, da qualche tempo, era ospite dalla coppia, non avendo una casa sua . Emma , già da un po' di tempo, si era spostata in un piccolo bilocale vicino alla spiaggia.
Hook bussò alla porta e, non avendo nessuna risposta, entrò ugualmente, sperando di non essere capitato in un brutto momento.
In quei giorni c'erano ben poche persone con cui parlare in città, e lui aveva, in quel contesto, decisamente bisogno della fata. Insomma, David, lui era suo amico, ma di certo non avrebbe mai potuto parlare con lui della situazione con Emma. Regina, lei sembrava, paradossalmente, capirlo meglio di chiunque altro (erano fatti della stessa pasta, in fin dei conti), ma in quei giorni non era reperibile: Henry aveva l'influenza ormai da qualche giorno, e lei era rimasta in casa la maggior parte del tempo per accudirlo, alternandosi con Emma.

 In tutto questo Hook aveva perso ogni interlocutore e, la fatina … Beh, lui si rendeva perfettamente conto che il loro rapporto aveva qualcosa di estremamente instabile. Hook si divertiva a flirtare un po' con lei,come faceva più o meno con tutte le donne della sua vita ma , in linea di massima, era anche la miglior alleata che aveva avuto nel tentativo di riconquistare Emma.
Non sapeva nemmeno se erano amici, in realtà, quello che avevano era altalenante, privo di forma: erano estremamente diversi eppure, in alcuni momenti, sembravano capirsi al volo. Ma poco importa, pensava Hook, tu ami Emma, e questo non cambierà mai … Eppure, quando doveva parlare con qualcuno, pensava sempre a quella strana ragazza.

Ed eccolo lì, affacciato alla sua porta, a guardare sospettoso le stanze vuote.
-Trilli? Snow?David? c'è qualcuno?-
Una voce giunse da una delle stanze da letto, flebile:
-Chi è?-
-Sono Hook? Trilli, esci fuori!-
-Non posso Hook, sono a letto! Che vuoi?-
-A letto? Beh, potevi dirlo subito! Vuoi che ti raggiunga?-
-Non sono dell'umore per il tuo sarcasmo oggi Hook…-
Hook raggiunse a grandi passi la stanza da cui proveniva la voce della fata, e la trovò rannicchiata nel letto, completamente ammantata nelle coperte pesanti, tremante, con i capelli sparsi disordinatamente a raggiera sul cuscino, le labbra esangui e il volto pallido.
-Ehi tesoro! Che ti è successo?-
-Hook...-  La fatina si girò dall'altro lato del letto dandogli la schiena  -Sto male. Henry è stato qui un paio di giorni fa: credo che mi abbia attaccato l'influenza ….-
-Oh, beh, mi dispiace. Ma le fate possono prender l'influenza?-
-Non l'avevo mai avuto prima d'ora, ma sicuramente il contatto umano e l'aver cessato di essere una fata per molto devono aver influenzato il mio organismo, o qualcosa del genere … -
A quel punto la fata tossì sonoramente, per poi riabbandonarsi con la testa sul guanciale …
-Ma tu che ci fai qui, pirata?-
-Beh, non sapevo che stessi male … Ero venuto a darti una buona notizia … -
-In questo momento non mi farebbe male, in effetti: parla pure.-
Hook fece una piccola pausa ad effetto.
-Ha funzionato.-
La fata parve non capire a che cosa si stesse riferendo.
-Il regalo, quello che mi hai aiutato a scegliere per Emma. Le è piaciuto moltissimo! E, ciliegina sulla torta, ho ottenuto un appuntamento con lei! -
-Davvero?- La fata sembrava stranamente poco interessata.
-Si- Hook continuò raggiante. - Oggi a pranzo da Granny's! -
-Beh, congratulazioni.-
-Non sembri felice fatina.-
-Lo sono, e molto, per te, s'intende. Ma in questo momento davvero non ho la forza di manifestartelo, scusa, pirata.-

 Il pirata fece per alzarsi, poi però pensò improvvisamente che quella ragazza malata era completamente sola.  -Senti, ma.. Come ti senti, esattamente?-
Trilli lo guardò fra l'irritato e l'interrogativo.
-Una favola ... Secondo te?- 
-No, intendo, in che cosa consiste esattamente la forma di influenza che hai?-
-Mal di gola e febbre. Ah e credo che ci sia anche del raffreddore in mezzo … -
-Ti hanno dato delle medicine?-
Lei pareva non aver nemmeno minimamente considerato l'opzione.
-No, avrebbero dovuto?-
-Naturalmente si! Qui si usano. Snow e David non te lo hanno detto quando ti hanno vista così?-
-Loro non ci sono-
-Che cosa?-
-Sono via. Sono andati a fare un weekend di campeggio nel bosco. Non ritorneranno prima di stasera.-
-E tu?-
-Io che cosa?-
-Tu come farai? Sei malata, sola, e non hai idea di che cosa fare … -
-Tranquillo pirata. Me la sono cavata una vita a Neverland da sola, non sarà una banale influenza a mettermi ko. E poi il frigo è piano di brodo di pollo. Basterà.-
-Ma … -
-Hook, ormai noi due ci conosciamo. Non voglio che tu abbia compassione di me.-
-Sarebbe meglio se chiamassi Snow e le dicessi che stai male, così tornerebbero a darti una mano-
-E rovinarle il fine settimana? Non se ne parla. Fa già troppo.-
-Ma non puoi rimanere da sola. Regina è tua amica … -
-Henry ha ancora la febbre alta, no può venire, l'ho chiamata-
-Io potrei … -
-Hook, è quasi ora di pranzo … Devi andare, ma ti ringrazio comunque, davvero.-

 La ragazza era tremendamente imbarazzata da quella situazione, ma tentò di non darlo a vedere, cercò di assumere un'espressione rassicurante ma con gli occhi lucidi e il naso rosso l'insieme risultava irrimediabilmente comico, anche se Hook non poté fare a meno di pensare che anche in quello stato era davvero carina.
Trilli congedò Hook con un sorriso forzato, e il pirata pensò che si, forse era ora di andare …
-Va bene, augurami buona fortuna Trilli, e tu rimettiti, mi raccomando.-
-Giuraci, starò alla grande.-
-D'accordo allora … A dopo.-
Hook uscì dalla stanza a grandi falcate, lievemente irritato, "perché questa fatina è così dannatamente orgogliosa??"
Non lo avrebbe mai ammesso ma, forse, la cosa che lo irritava davvero era che la fata non gli aveva chiesto di rimanere.

 Ma che importa? Lui aveva il suo appuntamento, e poi la sua influenza non era affatto grave. In quel mondo era una cosa assolutamente normale, niente di cui preoccuparsi … Eppure lui non riusciva a togliersi dalla testa l'immagine della fatina con il viso pallido posato sul guanciale .

Si sentiva in colpa? Non propriamente. Ma , in qualche modo, sentiva il bisogno di stare vicino alla fata in quel momento. Ma no, non si sarebbe negato di passare il pomeriggio con il suo vero amore Emma per un raffreddore, o una febbre, anche se si trattava di lei: aveva pensato a sé stesso per una vita intera, e non era il caso cambiare proprio in quella circostanza, negandosi l'opportunità che aveva sognato per tanto tempo.
Si incamminò verso la spiaggia, dove aveva appuntamento con Emma.

La trovò lì, a fissare l'oceano.
Era bellissima, pensò, con i capelli biondissimi al vento e gli occhi di quel castano ambrato. Finalmente ce l'aveva fatta:stavano uscendo insieme.
-Ehi Swan.-  La salutò il capitano.
-Ehi Hook.-
Si guardarono affascinati l'uno dall'altra.
-E' una mia impressione o hai cambiato look?-
-Non ti piace forse?- Chiese di rimando il capitano con una risata
-Stai molto bene.- Ammise Emma con un sorriso.

I due cominciarono a parlare del più e del meno tranquillamente.
-Come sta Henry?- chiese dopo un po' Hook, mentre stavano camminando verso il Granny's.
Lei sembrava a suo agio.
-Sta meglio. Stanotte non ha avuto febbre. Regina mi ha detto che era meglio per me tornare a casa e riposarmi un po' nel mio letto, e che lei mi avrebbe chiamato se ci fosse stato bisogno. -
-Vuoi dire che tu e lei vi siete occupati ininterrottamente di lui negli ultimi giorni? Non sei nemmeno tornata a casa tua?-
Emma fece un'alzata di spalle.
-Si, beh, è giusto così. Insomma, quando qualcuno che ami molto sta male, prendertene cura è la cosa più naturale … Anzi, quando ami qualcuno, devi esserci e basta; è vero, ho passato un paio di giorni stancanti, ma sono decisamente felice.-

Hook  riflettè attentamente. Le parole della salvatrice continuarono a risuonargli in testa lungo tutto il tragitto verso Granny's. Non si accorgeva nemmeno delle persone che fissavano quella strana coppia sul marciapiede.
Emma invece se ne accorse, e rise gaia guardandolo in viso.
-Sai, credo che la gente ci stia fissando … -
-Come scusa?- Hook si riscosse dai suoi pensieri, gli sembrava di non essere più in grado di concentrarsi su nulla.
-Mi ascolti, Hook ? Ho detto che ci stanno fissando … Probabilmente è strano per loro vederci insieme.-
Il capitano si riscosse e fissò i suoi occhi in quelli della donna.
-E per te? E' strano?-
-Non credo. Anzi, credo che potrei abituarmici … -
Un'espressione sorpresa apparve sul volto di Hook.
-Quello che hai fatto per noi. Per tutti noi Hook … Tu non sei un "cattivo", anzi, hai ottime possibilità di diventare un eroe in futuro, secondo me… -
Detto ciò gli rivolse un sorriso dolce, di quelli a cui lui agognava da tanto. Lui tentò di mascherare con un po' d'ironia quanto il complimento lo lusingava.
-Per quel ruolo i candidati sono fin troppi, temo, e poi non sono nemmeno interessato, a dirti la verità.-
-Hook, sai che ti dico? Sei una continua sorpresa.-
La donna si avvicinò. Ormai erano quasi davanti al Granny's. Lo guardò negli occhi, vedendolo DAVVERO, stavolta, come non lo aveva mai visto.

Mentre pensava a questo, il capitano invece rifletteva incessantemente. I minuti scorrevano inesorabili, e ogni minuto che passava gli sembrava di star sprecando tempo. Aveva atteso quel momento con Emma per moltissimo tempo. Aveva sperato che quella donna lo guardasse in quella maniera, l'aveva corteggiata, assecondata, attesa ma, ora, non aveva più senso, non importava più quanto fosse vicino a ricevere un bacio da quella che credeva la donna della sua vita. Non sembrava più così importante, realizzò all'improvviso.

Mentre la donna avvicinava il volto a quello del capitano, lui, sconcertato da sé stesso, si ritrasse.
Emma lo guardò basita.
-Mi dispiace. Io pensavo che tu, beh, che tu lo volessi. Io non … -
-Emma, io lo voglio. Sul serio. Il fatto è che … -
"Già Killian, qual è il fatto?" si chiese annaspando.
- Il fatto è che devo fare una cosa. Una cosa che non posso rimandare. Mi dispiace Emma, ti andrebbe di spostare il nostro appuntamento ad un altro giorno?-
-Va bene … Non fa nulla, Hook.-
La donna appariva confusa, e non sapeva bene come interpretare il suo strano comportamento.
Hook le diede un bacio veloce sulla fronte, con un sorriso suadente.
-Grazie.-  Ma, mentre le sorrideva pensava a tutt'altro. Senza voltarsi indietro nemmeno un istante, ricapitolava mentalmente quello che doveva fare, sicuro di dove doveva recarsi.
Si allontanò correndo dal Granny's, e prese la prima traversa che incontrò. Prima fermata: negozio del signor Gold. Da quello che ricordava, il coccodrillo doveva certamente vendere o saper fabbricare qualche rimedio contro la febbre.


Stavolta Hook non bussò nemmeno. Entrò di gran carriera in casa di Snow e del principe azzurro.
-Sei sveglia tesoro?-
Sentì un gemito provenire dalla camera di Trilli. -Ma chi è?-
-Il lupo cattivo tesoro … -
-Hook?-
-In persona.-
Posò le buste che aveva sul piano della cucina ed entrò nella camera della donna, che si era messa a sedere a fatica sul letto, e aveva un'espressione corrucciata di sorpresa.
-Ehi, come stai?-
-Ho ancora la febbre alta, credo, e ho freddo-  Un accesso di tosse la interruppe.
Il capitano si sedette accanto a lei sul bordo del letto e la guardò semplicemente.
-Tranquilla, tesoro. Da adesso finché non mi caccerai, ci sono io .-

T
rilli lo guardò incredula. Non lo avrebbe mai ammesso, ma quelle parole l'avevano resa veramente felice.Aprì bocca per ringraziarlo, quando una consapevolezza la fulminò: facendo attenzione a non scostare le coperte pesanti, si girò verso l'orologio.
Pur nella confusione causata dalla febbre si rese conto che era ora di pranzo.
-Hook, ma è ora di pranzo … E il tuo appuntamento?-
-Che appuntamento tesoro?- Chiese Hook con disinvoltura.
-Hook, non prendermi in giro … Il tuo appuntamento con Emma. E' successo qualcosa? E' saltato?-
-Non proprio … -
Lei lo guardò interrogativa.
-Ora sono qui, ti basti sapere questo.-
-Hook … -
-Sai, la verità è che mi son reso conto che avevo una gran voglia di brodo di pollo, e ho pensato che in casa di una malata doveva essercene un po'-

Trilli sorrise divertita.
-C'è n'è un poco nel frigo.-
-Grandioso … Dividiamo?-
-In effetti ho un po' di appetito, ora che ci penso.-
-Buon segno!-
E così Hook si avviò verso la cucina, appagato e felice.
Trilli si chiedeva perché il pirata fosse venuto lì da lei.

Lui non si poneva più alcuna domanda. Era esattamente dove voleva essere.

 

 

 NOTA DELL'AUTRICE

Ciao mondo :D allora, innanzitutto comincio con lo scusarmi tanto della mia assenza lunghissima e imperdonabile … Purtroppo ho avuto problemi con l'account e, inoltre, benché avessi profondamente creduto in questa ff e in questa ship a suo tempo (ho un debole per le ship sfigate che posso farci?), i nuovi sviluppi della serie mi avevano un po' scoraggiata dal continuarla: in primis la morte di Neal ha scombussolato i miei piani, perché non avevo dubbi che lui ed Emma fossero destinati a stare insieme, e poi il finale della scorsa stagione in generale ecc. ecc.
Insomma, da allora ho lasciato nel dimenticatoio i capitoli che avevo già scritto, convinta che non era destino che questa storia venisse conclusa. E invece quando ho riaperto il mio account la scorsa settimana ho trovato una splendida recensione, relativamente recente, di Merope che mi ha ispirata e convinta che forse, dopotutto, questa storia meritava il suo lieto fine. La ringrazio tantissimo :)
Tornando alla storia, facciamo il punto della situazione: io avevo ambientato questa long dopo il ritorno vittorioso dei nostri protagonisti da Neverland, e prima del tragico finale in cui c'è chi quasi muore come Rumple e chi perde la memoria ecc. ecc. ecco, diciamo che avevo ambientato il tutto in un momento di transizione, trasformando quell'unico giorno di pace che i nostri protagonisti avevano avuto tra il ritorno da Neverland e l'arrivo di Pan a Storybrook , in una settimana di pace, più o meno, e ho deciso di dedicare a ogni giorno un capitolo che vede protagonisti questi due bei personaggi …
In secondo luogo ci tengo a precisare che avevo scritto questo capitolo un po' di tempo fa, quindi CHE IL MONDO SAPPIA che l'idea di Hook vestito con abiti moderni che va ad un appuntamento con Emma l'avevo avuta prima io, ok???
Bene, volevo chiarirlo …Detto ciò, spero che ci siano ancora lettori interessati a questa ship tanto strana quanto, a mio parere carina, e a questa mia storia senza pretese.
Spero recensiate numerosi! Al prossimo capitolo :)

  
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